ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03638/138

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: LA FORGIA ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2010


Stato iter:
29/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/07/2010
CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 28/07/2010

PARERE GOVERNO IL 28/07/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/07/2010

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010

CONCLUSO IL 29/07/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3638/138
presentato da
ANTONIO LA FORGIA
testo di
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

La Camera,
premesso che:
il Ministero della Difesa è autorizzato a promuovere la costituzione di uno o più fondi comuni di investimento immobiliare, allo scopo di conseguire attraverso la valorizzazione e l'alienazione di immobili militari, le risorse necessarie a soddisfare le esigenze infrastrutturali e alloggiative delle Forze Armate;
tra le esigenze infrastrutturali assume decisamente priorità una serie di interventi per garantire la piena funzionalità degli stabilimenti e degli arsenali costituenti l'area industriale della difesa finalizzata alla manutenzione dei mezzi e dei sistemi d'arma indispensabili al nostro strumento militare;
tali realtà, da considerare a pieno titolo industriali, sono messe in crisi sia dal mancato aggiornamento delle dotazioni organiche, sia dal mancato ripianamento organico di personale civile che lascia il servizio per raggiunti limiti di età a causa del persistere, oltre ogni ragionevole motivo, di un blocco del turn-over anche in questo settore, che ha prodotto negli organici del personale civile della Difesa una carenza di addirittura 8.384 unità rispetto alle dotazioni organiche a regime;
tali carenze stanno progressivamente determinando gravi e diffuse inefficienze nei più importanti enti dell'amministrazione della difesa, e soprattutto in quelli dell'area industriale, con gravi ed evidenti ripercussioni sulla funzionalità di tali enti, ammesse anche dal Governo in sede parlamentare;
per far fronte alle suddette gravi carenze, che comunque continuano ad aggravarsi con ritmo sostenuto a causa di ulteriori pensionamenti, sono stati autorizzati ed espletati nuovi concorsi pubblici, senza che, al termine della fase concorsuale, a causa delle limitazioni alle assunzioni previste dalla normativa vigente, sia seguito però il relativo procedimento di assunzione;
si è quindi determinata di fatto una situazione che vede oltre 500 vincitori di concorso non assunti dei quali, invece, la difesa ha necessità;
nei prossimi cinque anni cesserà dal servizio, per raggiunti limiti di età, un numero di dipendenti civili impiegati nell'area industriale della difesa determinante per quantità e qualità professionali e nel garantire la continuità dei processi produttivi industriali;
vi è l'assoluta necessità di affiancare, da subito, nuove e qualificate risorse umane alle figure professionali già presenti negli enti dell'area industriale della difesa in tempo utile prima che parte del personale attuale lasci il servizio per raggiunti limiti di età;
senza un'immissione di nuove risorse umane qualunque progetto di razionalizzazione degli stabilimenti dell'area industriale della difesa diventa impraticabile,
le misure contenute nel decreto-legge in esame prevedono una ulteriore selettività nelle spese per la difesa,

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità, nell'ambito della prevista flessibilità nella rimodulazione delle risorse finanziarie:
di garantire, nella fase di rimodulazione delle spese per l'esercizio, le risorse necessarie a raggiungere la piena funzionalità degli stabilimenti e degli arsenali, che costituiscono la struttura fondamentale dell'area industriale della difesa e consentirne il necessario rinnovamento infrastrutturale e una piena capacità operativa anche attraverso l'immissione di risorse umane qualificate, considerandoli fattore indispensabile per la funzionalità dello strumento militare;
ad abilitare gli stabilimenti che ne abbiano la potenzialità a fornire beni e servizi a titolo oneroso ad altri soggetti pubblici o privati che li richiedano, realizzando con ciò anche forme di autofinanziamento;
a presentare un piano per l'area industriale della difesa, con particolare riferimento ai poli principali dell'Esercito e agli arsenali della Marina Militare, che ridefinisca gli obiettivi da raggiungere e le risorse umane e materiali necessarie.
9/3638/138. (Testo modificato nel corso della seduta) La Forgia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

beni e servizi

costo d'esercizio

dimensioni dell'impresa

esercito

personale civile

prezzo minimo garantito

regione industriale

spese di difesa

stabilimento

terreno industriale