ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03016/010

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 260 del 17/12/2009
Firmatari
Primo firmatario: BELTRANDI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/12/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2009


Stato iter:
17/12/2009
Fasi iter:

RITIRATO IL 17/12/2009

CONCLUSO IL 17/12/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3016/10
presentato da
MARCO BELTRANDI
testo di
giovedì 17 dicembre 2009, seduta n.260

La Camera,
premesso che:
una nota diffusa in data 4 settembre 2009 dall'agenzia di stampa ANSA (ore 17:21), riporta la notizia secondo la quale vi sarebbe un nuovo caso di possibile contaminazione da uranio impoverito ai danni di un ex militare in Sardegna;
nella nota di agenzia si legge «Il ragazzo, 31 anni, della provincia di Cagliari, ha scoperto di avere un linfoma di Hodgkin dopo aver prestato servizio, tra il 1999 e il 2000, nel poligono di Teulada, sempre in Sardegna. Qui è stato impegnato, tra l'altro, a raccogliere bossoli, dopo le esercitazioni, senza nemmeno un guanto e in totale assenza di qualsiasi altra misura di protezione contro l'uranio impoverito. La Sardegna è la regione italiana a contare il maggior numero di soldati deceduti per presunta contaminazione. Secondo il blog Vittimeuranio.com sarebbero almeno dieci»;
lo scorso 4 novembre una delegazione del partito per la tutela dei diritti dei militari e delle forze di polizia ha deposto un omaggio floreale al Sacello del milite ignoto per ricordare i tanti ragazzi che sono morti durante il servizio militare, in Patria, in tempo di pace, ignorati dalle istituzioni e per questo dimenticati;
il titolare del Dicastero della difesa non ha mai chiarito con precisione quanti sono attualmente i casi di militari italiani, deceduti o ancora in vita, suddivisi per Forza armata di appartenenza, che hanno denunciato l'insorgenza di patologie per le quali non è possibile escludere l'esistenza di una connessione con l'uso di munizionamento contenente uranio impoverito o la dipendenza da causa di servizio, a seguito della somministrazione di vaccini, o per fatti comunque riconducibili all'attività di servizio prestato alle dipendenze dell'amministrazione militare, né quali sono stati i provvedimenti adottati per il riconoscimento del danno biologico e morale subito dai predetti militari, né quali i provvedimenti di carattere risarcitorio che sono stati fino ad oggi concessi;
1'11 novembre 2009 è stata presentata la proposta di legge n. 2912, concernente l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato alle dipendenze dei Ministeri della difesa e dell'interno, che ha svolto il proprio servizio presso gli enti e i reparti delle Forze armate e delle Forze di polizia a decorrere dal 1980, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico, ovvero da agenti contaminanti di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonché degli effetti e delle conseguenze derivanti dalle pratiche vaccinali e di profilassi a carico del personale civile e militare delle amministrazioni pubbliche e di quelli derivanti dall'impiego dei sistemi d'arma e dei materiali in dotazione alle Forze armate e alle Forze di polizia,

impegna il Governo:

a riferire al Parlamento quanti sono attualmente i casi di militari italiani, deceduti o ancora in vita, suddivisi per Forza armata di appartenenza, che hanno denunciato l'insorgenza di patologie per le quali non è possibile escludere l'esistenza di una connessione con l'uso di munizionamento contenente uranio impoverito o la dipendenza da causa di servizio, a seguito della somministrazione di vaccini, o per fatti comunque riconducibili all'attività di servizio prestato alle dipendenze dell'amministrazione militare, quali sono stati i provvedimenti adottati per il riconoscimento del danno biologico e morale subito dai predetti militari e quali i provvedimenti di carattere risarcitorio concessi che sono stati fino ad oggi concessi;
ad istituire una Commissione ministeriale di indagine finalizzata a fare luce sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato alle dipendenze dei Ministeri della difesa e dell'interno, che ha svolto il proprio servizio presso gli enti e i reparti delle Forze armate e delle Forze di polizia a decorrere dal 1980, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico, ovvero da agenti contaminanti di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonché degli effetti e delle conseguenze derivanti dalle pratiche vaccinali e di profilassi a carico del personale civile e militare delle amministrazioni pubbliche e di quelli derivanti dall'impiego dei sistemi d'arma e dei materiali in dotazione alle Forze armate e alle Forze di polizia.
9/3016/10. Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zamparutti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

armi da fuoco e munizioni

esercito

giovane

malattia

morte

personale civile

personale militare

polizia

prestazione di servizi

pubblica amministrazione

servizio nazionale di leva

uranio