ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02966/001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 276 del 02/02/2010
Firmatari
Primo firmatario: BRATTI ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010


Stato iter:
02/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 02/02/2010
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 02/02/2010

ACCOLTO IL 02/02/2010

PARERE GOVERNO IL 02/02/2010

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 02/02/2010

CONCLUSO IL 02/02/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/2966/1
presentato da
ALESSANDRO BRATTI
testo di
martedì 2 febbraio 2010, seduta n.276

La Camera,
premesso che:
l'articolo unico del disegno di legge in esame modifica il comma 5 dell'articolo 137 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, più noto come «codice dell'ambiente», nella parte in cui sono previste sanzioni per la violazione delle norme che regolano lo scarico delle acque reflue industriali;
appare oggettivamente ragionevole la necessità di intervenire sul testo del codice dell'ambiente al fine di risolvere le incongruenze derivanti dall'attuale formulazione della norma, sulla quale, in via interpretativa, si è andato formato un orientamento giurisprudenziale che sta rendendo difficile un'applicazione omogenea del sistema sanzionatorio;
mentre nel merito si ritiene opportuna la correzione, desta perplessità la metodica usata in questi primi anni di vita del codice dell'ambiente, il quale, nonostante una lunga gestazione durata due anni, è stato oggetto di numerose e talvolta disorganiche modifiche, che rischiano di minare la tenuta dell'impianto normativo complessivo;
si fa presente che, a parte i cosiddetti «decreti correttivi» previsti dalla stessa legge 15 dicembre 2004, n. 308, recante «delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione», molto numerosi sono stati i provvedimenti legislativi che hanno apportato modifiche o integrazioni al codice;
tra le norme intervenute negli ultimi anni si segnalano, in modo non esaustivo, le seguenti: decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78, decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116, decreto legislativo 16 marzo 2009, n. 30, decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59, decreto legislativo 8 novembre 2006, n. 284, decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, decreto-legge 3 novembre 2008, n. 171, decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90, decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, decreto-legge 30 ottobre 2007, n. 180, decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, decreto legislativo, 9 novembre 2007, n. 205, decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 117;
è attualmente in corso l'ennesima «revisione» dei decreto legislativo n. 152 del 2006, che prevede il coinvolgimento delle Commissioni competenti solo al termine dell'elaborazione del testo,

impegna il Governo:

a stabilire, con il contributo del Parlamento, un sistema di «aggiornamento» del codice dell'ambiente che tenga conto dell'esigenza di salvaguardare l'integrità e la coerenza del testo di riordino della legislazione in materia ambientale, al fine di garantire la certezza del diritto e prevenire il rischio di un quadro normativo farraginoso ed incoerente, evitando il ricorso a modifiche estemporanee e marginali, che rischiano di indebolire il sistema, anche attraverso un confronto tra il gruppo di lavoro che sta elaborando la revisione del codice dell'ambiente e le Commissioni parlamentari competenti.
9/2966/1.(Testo modificato nel corso della seduta) Bratti, Mariani, Realacci, Bocci, Braga, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Martella, Morassut, Motta, Viola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

acque di scarico

prevenzione dei rischi

protezione dell'ambiente