Legislatura: 16Seduta di annuncio: 249 del 18/11/2009
Primo firmatario: LIBE' MAURO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 18/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 18/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 18/11/2009 Resoconto FITTO RAFFAELE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON LE REGIONI) INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2009 Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI Resoconto VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/11/2009
DISCUSSIONE IL 18/11/2009
ACCOLTO IL 18/11/2009
PARERE GOVERNO IL 18/11/2009
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/11/2009
CONCLUSO IL 18/11/2009
La Camera,
premesso che:
il comma 1-ter dell'articolo 15 del provvedimento in esame stabilisce il principio dell'autonomia gestionale del soggetto gestore del servizio idrico integrato e della piena esclusività della proprietà pubblica delle risorse idriche, il cui governo spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche;
l'acqua è un bene pubblico primario inalienabile che necessita di essere valorizzato attraverso una politica di intervento sull'efficienza del servizio e della rete infrastrutturale e la riduzione degli sprechi che permetta ai cittadini una fruibilità qualitativa;
un'efficiente fornitura del servizio e della qualità dell'acqua permetterebbe non solo la riduzione degli sprechi ma rappresenterebbe anche una alternativa al consumo di acque minerali;
secondo i dati emersi da ultime indagini effettuati sulla qualità, i costi e l'efficienza delle società di servizio idrico integrato nelle città italiane, emerge come ogni anno vengono «bruciati» e sprecati circa 800 milioni di metri cubi di acqua a fronte dell' incremento costante e continuo delle tariffe, ponendo l'Italia al livello dei paesi dell'Est-Europa con circa il 30-40 per cento di spreco sull'intero patrimonio idrico nazionale, e assolutamente al di sotto della media dei Paesi occidentali;
in termini economici le perdite si attestano su cifre considerevoli che sfiorano svariate centinaia di milioni di euro annui con un trend previsionale ad aumentare per gli anni successivi, ed alcune situazioni di criticità assoluta in particolare nel Mezzogiorno dove mancano dei veri piani di gestione e impiego delle risorse idriche che consentano un'ottimizzazione delle acque e un utilizzo concreto in funzione dello sviluppo del territorio;
un terzo degli acquedotti italiani non è stato oggetto di manutenzione straordinaria negli ultimi venti anni e ci sono almeno 50 mila chilometri di rete che andrebbero totalmente riprogettati a fronte di una destinazione della spesa complessiva in opere pubbliche di solo il 4 per cento del fabbisogno, che si aggira sui 60 miliardi di euro;
l'articolo 2, comma 333, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, ha istituito un fondo per la ristrutturazione e l'ammodernamento della rete idrica sul territorio nazionale;
è necessario riportare il nostro Paese agli standard dei maggiori paesi occidentali e garantire ai cittadini un servizio efficiente e di qualità, attraverso un adeguato ammodernamento dell'intera rete infrastrutturale idrica,
impegna il Governo
ad adottare ogni iniziativa utile a reperire le risorse finanziarie necessarie da destinare alla riduzione degli sprechi e agli investimenti per migliorare la rete idrica nazionale, al fine di garantire un efficiente servizio ai cittadini ed evitare la dispersione di un bene che non è illimitato.
9/2897/40. (Testo modificato nel corso della seduta) Libè, Compagnon.
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