ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02897/018

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 249 del 18/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: MONAI CARLO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 18/11/2009
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 18/11/2009
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 18/11/2009


Stato iter:
18/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/11/2009
Resoconto FITTO RAFFAELE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON LE REGIONI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2009
Resoconto MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 18/11/2009

PARERE GOVERNO IL 18/11/2009

DISCUSSIONE IL 18/11/2009

RESPINTO IL 18/11/2009

CONCLUSO IL 18/11/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/2897/18
presentato da
CARLO MONAI
testo di
mercoledì 18 novembre 2009, seduta n.249

La Camera,
premesso che:
l'articolo 16 del provvedimento in esame prevede che i prodotti e le merci possono essere qualificati come «Made in Italy» solo se il disegno, la progettazione, la lavorazione e il confezionamento dei medesimi siano compiuti esclusivamente sul territorio italiano;
tale norma non appare idonea a garantire l'effettiva tracciabilità delle fasi di lavorazione del prodotto e della merce che può essere qualificata, in forza del provvedimento in esame, come «Made in Italy», né tanto meno consente ai consumatori finali di ricevere un'adeguata informazione sul processo lavorativo di alcuni prodotti come quelli tessili, di pelletteria e del settore calzaturiero realizzati nel territorio italiano;
in particolare si ritiene che l'utilizzo al comma 1 dell'articolo 16 della semplice parola «lavorazione» possa determinare serie perplessità in sede di interpretazione della norma. La lavorazione del prodotto, infatti, avviene in modo diverso e comprende fasi di lavorazione diverse a seconda del settore produttivo, commerciale e merceologico di riferimento;
l'approvazione definitiva dell'articolo 16 del provvedimento in esame potrebbe determinare la paradossale situazione per cui un prodotto - tessile ad esempio - può essere qualificato come «Made in Italy» anche se una sola fase di lavorazione, come il taglio piuttosto che la concia, avviene sul territorio italiano,

impegna il Governo:

ad adottare ogni iniziativa, anche di carattere normativo, volta a salvaguardare la produzione artigianale e industriale italiana, garantendo la necessaria trasparenza e tracciabilità delle fasi di lavorazione del prodotto e della merce compiute sul territorio del Paese;
ad introdurre, nell'ambito della manovra di bilancio ovvero in un prossimo provvedimento normativo, una specifica disposizione volta a prevedere un incremento delle risorse finanziarie necessarie all'esecuzione dei controlli nazionali al fine di rispondere in modo efficace alle esigenze di tutela della qualità dei prodotti e di affidabilità dei consumatori.
9/2897/18. Monai, Borghesi, Cimadoro, Favia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

confezionamento

consumatore

cuoio

disponibilita' monetarie

industria calzaturiera

produzione artigianale

produzione industriale

progettazione di un prodotto

qualita' del prodotto

scambio d'informazioni

settore economico

tracciabilita'