Legislatura: 16Seduta di annuncio: 249 del 18/11/2009
Primo firmatario: ORLANDO LEOLUCA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI 18/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 18/11/2009 Resoconto FITTO RAFFAELE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON LE REGIONI) INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2009 Resoconto PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI DICHIARAZIONE VOTO 18/11/2009 Resoconto ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO POPOLO DELLA LIBERTA' Resoconto GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO Resoconto MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA Resoconto GOTTARDO ISIDORO POPOLO DELLA LIBERTA' Resoconto MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO Resoconto SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO
NON ACCOLTO IL 18/11/2009
PARERE GOVERNO IL 18/11/2009
DISCUSSIONE IL 18/11/2009
RESPINTO IL 18/11/2009
CONCLUSO IL 18/11/2009
La Camera,
premesso che:
l'articolo 15 del decreto-legge in esame realizza, con necessità ed urgenza, una radicale riforma dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, che consente la privatizzazione tout court di tutti i servizi pubblici;
sono esclusi da tale previsione diversi settori, tra i quali la distribuzione di energia elettrica e del gas naturale, il trasporto ferroviario regionale, le farmacie comunali, ma l'acqua ed il servizio idrico, in assenza di riferimenti specifici o normative settoriali, ne risulterebbero assoggettati;
l'acqua è un bene non sostituibile, è un diritto, non è possibile identificare il bene acqua alla stregua di una merce, non è concepibile individuare un proprietario, a tal proposito essendo perfino l'attore pubblico, lo Stato, garante dell'interesse generale riguardo a quel bene indisponibile ed inalienabile;
nello statuto di diversi comuni è entrata la definizione del servizio idrico privo di rilevanza economica, la Corte dei conti ha stabilito il pieno titolo dei comuni a deliberare in merito alla rilevanza economica o meno di un servizio, la Regione Puglia ha avviato un percorso di trasformazione dell'acquedotto pugliese da Spa a soggetto di diritto pubblico;
pochi giorni fa, 40.000 cittadini hanno apposto la loro firma - in meno di una settimana - all'appello rivolto ai parlamentari di sospendere l'approvazione della riforma dei servizi pubblici per aprire un dibattito ampio e articolato, a partire della proposta di legge d'iniziativa popolare;
nel 2007, 406 mila cittadini hanno apposto la loro firma alla legge d'iniziativa popolare per la gestione pubblica e partecipata dell'acqua e la piena ripubblicizzazione del servizio idrico;
in Europa e nel mondo, la privatizzazione, dove era pur avvenuta, sta subendo fortissime battute d'arresto o, addirittura, è in atto una ripubblicizzazione, come nel caso del comune di Parigi;
a titolo esemplificativo: in Svizzera acqua e reti idriche sono monopolio di Stato non suscettibili di privatizzazione, in Belgio operano Spa in house, tutte in mano ai comuni; negli USA, la patria del liberismo e del mercato, rifiutano di privatizzare la gestione delle reti idriche locali, in mano ai municipi, in America Latina è in atto un comune sforzo di Bolivia, Uruguay, Ecuador e Cile - Paese, tra l'altro, in cui la privatizzazione dell'acqua è stata uno dei primi passi del Governo di Pinochet - che investe anche le Costituzioni, per proteggere e tutelare le proprietà ed i beni da ritenersi collettivi;
qualche mese fa, nell'Aula del Senato della Repubblica, il Governo ha accolto un ordine del giorno che escludeva, testualmente, la soggezione dei «servizi pubblici a carattere non commerciale e ad obiettivo sociale» alle regole del mercato e
prevedeva, dunque, che questi non potevano essere «ricompresi tra i servizi di interesse economico»,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a escludere l'affidamento del servizio idrico dalla previsione di cui al comma 2, lettera a), dell'articolo 23-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dal provvedimento in esame.
9/2897/15. Leoluca Orlando, Palomba.
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