ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02714/032

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 223 del 30/09/2009
Firmatari
Primo firmatario: MISITI AURELIO SALVATORE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 30/09/2009


Stato iter:
02/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/10/2009
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE ITALIA DEI VALORI
 
PARERE GOVERNO 02/10/2009
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/10/2009
Resoconto DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI
 
PARERE GOVERNO 02/10/2009
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/09/2009

DISCUSSIONE IL 01/10/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/10/2009

INVITO AL RITIRO IL 02/10/2009

PARERE GOVERNO IL 02/10/2009

DISCUSSIONE IL 02/10/2009

NON ACCOLTO IL 02/10/2009

PARERE GOVERNO IL 02/10/2009

RESPINTO IL 02/10/2009

CONCLUSO IL 02/10/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/2714/32
presentato da
AURELIO SALVATORE MISITI
testo di
mercoledì 30 settembre 2009, seduta n.223

La Camera,
premesso che:
giornali e televisioni riportano sempre più spesso comunicati di esponenti dell'Amministrazione finanziaria che attestano gli incessanti successi della lotta all'evasione, quantificati in forte aumento rispetto agli anni precedenti: il recupero di evasione realizzato ammonta a circa 4 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2007;
questo pur encomiabile risultato non indica che la lotta all'evasione stia raggiungendo esiti migliori che in passato e non confligge con le analisi di centri studi, quali il Centro studi nuova economia e nuova società (NENS), che attestano un forte incremento dell'evasione (quantificato, nel 2008, in circa 7 miliardi di euro, nonostante i brillanti risultati del controllo);
i dati sul gettito - soprattutto dell' Iva - indicano al di là di ogni dubbio che l'infedeltà tributaria è in forte crescita. Perciò anche se l'amministrazione finanziaria recupera un po' più che in passato, il massiccio aumento dell'evasione vanifica i suoi sforzi;
i controlli, infatti, sono indispensabili, ma la loro efficacia arriva a procurare circa il 5 per cento del gettito tributario complessivo. Il rimanente 95 per cento deriva dai versamenti spontanei dei contribuenti: è lì, quindi, che occorre intervenire perché un recupero sostanzioso è ottenibile soltanto se, con strumenti efficaci (per esempio l'elenco clienti-fornitori o la tracciabilità dei corrispettivi, solo per citare le principali misure eliminate nel giugno 2008) , si inducono i contribuenti a pagare il dovuto;
in un fisco di massa, con oltre 40 milioni di contribuenti, i controlli forniscono, a questo scopo, un utile deterrente, ma poi occorrono norme adeguate e un clima generale che scoraggi i comportamenti illeciti. Va, fra l'altro, osservato, che la più intensa azione di controllo di cui giornali e Tv ci informano, riguarda i capitali portati all'estero, con l'evidente scopo di premere sui contribuenti per indurli ad utilizzare massicciamente lo «scudo» fiscale;
durante i Governi di centrosinistra, il recupero di evasione attraverso i controlli era stato potenziato ed aveva cominciato a dare i primi frutti aggiuntivi dopo la stagione dei condoni vissuta dal 2001 al 2005 Ma è proprio nel massiccio incremento del gettito derivante dall'adeguamento spontaneo che si è concretizzata, in quel periodo, la sostanza più significativa del recupero di evasione ottenuto grazie al clima complessivo che non lasciava dubbi su possibili tolleranze da parte dell'amministrazione e agli strumenti normativi di contrasto introdotti dal Governo: dal 2005 al 2007, con una crescita cumulata del Pil nominale di 8 punti, le entrate tributarie sono cresciute di oltre 17 punti portando nelle casse dello Stato un incremento di gettito di circa 68 miliardi di euro, un terzo dei quali (circa 22 miliardi di euro, come documentato in Parlamento dalla Relazione sui risultati della lotta all'evasione del mese di ottobre 2007) può essere attribuita al recupero di tributi in precedenza occultati;
finché l'evasione sarà incoraggiata da scudi fiscali, condoni, amnistie e cancellazione delle norme di contrasto, le azioni dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza, per quanto encomiabili, rimarranno mortificate ad un ruolo di pura facciata,

impegna il Governo

ad adottare iniziative normative volte a ripristinare tutte le norme di contrasto dell'evasione e dell'elusione fiscale attuate dal Governo Prodi e abrogate dal Governo attuale.
9/2714/32. Misiti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

contribuente

crescita economica

evasione fiscale

giornale

prodotto interno lordo

sviluppo economico