Legislatura: 16Seduta di annuncio: 223 del 30/09/2009
Primo firmatario: CAMBURSANO RENATO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 30/09/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 30/09/2009 Resoconto CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI PARERE GOVERNO 02/10/2009 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
DISCUSSIONE IL 30/09/2009
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/09/2009
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/10/2009
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 02/10/2009
La Camera,
premesso che:
lo «scudo fiscale» introdotto dal Governo costituisce un vero e proprio regalo agli evasori grazie al costo irrisorio della sanatoria. Che sia tale risulta puntualmente dalle stime dei centri di analisi;
la sanatoria per ogni 100 euro regolarizzati costa 44 euro in Gran Bretagna e 49 euro negli USA, 5 euro in Italia;
ad avviso del presentatore, l'insistenza del Ministro dell'economia e delle finanze nel sostenere che lo «scudo» italiano è più oneroso di quello inglese e che è in linea con le decisioni assunte in sede internazionale e attuate da vari Paesi, quindi, non può che essere frutto o di una sorprendente disinformazione o di un non meno sorprendente tentativo di mistificare la realtà agli occhi della pubblica opinione;
tutto questo rischia di diventare marginale rispetto alla profondità della ferita che questo provvedimento infligge al più elementare principio di legalità. Il testo approvato, infatti, estende la franchigia sui reati penali impliciti nell'esportazione illecita dei capitali ad una gamma che va dal falso in bilancio alla falsa fatturazione, all'occultamento o alla distruzione di documenti contabili, alle false comunicazioni sociali, impedendo l'utilizzo degli elementi emersi anche nei procedimenti giudiziari che potranno essere avviati a carico dei beneficiari dello «scudo». Tutto ciò, insieme alla garanzia dell'anonimato (che nessun altro Paese concede), permette di nascondere fondi neri e capitali di ogni provenienza;
l'urgenza di fare cassa (testimoniata dalla decisione di anticipare la scadenza della sanatoria al 15 dicembre 2009 proprio per contabilizzare tutte le entrate che ne deriveranno nel bilancio dell'anno in corso) non basta a giustificare un'operazione che si configura non solo, ormai, come un clamoroso regalo agli evasori fiscali, ma anche come un'amnistia nei confronti di chi si è reso colpevole di crimini odiosi che possono sconfinare agevolmente nell'ambito delle attività mafiose,
impegna il Governo
a trasmettere al Parlamento una relazione sulle modalità concrete utilizzate dagli altri Paesi che hanno adottato misure analoghe allo scudo fiscale, con particolare riferimento ai costi per il contribuente, alle eventuali sanzioni, all'anonimato delle richieste di sanatoria, all'estensione eventuale della franchigia a reati penali.
9/2714/20. Cambursano.
EUROVOC :contribuente
parlamento
relazione