Legislatura: 16Seduta di annuncio: 189 del 17/06/2009
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/06/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2009 BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2009 TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2009 FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2009 BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/06/2009 Resoconto ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 17/06/2009 MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
DISCUSSIONE IL 17/06/2009
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 17/06/2009
PARERE GOVERNO IL 17/06/2009
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/06/2009
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/06/2009
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/06/2009
CONCLUSO IL 23/06/2009
La Camera,
premesso che:
la tragedia del terremoto dell'Aquila ha fatto emergere la consapevolezza che una tale catastrofe sia soprattutto la conseguenza delle gravissime mancanze della politica urbanistica ed edilizia degli ultimi 60 anni;
in questo periodo il processo di sovraurbanizzazione è infatti stato tale da far crescere il patrimonio edilizio di ben 90 milioni di vani portandolo agli attuali 120 milioni di vani cifra che fa dell'Italia, secondo i dati EUROSTAT, il primo paese in Europa per disponibilità di abitazioni (il 20 per cento delle quali non sono occupate) e con un valore medio di due vani a persona;
ai fini dei criteri da seguire nella ricostruzione dell'Abruzzo occorre tenere presente che i 120 milioni di vani di cui sopra sono distribuiti in due categorie di costruzioni:
1) gli edifici costruiti prima del 1945, che vanno considerati come «storici» ai fini della tutela e che sono formati da 30 milioni di vani. Questo patrimonio realizzato in oltre 3.000 anni di storia costituisce l'identità stessa della civiltà italiana ed è da considerare un «bene unico e irriproducibile». Sebbene fragile, è sopravvissuto agli innumerevoli terremoti che si sono succeduti nella storia, per cui può e deve essere salvaguardato integralmente;
2) gli edifici costruiti dal 1945 in poi, composti da circa 90 milioni di vani, che vanno a loro volta distinti tra quelli realizzati dal 1945 al 1970 consistenti in circa 47 milioni di vani, in generale non anti-sismici, perché realizzati nell'emergenza post-bellica e prima dell'introduzione delle leggi antisismiche e quelli realizzati dopo il 1970, comprendenti circa 43 milioni di vani;
la vulnerabilità degli edifici sia pubblici che privati post-bellici privi di qualità e non antisismici si traduce in danni elevatissimi di fronte a terremoti che colpiscono il nostro Paese e che sono di intensità medio-alta se non addirittura modesta rispetto ad altre zone del pianeta, con ingentissimi danni economici e con un altissimo bilancio in termini di perdite di vite umane (120 milioni di vittime nell'ultimo secolo e 80 miliardi di euro per la ricostruzione post-sismica negli ultimi 25 anni: dati ISAT);
tale vulnerabilità è particolarmente allarmante per l'Italia dove il 67 per cento dei comuni è collocato in zona sismica e dove secondo dati del Cineas (consorzio per l'ingegneria nelle assicurazioni del Politecnico di Milano), oltre la metà dei 60 milioni di italiani vive in zone a rischio,
impegna il Governo
ad improntare i criteri della ricostruzione dell'Abruzzo all'insegna da un lato della tutela dei beni «storici» e del centro storico dell'Aquila che costituisce uno dei più pregiati e più vivacemente vissuti centri storici d'Europa e all'insegna dall'altro della rottamazione degli edifici post-bellici privi di qualità e non antisismici.
9/2468/33. (Testo modificato nel corso della seduta) Zamparutti, Mecacci, Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi.
GEO-POLITICO:L'AQUILA, L'AQUILA - Prov, ABRUZZI
EUROVOC :Abruzzo
politica edilizia
prevenzione antisismica
sisma
zona sinistrata