ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02206/008

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 141 del 26/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: RUVOLO GIUSEPPE
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 26/02/2009


Stato iter:
26/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 26/02/2009
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 26/02/2009

PARERE GOVERNO IL 26/02/2009

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 26/02/2009

CONCLUSO IL 26/02/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/2206/8
presentato da
GIUSEPPE RUVOLO
testo di
giovedì 26 febbraio 2009, seduta n.141

La Camera,
premesso che:
il decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 1950, n. 878, attribuisce alla Regione Sicilia competenze sulla gestione delle acque pubbliche con esclusione delle grandi derivazioni;
la Corte costituzionale, tramite sentenza n. 6 del 1957, assegna alla regione i beni del demanio dello Stato, comprese le acque pubbliche esistenti nella regione, ad eccezione di quelli che interessano la difesa dello Stato o servizi di carattere nazionale;
la legge 6 dicembre 1962, n. 1643, all'articolo 1, comma 1, attribuiva all'Ente nazionale per l'energia elettrica (ENEL) il compito di esercitare nel territorio nazionale le attività di produzione, importazione ed esportazione, trasporto, trasformazione, distribuzione e vendita dell'energia elettrica da qualsiasi fonte prodotta;
la legge 5 gennaio 1994, n. 36, recante disposizioni in materia di risorse idriche, cosiddetta «legge Galli», prevede che tutte le acque superficiali e sotterranee siano pubbliche e costituiscano una risorsa utilizzata secondo criteri di solidarietà;
è inoltre stabilito che l'uso dell'acqua per il consumo umano è prioritario rispetto agli altri usi del medesimo corpo idrico superficiale e sotterraneo e che ulteriori usi sono ammessi quando la risorsa è sufficiente e a condizione che non ledano la qualità dell'acqua per il consumo umano;
l'articolo 10 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, stabilisce che «con le modalità previste dai rispettivi statuti, si provvede a trasferire alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano [....] le funzioni ed i compiti» di cui all'articolo 89 del medesimo decreto che, tra l'altro, trasferisce le funzioni relative «alla gestione del demanio idrico, ivi comprese tutte le funzioni amministrative relative alle derivazioni di acqua pubblica, alla ricerca, estrazione e utilizzazione delle acque sotterranee, alla tutela del sistema idrico sotterraneo nonché alla determinazione dei canoni di concessione e all'introito dei relativi proventi, fatto salvo quanto disposto dall'articolo 29, comma 3» del medesimo decreto legislativo;
con l'emanazione del decreto legislativo n. 79 del 1999, in attuazione della direttiva 96/1992/CE (Norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica) è stata realizzata la condizione di cui all'articolo 29, comma 3, del decreto legislativo n. 112 del 1998, pertanto anche le competenze in materia di grandi derivazioni idroelettriche sono trasferite alle regioni;
ad oggi, nonostante diversi incontri tra i rappresentanti della Regione Sicilia e le istituzioni statali per l'attribuzione delle competenze in materia di grandi derivazioni, non si è giunti a detto trasferimento a favore della Regione Sicilia,

impegna il Governo

a verificare i motivi di tale ritardo nonostante vi sia una normativa che disciplina la materia.
9/2206/8. Ruvolo.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 1998 0112, DL 1999 0079, ENTE NAZIONALE ENERGIA ELETTRICA ( ENEL ), L 1962 1643, L 1994 0036

GEO-POLITICO:

SICILIA

EUROVOC :

applicazione della legge

distribuzione dell'elettricita'

gestione delle acque

regione

trasferimento di competenze