ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01972/038

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 114 del 14/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Data firma: 14/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 14/01/2009
BELCASTRO ELIO VITTORIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 14/01/2009
IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 14/01/2009
LATTERI FERDINANDO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 14/01/2009
LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 14/01/2009
MILO ANTONIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 14/01/2009
SARDELLI LUCIANO MARIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 14/01/2009


Stato iter:
14/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/01/2009
CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 14/01/2009

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 14/01/2009

PARERE GOVERNO IL 14/01/2009

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/01/2009

CONCLUSO IL 14/01/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1972/38
presentato da
ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO
testo di
mercoledì 14 gennaio 2009, seduta n.114

La Camera,
premesso che:
la grave crisi del quadro macroeconomico internazionale ha avuto riflessi enormemente negativi per il nostro Paese e ha reso necessario, di conseguenza, l'adozione di misure di sostegno alle famiglie e all'occupazione;
tali misure, se pur encomiabili, appaiono tuttavia insufficienti e necessitano di ulteriori interventi, soprattutto nel Mezzogiorno, dove è necessario attivare e incrementare politiche economiche e opere infrastrutturali che aiutino concretamente la ripresa e il rilancio economico;
per l'economia italiana nel 2008, in particolare, rimane il preoccupante divario di crescita con l'area euro pari ad un punto percentuale all'anno, sintomo di una bassa produttività, della scarsa competitività delle imprese e di rilevanti problemi strutturali;
ancora più preoccupante appare il divario di sviluppo territoriale tra le aree del Paese (nel 2007 crescita PIL pari all' 1,6 per cento nel Centro-Nord ed all'0,9 per cento nel Mezzogiorno), penalizzando fortemente il Mezzogiorno, a testimonianza della necessità di dotare il Sud d'Italia di un sistema di infrastrutture e di servizi che consenta allo stesso di «competere» ad armi pari con il resto del Paese, al fine di non rendere vani gli sforzi prodotti in tal senso dalle popolazioni locali, dagli imprenditori, dai giovani e dagli enti locali tesi a rendere autonoma e competitiva l'economia locale;
i tagli operati sulla dotazione del Fondo aree sottoutilizzate, anche in questo decreto, confermano la tendenza del Governo ad utilizzare le risorse del Fondo per finanziare interventi di diversa natura, non efficaci, non sempre corrispondenti a finalità di sviluppo e quasi sempre non localizzati nel Mezzogiorno;
tale scelta è in netta contraddizione con la necessità di incentivare le politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno che, di fatto, rappresenta un'opportunità di progresso economico per l'intero Paese non solo perché il Sud possiede le maggiori potenzialità di crescita produttiva, spazi fisici ed economici, le risorse materiali e immateriali ma perché ha le più importati potenzialità per accrescere il livello di competitività di tutta l'Italia,

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità di rifinanziare, rendendolo uno strumento serio e radicato, il sistema del credito d'imposta automatico e diretto per le imprese che investono nelle aree dell'ex obiettivo 1 e per le assunzioni aggiuntive a tempo indeterminato;
a utilizzare le risorse dei fondi strutturali europei per le aree sottoutilizzate prioritariamente per progetti interregionali, con l'intervento sussidiario dello Stato, finalizzati a creare vere e credibili condizioni strutturali di sviluppo non solo economico ma anche sociale nelle regioni del Mezzogiorno;
a valutare l'opportunità di porre in essere, per quanto riguarda il Mezzogiorno, valutati i profili di compatibilità con la disciplina dell'Unione europea, la fiscalità di vantaggio per promuovere l'aggregazione tra le imprese operanti nel Mezzogiorno al fine di favorire lo sviluppo del tessuto produttivo meridionale.
9/1972/38. (Testo modificato nel corso della seduta) Commercio, Lo Monte, Belcastro, Iannaccone, Latteri, Lombardo, Milo, Sardelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto sociale

crescita economica

fondo strutturale

Mezzogiorno

regione sfavorita

rilancio economico

sostegno di famiglia

sviluppo economico

sviluppo regionale

sviluppo sociale