ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01972/026

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 114 del 14/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 14/01/2009
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 14/01/2009
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 14/01/2009
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 14/01/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 14/01/2009


Stato iter:
14/01/2009
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 14/01/2009

CONCLUSO IL 14/01/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1972/26
presentato da
RITA BERNARDINI
testo di
mercoledì 14 gennaio 2009, seduta n.114

La Camera,
premesso che:
con l'adozione del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, si sono ottenuti vantaggi per il Paese in termini di risparmio per le famiglie, minor costo dei «farmaci da banco» nell'ordine del 3,7 per cento in farmacia, 11,4 per cento in parafarmacia e 17,8 per cento nella grande distribuzione organizzata (GDO), mentre sul versante occupazionale si sono prodotti circa 5.000 nuovi posti di lavoro concentrati prevalentemente nell'ambito delle parafarmacie, vera novità positiva del settore; dopo due anni di applicazione della legge, le parafarmacie in attività sono circa 2.650, a fronte di soli 220 corner nei supermercati, con un trend di crescita di circa 100 parafarmacie al mese;
il fatturato globale delle parafarmacie, comprensivo del comparto farmaceutico e parafarmaceutico, secondo recenti stime dell'Associazione nazionale dell'industria farmaceutica (ANIFA) e dell'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali (OSMED), è stimato in circa il 5,8 per cento del fatturato globale del settore farmaceutico, pari a circa 400.000 milioni di euro;
allargando anche alle parafarmacie, con titolarità riconducibile ad un farmacista, la dispensazione dei restanti farmaci di fascia C, stimati complessivamente in 2,3 miliardi di euro, si permetterebbe a questi esercizi di allargare il fatturato di circa 200 milioni di euro. Conseguentemente si otterrebbe un incremento dell'occupazione nel breve.di 1.800 - 2.000 nuovi posti di lavoro ed una incentivazione della concorrenza sulla vendita dei farmaci a pagamento, in particolare dei cosiddetti farmaci equivalenti, con grande beneficio per le tasche degli italiani;
la recente sentenza del TAR del Lazio, 11697/2008. rileva che «L'attività di vendita al dettaglio al pubblico di farmaci (indipendentemente dal fatto che il costo sia o meno a carico del Servizio pubblico sanitario) costituisce un'attività economica commerciale di carattere imprenditoriale. Ad essa devono pertanto applicarsi il principio di libertà d'iniziativa economica privata, sancito dall'articolo 41 della Costituzione ed il principio di libera concorrenza sancito dal Trattato C.E., restando la tutela del consumatore assorbita, alla stregua di un criterio di proporzionalità e di ragionevolezza, dalla presenza al banco di un farmacista»,

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative normative volte ad estendere alle parafarmacie con titolarità riconducibile ad un farmacista, la dispensazione dei medicinali di cui all'articolo 8 comma 10, lettera c), della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e successive modificazioni, con esclusione dei medicinali soggetti a prescrizione medica da rinnovare volta per volta di cui all'articolo 89 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, e dei medicinali veterinari in applicazione degli articoli 2 e 3 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193.
9/1972/26. Bernardini, Zamparutti, Beltrandi, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Mecacci.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2006 0193, L 1993 0537

EUROVOC :

applicazione della legge

attivita' economica

farmacista

farmacologia

grande magazzino

libera concorrenza

medicina veterinaria

medicinale

norme giuridiche sulla concorrenza

prodotto farmaceutico

protezione del consumatore

servizio pubblico

vendita al dettaglio