Legislatura: 16Seduta di annuncio: 93 del 26/11/2008
Primo firmatario: COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Data firma: 26/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 26/11/2008 BELCASTRO ELIO VITTORIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 26/11/2008 IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 26/11/2008 LATTERI FERDINANDO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 26/11/2008 LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 26/11/2008 MILO ANTONIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 26/11/2008 SARDELLI LUCIANO MARIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 26/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 26/11/2008 MANTOVANO ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 26/11/2008
ACCOLTO IL 26/11/2008
PARERE GOVERNO IL 26/11/2008
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 26/11/2008
CONCLUSO IL 26/11/2008
La Camera,
considerato che:
l'articolo 2-bis del provvedimento dispone un incremento di risorse in favore del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, che è alimentato, oltrecchè da contributi dello Stato, anche dai proventi derivanti, a vario titolo, dalla confisca dei beni alla mafia (somme di denaro, vendita beni mobili e immobili, liquidazione beni aziendali);
i beni confiscati alla mafia in forza della legislazione sono, al 31 gennaio 2008, 31.225, di cui il quarantacinque per cento in Sicilia, e dei quali 16.710 sono rappresentati da immobili, 7.059 da beni mobili, 7.486 da titoli di credito. Tra tutti questi soltanto 2.786 sono stati assegnati, e di questi 2.255 ai comuni (per un valore di 528 milioni) e 531 allo Stato;
la criminalità organizzata è notoriamente più radicata ed operativa nelle regioni meridionali, e rappresenta per quei territori un elemento di forte rallentamento dello sviluppo economico, determinandone una condizione alla quale lo Stato deve porre rimedio;
recentemente lo Stato, e prima ancora questo Parlamento, si sono fatti complici di un paradosso, approvando il comma 7 dell'articolo 2 del decreto-legge istitutivo del «Fondo unico giustizia», destinando i proventi derivanti dalla confisca dei beni alla mafia per finalità diverse a tutto vantaggio dell'intera collettività nazionale, e comunque anche di regioni diverse da quelle depredate dalla criminalità organizzata, invece di riversarli nel circuito virtuoso dell'economia dei territori da cui proviene trasformandosi così in segno tangibile di sviluppo, legalità e giustizia;
la normativa attuale prevede che il beneficiario immediato dei provvedimenti di confisca degli immobili non è il contesto delle collettività locali direttamente danneggiate dal fenomeno criminale, ma lo Stato, salvo il successivo e solo eventuale trasferimento di alcuni immobili ai comuni, alle province e alle regioni;
alcuni enti territoriali sono costretti a mettere in vendita i propri immobili di pregio per pagare allo Stato, come abbiamo visto unico titolare per legge dei beni confiscati, ingenti somme a titolo di affitto degli immobili da questi utilizzati per fini istituzionali;
l'imprenditoria mafiosa esercita una notevole forza economica attraverso il controllo economico del territorio ove opera ed impedisce lo sviluppo di energie economiche locali pulite, fino a influenzarne negativamente l'intero sistema produttivo, pertanto il recupero alla collettività di tutte le ricchezze illecitamente accumulate è, da parte di uno Stato, lo strumento più efficace per combattere la mafia ed affermare la legalità,
impegna il Governo
a tenere in considerazione, nell'assegnazione dei beni confiscati alla criminalità di tipo mafioso, le esigenze degli enti territoriali nel cui comprensorio quei beni insistono.
9/1857/30.(Testo modificato nel corso della seduta)Commercio, Lo Monte, Belcastro, Iannaccone, Latteri, Lombardo, Milo, Sardelli.
EUROVOC :criminalita' organizzata
ente locale
legalita'
liquidazione dei beni
locazione immobiliare
mafia
proprieta' immobiliare
ricchezza
sequestro di beni
sviluppo economico
titolo di credito