ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01813/015

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 98 del 04/12/2008
Firmatari
Primo firmatario: RIA LORENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/12/2008


Stato iter:
04/12/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 04/12/2008
Resoconto MANTOVANI MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 04/12/2008
Resoconto RIA LORENZO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 04/12/2008
Resoconto MANTOVANI MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 04/12/2008

PARERE GOVERNO IL 04/12/2008

DISCUSSIONE IL 04/12/2008

RESPINTO IL 04/12/2008

CONCLUSO IL 04/12/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1813/15
presentato da
LORENZO RIA
testo di
giovedì 4 dicembre 2008, seduta n.098

La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame affronta il problema del disagio abitativo aggravato ulteriormente a causa dell'attuale congiuntura economica recessiva, danneggiando soprattutto le famiglie svantaggiate con redditi particolarmente bassi e situazioni sociali difficili;
uno degli aspetti più paradigmatici e inquietanti della recente crisi finanziaria è stato e continua ad essere il mancato funzionamento del mercato interbancario, dove la scarsa fiducia che le banche dimostrano l'una versa l'altra ha portato quasi al blocco delle transazioni e all'emergere di livelli dei tassi di interesse decisamente inconsueti rispetto al livello dei tassi di policy;
tali dinamiche hanno avuto un'ulteriore ricaduta economica negativa, fino ad oggi poco esplorata e che ha determinato l'aumento significativo degli effetti recessivi della crisi finanziaria in corso sull'economia reale. Come noto, infatti, la quasi totalità dei mutui a tasso variabile ha come parametro di indicizzazione proprio i tassi che si formano sul mercato interbancario. Conseguentemente, in quest'ultimo anno le famiglie si sono trovate a pagare rate di mutuo più elevate non come conseguenza di una crescita dei tassi di policy, né in relazione ad un peggioramento, effettivo o atteso, del proprio merito di credito, ma a causa di un malfunzionamento del mercato interbancario, espressione di un peggioramento del merito di credito del settore creditizio;
dal 2005 ad oggi, ben 3 milioni e 200 mila famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile hanno subito aumenti di 220 euro mensili, pari a circa 26.404 euro annui;
molti soggetti mutuatari proprietari di immobili sono stati dichiarati insolventi nonostante la previsione contenuta all'articolo 8, comma 4, del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, che ha consentito loro di poter usufruire della portabilità del mutuo da un ente all'altro, con bassissimi costi e senza aggravio delle relative spese notarili;
sono cresciuti dei 20 per cento nel giro di un anno, nelle grandi città, i contenziosi ed i pignoramenti immobiliari soprattutto nei confronti delle giovani coppie e delle categorie sociali più deboli. I dati recenti diffusi dalle principali associazioni dei consumatori stimano un aumento di procedure immobiliari o pignoramenti, dal 2007 al 2008, pari al 2,7 per cento del totale dei mutui, quindi a circa 130.000 su 3,5 milioni del totale, con una situazione allarmante su tutto il territorio nazionale: si registrano aumenti a Milano (+378), Roma (+354), Napoli (+353), Bari (+349), Torino (+322), Verona (+267), Lecce (+261),

impegna il Governo:

a promuovere, d'intesa con le amministrazioni competenti, programmi ed interventi che permettano alle numerose famiglie insolventi di poter permanere nelle abitazioni acquistate in qualità di coproprietari o inquilini;
ad attuare misure opportune volte a disporre la sospensione momentanea dei pignoramenti sulle abitazioni di residenza - prima casa - per i mutuatari morosi con reddito medio-basso.
9/1813/15. Ria.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

abitazione

classe sociale

conseguenza economica

crisi monetaria

erogazione di prestito

interesse

metropoli

movimento dei consumatori

recessione economica

reddito basso

situazione sociale

transazione finanziaria