ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01772/018

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 79 del 05/11/2008
Firmatari
Primo firmatario: FERRANTI DONATELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPANO CINZIA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2008
SAMPERI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2008
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2008
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2008
TENAGLIA LANFRANCO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2008
CAVALLARO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2008


Stato iter:
05/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 05/11/2008
CALIENDO GIACOMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 05/11/2008

PARERE GOVERNO IL 05/11/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 05/11/2008

CONCLUSO IL 05/11/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1772/18
presentato da
DONATELLA FERRANTI
testo di
mercoledì 5 novembre 2008, seduta n.079

La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame contiene misure volte a migliorare la funzionalità del sistema giudiziario, per mezzo di interventi urgenti per assicurare la copertura delle sedi disagiate e per rendere operativo il Fondo unico della giustizia;
negli ultimi vent'anni, si sono succeduti numerosi interventi legislativi, diretti a favorire i trasferimenti nelle sedi disagiate, anche mediante sistemi di incentivazione;
l'idea di autofinanziare la giustizia con quanto si ricava dalla giustizia medesima (pene pecuniarie, spese processuali, beni confiscati, depositi giacenti) è una prospettiva seria e del tutto condivisibile;
l'articolo 63 del disegno di legge n. 1441-bis nella originaria formulazione in discussione alla Camera dei deputati prevedeva un doppio canale di fondi che avrebbero dovuto pervenire al bilancio dello Stato ed essere riassegnati alle unità previsionali di base dello stato di previsione del Ministero della giustizia concernenti le spese di funzionamento dell'organizzazione giudiziaria;
la scelta operata a livello legislativo è stata (almeno per ora) quella di stralciare la parte relativa a questa materia dal disegno di legge n. 1441-bis e di cercarne opportunamente l'unificazione in sede di conversione del decreto in esame;
le somme ed i valori non riscossi e non reclamati per almeno cinque anni rappresentano un capitale probabilmente congruo (decine, se non centinaia di milioni di euro), ma spendibile solo una volta, mentre non garantiscono un flusso di entrate continuativo significativo;
nella presente legislatura sono partiti una serie di interventi che potrebbero andare in una direzione interessante, ma che scontano la contraddittorietà ed ambiguità degli interventi (nel giro di quattro mesi si sono avuti ben quattro interventi legislativi parzialmente in contrasto l'uno con l'altro) e non sono univoci nel destinare queste somme alla giustizia;
la logica vincente sarebbe quella di utilizzare questo capitale per investire e far partire in modo irreversibile il processo telematico, innescando un processo virtuoso,

impegna il Governo

a garantire che una parte consistente delle somme introitate, non inferiore al 40 per cento, sia destinata al Ministero della giustizia e utilizzata per l'attuazione del processo telematico, per investimenti adeguati nell'informatica giudiziaria, nella formazione e incentivazione economica e professionale del personale dell'amministrazione della giustizia.
9/1772/18.Ferranti, Capano, Samperi, Melis, Ciriello, Tenaglia, Cavallaro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

bilancio dello Stato

formazione professionale

sistema giudiziario

spese processuali

stoccaggio

trasferimento d'impresa