ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/01713/214

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 85 del 13/11/2008
Firmatari
Primo firmatario: VIETTI MICHELE GIUSEPPE
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 13/11/2008


Stato iter:
13/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 13/11/2008
Resoconto VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/11/2008
Resoconto VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO
 
PARERE GOVERNO 13/11/2008
Resoconto VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/11/2008

DISCUSSIONE IL 13/11/2008

ACCOLTO IL 13/11/2008

PARERE GOVERNO IL 13/11/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/11/2008

CONCLUSO IL 13/11/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1713/214
presentato da
MICHELE GIUSEPPE VIETTI
testo di
giovedì 13 novembre 2008, seduta n.085

La Camera,
premesso che:
con la riforma del Titolo V del 2001 sono stati sospesi i contributi esterni ai comuni e, pertanto, le loro difficoltà economiche non vengano più ripianate attraverso l'accensione di un mutuo finanziato dallo Stato, anche se i recenti casi di Roma e Catania sono stati risolti solo e grazie all'intervento diretto, per decretazione, del Governo;
attraverso un decreto-legge, infatti, furono elargiti i 130 milioni per Taranto, così come i 140 milioni di Catania e i 500 milioni di Roma;
nel caso specifico di Roma e Catania, il Governo, assegnando un contributo a fondo perduto di 140 milioni di euro per il capoluogo etneo e 500 milioni per la Capitale, ha distolto preziose risorse dal Fas, il fondo statale per le aree svantaggiate, già ridotto dal decreto-legge n. 112 del 2008 da 64 a 57 miliardi, di cui l'85 per cento al Sud;
non sembra, peraltro, corrispondere a criteri di federalismo questo tipo di intervento del Governo centrale, voluto e ottenuto più che altro per valutazioni e volontà politiche ed esigenze tutte interne alla maggioranza che sostiene il Governo;
l'eliminazione dell'imposta comunale sugli immobili ha creato notevoli difficoltà alle amministrazioni comunali, in quanto l'ICI garantiva buona parte dell'autonomia finanziaria degli enti stessi;
spesso le difficoltà finanziarie in cui si battono i comuni sono dovute all'elevato e rischioso uso, anzi abuso, dei cosiddetti «derivati», di quei contratti finanziari, cioè, cui hanno fatto largamente ricorso i comuni per ottenere liquidità immediata o per spostare in avanti scadenze debitorie trascurando, però, l'effetto di lungo periodo sull'indebitamento;
molti comuni, tuttavia, registrano una momentanea difficoltà «virtuosa» nel senso che le loro problematiche e ristrettezze economiche, oltre che dall'attuale crisi economico-finanziaria, derivano dall'aver effettuato cospicui investimenti per promuovere lo sviluppo dei propri territori,

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità di istituire un fondo straordinario, alimentato con risorse che saranno successivamente individuate, destinato a far fronte, nel rispetto di determinati requisiti e secondo precise modalità oggettive, alle difficoltà di quelle amministrazioni comunali che pur adottando una corretta contabilità dovessero trovarsi in una momentanea ristrettezza per motivi contingenti o per investimenti realizzati a favore della loro comunità;
ad evitare nel futuro ogni intervento di ripiano finanziario urgente, senza criteri di carattere generale.
9/1713/214. (Testo modificato nel corso della seduta) Vietti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

amministrazione locale

comune

contratto

indipendenza economica

investimento

recessione economica