ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/01713/197

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 85 del 13/11/2008
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASTAGNETTI PIERLUIGI PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008


Stato iter:
13/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/11/2008
Resoconto VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/11/2008
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 13/11/2008

PARERE GOVERNO IL 13/11/2008

DISCUSSIONE IL 13/11/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/11/2008

CONCLUSO IL 13/11/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1713/197
presentato da
MARCO CAUSI
testo di
giovedì 13 novembre 2008, seduta n.085

La Camera,
premesso che:
la crisi finanziaria scoppiata negli ultimi diciotto mesi ha messo in luce gravi carenze nei sistemi di sorveglianza e controllo a livello internazionale;
l'evoluzione della crisi e la predisposizione di interventi per la stabilizzazione dei mercati finanziari internazionali richiede non solo per l'immediato, ma anche per il medio e lungo termine, il rafforzamento delle sedi e delle istituzioni multilaterali in cui i governi e le autorità monetarie possano scambiare informazioni, coordinare le politiche di livello nazionale, adottare adeguate misure di livello sovranazionale;
tali istituzioni devono essere messe in condizione di esercitare un lavoro quotidiano ed efficace di controllo, di vigilanza, di assistenza tecnica ai singoli paesi, di intervento attivo nelle situazioni di difficoltà che hanno origine dalla trasmissione della crisi finanziaria dai paesi dell'occidente ai paesi di piccola e media dimensione emergenti o in via di sviluppo;
non sembra che la scelta migliore sia quella di costruire nuove istituzioni, quanto quella di utilizzare quelle esistenti, le quali però vanno sottoposte ad un profondo e radicale processo di riforma e di adeguamento;
tale processo deve riguardare in primo luogo la partecipazione e la responsabilità che nelle istituzioni finanziarie internazionali dovranno assumere tutti i paesi del mondo, con particolare riguardo alla nuova geografia politica ed economica che si è realizzata nel corso degli ultimi venti anni;
in secondo luogo deve riguardare le procedure decisionali, l'approccio di politica economica agli interventi di stabilizzazione, la capacità di dare ai governi assistenza e consigli su base indipendente e che tengano conto degli obiettivi di coesione sociale e di accrescimento nel tempo del capitale sociale,

impegna il Governo:

ad elaborare e a presentare nelle adeguate sedi internazionali e a sostenere interventi di riforma delle sedi di coordinamento multilaterali, coinvolgendo in modo sistematico le principali economie emergenti (Cina, India, Brasile, SudAfrica ed altri) nelle riunioni del G7-G8 e in prospettiva dare un ruolo sempre maggiore al G20;
a promuovere interventi di riforma del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, in modo da ridefinirne le funzioni strategiche, la trasparenza e la rendicontazione, le procedure decisionali in coerenza con le priorità riguardanti le politiche per lo sviluppo e la coesione sociale e la lotta alla povertà;
a stimolare interventi di riforma volti a potenziare il ruolo, in termini di poteri formali e di capacità tecniche, dei paesi in via di sviluppo e delle economie emergenti nella governance del Fondo Monetario Internazionale e della banca Mondiale, nonché a migliorare il funzionamento dell'International monetary and financial committee (Imfc), la cui costituzione fu sostenuta dai lavori dell'Interim Committee del Fondo Monetario presieduto, nel 1998, dall'allora Ministro del tesoro italiano Carlo Azeglio Ciampi;
a promuovere l'intensificazione nell'ambito dell'Unione Europea, dell'OCSE e nelle sedi multilaterali competenti di iniziative di contrasto alla competizione fiscale sleale, anche riguardo all'attività dei centri off shore;
a incentivare interventi di potenziamento dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro affinché possa supportare con assistenza tecnica e finanziaria la graduale ed effettiva universalizzazione dei diritti di lavoratrici e lavoratori;
a promuovere l'adempimento agli impegni per la lotta alla povertà ed il sostegno allo sviluppo presi dai paesi sviluppati e dai paesi in via di sviluppo con la Millennium Declaration di New York, la conferenza sul finanziamento allo sviluppo di Monterrey e, da ultimo, al G8 di Gleneagles.
9/1713/197. Causi, Castagnetti, Baretta, Fluvi, Ventura, Boccia, Marchi, Misiani, Vannucci, Duilio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto ai meno abbienti

aiuto allo sviluppo

Banca mondiale

coesione economica e sociale

cooperazione tecnica

crisi monetaria

diritto del lavoro

finanze internazionali

FMI

mercato finanziario

paese in via di sviluppo

paese industrializzato

sede dell'istituzione