ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01707/008

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 80 del 06/11/2008
Firmatari
Primo firmatario: LO MONTE CARMELO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Data firma: 06/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2008
BELCASTRO ELIO VITTORIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2008
IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2008
LATTERI FERDINANDO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2008
LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2008
MILO ANTONIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2008
SARDELLI LUCIANO MARIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2008


Stato iter:
06/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 06/11/2008
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 06/11/2008

PARERE GOVERNO IL 06/11/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 06/11/2008

CONCLUSO IL 06/11/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1707/8
presentato da
CARMELO LO MONTE
testo di
giovedì 6 novembre 2008, seduta n.080

La Camera,
premesso che:
le iniziative in materia di giochi e scommesse e le normative di settore tese sono sottese a tutelare interessi rilevanti dell'erario direttamente coinvolti;
in sede di conversione del presente decreto-legge è stata rilevata la piena disponibilità del Governo a valutare eventuali proposte di modifica della materia tese a raggiungere obiettivi di tutela della legalità del sistema e di garanzia delle entrate tributarie;
anche nell'ambito delle case da gioco si attende da molti anni, nel nostro Paese, una regolamentazione organica della materia;
l'esigenza di riformare il quadro normativo - dal momento che l'illegittimità dell'apertura di tali strutture è sancita da una legge del periodo fascista - è molto sentita dal momento che vi è una forte iniquità sulla vicenda che ha determinato, con deroghe piuttosto anomale, l'apertura di solo quattro casinò, tutti posizionati in zone del Nord del Paese: Venezia, Campione d'Italia, Saint Vincent e Sanremo;
al riguardo la Corte costituzionale si è espressa più volte nel senso della necessità di un riordino della normativa. In particolare, con la sentenza n. 152 del 6 maggio 1985 ha affermato: «mentre è messa in grado di esaminare per la prima volta profili di legittimità costituzionale che riguardano le case da gioco aperte nel nostro Paese, non può esimersi dal rilevare che la situazione normativa formatasi a partire dal 1927 è contrassegnata da un massimo di disorganicità.... Si impone quindi la necessità di una legislazione organica che razionalizzi l'intero settore»;
il concetto è stato ribadito con una sentenza più recente la n. 291 del 1985 dove la Corte ha riaffermato la necessità, ora improrogabile, di un'organica disciplina della materia, su scala nazionale, per armonizzare la normativa al quadro costituzionale,

impegna il Governo

in conformità a quanto stabilito dalle sentenze della Corte costituzionale a porre in essere, in tempi rapidi, iniziative legislative atte a riordinare il sistema dell'apertura delle case da gioco in Italia che consentano, al fine di uniformare la presenza dei casinò sul territorio nazionale, di aprirne altre nelle regioni del Mezzogiorno.
9/1707/8.Lo Monte, Commercio, Belcastro, Iannaccone, Latteri, Lombardo, Milo, Sardelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

armonizzazione delle norme

casa da gioco

diritto territoriale

giudizio

valutazione di progetto