ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01634/237

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 63 del 08/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: BELCASTRO ELIO VITTORIO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Data firma: 08/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 08/10/2008
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 08/10/2008
IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 08/10/2008
LATTERI FERDINANDO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 08/10/2008
LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 08/10/2008
MILO ANTONIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 08/10/2008
SARDELLI LUCIANO MARIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 08/10/2008


Stato iter:
09/10/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 08/10/2008
PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 08/10/2008

PARERE GOVERNO IL 08/10/2008

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/10/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 09/10/2008

CONCLUSO IL 09/10/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1634/237
presentato da
ELIO VITTORIO BELCASTRO
testo di
giovedì 9 ottobre 2008, seduta n.064

La Camera,
premesso che:
è da tutti riconosciuta la stretta correlazione tra il capitale umano e lo sviluppo di una nazione e come la scuola sia deputata a formare cittadini e ad accrescere la qualità del detto capitale infatti lo sviluppo di una nazione non può prescindere dalla qualità del suo sistema di istruzione;
la scuola delle regioni meridionali è da tempo sotto gli occhi di tutti per i risultati negativi dei cosiddetti rapporti PISA/OCSE, dimenticando che l'esistenza di problemi era nota da tempo e sarebbe ingeneroso criticare la scuola del sud senza ricordare il contesto generale in cui opera nonché i problemi sociali ed economici che hanno accompagnato nel tempo l'insufficiente sviluppo delle regioni del sud;
in questo quadro la legge finanziaria dello scorso anno ha già previsto, in un triennio, una riduzione di 30 mila posti;
tale riduzione riguarderà pressoché esclusivamente le regioni meridionali ed inciderà negativamente anche sull'integrazione degli alunni disabili e degli alunni immigrati che sono in continuo aumento;
l'integrazione è una delle principali finalità della scuola e non ci si riferisce soltanto ai disabili, ma in generale a tutti coloro che hanno particolari bisogni formativi.
uno dei difetti passati della scuola è stato l'essere un'agenzia formativa che perdeva i più deboli e non seguiva abbastanza i più bravi, puntando su una «media», qualunque essa fosse; l'integrazione, invece, permette di condurre avanti tutti, secondo le proprie esigenze;
diminuire in maniera indiscriminata i posti di sostegno ed aumentare il numero di alunni per classe anche in presenza di alunni non comunitari significa assicurare l'inserimento ma non certo l'integrazione;
il problema è anche di metodo e non solo di contenuti; accanto alle garanzie occupazionali, bisogna sottolineare la necessità di rinnovare le impostazioni di lavoro tra i banchi, stimolando la curiosità degli studenti, rivedendo ed aggiornando i programmi, adeguandoli al cambiamento dei tempi;
adeguare l'impianto didattico e adattarlo al territorio significa anche fornire nuovi stimoli al capitale umano perché sviluppi il territorio: una sorta di federalismo scolastico in grado di cogliere le necessità sociali al Sud, naturalmente diverse da quelle di altre aree del Paese;
in un siffatto quadro il ritorno al maestro unico, sia pure graduale, non può certo migliorare la situazione a meno che non si incrementi effettivamente il tempo pieno anche nelle regioni meridionali e non solo in quelle del Nord;
con riferimento alla rete scolastica è certo necessario prendere atto dei mutamenti che vi sono stati negli ultimi anni ed a ciò si sta lavorando, ma l'ipotesi ventilata di chiudere i plessi con meno di 50 alunni porterebbe a privare gli alunni dei piccoli centri del diritto allo studio e parlare di trasporto pubblico ripropone il problema dei finanziamenti agli enti locali;
in ogni caso, chiudere piccoli plessi delle comunità più isolate significa accelerare l'abbandono delle montagne e delle campagne con conseguenze inaccettabili,

impegna il Governo

a predisporre misure ed azioni, idonee, d'intesa con le regioni, in particolare quelle a statuto speciale, e le Province autonome di Trento e di Bolzano, affinché, il rischio concreto dei tagli al personale docente ed ATA disposti dall'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008, nonché dal decreto-legge in esame e dal completamento della manovra finanziaria 2008, non incida negativamente sull'integrazione degli alunni disabili e degli alunni immigrati che sono in continuo aumento.
9/1634/237. Belcastro, Lo Monte, Commercio, Iannaccone, Latteri, Lombardo, Milo, Sardelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

disabile

insegnante

istruzione

migrante

professioni amministrative

soppressione di posti di lavoro