Legislatura: 16Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Primo firmatario: MORONI CHIARA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 22/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 23/07/2008 VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008
ACCOLTO IL 23/07/2008
PARERE GOVERNO IL 23/07/2008
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/07/2008
CONCLUSO IL 23/07/2008
La Camera,
premesso che:
gli enti locali, in particolare quelli «virtuosi» cioè quelli che hanno ottenuto un saldo finanziario positivo nel 2007, hanno espresso talune perplessità in merito all'applicazione dell'articolo 77-bis;
la manovra in fatti non tiene in adeguato conto:
a) la possibilità che un ente nel 2007 abbia registrato un saldo positivo eccezionale e che quindi non possa oggettivamente ripetere la performance nell'anno successivo;
b) il fatto che gli oneri sostenuti per l'estinzione anticipata di mutui non sono considerati tra le spese ammesse nel conteggio del saldo finanziario di competenza mista, mentre gli investimenti vi concorrono solo in termini di cassa, producendo quindi una stortura nella costruzione del saldo;
c) il fatto che l'impiego delle risorse attualmente disponibili produca un peggioramento del saldo se impiegato in investimenti che generino uscite di cassa, mentre il loro utilizzo come spese correnti non peggiorerebbe il saldo;
più in generale si rileva una complessiva rigidità finanziaria che non è compatibile con la vita dei comuni, nei quali il blocco dei pagamenti, resosi necessario per rispettare il Patto può generare il blocco dei servizi e maggiori costi derivanti dalle giuste pretese dei terzi;
è questo il caso di Brescia dove si è registrato un risultato positivo di 70 milioni di euro nel 2007 (la migliore performance tra tutti i 2070 comuni sottoposti al Patto) che sono stati destinati ad estinzione anticipata di mutui per 38 milioni di euro mentre il resto è stato destinato ad investimenti;
difficilmente nel 2009 il comune di Brescia potrà raggiungere un saldo positivo di 63 milioni (70 meno il 10 per cento), se si considera che nello stesso anno giungono a scadenza 107 milioni di euro di investimenti;
l'alternativa è il blocco delle spese correnti o un amplissimo programma di dismissioni;
in definitiva è paradossale e controproducente che un comune come quello di Brescia, a bassissimo indebitamento e considerato l'anno precedente come il più «virtuoso» possa incorrere nelle sanzioni per mancato rispetto del Patto nell'anno successivo,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative dirette a rimodulare le disposizioni del Patto di stabilità nel senso di premiare maggiormente il basso indebitamento e la maggiore capacità di utilizzare risorse proprie, nonché di tenere in maggior conto le realtà economiche, politiche e sociali nella definizione dei vincoli finanziari.
9/1386/234. Moroni.
EUROVOC :amministrazione locale
competenza mista
comune
conto
ente locale
erogazione di prestito
indebitamento
investimento
stabilita' dei prezzi
stabilizzazione economica