ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01386/233

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Firmatari
Primo firmatario: JANNONE GIORGIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 22/07/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 22/07/2008
NAPOLI OSVALDO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/07/2008
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 23/07/2008


Stato iter:
23/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/07/2008
VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008

ACCOLTO IL 23/07/2008

PARERE GOVERNO IL 23/07/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/07/2008

CONCLUSO IL 23/07/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1386/233
presentato da
GIORGIO JANNONE
testo di
mercoledì 23 luglio 2008, seduta n.041

La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame provvede al riordino degli enti di ricerca tra cui il CNR, che è stato in questi ultimi anni in prima fila per quel che riguarda il progetto internazionale SHARE (Stations at High Altitude for Research on the Environment), il quale rappresenta con le sue stazioni in Italia, Asia e Africa un punto di eccellenza e unicità di competenze italiane integrate in progetti scientifici e ambientali internazionali per quel che riguarda monitoraggio climatico e ambientale per lo studio degli impatti e la definizione delle politiche di contrasto e gestione dei cambiamenti climatici. SHARE è promosso e attuato dall'organizzazione Ev-K2-CNR in collaborazione con enti di ricerca italiani e internazionali, in accordo con l'agenzia per l'ambiente delle Nazioni Unite - UNEP;
il progetto SHARE risponde all'esigenza promossa dalle Nazioni Unite, dalla WMO, dal G8 e dall'UE, di contribuire, nell'ambito dei programmi ABC, GAW, GLIMS, GEWEX/CEOP, AERONET, ILTER, UE EUSAAR all'indispensabile attività di monitoraggio climatico e ambientale anche delle regioni montane del pianeta, che rappresentano più del 25 per cento delle terre emerse, definite dalle recenti risoluzioni UN: «Piattaforme privilegiate per lo studio dell'atmosfera e del clima». Tali progetti hanno infatti ampio sviluppo in aree antropizzate, ma scarso nelle regioni montane in Europa e Nord America e pressoché nullo, fatta eccezione per le stazioni SHARE, nel resto del mondo;
il progetto SHARE, adeguatamente potenziato e diffuso anche sul territorio nazionale, in misura di una stazione per regione, oltre che fornire importanti dati alle reti che si occupano di clima e trasporto degli inquinanti atmosferici nell'area mediterranea e a livello internazionale, così come auspicato dall'UNEP, potrà avere una ricaduta in termini concreti nelle risposte che gli enti nazionali e regionali saranno chiamati a fornire, in vista dell'adozione della Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla: «qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa», in tema di monitoraggio climatico e ambientale delle aree extraurbane e rurali, ivi comprese quelle montane che rappresentano il 40 per cento del territorio nazionale;
tale progetto rappresenta anche un contributo allo sviluppo tecnologico industriale competitivo, in considerazione dello studio e dell'ingegnerizzazione di strumenti e applicazioni tecnologiche innovative a basso consumo energetico e per l'acquisizione e la trasmissione di dati da aree remote;
SHARE gode di un indubbio vantaggio competitivo scientifico nel panorama dei programmi internazionali dei progetti scientifici ambientali sia per la carenza d'interesse che in passato hanno ricevuto le regioni montane, atteggiamento oggi in totale controtendenza, sia per l'esperienza scientifica e tecnologica pressoché unica acquisita dai ricercatori Ev-K2-CNR/SHARE in questi venti anni di impegno nelle regioni montane. Cogliere l'opportunità di consolidare per l'Italia la leadership in questo rilevante settore della ricerca scientifica ambientale sempre più riconosciuto, risponde quindi anche ad un'esigenza di razionalizzazione, in termini di costi/benefici, degli investimenti e della spesa;
SHARE-Everest poi, che ha rappresentato una delle attività di punta della celebrazione dell'Anno Internazionale del Pianeta Terra proclamato dalle Nazioni Unite, ha recentemente ottenuto, oltre all'Alto Patronato, anche il plauso per l'attività svolta e l'incoraggiamento per un suo potenziamento da parte del Presidente della Repubblica Italiana e del Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite; ha ricevuto in dotazione il patrocinio dell'Expo 2015 e ambisce ad essere uno dei progetti rappresentativi in tema ambientale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di garantire, a partire dal 2008, l'adeguato supporto economico al progetto SHARE, attraverso il CNR riformato, mantenendo gli impegni pluriennali da esso assunti per il progetto Ev-K2-CNR e utilizzando, per l'implementazione del progetto SHARE, le risorse allocate negli stati di previsione del Ministero dell'ambiente o del Ministero degli esteri o del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, finalizzate alla ricerca scientifica e al monitoraggio climatico e ambientale in campo nazionale e internazionale anche in vista dell'Expo 2015.
9/1386/233. Jannone, Stucchi, Osvaldo Napoli, Caparini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

accordo internazionale

Assemblea generale dell'ONU

prevenzione dell'inquinamento

regione mediterranea CE

ricerca scientifica

risoluzione ONU

trasformazione tecnologica

UNEP