ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01386/022

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Firmatari
Primo firmatario: PEPE MARIO (PD)
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/07/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008


Stato iter:
//
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/07/2008
Resoconto PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 23/07/2008
Resoconto VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 23/07/2008
Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/07/2008

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1386/22
presentato da
MARIO (PD) PEPE
testo di
mercoledì 23 luglio 2008, seduta n.041

La Camera,
premesso che:
l'articolo 11 «Piano Casa» del decreto in esame, con l'obiettivo di fornire una risposta organica al disagio abitativo presente in molte aree del Paese, prevede l'attivazione di un Piano nazionale per la casa i cui destinatari sono prevalentemente soggetti a basso reddito nonché studenti fuori sede e immigrati regolari;
lo stesso articolo 11 prevede che il piano si attua attraverso:
a) la costituzione di fondi immobiliari;
b) l'alienazione di alloggi di edilizia pubblica ed il reinvestimento dei proventi;
c) le agevolazioni in favore di cooperative edilizie;
d) la promozione da parte di privati di interventi in project financing;
e) la realizzazione di programmi integrati di promozione di edilizia sociale e nei sistemi metropolitani di programmi di riqualificazione urbana. A tal fine, possono essere stipulati appositi accordi di programma promossi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che prevedano una quota di alloggi non inferiori al 60 per cento (degli alloggi previsti da ciascun programma) da destinare alla locazione a canone convenzionato (stabilito secondo criteri di sostenibilità economica) e all'edilizia sovvenzionata, unitamente alla realizzazione di interventi di rinnovo e rigenerazione urbana. Anche a tali interventi si applicano le norme sul project financing. Per promuovere questi programmi sono previsti, inoltre, numerosi incentivi tra i quali:
a) trasferimento diritti edificatori in favore di promotori degli interventi per la locazione a canone agevolato;
b) riduzione della fiscalità comunale;
c) costituzione di fondi immobiliari;
l'attuazione del Piano è realizzata secondo le modalità del codice degli appalti concernenti i «lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi»; per quanto riguarda invece i programmi integrati di promozione di edilizia sociale e i programmi di riqualificazione urbana nei sistemi metropolitani occorre fare riferimento all'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977;
l'articolo 13, recante misure per valorizzare il patrimonio residenziale pubblico, al fine di semplificare le procedure di alienazione degli immobili di proprietà degli ex IACP, prevede la stipula di appositi accordi di programma con regioni ed enti locali;
i principali criteri alla base degli accordi di programma, previsti dall'articolo 13, dovranno essere:
a) determinazione del prezzo di vendita delle unità immobiliari in proporzione al canone di locazione;
b) riconoscimento del diritto di opzione all'assegnatario;
c) destinazione dei proventi alla realizzazione di interventi volti ad alleviare il disagio abitativo,

impegna il Governo:

a chiarire come intende fronteggiare l'imminente emergenza casa per le fasce sociali più deboli interessate dal problema degli sfratti visto il taglio, previsto nel decreto-legge di cui sopra, di 550 milioni di euro destinati al recupero di 12.000 alloggi per gli sfrattati su tutto il territorio nazionale, che annulla di fatto lo stanziamento già operativo presso le Regioni per alloggi da destinare prioritariamente a cittadini sfrattati rappresentandolo come uno storno di fondi da destinare al futuro Piano casa;
ad esplicitare quali provvedimenti concreti intende adottare, al di là delle metodologie proposte nel decreto-legge che, in prima battuta, sembrano richiedere tempi lunghi di realizzazione a causa dei sicuri problemi attuativi che si presenteranno prima di entrare a regime, per risolvere, a breve termine, le esigenze abitative delle fasce sociali più deboli e per affrontare urgentemente il tema della casa in locazione ed il caro affitti;
a valutare se non sarebbe più opportuno, a fronte dell'emergenza casa per le fasce più deboli, dare seguito, in via prioritaria e nelle more di attuazione del nuovo Piano casa, agli stanziamenti già effettuati ed operativi presso le Regioni, in modo da togliere dall'incertezza e dalla precarietà centinaia di famiglie, su cui pende un imminente sfratto esecutivo e che rischiano di finire in strada, alimentando ulteriori tensioni sociali;
a valutare l'opportunità, per una corretta programmazione dell'intervento finanziario privato, di definire, in primo luogo, dei protocolli metodologici contenenti i requisiti fondamentali da rispettare nell'accordo pubblico-privato in modo da tracciare esattamente il meccanismo dei trasferimenti dei diritti edificatori e, in secondo luogo, di porre in atto progetti-pilota in modo da progettare interventi sulla base di strumenti già collaudati attraverso procedure di feed-back;
a chiarire il funzionamento dei fondi immobiliari previsti nel decreto-legge ed i ruoli rispettivi della parte pubblica e di quella privata all'interno di essi;
a definire, esattamente, il ruolo che avranno gli Istituti autonomi case popolari all'interno del decreto-legge di cui sopra.
9/1386/22. Mario Pepe (PD), Iannuzzi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

abitazione

applicazione della legge

conduzione

fissazione dei prezzi

formalita' amministrativa

intervento finanziario

locazione

pianificazione nazionale

prezzo di vendita

promozione commerciale

situazione sociale