ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01386/020

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Firmatari
Primo firmatario: GIORGETTI GIANCARLO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 22/07/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZORZATO MARINO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/07/2008
CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/07/2008
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 23/07/2008


Stato iter:
23/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 23/07/2008
Resoconto VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
PARERE GOVERNO 23/07/2008
Resoconto VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008

DISCUSSIONE IL 23/07/2008

ACCOLTO IL 23/07/2008

PARERE GOVERNO IL 23/07/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/07/2008

CONCLUSO IL 23/07/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1386/20
presentato da
GIANCARLO GIORGETTI
testo di
mercoledì 23 luglio 2008, seduta n.041

La Camera,
premesso che:
la manovra di bilancio per il 2009 segna una svolta nei metodi, nei tempi e nei contenuti rispetto alle precedenti;
per la prima volta la presentazione del DPEF 2009-2013 si unisce direttamente alla presentazione di strumenti che realizzano la manovra triennale di stabilizzazione della finanza pubblica centrata sui grandi obiettivi di interesse nazionale in una prospettiva di medio periodo:
a) la riduzione della spesa pubblica e il pareggio di bilancio nel 2011 in un quadro di piena compatibilità con gli impegni assunti dai governi della Repubblica a livello comunitario;
b) organiche misure di rilancio dello sviluppo in una prospettiva di medio periodo e in una ottica nazionale;
la seconda fase riguarda la messa in opera degli interventi di carattere ordinamentale attraverso norme di delega dirette medesimi obiettivi, nonché attraverso l'adozione di misure strutturali rivolte:
a) al riordino della legislazione, alla velocizzazione e all'efficienza del sistema giurisdizionale per rimuovere uno dei più gravi ostacoli alla competitività del sistema paese;
b) alla riforma della legge n. 468 del 1978 nel senso di definire una nuova legge di coordinamento della finanza pubblica come fondamento e cornice del federalismo fiscale;
la terza fase - altrettanto innovativa - sarà costituita dall'approvazione del bilancio e della legge finanziaria da riconfigurare alla luce delle disposizioni del presente decreto di cui agli articoli 1, sul contenuto della legge finanziaria per il 2009 e 60, in materia di riduzione della spesa e conseguente rimodulazione delle dotazioni dei programmi nell'ambito delle missioni relative a ciascuno stato di previsione insieme alle relative forme di flessibilità all'interno degli strumenti di bilancio:
a) alla legge finanziaria sono riservati gli eventuali interventi per l'ulteriore rafforzamento degli obiettivi di contenimento della finanza pubblica e dunque anche le norme necessarie al consolidamento degli interventi operati nell'ambito del bilancio per assicurare la flessibilità degli stanziamenti all'interno di ciascuna missione di spesa;
b) al bilancio sono assegnati specifici e impegnativi obiettivi per assicurare flessibilità e la revisione di ogni voce di spesa nell'ambito delle missioni di ciascuno stato di previsione;
c) alla autonomia e alla responsabilità di ciascun Ministro è affidato il compito più impegnativo consistente in una integrale revisione della spesa nell'ambito di ciascuno stato di previsione nel nuovo quadro di missioni e programmi da ristrutturare in funzione di obiettivi prioritari. Assume quindi rilevanza politica e istituzionale nel rapporto tra Parlamento e Governo e tra le diverse amministrazioni e le competenti Commissioni parlamentari la relazione che ciascun Ministro dovrà presentare entro il prossimo 30 settembre, ai sensi del comma 4 dell'articolo 60, con la quale motivare le ragioni per la razionalizzazione del sistema delle missioni e dei programmi per accrescere economicità ed efficienza delle gestioni di competenza. Per mettere a frutto ampi spazi di flessibilità, rimuovere resistenze e ad assicurare concreti progressi sul terreno del controllo della spesa è infatti indispensabile una migliore allocazione delle risorse, che privilegi le esigenze primarie in relazione ai servizi prestati ai cittadini;
le novità intervenute aprono una fase nuova per l'approfondimento delle prospettive di riforma delle procedure di bilancio e richiedono uno sforzo di innovazione e di aggiornamento altrettanto grande dei comportamenti e delle prassi amministrative insieme al mutamento dell'assetto normativo quanto alla ripartizione dei compiti tra Stato, autonomie e Unione europea, alla impostazione e gestione del bilancio dello Stato ed ai rapporti tra bilancio e legislazione, essendo oramai evidente che la vigente disciplina non riesce più a riflettere i complessi rapporti tra centro e autonomie e tra legislazione, decisioni di spesa e gestione contabile e finanziaria,

impegna il Governo:

1) a cooperare con il Parlamento per l'immediato avvio della riforma dell'ordinamento finanziario e contabile nel senso del federalismo fiscale e del coordinamento della finanza pubblica in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione nonché dell'attuazione delle norme dei trattati e dei regolamenti comunitari in materia di patto di stabilità, individuando modalità idonee ad assicurare il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli enti territoriali a perseguire le finalità primarie di contenere la spesa pubblica e di accrescere la qualità dei servizi per i cittadini;
2) ad accrescere la trasparenza, la effettività e la chiarezza della decisione parlamentare in materia di bilancio in modo da consentire al Parlamento di valutare l'efficacia della spesa e i risultati della gestione finanziaria;
3) a restituire al bilancio dello Stato la funzione di stabile, sistematico e trasparente strumento per l'allocazione delle risorse in un quadro unitario e comparabile, superando le logiche inerziali prevalse sino ad oggi e le incertezze nella classificazione della natura delle spese obbligatorie, inderogabili, discrezionali e da fattore legislativo;
4) a utilizzare l'insieme delle procedure legislative e di bilancio per procedere nel corso del triennio al lavoro di progressivo affinamento delle missioni e dei programmi nonché di revisione della spesa di ciascun ministero, con l'individuazione di precisi indicatori di risultato per ciascun programma oltre che di un responsabile amministrativo per il suo coordinamento;
5) ad avviare immediatamente, in vista della predisposizione del bilancio per il 2009, il lavoro istruttorio per la elaborazione delle relazioni di cui al comma 4 dell'articolo 60, anche attraverso uno stretto raccordo con il Comitato tecnico-scientifico per il controllo strategico e il Servizio studi della Ragioneria generale dello Stato e per la coerente rimodulazione quantitativa tra i programmi di ciascuna missione di spesa, rispettando le finalità stabilite dalle disposizioni legislative, ma modulando gli importi annuali in relazione alle effettive priorità;
6) a cooperare con le competenti Commissioni parlamentari, sulla base delle relazioni di cui al comma 4 dell'articolo 60, per introdurre nella legge finanziaria disposizioni utili a coordinare le rimodulazioni di spesa effettuate nei singoli stati di previsione con quelle contenute nelle tabelle allegate alla legge finanziaria medesima.
9/1386/20. Giancarlo Giorgetti, Zorzato, Conte, Caparini.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1978 0468

EUROVOC :

aiuto alla ristrutturazione

bilancio

economia pubblica

finanze pubbliche

gestione contabile

giurisdizione

legge finanziaria

pareggio del bilancio

prestazione di servizi

procedura di bilancio

procedura legislativa

revisione della legge

spese obbligatorie