Doc. LXXXVII, n. 1-A

RELAZIONE DELLA XIV COMMISSIONE
(Politiche dell'Unione europea)

Presentata alla Presidenza il 6 novembre 2018

(Relatore: ANDREA CRIPPA)

sulla

RELAZIONE CONSUNTIVA SULLA PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA ALL'UNIONE EUROPEA
(Anno 2017)

(Articolo 13, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234)

Presentata dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche e gli affari europei
(GOZI)

Approvata dalla Commissione il 6 novembre 2018, a conclusione dell'esame svolto ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 3, del regolamento

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RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

  La Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (anno 2017) è stata trasmessa alle Camere il 19 marzo 2018, in adempimento degli obblighi fissati dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234.
  Ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della citata legge n. 234 del 2012, il Governo è tenuto a trasmettere al Parlamento – entro il 28 febbraio di ogni anno – un documento che fornisca tutti gli elementi conoscitivi necessari per valutare la partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno precedente.
  Si tratta del principale strumento per l'esercizio della funzione di controllo ex post del Parlamento sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea.
  In particolare, la Relazione dovrebbe consentire al Parlamento di verificare se ed in quale misura il Governo si è attenuto all'obbligo, previsto dall'articolo 7 della medesima legge n. 234 del 2012, di rappresentare a livello europeo una posizione coerente con gli indirizzi espressi dalle Camere in merito a specifici atti o progetti di atti; la medesima disposizione impone al Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero al Ministro per gli affari europei di riferire regolarmente alle Camere del seguito dato agli indirizzi parlamentari e, nel caso in cui il Governo non abbia potuto conformarsi agli indirizzi in questione, di riferire tempestivamente alle Camere, fornendo le appropriate motivazioni della posizione assunta.
  A differenza della Relazione programmatica – che indica le grandi priorità e linee di azione che il Governo intende perseguire a livello europeo nell'anno di riferimento – la Relazione consuntiva dovrebbe recare un rendiconto dettagliato delle attività svolte e delle posizioni assunte dall'Italia nell'anno precedente, al fine di consentire al Parlamento di verificare l'adeguatezza e l'efficacia dell'azione negoziale italiana e la sua rispondenza rispetto agli indirizzi parlamentari.
  A questo scopo, il documento deve indicare:
   a) gli sviluppi del processo di integrazione europea, con particolare riguardo alle attività del Consiglio europeo e del Consiglio, alle questioni istituzionali, alla politica estera e di sicurezza comune nonché alle relazioni esterne dell'Unione europea, ai settori della giustizia e degli affari interni e agli orientamenti generali delle politiche dell'Unione;
   b) la partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea e in generale alle attività delle istituzioni europee per la realizzazione delle principali politiche settoriali, con particolare riferimento alle linee negoziali che hanno caratterizzato l'azione italiana;
   c) l'attuazione in Italia delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale, l'andamento dei flussi finanziari verso l'Italia e la loro utilizzazione, con riferimento anche alle relazioni della Corte dei conti europea, accompagnati da una valutazione di merito sui principali risultati annualmente conseguiti;
   d) il seguito dato e le iniziative assunte in relazione ai pareri, alle osservazioni e agli atti di indirizzo delle Camere.

  La Relazione consuntiva per l'anno 2017 si articola in quattro parti.
  La parte prima è dedicata agli sviluppi del processo di integrazione europea e al nuovo quadro istituzionale e consta, a sua volta, di tre capitoli aventi contenuto eterogeneo.
  Il primo capitolo illustra brevemente le priorità generali delle Presidenze del Consiglio dell'Unione europea nel 2017 (Malta e Estonia) accomunate dall'esigenza di affrontare le sfide interne ed esterne per Pag. 4l'Unione europea e di rilanciare il rapporto tra i cittadini e il governo dell'Unione europea.
  Il secondo capitolo, concernente le questioni istituzionali, delinea i rapporti con le Istituzioni europee, richiamando l'obiettivo di rafforzamento della coesione interna dell'Unione perseguito dai Paesi fondatori, anche attraverso l'impegno comune per un'Europa sicura, prospera, sostenibile, sociale e più forte sulla scena internazionale. Il tema della Brexit è affrontato con riguardo all'inizio dei negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Vengono ricordati: la ripresa del negoziato per la riforma della legge elettorale europea e il contributo attivo al processo di rafforzamento dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali nell'Unione, valorizzando l'esercizio del «Dialogo annuale» avviato nel corso della Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea nel 2014 e ribadita la necessità di una più stretta integrazione dei valori fondamentali dell'Unione nell'attuazione di tutte le politiche dell'Unione europea.
  Nel terzo capitolo, avente ad oggetto il coordinamento delle politiche macroeconomiche, vengono presi in esame i temi del processo di revisione del quadro normativo in materia bancaria e delle attività necessarie per il completamento dell'Unione bancaria, nonché del dialogo sull'integrazione dell'Unione, animato dalla pubblicazione, a marzo 2017, del libro bianco sul futuro dell'Europa della Commissione europea.
  Nella parte seconda, la Relazione illustra l'azione svolta dal Governo nell'ambito delle principali politiche orizzontali e settoriali dell'Unione. Si tratta della parte più rilevante del documento, contenente indicazioni, per ciascuna politica o settore di attività dell'Unione.
  La parte terza della Relazione è rivolta al tema delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale, con particolare riguardo al valore europeo della politica di coesione.
  Infine, la parte quarta concerne il coordinamento nazionale delle politiche europee, con particolare riguardo al ruolo e alle attività del Comitato interministeriale per gli affari dell'Unione europea (CIAE) e alle misure poste in essere dal Parlamento e dal Governo per dare attuazione al diritto dell'Unione europea nell'ordinamento italiano e per risolvere il contenzioso dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Di particolare interesse risultano i dati relativi ai flussi di atti e documenti trasmessi dal Governo alle Camere, ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 234 del 2012, nell'ambito del c.d. meccanismo di informazione qualificata. Su oltre 7.046 atti e documenti dell'Unione europea presi in esame dal Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, 107 progetti di atti legislativi (direttive, regolamenti e decisioni) e 285 atti di natura non legislativa (libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) sono stati segnalati dal Governo alle Camere in ragione della loro particolare rilevanza e del potenziale interesse per il Parlamento; inoltre, con riferimento ai progetti di atti legislativi segnalati sono state trasmesse 71 relazioni predisposte dalle amministrazioni competenti.
  Nella medesima parte, si dà anche conto dei progressi dell'Italia nella riduzione del numero delle procedure di infrazione. In particolare, la Relazione evidenzia come, alla fine del 2017, si sia registrata l'archiviazione di venti procedure d'infrazione, nonché una riduzione di nuove contestazioni formali di inadempimento, molte delle quali evitate con il ricorso ad un dialogo pre-infrazione con i servizi della Commissione. Nonostante una sensibile riduzione, alla fine del 2017, contro le 70 pendenti un anno prima, risultavano ancora pendenti 62 procedure di infrazione.
  Il numero maggiore di violazioni si conferma essere relativo a questioni in materia ambientale, con 15 procedure attualmente aperte, in particolare, afferenti alle tematiche dell'inquinamento dell'aria, dei rifiuti e del trattamento delle acque reflue urbane.
  La Relazione riporta come, alla data del 31 dicembre 2017, vi siano ancora 9 procedure pendenti ai sensi dell'articolo Pag. 5260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (per mancata esecuzione di una precedente sentenza della Corte di giustizia) e come, con riferimento ad altre due procedure, la Corte di giustizia dell'Unione europea abbia già pronunciato la sentenza di accertamento della violazione del diritto dell'Unione, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Particolare preoccupazione destano le 4 procedure su cui la Corte ha già pronunciato la sentenza di condanna ai sensi dell'articolo 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, con rilevanti conseguenze finanziarie a carico dell'Italia in merito a cui i precedenti Governi non sono riusciti a dare risposte adeguate e per le quali pertanto si continuano a pagare pesanti sanzioni.
  Da ultimo, la Relazione è accompagnata da cinque allegati, che presentano, oltre all'elenco degli acronimi (allegato V), dettagliate informazioni riguardanti i Consigli dell'Unione europea e i Consigli europei svolti nel corso del 2017, con indicazione dei temi trattati e delle deliberazioni assunte (allegato I); i flussi finanziari dall'Unione europea all'Italia nel 2017, con relative tabelle riepilogative (allegato II); le direttive recepite dall'Italia nel medesimo anno (allegato III); i seguiti dati agli atti di indirizzo (o documenti conclusivi) approvati dalla Camera e dal Senato (allegato IV).
  In particolare, con riferimento al contenuto dell'Allegato IV, si rileva come sia di fondamentale rilevanza, per un'effettiva valorizzazione della fase ascendente di formazione della normativa europea, rafforzare ed agevolare ulteriormente la capacità di verifica della coerenza dell'azione del Governo nelle sedi europee con gli orientamenti dettati dal Parlamento.
  Con riferimento infine, all'esame del Documento in sede referente, è emersa l'esigenza di rafforzare la Rappresentanza permanente d'Italia presso le Istituzioni europee ed è stato evidenziato lo sforzo compiuto per la riduzione delle procedure di infrazione. Il documento ha inoltre ricevuto i pareri favorevoli di tutte le Commissioni permanenti.

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PARERI DELLE COMMISSIONI PERMANENTI

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PARERE DELLA I COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

  La I Commissione,
   esaminata, per gli aspetti di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1);
   preso atto dei contenuti della Relazione, la quale è stata predisposta dal precedente Governo e trasmessa alla Camera al termine della passata legislatura,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

PARERE DELLA II COMMISSIONE PERMANENTE
(Giustizia)

  La II Commissione,
   esaminata, per gli aspetti di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

PARERE DELLA III COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari esteri e comunitari)

  La III Commissione,
   esaminata la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1);
   sottolineato il rilievo della Relazione consuntiva quale strumento che consente al Parlamento di svolgere la sua fondamentale Pag. 8funzione di controllo ex post sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea;
   evidenziati i contenuti inerenti le priorità generali delle Presidenze del Consiglio dell'UE nel 2017 (Malta e Estonia) ma soprattutto i riferimenti al negoziato, tuttora in corso, per il recesso del Regno Unito dall'Unione europea e alla politica commerciale dell'UE nel raffronto con le nuove dinamiche del commercio internazionale,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

PARERE DELLA IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)

  La IV Commissione,
   esaminata, per la parte di propria competenza, la «Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2017» (Doc. LXXXVII, n. 1);
   considerato che, per quanto concerne i profili di competenza della Commissione Difesa, rilevano in particolare i primi due paragrafi del capitolo 17 della parte seconda della Relazione dedicati, rispettivamente, alla «Politica estera e di sicurezza comune» e alla «Politica di sicurezza e difesa comune»;
   considerato, altresì, che la Relazione evidenzia come il più significativo progresso in ambito sicurezza e difesa si è registrato con il lancio della Cooperazione permanente strutturata (PESCO), in complementarità con la NATO;
   rilevato che la Relazione sottolinea come il settore sicurezza e difesa abbia un rilievo fondamentale per l'attuazione della Strategia globale della Unione europea per la Politica estera e di sicurezza,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

     

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PARERE DELLA V COMMISSIONE PERMANENTE
(Bilancio, tesoro e programmazione)

  La V Commissione,
   esaminata per le parti di propria competenza la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

PARERE DELLA VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)

  La VI Commissione,
   esaminata la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1);
   sottolineato il rilievo della Relazione consuntiva quale strumento che consente al Parlamento di svolgere la sua fondamentale funzione di controllo ex post sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea;
   ricordato che la parte prima della Relazione è dedicata agli sviluppi del processo di integrazione europea e al nuovo quadro istituzionale e che, in tale ambito, il capitolo 3 è dedicato al coordinamento delle politiche macroeconomiche, anche con riferimento all'Unione bancaria e ai servizi finanziari, e alla fiscalità;
   preso atto, in tale ambito, dell'esame, presso la Commissione ECON del Parlamento europeo, della proposta di regolamento sul sistema comune di assicurazione dei depositi (cd. terzo pilastro dell'Unione bancaria), sul quale la Commissione Finanze della Camera si era espressa, nel corso della scorsa legislatura, approvando, l'11 gennaio 2017, un documento finale;
   rammentato altresì che la Commissione europea ha presentato l'11 ottobre 2017 la Comunicazione sul completamento dell'Unione bancaria (COM(2017)592 final), individuando le misure ancora necessarie per il suo completamento, con l'obiettivo di dare nuovo slancio ai negoziati sul sistema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS) e tracciando il percorso verso la creazione di un backstop fiscale comune di ultima istanza per il meccanismo di risoluzione unico; Pag. 10
   evidenziato, relativamente al tema della fiscalità diretta, che nel 2017 il Governo ha partecipato ai lavori per l'elaborazione della direttiva per una base imponibile comune consolidata per l'imposta sulle società (Common Consolidated Corporate Tax Base – CCCTB), che si sono concretizzati nella presentazione di due distinte proposte di direttiva, la prima avente ad oggetto le regole di formazione della base imponibile, la seconda riguardante anche norme sul consolidamento di quest'ultima;
   considerato inoltre che nel 2017 il Governo italiano ha partecipato ai lavori per la definizione delle norme relative alla tassazione della digital economy, al fine di individuare nuove regole fiscali che siano indipendenti dal requisito della «presenza fisica» dell'impresa (cd. stabile organizzazione), alla base degli attuali sistemi fiscali di imposizione diretta;
   rilevato che nel secondo semestre del 2017 l'Italia ha altresì partecipato alla discussione sulla proposta di direttiva sulla cooperazione amministrativa nel settore fiscale che introduce obblighi di disclosure alle autorità fiscali per gli intermediari (consulenti, avvocati, banche) e/o contribuenti coinvolti nell'elaborazione di schemi di pianificazione fiscale finalizzati all'elusione o evasione delle imposte da parte dei clienti che li utilizzano;
   richiamato il lavoro svolto dal gruppo UE Codice di Condotta per la tassazione delle imprese, che si è concentrato in particolare sul processo di definizione di una lista europea di giurisdizioni terze non cooperative a fini fiscali; il medesimo gruppo ha concluso l'esame delle misure fiscali introdotte per l'incentivazione dei redditi da beni immateriali (cd. patent box) e sono state definite le linee guida per l'esame delle zone economiche speciali;
   rammentato che, in tema di fiscalità indiretta, nel 2017 il Governo italiano ha partecipato ai lavori in ambito di Unione Europea sui seguenti temi: evoluzione del regime IVA, imposta sulle transazioni finanziarie, normativa sui controlli sul denaro contante in entrata o in uscita dall'Unione e sull'importazione dei beni culturali, attuazione del Codice Doganale dell'Unione, definizione della normativa sul commercio del tabacco sulla base dei principi della Convenzione Quadro sul controllo del tabacco;
   richiamati i contenuti della parte seconda della Relazione, nella quale si illustra l'azione svolta dal Governo nell'ambito delle principali politiche orizzontali e settoriali dell'Unione, e della parte terza, rivolta al tema delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale, con particolare riguardo al valore europeo della politica di coesione;
   considerati, infine, i contenuti della parte quarta della Relazione, con particolare riguardo al sesto capitolo, dedicato alla tutela degli interessi finanziari e lotta contro la frode, e rilevato che, in tale Pag. 11ambito, il Governo ha affidato al Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione europea (COLAF) il compito di approfondire ed analizzare i fenomeni illeciti, nonché di individuare le azioni più opportune per prevenire, contrastare e reprimere le irregolarità e le frodi,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

PARERE DELLA VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)

  La VII Commissione,
   esaminata, per quanto di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1),
  esprime

NULLA OSTA

PARERE DELLA VIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Ambiente, Territorio e Lavori pubblici)

  La VIII Commissione,
   esaminata la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1), per le parti di competenza,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

     

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PARERE DELLA IX COMMISSIONE PERMANENTE
(Trasporti, Poste e Telecomunicazioni)

  La IX Commissione,
   esaminata la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1), per le parti di competenza;
   premesso che la Relazione dà conto dello stato di attuazione dei principali dossier in corso di esame con particolare riferimento, per quanto riguarda il settore delle comunicazioni, al mercato unico digitale, allo sviluppo del 5G e delle reti di ultima generazione, nonché delle iniziative in corso che porteranno all'istituzione del codice europeo delle comunicazioni elettroniche ed all'istituzione dell'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche;
   considerato che con riferimento al settore dei trasporti, oltre che della discussione in corso sulla revisione della rete trans-europea globale in termini di inclusione di nuovi nodi e aggiornamento dello stato di sezioni stradali, ferroviarie e fluviali, si dà conto delle trattative alle quali l'Italia ha partecipato, con riferimento al trasporto aereo, finalizzate alla conclusione di accordi globali e Common Aviation Area (CAA) condotti dalla Commissione europea;
   segnalata infine la rilevanza dell'iniziativa denominata «Europa in movimento», presentata dalla Commissione europea in data 31 maggio 2017, alla quale sono ricollegate diverse iniziative in tema di «mobilità»;
   preso atto dell'iniziativa della Commissione europea che in data 8 novembre 2017 ha lanciato anche il II pacchetto mobilità, che si compone di molteplici misure,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

PARERE DELLA X COMMISSIONE PERMANENTE
(Attività produttive, commercio e turismo)

  La X Commissione,
   esaminata, per le parti di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

     

Pag. 13

PARERE DELLA XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)

  La XI Commissione,
   esaminata, per quanto di competenza, la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1);
   considerato che la relazione dà analiticamente conto delle attività svolte dall'Italia nell'ambito dell'Unione europea nel corso del 2017;
   preso atto degli sforzi di promuovere l'occupazione giovanile attraverso l'utilizzo dei programmi operativi nazionali del Fondo sociale europeo e dell'Iniziativa per l'occupazione giovanile (PON SPAO e PON IOG), cui si sono affiancati, nel corso dell'anno, due ulteriori incentivi occupazionali rivolti ai giovani, l'Incentivo Occupazione Giovani e l'Incentivo Occupazione Sud, finanziati rispettivamente dal PON IOG e dal PON SPAO;
   apprezzato che, con riferimento al tema della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, il Governo ha partecipato all'iter di decisione relativo alla direttiva (UE) 2017/2398, di revisione della direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro, recependo gli atti di indirizzo parlamentare adottati lo scorso anno;
   considerato che analoga posizione il Governo ha assunto anche nella fase ascendente relativa a una nuova direttiva in materia di conciliazione vita-lavoro, che abrogherà la direttiva 2010/18/UE sul congedo parentale, avendo recepito integralmente i contenuti del documento finale approvato dalla XI Commissione della Camera dei deputati nella scorsa legislatura;
   rilevato che la Relazione dà ampio conto degli sviluppi del negoziato sul Pilastro europeo dei diritti sociali, una consultazione pubblica prima e una comunicazione dopo, il cui iter si è concluso con la «Proclamazione» del Pilastro, avvenuta in occasione del vertice di Göteborg, il 17 novembre 2017, rilevando l'attiva partecipazione del Parlamento e, in particolare, delle Commissioni riunite XI e XII della Camera dei deputati, che ha permesso di improntare la posizione italiana ad una significativa consonanza tra le posizioni del Governo e quelle espresse dal Parlamento,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

     

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PARERE DELLA XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)

  La XII Commissione,
   esaminata, per le parti di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

PARERE DELLA XIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Agricoltura)

  La XIII Commissione,
   esaminata, per la parte di competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1);
   preso atto che essa dà conto dei risultati ottenuti dal Governo italiano nei negoziati condotti in sede europea, anche tenuto conto dell'importanza del comparto agricolo nell'economia nazionale ed europea, con particolare riferimento a quelli conseguiti in merito al cosiddetto regolamento omnibus, (COM (2016)605 final), in relazione al quale l'azione del Governo ha concorso all'ottenimento di una serie di modifiche migliorative per l'Italia rispetto alle iniziali proposte presentate dalla Commissione, con l'obiettivo di alleggerire gli oneri amministrativi a carico degli agricoltori e delle amministrazioni responsabili della gestione dei diversi procedimenti;
   preso altresì atto che la Relazione dà conto degli sforzi profusi dal Governo italiano con riferimento alla definizione delle politiche competitive e della qualità agroalimentare e nella messa a punto del nuovo quadro normativo europeo in materia di agricoltura biologica,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE