Doc. LVII, n. 3-bis-A

NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2020

(Articoli 7, comma 2, lettera b), e 10-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196)

presentata dal presidente del consiglio dei ministri
(CONTE)

Trasmessa alla Presidenza il 6 ottobre 2020

(Relatori: ADELIZZI e FASSINA)

NOTA: Il presente stampato contiene i pareri espressi dalle Commissioni permanenti I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni), II (Giustizia), III (Affari esteri e comunitari), IV (Difesa), VI (Finanze), VII (Cultura, scienza e istruzione), VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici), IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni), X (Attività produttive, commercio e turismo), XI (Lavoro pubblico e privato), XII (Affari sociali), XIII (Agricoltura) e XIV (Politiche dell'Unione europea) e dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali.
La V Commissione permanente (Bilancio, tesoro e programmazione), il 13 ottobre 2020, ha deliberato di riferire favorevolmente sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020. In pari data, la Commissione ha chiesto di essere autorizzata a riferire oralmente. Per il testo della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 si rinvia allo stampato Doc. LVII, n. 3-bis.

Pag. 3

I N D I C E

PARERI, AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS DEL REGOLAMENTO Pag. 5
I COMMISSIONE »  7
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)
II COMMISSIONE » 11
(Giustizia)
III COMMISSIONE » 13
(Affari esteri e comunitari)
IV COMMISSIONE » 15
(Difesa)
VI COMMISSIONE » 17
(Finanze)
VII COMMISSIONE » 20
(Cultura, scienza e istruzione)
VIII COMMISSIONE » 21
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)
IX COMMISSIONE » 23
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)
X COMMISSIONE » 24
(Attività produttive, commercio e turismo)
XI COMMISSIONE » 28
(Lavoro pubblico e privato)
XII COMMISSIONE » 30
(Affari sociali)
XIII COMMISSIONE » 33
(Agricoltura)
XIV COMMISSIONE » 36
(Politiche dell'Unione europea)
COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI » 39
Pag. 5

PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS DEL REGOLAMENTO

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I COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

(Relatore: BERTI)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La I Commissione,
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati);
   rilevato come la Nota si ponga in un contesto di economia mondiale che ha affrontato, nella prima metà del 2020, la battuta di arresto più profonda dalla Seconda Guerra Mondiale, a causa del diffondersi della pandemia da Covid-19;
   considerato, per quanto riguarda il quadro macroeconomico, che la Nota di aggiornamento in esame fa presente, con riferimento all'economia italiana, che le misure di distanziamento sociale e di chiusura di settori produttivi attuate da metà marzo ai primi di maggio in risposta all'epidemia COVID-19 hanno causato una caduta dell'attività economica senza precedenti;
   rilevato come, secondo le ultime stime dell'Istat, il PIL sia caduto del 5,5 per cento nel primo trimestre e del 13,0 per cento nel secondo in termini congiunturali;
   osservato che, nel complesso, si stima ora una flessione del PIL nel 2020 del –9,0 per cento, dal –8,0 per cento del DEF;
   preso atto che la Nota di aggiornamento in esame presenta due scenari di previsioni macroeconomiche, uno tendenziale e l'altro programmatico, coerenti con lo scenario aggiornato riguardante le variabili esogene internazionali;
   osservato che le informazioni congiunturali più recenti indicano una ripresa dell'economia italiana, dovuta alla graduale rimozione delle misure di contenimento e agli interventi di politica economica adottati nel corso dell'anno, che porta a prefigurare, secondo quanto riportato nella Nota, un rimbalzo dell'attività economica nel terzo trimestre, superiore a quello previsto ad aprile nel DEF ( 9,6 per cento);
   preso atto, infatti, che la Nota rileva come, dal mese di maggio, gli indicatori economici abbiano recuperato, grazie al Pag. 8graduale allentamento delle misure di prevenzione del contagio e ad una serie di poderosi interventi di politica economica – pari a 100 miliardi (6,1 punti percentuali di PIL) – a sostegno dell'occupazione, dei redditi e della liquidità di famiglie e imprese;
   osservato come, anche a causa del calo più marcato previsto per quest'anno, la previsione sul PIL venga rivista al rialzo per il 2021, quando il PIL è atteso in crescita del 5,1 per cento, contro il 4,7 per cento del DEF;
   rilevato inoltre come la Nota in esame, a fronte dei progressi registrati in campo scientifico per la gestione dell'epidemia nonché degli effetti positivi prodotti dagli interventi di finanza pubblica nel frattempo adottati dal Governo, stimi che il PIL, negli ultimi due anni dell'orizzonte di previsione, continui a rimanere su un sentiero di crescita moderata, pari al 3,0 per cento e all'1,8 per cento, rispettivamente, nel 2022 e nel 2023;
   osservato quindi come la Nota sottolinei la ritrovata coesione a livello europeo, che ha reso possibile l'adozione del Next Generation EU, affiancata alla politica monetaria accomodante della BCE, creando in tal modo una rete di intervento forte e senza precedenti;
   rilevato come il quadro macroeconomico programmatico proposto dalla NADEF 2020 incorpori gli effetti sull'economia delle misure che il Governo intende presentare al Parlamento nel disegno di legge di bilancio 2021, precisando che, unitamente a tali misure, la programmazione finanziaria tiene conto degli interventi straordinari per il sostegno e il rilancio dell'economia che il Governo intende concordare con la Commissione europea attraverso la presentazione dello schema del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell'ambito delle procedure per l'accesso ai fondi stanziati con il NGEU;
   rilevato come nello scenario programmatico la crescita del PIL reale sia prevista pari al 6,0 per cento nel 2021, 3,8 per cento nel 2022 e al 2,5 per cento nel 2023;
   osservato, quanto al percorso programmatico di finanza pubblica, come il quadro programmatico delineato nella Nota in esame delinei una politica fiscale espansiva rispetto al tendenziale nel breve periodo, dati gli sviluppi attuali dell'emergenza epidemica e l'ipotesi di graduale ritorno alla normalità nel corso del 2021, coerentemente con le linee guida delle istituzioni europee;
   sottolineata in particolare positivamente l'intenzione del Governo di adottare, con la prossima legge di Bilancio 2021- 2023, interventi di natura fiscale, nuove politiche per il sostegno e lo sviluppo delle imprese e misure per la salvaguardia dell'occupazione e il rilancio degli investimenti pubblici e privati, i quali costituiscono parte integrante Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);
   rilevato, quanto all'evoluzione del rapporto debito/PIL illustrata dalla Nota, come, nel 2020, il rapporto debito/PIL salirà di circa 23,4 punti percentuali su base annua, con una nuova previsione del rapporto debito/PIL per il 2020 pari al 158,0 per cento (superiore di quasi 2,3 punti percentuali a quella indicata nel Programma di Stabilità di aprile nello scenario inclusivo delle nuove politiche);
   considerato come la Nota indichi che la prevista ripresa della crescita economica e il riassorbimento del deficit primario, unitamente ai bassi rendimenti previsti, porterebbero ad una discesa del rapporto debito/PIL nei tre anni successivi;
   rilevato, con riferimento ai profili di competenza propri della I Commissione, come nella Nota di aggiornamento il Governo ribadisca che la pubblica amministrazione è un elemento chiave per la modernizzazione del Paese e per migliorare la vita dei cittadini e l'ambiente imprenditoriale, in linea con quanto affermato Pag. 9nel DEF 2020, dove sono state già individuate alcune aree prioritarie di intervento;
   sottolineato inoltre come nella Nota di aggiornamento (al paragrafo IV.3) il Governo riporti, tra le principali azioni adottate in coerenza con le raccomandazioni delle istituzioni europee per il 2020, le innovazioni introdotte con il decreto – legge cosiddetto semplificazioni (decreto – legge n. 76 del 2020), con particolare riguardo alle semplificazioni procedimentali e responsabilità dei funzionari pubblici e alle misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell'amministrazione digitale;
   rilevato come la Nota segnali, altresì, le maggiori risorse stanziate nel 2020 per il personale appartenente ai comparti difesa, sicurezza e soccorso pubblico (circa 0,2 miliardi nel 2020), in considerazione del contributo dato dalle Forze armate, dalle Forze di polizia e dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nelle azioni di contrasto della diffusione del Covid-19;
   evidenziato quindi come la Nota faccia riferimento alle risorse a beneficio degli Enti territoriali, pari a circa 10,9 miliardi di euro nel 2020, a 1,6 miliardi nel 2021, a 1,5 miliardi nel 2022 e a 1 miliardo nel 2023;
   richiamato come la proposta di Linee Guida del Governo per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), presentata il 15 settembre 2020 alle Camere, confermi gli obiettivi già indicati dal PNR, tra i quali, in particolare, viene menzionata la digitalizzazione della pubblica amministrazione, nonché dell'istruzione, della sanità e del fisco, compresa tra gli obiettivi della Digitalizzazione e innovazione, la prima delle sei missioni del PNRR;
   ricordato, altresì, che la proposta di Linee guida individua diverse «azioni di riforma» delle amministrazioni pubbliche, tra cui: la missione digitale; il rinnovamento del capitale umano; interventi di innovazione delle strutture organizzative, quali la regolazione dello smart working e, conseguentemente, l'adeguamento dei sistemi di valutazione della performance;
   ricordato che tra le missioni del PNRR assume rilievo anche quella in materia di equità sociale, di genere e territoriale, con un'attenzione particolare riservata all’empowerment femminile (in termini di formazione, occupabilità e autoimprenditorialità), al gender pay gap e alle politiche dell'infanzia, attraverso l'aumento dell'offerta di nidi e la mappatura dei servizi su tutto il territorio nazionale, in linea con quanto previsto dal Family Act, già presentato nel PNR;
   rilevato che la NADEF annuncia, tra i collegati alla decisione di bilancio, tra gli altri, i seguenti provvedimenti, rilevanti per i profili di competenza della I Commissione:
    un disegno di legge recante «Riordino della disciplina in materia di prevenzione della corruzione, obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»;
    un disegno di legge recante «Disposizioni in materia di lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni»;
    un disegno di legge recante «Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata di cui all'articolo 116, terzo comma della Costituzione»;
    un disegno di legge recante «Implementazione delle forme di raccordo tra Amministrazioni centrali e regionali, anche la fine della riduzione del contenzioso costituzionale»;
    un disegno di legge di revisione del Testo unico dell'ordinamento degli enti locali,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 10

  con le seguenti osservazioni:
   a) si rileva l'esigenza di continuare con determinazione e chiarezza nel processo di rinnovamento e modernizzazione della pubblica amministrazione, compiendo in tale ambito un deciso passo in avanti nella digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, anche nella prospettiva di accelerare la digitalizzazione del sistema delle imprese e del Paese nel suo complesso, eliminando le diseguaglianze territoriali, sociali e generazionali;
   b) si evidenzia la necessità che il processo di innovazione tecnologica della pubblica amministrazione si accompagni strettamente alla semplificazione del contesto normativo e procedurale in cui la PA è chiamata a operare, riducendo gli oneri burocratici e i vincoli che rendono farraginosi i rapporti tra cittadini e la stessa PA, e che, sotto un diverso profilo, rallentano la realizzazione e la produttività degli investimenti pubblici;
   c) si sottolinea come il predetto processo di semplificazione debba essere realizzato in modo coordinato a tutti i livelli di governo, anche attraverso la creazione di strumenti digitali che costituiscano un canale di comunicazione unitario tra il cittadino e il sistema delle pubbliche amministrazioni, aumentando in tal modo anche l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici;
   d) si segnala come il miglioramento nell'efficienza della pubblica amministrazione non possa prescindere da un'azione volta a incrementare e aggiornare il patrimonio di competenze dei dipendenti pubblici, anche attraverso il ripristino del turnover, il ricambio generazionale, l'abbassamento dell'età media dei dipendenti pubblici e l'acquisizione di nuove professionalità, con specifico riferimento all'acquisizione di competenze digitali e in materia di progettazione europea, l'adeguamento dei sistemi di valutazione della performance, nonché interventi di innovazione delle strutture organizzative, quali la regolazione dello smart working;
   e) si sottolinea l'esigenza di dedicare particolare attenzione alle politiche volte al raggiungimento di un più elevato livello di equità sociale, di genere e territoriale, con un'attenzione particolare riservata alla valorizzazione e al rafforzamento del ruolo delle donne in tutti i campi (ad esempio in termini di formazione, occupabilità e autoimprenditorialità), al fine di superare le molteplici forme di discriminazione tuttora esistenti nei confronti delle donne, in particolare per quanto attiene alla partecipazione al mondo del lavoro, alla parità nei livelli retributivi, nonché all'uguaglianza di genere nell'accesso alle posizioni decisionali a livello, politico, economico e sociale.

Pag. 11

II COMMISSIONE PERMANENTE
(Giustizia)

(Relatrice: D'ORSO)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La II Commissione,
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso ed Allegati);
   considerato che:
    il Consiglio europeo ha costantemente sollecitato l'Italia a «ridurre la durata dei processi civili in tutti i gradi di giudizio, facendo rispettare le norme di disciplina procedurale, incluse quelle già prese in considerazione dal legislatore», nonché ad «aumentare l'efficacia della prevenzione e repressione della corruzione riducendo la durata dei processi penali e attuando il nuovo quadro anticorruzione» e, da ultimo, ha invitato l'Italia ad adottare provvedimenti, nel 2020 e nel 2021, volti a «migliorare l'efficienza del sistema giudiziario» sottolineando nuovamente che l'efficacia nella prevenzione e nella repressione della corruzione può svolgere un ruolo importante nell'assicurare la ripresa dell'Italia dopo la crisi, che i tempi di esaurimento dei procedimenti penali presso i tribunali d'appello continuano a destare preoccupazione e che il quadro anticorruzione dell'Italia, sia pure recentemente rafforzato, deve essere completato;
    il Programma Nazionale di Riforma del 2020 ha risposto alle sollecitazioni europee prevedendo interventi di riforma caratterizzati anche da una politica di potenziamento del personale della giustizia, attraverso l'ampliamento delle piante organiche, e di digitalizzazione del processo;
   rilevato che:
    la Nota di aggiornamento del Documento di economia e di finanza (NADEF) 2020 sottolinea come la competitività delle imprese e la propensione ad investire nel Paese risentano negativamente anche della complessità e della lentezza della giustizia, che richiede interventi di riforma processuale e ordinamentale, oltre al potenziamento delle risorse umane e delle dotazioni strumentali e tecnologiche; Pag. 12
    nel Documento vengono indicati ulteriori obiettivi di riforma, quali la riorganizzazione del Consiglio superiore dalla magistratura, nonché la revisione dell'assetto ordinamentale della magistratura, confluite in un disegno di legge all'esame della Commissione;
   constatato che:
    la proposta di Linee Guida del Governo per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), presentata il 15 settembre 2020 alle Camere, conferma gli obiettivi già indicati dal PNR e ribaditi nella NADEF, inserendo la riforma della giustizia tra le politiche di supporto per il conseguimento di «un ordinamento giuridico più moderno ed efficiente», ritenuto prioritario per la creazione di un ambiente favorevole agli investimenti e alle attività economiche, in grado di generare effetti positivi sul PIL del Paese;
    a tal fine la proposta di Linee Guida indica tre direttrici principali da seguire, quali la riduzione della durata dei processi civile e penale, la revisione del codice civile e la riforma del diritto societario;
   evidenziato che:
    la Relazione della V Commissione sulla individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund (Doc. XVI n. 4), approvata nella seduta del 12 ottobre scorso dalla stessa V Commissione, formula ulteriori indirizzi al Governo in materia di giustizia;
    il Governo sta accompagnando le riforme annunciate con un ambizioso piano assunzionale al fine di potenziare le risorse umane del comparto giustizia e con cospicui investimenti finalizzati alla realizzazione di strutture più moderne, efficienti e sostenibili,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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III COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari esteri e comunitari)

(Relatore: Andrea ROMANO)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La III Commissione,
   esaminata per le parti di competenza la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati);
   richiamati i rilievi espressi alla V Commissione, il 29 settembre 2020, in sede di esame dello schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund;
   preso atto che – nel contesto di una preesistente previsione al ribasso delle stime sull'andamento per il triennio 2020- 2022 in considerazione del persistente rallentamento del ciclo economico mondiale – relativamente all'anno in corso la Nota mette in rilievo l'impatto senza precedenti sull'economia italiana degli effetti della pandemia da COVID-19 che, diffusasi su scala globale, ha interessato in misura più severa l'Italia già nella seconda metà di febbraio, provocando a marzo, tra le misure volte a circoscrivere la diffusione del virus, la chiusura delle attività commerciali e produttive non essenziali;
   sottolineato che, a livello internazionale, nonostante interventi straordinari adottati a livello governativo e misure di politica monetaria introdotte dalle banche centrali, si è determinata una contrazione del PIL e del commercio mondiale, rispettivamente, del 3,5 e del 2,7 per cento nel primo trimestre dell'anno rispetto al trimestre precedente, contrazione che si è andata accentuando nel secondo trimestre, con un calo del 5 per cento del PIL e del 12,5 per cento del commercio mondiale;
   segnalato, tuttavia, che, seppur in un contesto internazionale pressato da tensioni protezionistiche esercitate dai maggiori attori globali protagonisti del commercio internazionale, la Nota evidenzia, rispetto alle previsioni riportate nel DEF di aprile, una ripresa dell'economia nel corso del 2021, con un significativo effetto di trascinamento sul 2022, in considerazione, principalmente, delle ingenti manovre di supporto e di stimolo all'economia introdotte con i decreti-legge c.d. «Rilancio» di maggio e c.d. «Sostegno e rilancio» di agosto; Pag. 14
   nel perdurare di rischi elevati associati ad un deterioramento ulteriore del quadro internazionale, in relazione all'evoluzione della pandemia e a fattori geopolitici ormai sistemici come la persistente tensione nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, il difficile processo di negoziazione per la Brexit in vista dell'approssimarsi dell'uscita effettiva del Regno Unito dall'Unione o l'aggravarsi del quadro macroregionale in connessione con il deteriorarsi delle relazioni diplomatiche dell'UE con la Russia e la Turchia;
   sottolineato l'ampio programma di investimenti nel campo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione, di cui dà conto la Nota, da cui emerge il ruolo che potrà svolgere anche la Farnesina nella ripartenza dell'economia nazionale attraverso la leva della rete estera in comparti essenziali come il sostegno all'export, all'internazionalizzazione delle imprese italiane, la promozione culturale o la cooperazione allo sviluppo;
   apprezzato l'impegno del Governo sui temi della transizione ecologica, per conseguire gli obiettivi dello European Green Deal, mediante la limitazione delle emissioni, la riduzione dell'inquinamento locale, specialmente del suolo e delle acque, e l'aumento dell'efficienza energetica, soprattutto nell'edilizia e nell'uso delle fonti energetiche in vista dell'obiettivo della neutralità climatica dell'UE, da conseguire entro il 2050;
   essendo a tal fine necessario un riorientamento della politica estera del nostro Paese nelle sue varie declinazioni verso parametri di maggiore sostenibilità, tenuto conto degli impegni assunti in sede internazionale con la sottoscrizione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo Sviluppo sostenibile, anche nell'obiettivo di invertire processi di delocalizzazione del sistema produttivo e attrarre investimenti diretti esteri;
   essendo, infine, essenziale, proprio alla luce del ruolo determinante delle esportazioni nel sostenere i tassi di crescita del Paese, il rafforzamento degli strumenti di promozione integrata del Made in Italy e dell'internazionalizzazione delle imprese, a partire dal potenziamento del c.d. Patto per l’export, sottoscritto nel giugno del 2020, anche attraverso la previsione di incentivi a sostegno della transizione verde,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 15

IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)

(Relatore: CARÈ)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La IV Commissione,
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 che adegua il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2021-2023;
   preso atto con favore che la Nota in esame rende manifesta l'intenzione del Governo di sostenere l'industria nazionale dell'aerospazio, nella parte in cui fa presente che andranno «sostenute le potenzialità dell'industria italiana dell'Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza, «considerata tra le più virtuose in termini di effetti generali sull'economia, con un coefficiente moltiplicativo del valore aggiunto pari a 2,9»;
   apprezzato l'obiettivo del Governo di un rafforzamento, in generale, delle politiche di valorizzazione del patrimonio immobiliare, anche al fine di raggiungere un incremento dell'efficienza dei cespiti utilizzati, conseguibile, per quanto di competenza, attraverso il progetto denominato «Valore Paese Italia», volto alla valorizzazione, tra gli altri, degli immobili pubblici inutilizzati della Difesa;
   condivise, con riguardo al personale, le maggiori risorse stanziate nel 2020 per gli appartenenti ai comparti difesa, sicurezza e soccorso pubblico (circa 0,2 miliardi nel 2020), stante il contributo straordinario fornito dalle Forze armate, dalle Forze di polizia e dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nelle diverse attività di contrasto alla diffusione del Covid-19 cui sono stati chiamati;
   auspicato che gli interventi previsti dal programma di investimenti nel campo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione siano estesi anche allo strumento militare, tenuto conto che il Governo ha più volte rappresentato l'esigenza di potenziare e ammodernare le reti di comunicazione e di comando e controllo della Difesa;
   considerato strategico elevare le capacità di resilienza energetica, di produzione e approvvigionamento da fonti sostenibili al fine di assorbire e mitigare gli Pag. 16effetti dovuti a eventuali attacchi o a calamità e assicurare il mantenimento della capacità e della prontezza operativa dello strumento militare, sia in Patria che nei teatri operativi;
   sottolineata l'importanza di portare avanti la realizzazione di distretti energetici intelligenti (cosiddetti smart military district) nei quali poter massimizzare il ricorso all'autoconsumo e consentire la gestione dei flussi energetici in tempo reale, in un alveo certo di cyber security;
   ritenuto prioritario, in relazione ai principali ambiti di intervento della manovra che interesseranno il comparto della difesa, mantenere alto il livello di preparazione e di capacità operativa dell'intero comparto della sanità militare, che si è rivelato particolarmente prezioso durante le fasi più acute della pandemia,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)

(Relatore: RADUZZI)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La VI Commissione,
   esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Allegati e Annesso);
   ricordato che la Nota di aggiornamento, ai sensi dell'articolo 10-bis della la legge n. 196 del 2009 (legge di contabilità pubblica), reca l'eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici e delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il periodo di riferimento; le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio ECOFIN relative al Programma di stabilità e al Piano nazionale di riforma (PNR), nonché l'indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa, ai fini del raggiungimento degli obiettivi programmatici;
   rammentato che la Nota di aggiornamento del DEF 2020 aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2021-2026 rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile (DEF 2020) il quale, a causa della rapida evoluzione del quadro economico a livello europeo in relazione al diffondersi dell'epidemia da Covid-19, rispetto ai precedenti DEF presentava un contenuto più essenziale e limitato al periodo 2020-2021, secondo quanto previsto dalle Linee guida aggiornate della Commissione europea per i Programmi di stabilità nazionali del 2020 (Linee guida del 6 aprile 2020);
   evidenziato che a causa della rapida evoluzione del quadro economico a livello europeo in relazione al diffondersi dell'emergenza, il Governo ha adottato interventi economici straordinari – tra i quali la completa disattivazione delle cosiddette clausole di salvaguardia IVA e accise – che nel complesso ammontano a 100 miliardi in termini di impatto sull'indebitamento netto della PA nel 2020 (oltre il 6 per Pag. 18cento del PIL), a cui va aggiunto l'ammontare senza precedenti delle garanzie pubbliche sulla liquidità;
   rilevato che a livello europeo la crisi economica è stata affrontata attraverso la politica monetaria espansiva messa in campo dalla Banca centrale europea, il nuovo approccio alle regole di bilancio e in tema di aiuti di Stato e la scelta di introdurre strumenti di bilancio comuni alimentati da titoli europei e, da ultimo, con l'approvazione del programma Next Generation EU (NGEU) un pacchetto di strumenti per il rilancio e la resilienza delle economie dell'Unione europea;
   rammentato che, con riferimento al settore fiscale, il Consiglio europeo, nelle sue annuali Raccomandazioni ha costantemente sollecitato l'Italia a spostare la pressione fiscale dal lavoro, in particolare riducendo le agevolazioni fiscali e riformando i valori catastali non aggiornati; contrastare l'evasione fiscale, in particolare nella forma dell'omessa fatturazione, potenziando i pagamenti elettronici obbligatori anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti; per quanto riguarda il sistema bancario e finanziario, si raccomanda di favorire la ristrutturazione dei bilanci delle banche, in particolare per le banche di piccole e medie dimensioni, migliorando l'efficienza e la qualità degli attivi, continuando la riduzione dei crediti deteriorati e diversificando la provvista; migliorare il finanziamento non bancario per le piccole imprese innovative; da ultimo, nelle Raccomandazioni 2020, si chiede all'Italia, tra l'altro, di concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale;
   tenuto conto che la Nota dichiara collegati alla decisione di bilancio 22 disegni di legge, tra i quali si segnalano le deleghe per la riforma fiscale, la riforma della giustizia tributaria, da realizzare anche attraverso l'introduzione di misure deflative del contenzioso, il riordino del settore dei giochi e l'attuazione dell'autonomia differenziata;
   preso atto che lo scenario programmatico include il Recovery Plan europeo, strumento che si colloca nell'ambito del programma Next Generation EU, che sarà dotato di 750 miliardi di risorse nel periodo 2021-2026 e che esso include, tra l'altro, l'utilizzo, oltre alla quota di sussidi, anche della quota prestiti di NGEU, nonostante il calo costante dei rendimenti sui titoli di stato italiani che tocca ogni giorno nuovi minimi;
   valutato positivamente che tra i principali obiettivi della politica di bilancio per il 2021-2023 vi sono misure di sostegno, nel breve termine, ai lavoratori e ai settori produttivi più colpiti dalla pandemia, anche nell'ambito di un'ampia riforma fiscale che migliori l'equità, l'efficienza e la trasparenza del sistema tributario riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi, coordinandola con l'introduzione di un assegno unico e universale per i figli;
   valutato inoltre che nella Nota il Governo chiarisce che tra i principali obiettivi della politica di bilancio per il 2021-2023 si prevede il completamento del finanziamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente (i c.d. 100 euro) e del taglio contributivo al Sud già introdotto dal decreto-legge di agosto limitatamente alla seconda metà del 2020;
   considerato che nel medesimo orizzonte temporale, il Governo intende inoltre perseguire politiche di contrasto alle frodi e all'evasione fiscale e, in generale, di miglioramento della compliance, nonché interventi di natura fiscale, nuove politiche per il sostegno e lo sviluppo delle imprese e misure per la salvaguardia dell'occupazione e il rilancio degli investimenti pubblici e privati, i quali costituiscono parte integrante Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), da sottoporre al vaglio del Parlamento italiano e delle istituzioni europee;
   preso atto che a differenza degli anni precedenti, la stima degli incassi attesi per il 2020 è sensibilmente inferiore agli incassi Pag. 19realizzati nel 2019 (nonché alle previsioni iscritte nel bilancio a legislazione vigente per le annualità 2020, 2021 e 2022) e tali somme non potranno contribuire ad alimentare il Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Il Governo segnala quindi che, in sede di predisposizione del disegno di legge di bilancio 2021, non saranno iscritte risorse aggiuntive nel predetto Fondo per la riduzione della pressione fiscale;
   sottolineato quindi come tra le risorse per il finanziamento degli interventi previsti dalla manovra di bilancio per il 2021-2023, accanto alla rimodulazione di alcuni fondi di investimento, l'utilizzo delle risorse messe a disposizione dal pacchetto Next generation EU e la revisione e riqualificazione della spesa della PA, il Governo includa anche la revisione di alcuni sussidi dannosi dal punto di vista ambientale; gli incrementi di gettito derivanti dal miglioramento della compliance, correlati anche all'incentivazione all'utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento; il gettito addizionale derivante dalla più elevata crescita generata dal programma di investimenti;
   ritenuto che occorra valutare l'utilizzo della quota prestiti NGEU mediante analisi da presentare alla Commissione anche in relazione alla sostenibilità del debito/PIL, alla sua dinamica e allo status di prestiti privilegiati de facto rispetto ai fondi di finanziamento nazionali,
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PARERE FAVOREVOLE

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VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)

(Relatrice: CARBONARO)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La VII Commissione,
   esaminata, per le parti di propria competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis), con i relativi annesso e allegati,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) è necessario incrementare la spesa pubblica per l'istruzione, in special modo terziaria, valorizzando le infrastrutture, con particolare attenzione agli aspetti pedagogici;
   b) è altresì fondamentale sostenere la ricerca e lo sviluppo (R&S), il settore della cultura e dell'industria creativa e dello spettacolo, in misura tale da colmare il divario di spesa in rapporto al PIL nei confronti della media dei Paesi dell'Unione europea;
   c) è essenziale realizzare interventi a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici della cultura e dello spettacolo.

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VIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

(Relatore: PELLICANI)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La VIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis Annesso e Allegati);
   premesso che:
    la Nota in esame rinvia in larga parte alle indicazioni programmatiche già illustrate nel PNR 2020 e agli orientamenti in materia di individuazione delle priorità nell'utilizzo delle risorse del Recovery Fund, con riferimento alle quali la VIII Commissione ha espresso rilievi sullo schema di relazione all'Assemblea della V Commissione;
    in linea con le raccomandazioni espresse in sede europea e con i contenuti del PNR 2020, la NADEF ricorda che nelle Linee guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) viene ribadito l'obiettivo di un Paese più verde e sostenibile, nonché quello di rafforzare la sicurezza e la resilienza del Paese a fronte delle minacce rappresentate dalle calamità naturali e dai cambiamenti climatici. Tale obiettivo viene declinato nella missione «Rivoluzione verde e transizione ecologica», nel cui ambito il Governo dichiara che punterà a favorire investimenti per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 (decarbonizzazione, mobilità sostenibile, miglioramento della qualità dell'aria, potenziamento delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica degli edifici, promozione dell'economia circolare e misure per accrescere la resilienza ai cambiamenti climatici);
    con riguardo al completamento della manovra di bilancio 2020-2022, il Governo dichiara di considerare collegati alla decisione di bilancio, tra gli altri, il disegno di legge per il riordino della normativa ambientale, la promozione della green economy e l'economia circolare (Green Generation), nonché il disegno di legge per la semplificazione dei procedimenti amministrativi in materia di contenimento del dissesto idrogeologico;
    con riguardo al quadro programmatico di bilancio per il triennio 2021-Pag. 222023, la Nota preannuncia la revisione di alcuni sussidi dannosi dal punto di vista ambientale (SAD);
    sul fronte infrastrutturale, la Nota illustra i provvedimenti già presi nell'anno in corso nonché gli interventi di futura adozione, quali in particolare la revisione complessiva della disciplina del sistema di monitoraggio dinamico per la sicurezza di ponti e viadotti stradali, annunciando altresì uno specifico intervento in materia di capacità progettuale delle pubbliche amministrazioni,
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PARERE FAVOREVOLE

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IX COMMISSIONE PERMANENTE
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

(Relatore: DE LORENZIS)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La IX Commissione,
   esaminati, per i profili di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis) e i relativi Annesso e Allegati,
   rilevato che la Nota di aggiornamento individua i principali settori di intervento della manovra di finanza pubblica, nell'ambito della quale dovrebbero comunque essere assicurate, come avveniva ordinariamente in passato, risorse per la copertura dei provvedimenti legislativi di futura adozione;
   preso atto dei dati contenuti nell'Allegato I, recante la nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente,

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PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) nell'ambito della manovra di finanza pubblica, siano previste adeguate risorse per il finanziamento dei provvedimenti legislativi che saranno adottati nel triennio di riferimento;
   2) si inseriscano, nell'ambito dei documenti di programmazione finanziaria nazionali, appositi indicatori relativi al livello di digitalizzazione e innovazione;
  e con le seguenti osservazioni:
   a) alla luce dei dati dell'Allegato I, si rileva l'esigenza che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti assicuri l'effettivo utilizzo delle risorse assegnate per interventi infrastrutturali, per la sicurezza stradale e per il trasporto pubblico locale, accelerando i procedimenti di spesa e concordando con il Ministero dell'economia e delle finanze le occorrenti iniziative volte a garantire la reiscrizione in bilancio delle risorse andate in perenzione, con riassegnazione ai medesimi capitoli;
   b) appare opportuno, nell'ambito delle politiche per le infrastrutture ferroviarie, superare il concetto di alta velocità di rete, intesa come mera velocizzazione delle linee esistenti.

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X COMMISSIONE PERMANENTE
(Attività produttive, commercio e turismo)

(Relatore: SUT)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La X Commissione,
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati);
   preso atto, in generale, che nella prima metà del 2020, l'economia mondiale ha subito un forte arresto a causa del diffondersi della pandemia da Covid-19: nonostante i governi e le banche centrali abbiano introdotto misure straordinarie di politica fiscale e monetaria per sostenere l'economia, il blocco produttivo ha determinato una contrazione del PIL e del commercio mondiale del 3,5 e del 2,7 per cento nel primo trimestre dell'anno, riduzione accentuatasi nel trimestre seguente (rispettivamente di oltre il 5 e del 12,5 per cento);
   rilevato che in Italia il Governo si è trovato ad operare in un difficile contesto che ha richiesto di adottare una strategia articolata su diversi piani. Nei primi mesi, il contenimento della diffusione del contagio e la salvaguardia della salute hanno richiesto l'attuazione di misure precauzionali progressivamente più stringenti, che hanno cambiato in modo repentino la vita degli italiani. Tali misure hanno avuto una pesante ricaduta sul tessuto economico che ha vissuto, in pochi mesi, la peggiore caduta del prodotto interno lordo della storia repubblicana. La crisi ha prodotto e sta producendo effetti economici, sociali e sanitari marcatamente eterogenei sotto il profilo territoriale, dei settori economici, dei livelli di reddito, di genere e generazionale: di particolare gravità è stato l'impatto che si rilevato sui settori del turismo, del commercio e della ristorazione e più in generale i settori che richiedono l'assembramento umano hanno sofferto cali di fatturato superiori alla media e tuttora risentono degli effetti economici della pandemia e della persistente incertezza;
   rilevato con favore che per affrontare tale situazione, il Governo ha adottato interventi economici imponenti, che nel complesso ammontano a 100 miliardi in termini di impatto sull'indebitamento netto della PA nel 2020 (oltre il 6 per Pag. 25cento del PIL), a cui va aggiunto l'ammontare senza precedenti delle garanzie pubbliche sulla liquidità: tali risorse hanno finanziato provvedimenti volti a limitare le conseguenze della pandemia sui redditi delle famiglie, sui livelli occupazionali e sulla tenuta del sistema produttivo, oltre a garantire al sistema sanitario le risorse necessarie al contenimento della pandemia. La combinazione delle misure di politica sanitaria e di politica economica si è rivelata, ad oggi, tra le migliori nel contesto internazionale, riuscendo a garantire un efficace contrasto alla diffusione del virus e al contempo la maggior tutela possibile dei redditi e della capacità produttiva;
   sottolineato che a partire dal mese di maggio l'economia ha cominciato a riprendere forza, la politica economica – come segnalato dalla Nota – deve progressivamente passare dalla fase della protezione del tessuto economico-sociale a quella del rilancio della crescita nel breve così come nel medio-lungo periodo;
   evidenziato con favore che lo scenario macroeconomico e di finanza pubblica delineato nella NADEF incorpora le ingenti risorse europee che saranno messe a disposizione del nostro Paese dal Next Generation EU (NGEU), in particolare, dalla Recovery and Resilience Facility (RRF);
   preso atto, altresì, con favore che gli interventi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), che il Governo presenterà nelle prossime settimane, permetteranno di rilanciare gli investimenti pubblici e privati e attuare importanti riforme all'interno di un disegno di ripresa e di transizione verso un'economia più innovativa e più sostenibile dal punto di vista ambientale e più inclusiva sotto il profilo sociale: in particolare oltre agli interventi volti ad accelerare la transizione ecologica e quella digitale e ad aumentare la competitività e la resilienza delle imprese italiane, verrà dedicata particolare attenzione alla coesione territoriale, attraverso la fiscalità di vantaggio, gli investimenti infrastrutturali e il rafforzamento dei fattori abilitanti per la crescita. Particolari sforzi e risorse saranno anche indirizzati verso gli investimenti in istruzione e ricerca. Sul versante della competitività e resilienza del sistema produttivo si mira a rafforzare e modernizzare le imprese, favorendone la trasformazione digitale e la patrimonializzazione (in particolare delle micro e piccole imprese), potenziando gli strumenti finanziari disponibili e promuovendone l'internazionalizzazione. Un'attenzione particolare va riservata alla promozione dell'industria culturale e del turismo, vero asset strategico dell'Italia (missione n. 1) mentre nella missione n. 3 Infrastutture per la mobilità si evidenzia che il Governo punta anche su interventi finalizzati alla promozione dell'intermodalità logistica integrata per le merci e di una mobilità a supporto del turismo lento e sostenibile, con specifico riferimento alle ferrovie turistiche. Un ruolo cruciale nel PNRR sarà svolto dagli investimenti pubblici che verranno significativamente aumentati nei prossimi anni con l'obiettivo di riportarli su livelli superiori sia a quelli precedenti la crisi del 2008 sia alla media europea;
   rilevato che la strategia di politica economica comprende anche un ampio programma di riforme, con particolare riferimento all'introduzione nel corso del prossimo triennio di una riforma del fisco finalizzata alla semplificazione e alla trasparenza, al miglioramento dell'equità e dell'efficienza del prelievo e alla riduzione della pressione fiscale su cittadini ed imprese;
   preso atto, inoltre, con favore che la Nota preannuncia la presentazione di una serie di disegni di legge collegati alla decisione di bilancio, tra i quali figurano: il ddl per il riordino della normativa ambientale, la promozione della green economy e l'economia circolare (Green Generation), i ddl recanti disposizioni in materia di spettacolo, industrie culturali e creative e turismo il ddl su semplificazione Pag. 26e riordino in materia di start-up e PMI innovative, il ddl su statuto dei diritti dell'imprenditore; il ddl su revisione organica degli incentivi alle imprese, quello su disposizioni per lo sviluppo delle filiere e per favorire l'aggregazione tra imprese, il ddl di riforma disciplina legge quadro per l'artigianato. Parimenti significativo, nel più ampio contesto della revisione degli incentivi alle imprese, sarà l'impegno per la ottimizzazione attraverso l'elaborazione di un testo unico delle norme sui bonus in edilizia per cittadini e operatori;
   preso atto che la Raccomandazione del Consiglio sul PNR dell'Italia del 20 luglio 2020 (2020/C 282/12) evidenzia come la crisi COVID-19 abbia rafforzato la necessità di sostenere l'accesso ai finanziamenti per le imprese, segnalando al nostro Paese (CSR 3) la necessità di garantire l'effettiva attuazione delle misure volte a fornire liquidità all'economia reale, comprese le PMI, le imprese innovative e i lavoratori autonomi, ed evitare ritardi nei pagamenti. L'Italia ha adottato molti regimi per sostenere il flusso di liquidità alle imprese, in particolare nell'ambito del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza. In questo contesto la Nota di aggiornamento al DEF 2020 fornisce i dati attuativi di alcune delle principali misure adottate a sostegno della liquidità, dai quali emerge una particolare efficacia realizzativa di quelle inerenti le garanzie straordinarie concesse dal Fondo di garanzia PMI, rifinanziato da ultimo – insieme alla moratoria sui prestiti e sui mutui – con il decreto – legge n. 104/2020 (c.d. decreto Agosto) nonché alle segnalazioni pervenute alla Banca d'Italia e alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario in relazione a problemi nell'accesso alle misure di sostegno alla liquidità introdotte con i decreti «Cura Italia» e «Liquidità»;
   rilevato che tra i principali obiettivi tra i principali obiettivi della politica di bilancio per il 2021-2023, vi è il rafforzamento degli interventi a sostegno della ripresa del Mezzogiorno e delle aree interne, per migliorare la coesione territoriale ed evitare che la crisi da Covid-19 accentui le disparità fra le diverse aree del Paese;
   con riguardo al settore del turismo la Nota dichiara collegati alla manovra di finanza pubblica, tra gli altri, i ddl recanti disposizioni in materia di spettacolo, industrie culturali e creative e turismo già presenti nella Nota 2019,
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PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) si valuti l'opportunità di ampliare l'ambito di applicazione delle misure di sostegno alla liquidità delle imprese introdotte con i decreti «Cura Italia» e «Liquidità»;
   b) si valuti l'opportunità di approvare tempestivamente il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che regola le modalità attuative e di monitoraggio della c.d. «clausola del 34 per cento», come ridefinita dalla legge di bilancio 2020, che costituisce il cardine per il riequilibrio della spesa ordinaria in conto capitale verso il Sud e per l'azione di rilancio degli investimenti per le imprese operanti nel Mezzogiorno;
   c) si valuti l'opportunità con riguardo al settore turismo di adottare tempestivamente il disegno di legge collegato in materia già previsto nella NADEF 2019;
   d) si valuti l'opportunità di rafforzare gli investimenti pubblici nell'ecoinnovazione e nello sviluppo di tecnologie, mezzi e sistemi per una mobilità sostenibile e decarbonizzata, intelligente e interconnessa in grado di accrescere sia la competitività delle imprese manifatturiere già operanti nel settore che di quelle che devono riconvertire i propri impianti per la produzione di veicoli a basse emissioni;
   e) si valuti l'opportunità di favorire lo sviluppo di soluzioni tecnologicamente Pag. 27avanzate per la realizzazione di prodotti innovativi che consentano di ridisegnare gli ambienti domestici secondo un approccio «smart» al fine di garantire l'efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale;
   f) si valuti l'opportunità di favorire la ricerca di tecnologie e sistemi innovativi nel campo della produzione e lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili in una logica di gestione efficiente e a basso impatto ambientale.

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XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)

(Relatore: VISCOMI)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La XI Commissione,
   esaminati, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis), l'annesso, recante la relazione presentata ai sensi dell'articolo 6, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, e i documenti allegati;
   ricordato che la Nota reca un aggiornamento del quadro tendenziale e di quello programmatico, con riferimento tanto alle grandezze macroeconomiche quanto agli obiettivi di finanza pubblica, alla luce dell'evoluzione del quadro macroeconomico rispetto allo scenario in cui si era inquadrato il Documento presentato in primavera, su cui ha gravemente inciso la pandemia di COVID-19, il cui perdurare condiziona in modo significativo sia l'evoluzione del nostro sistema economico, sia la decisione sulle politiche da adottare;
   preso atto che la Nota certifica che l'emergenza sanitaria è alla base della peggiore caduta del prodotto interno lordo della storia repubblicana, per affrontare la quale il Governo ha adottato interventi economici imponenti, che nel complesso ammontano a 100 miliardi di euro in termini di impatto sull'indebitamento netto della PA nel 2020 (oltre il 6 per cento del PIL), cui va aggiunto l'ammontare senza precedenti delle garanzie pubbliche sulla liquidità;
   considerato che il grave deterioramento delle grandezze relative al mercato del lavoro nel corso del 2020 e il loro lento recupero nel corso del triennio di previsione impongono l'adozione di politiche coraggiose e di grande impatto, nel quadro inedito costituito dal Recovery Plan europeo, denominato Next Generation EU (NGEU), sulla base del quale il Governo conta di adottare i progetti che faranno parte del Programma di Ripresa e Resilienza (PNRR), previsto dalla decisione del Consiglio Europeo del 21 luglio scorso, finanziati dal Recovery and Resilience Facility (RRF), ovvero la componente più rilevante del NGEU;
   condivisa l'intenzione del Governo di adottare una politica fiscale espansiva rispetto Pag. 29al tendenziale nel breve periodo, dati gli sviluppi attuali dell'emergenza epidemica e l'ipotesi di graduale ritorno alla normalità nel corso del 2021, coerentemente con le linee guida delle istituzioni europee, introducendo, con la prossima legge di bilancio 2021-2023, interventi di natura fiscale, nuove politiche per il sostegno e lo sviluppo delle imprese e misure per la salvaguardia dell'occupazione e il rilancio degli investimenti pubblici e privati, che si affiancheranno al rifinanziamento delle politiche invariate non coperte dalla legislazione vigente per circa due decimi di punto di PIL, tra cui il rinnovo di alcune politiche in scadenza;
   considerato che, nell'elaborazione delle politiche di bilancio, il Governo dovrà tenere conto anche delle Raccomandazioni specifiche indirizzate all'Italia dal Consiglio europeo lo scorso maggio, tra le quali si segnala il sostegno dei redditi e del sistema di protezione sociale, attenuando l'impatto della crisi sanitaria sull'occupazione attraverso politiche attive e il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali, nonché di quelle indirizzate nel 2019, che la Commissione europea considera ancora rilevanti, improntate alla necessità di correggere gli squilibri macroeconomici e promuovere la transizione verde e la trasformazione digitale;
   apprezzato che la manovra 2021-2023 della prossima legge di bilancio recherà lo stanziamento di significative risorse per il sostegno all'occupazione e ai redditi dei lavoratori, segnatamente nei settori più colpiti dall'emergenza COVID-19 e con particolare riferimento al primo anno di programmazione, il 2021, e per portare a compimento il taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente nonché il taglio contributivo al Sud, già introdotto dal decreto-legge di agosto limitatamente alla seconda metà del 2020;
   rilevato che, tra i ventidue disegni di legge collegati alla decisione di bilancio, quelli di particolare interesse della Commissione riguardano: la riforma degli ammortizzatori sociali; l'aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; il salario minimo e la rappresentanza delle parti sociali nella contrattazione collettiva; il lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni,
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PARERE FAVOREVOLE.

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XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)

(Relatrice: CARNEVALI)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La XII Commissione,
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati);
   preso atto, in termini generali, del fatto che il quadro di finanza pubblica a legislazione vigente per gli anni 2020-2023 sconta gli effetti della grave emergenza sanitaria causata dall'epidemia da Covid-19, che ha determinato una contrazione del PIL reale per l'anno in corso stimata attualmente al 9 per cento;
   considerato che, grazie al sostegno alla crescita assicurato dalle misure espansive previste dal Governo, nel 2021 è attesa una crescita programmatica del PIL in misura pari al 6 per cento, valore che nel 2022 e nel 2023 si attesterà, rispettivamente, al 3,8 per cento e al 2,5 per cento;
   tenuto conto, in particolare, dei seguenti elementi che emergono dalla NADEF con specifico riferimento alle materie oggetto di competenza della Commissione Affari sociali:
    la spesa sanitaria, prevista in misura pari a 120,8 miliardi per il 2020, crescerà fino ad arrivare a 122,5 miliardi nel 2023, con un'incidenza sul PIL che passerà dal 7,7 per cento del 2020 al 6,6 per cento del 2023;
    la crisi epidemica da Covid-19 ha evidenziato l'importanza di un miglioramento e di un rafforzamento del sistema sanitario sia in termini di strutture e strumenti che in termini di ricerca e personale sanitario; il Governo italiano, in coerenza con le raccomandazioni formulate dal Consiglio europeo, ha adottato numerose e importanti iniziative in risposta all'emergenza sanitaria;
    tra i principali provvedimenti di finanza pubblica adottati dal Governo nei mesi precedenti in materia sanitaria, vengono richiamati lo stanziamento di risorse aggiuntive per circa 5,4 miliardi nel 2020, 1,2 miliardi nel 2021, 1,9 miliardi nel 2022 e 1,4 miliardi nel 2023; l'incremento del livello di finanziamento dello Stato al fabbisogno del Servizio sanitario nazionale Pag. 31è stato finalizzato, tra l'altro, al rafforzamento delle reti di assistenza territoriale, all'assunzione di medici e personale sanitario, all'incremento del numero di borse di studio degli specializzandi e all'adozione di strumenti per l'abbattimento delle liste d'attesa;
    vengono richiamate altresì le risorse assegnate al Dipartimento della protezione civile e al Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 per l'acquisto di dispositivi medici, di protezione individuale e di sostanze germicida, per l'aumento dei posti letto e per l'erogazione di indennizzi per la requisizione in uso o in proprietà di beni di soggetti privati;
    in ambito sociale, si segnala l'incremento di 1,8 miliardi nel 2020 e di 0,4 miliardi dal 2021, rispetto al quale rilevano, in particolare, l'istituzione del reddito di emergenza (0,9 miliardi nel 2020) e l'adeguamento in materia di trattamenti di invalidità civile, in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 2020 (0,18 miliardi nel 2020 e 0,4 miliardi dal 2021);
    tra i principali obiettivi della politica di bilancio per il 2021-2023 vi è l'attuazione di un'ampia riforma fiscale che migliori l'equità, l'efficienza e la trasparenza del sistema tributario riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi, coordinandola con l'introduzione di un assegno unico e universale per i figli;
    viene ricordato, inoltre, che le Linee guida per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), deliberate dal Consiglio dei ministri, comprendono il sostegno alla famiglia e alla genitorialità (declinato nel cluster di progetto «Piano della Famiglia raccordato a riforma IRPEF») e che un'attenzione particolare verrà riservata alle politiche per l'infanzia attraverso l'aumento dell'offerta dei nidi e la mappatura dei servizi su tutto il territorio nazionale, in linea con quanto previsto dal «Family Act»;
   evidenziato, al riguardo, che la XII Commissione della Camera ha esaminato, in sede referente, la proposta di legge recante delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale (A.C. 687 e abb.), approvata dall'Assemblea il 21 luglio 2020 e trasmessa al Senato (A.S. 1892), e che la medesima Commissione ha avviato l'esame del disegno di legge del Governo recante deleghe per il sostegno e la valorizzazione della famiglia (cosiddetto Family Act) (A.C. 2561);
   fatto presente che il documento in oggetto, pur contenendo diversi aspetti apprezzabili e condivisibili con riferimento alle materie della salute, delle politiche sociali e del sostegno alla famiglia, richiamati nelle premesse, potrebbe essere ulteriormente migliorato attraverso alcune utili integrazioni, indicate nella parte relativa alle osservazioni,
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PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) inserire, oltre agli obiettivi già richiamati nel documento in oggetto, gli ulteriori obiettivi della riduzione della lista d'attesa, della promozione della prevenzione, nonché della realizzazione di un'integrazione tra le politiche sanitarie, sociosanitarie e sociali, volta a favorire un'effettiva integrazione dei servizi offerti e un maggior sostegno alla domiciliarità dei pazienti cronici, fragili e non autosufficienti, anche attraverso il ricorso a strumenti innovativi quale il budget di salute;
   b) prevedere misure di sostegno economico per le strutture residenziali e semiresidenziali, accreditate e contrattualizzate con il Servizio sanitario nazionale, per persone anziane, fragili o con disabilità, in considerazione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, anche a garanzia degli standard di sicurezza nonché della tutela dei lavoratori che operano presso tali strutture; Pag. 32
   c) prevedere misure volte a incrementare e stabilizzare i contratti di formazione specialistica e in medicina generale nonché a colmare la carenza di personale delle professioni sanitarie, infermieristiche e tecniche;
   d) contemplare l'adozione di misure per potenziare la rete delle cure palliative, assicurando piena attuazione alla legge n. 38 del 2010 e garantendo prestazioni omogenee in tutto il territorio nazionale, anche alla luce della recente tragica esperienza scaturita dall'epidemia da COVID-19 e dalla sempre maggiore diffusione delle malattie croniche degenerative;
   e) prevedere, nell'ambito della ricerca in campo sanitario, la creazione di un piano strategico di investimenti, che consenta di dotarsi di strutture idonee ad operare in modo rapido e flessibile, utilizzando anche le collaborazioni con le università, con particolare riferimento alla ricerca nel campo delle malattie rare e oncologiche.

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XIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Agricoltura)

(Relatore: SCOMA)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La XIII Commissione,
   esaminato, per i profili di competenza, il documento in oggetto;
   premesso che:
    la Nota di aggiornamento del DEF approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 5 ottobre, evidenzia, nelle sue premesse, che la pandemia da Covid-19 ha duramente colpito il nostro Paese non solo dal punto di vista sanitario, ma anche da quello economico e sociale;
    il Governo, per fronteggiare la crisi generata dalla pandemia, ha adottato una serie di interventi, che nel complesso ammontano a 100 miliardi in termini di impatto sull'indebitamento netto della PA nel 2020 (oltre il 6 per cento del PIL), ai quali va aggiunto l'ammontare, senza precedenti, delle garanzie pubbliche sulla liquidità;
    tali risorse hanno finanziato provvedimenti volti a limitare le conseguenze della pandemia sui redditi delle famiglie, sui livelli occupazionali e sulla tenuta del sistema produttivo;
    nella suddetta Nota di aggiornamento si evidenzia altresì come, anche in considerazione dell'imprevedibilità dell'evoluzione della pandemia in Italia e all'estero, la politica economica dovrà progressivamente passare dalla fase della protezione del tessuto economico-sociale a quella del rilancio della crescita, nel breve così come nel medio-lungo periodo;
    lo scenario macroeconomico e di finanza pubblica delineato nella Nota di aggiornamento in esame, fa riferimento anche alle ingenti risorse europee che saranno messe a disposizione del nostro Paese dal Next Generation EU (NGEU), in particolare, dalla Recovery and Resilience Facility (RRF);
    le risorse messe in campo dall'Unione europea saranno utilizzate per conseguire gli obiettivi di innovazione e sostenibilità ambientale e sociale che caratterizzano il programma della Commissione europea; Pag. 34
    non appena verrà finalizzato l'accordo in seno alle istituzioni europee, il Governo presenterà il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), nell'ambito del quale saranno previsti interventi diretti a rilanciare gli investimenti pubblici e privati e attuare importanti riforme; ciò al fine di realizzare un ambizioso disegno di rilancio e di transizione verso un'economia più innovativa e più sostenibile dal punto di vista ambientale e più inclusiva sotto il profilo sociale;
   rilevato che:
    nel quadro macroeconomico tendenziale esposto nella Nota, la previsione di variazione del PIL reale per il 2020 viene abbassata al -9 per cento, dal -8 per cento della previsione del DEF 2020; ciò a causa del periodo di parziale chiusura delle attività produttive in Italia e della una diffusione dell'epidemia su scala globale superiori a quanto ipotizzato in aprile;
    i tassi di crescita del PIL di questa nuova previsione tendenziale sono indicati nel 5,1 per cento per il 2021, nel 3 per cento per il 2022 e nell'1,8 per cento nel 2023;
    il quadro macroeconomico programmatico, verrebbe favorevolmente condizionato dal completo utilizzo negli anni 2021-2023, delle risorse previste per la prima fase del cosiddetto Recovery Plan, che ammontano, complessivamente, per l'Italia, nel periodo 2021-2026, a 205 miliardi di euro, dei quali 0,85 miliardi destinati allo sviluppo rurale;
   considerato che:
    con particolare riferimento al settore agricolo, la Nota di aggiornamento indica che, per il completamento della manovra di bilancio 2020-2022, il Governo dichiara, quale collegato alla decisione di bilancio, il disegno di legge in materia di sostegno e valorizzazione dell'agricoltura e della pesca;
    nella Nota di aggiornamento si ricorda, inoltre, che nell'ambito dei provvedimenti con carattere di urgenza destinati a fronteggiare l'emergenza sanitaria e le ricadute economiche e sociali dovute alla diffusione di Covid-19, assumono rilievo le misure adottate a tutela del reddito dei lavoratori, tra i quali gli operai agricoli;
    accanto a misure di carattere generale si sono poi affiancati, negli scorsi mesi, numerosi interventi a carattere settoriale per il sostegno agli operatori maggiormente colpiti dalla crisi, tra i quali quelli del comparto agricolo e della pesca;
    nell'ambito delle azioni inserite nel Green New Deal europeo, è stato affidato al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF) il compito di elaborare un programma straordinario in merito al contributo del sistema agricolo, agro-alimentare, forestale e della pesca alla transizione ecologica e al conseguimento degli obiettivi delle strategie comunitarie sul Green Deal, Farm to fork e biodiversità, includendo anche la manutenzione del territorio forestale e montano, in coerenza con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile fissati dall'ONU per il 2030;
   osservato che:
    come evidenziato dalla Ministra Bellanova nel corso dell'audizione svoltasi il 22 settembre scorso, il settore agricolo è destinato a giocare un ruolo determinante nel rilancio del Paese e nel processo di transizione ecologica e di digitalizzazione del sistema economico;
    il predetto settore, come sottolineato dalla stessa Ministra, è chiamato ad una sfida epocale, divenendo «paradigma di un modello di sviluppo e di una strategia fortemente coerente con le premesse che l'Europa pone a fondamento dell'utilizzo delle risorse del Recovery Fund»;
    non è, infatti, ipotizzabile alcuno sviluppo sostenibile senza garantire adeguate risorse al settore agricolo, che è parte integrante del processo di realizzazione degli obiettivi strategici delineati dalla Commissione europea; Pag. 35
    in tale prospettiva, importanza decisiva assumono gli interventi diretti a promuovere la rigenerazione del sistema agricolo e alimentare, attraverso il potenziamento delle imprese e delle filiere; la lotta al dissesto idrogeologico; la tutela e la valorizzazione del patrimonio forestale; il rafforzamento della resilienza e vitalità dei territori rurali, anche attraverso la diffusione della banda larga; la tracciabilità e la trasparenza sull'origine dei prodotti agro-alimentari; la promozione internazionale, la sostenibilità integrale e la sicurezza nei controlli; la tutela del lavoro,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   si valuti l'opportunità di:
    a) promuovere investimenti diretti a favorire la diffusione della banda larga nelle aree rurali;
    b) stanziare adeguate risorse dirette ad incentivare l'agricoltura di precisione secondo il modello «Agricoltura 4.0», in modo da migliorare la resa e la sostenibilità delle coltivazioni, così come la qualità dei prodotti agricoli;
    c) promuovere lo sviluppo della produzione agricola con metodo biologico, al fine di ridurre i rischi per la salute e per l'ambiente;
    d) promuovere investimenti finalizzati alla manutenzione e riqualificazione del territorio forestale e montano e allo sviluppo agricolo delle aree interne;
    e) introdurre forme di sostegno economico in favore delle imprese del comparto agricolo e della pesca, che investano in sistemi di produzione ecosostenibili e aumentino l'indice di autoapprovvigionamento del Paese;
    f) prevedere incisive misure di sostegno alle filiere, incentivando l'aggregazione dei produttori agricoli e favorendo, anche al fine di contrastare le pratiche commerciali sleali, la realizzazione di un percorso trasparente di formazione dei prezzi e tracciabilità dei prodotti;
    g) potenziare la ricerca nel settore agricolo e della pesca, con particolare riferimento al miglioramento genetico, sia vegetale che animale, anche promuovendo l'interazione tra ricerca pubblica, mondo produttivo e istituzioni;
    h) attuare campagne di comunicazione per acquisti più consapevoli da parte dei consumatori e per promuovere i prodotti italiani sul mercato estero;
    i) prevedere misure a tutela dei prodotti Made in Italy, a partire dall'utilizzo della tecnologia blockchain, per rendere tracciabile l'intera filiera, in modo da garantire il consumatore sull'origine dei prodotti agroalimentari e contrastare più efficacemente il fenomeno della contraffazione;
    l) attuare interventi diretti a promuovere la parità di genere in agricoltura e lo sviluppo dell'imprenditoria femminile;
    m) adottare misure dirette a favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo, agevolando l'acquisto di terreni da parte dei giovani agricoltori;
    n) contrastare il fenomeno del caporalato, anche attraverso la previsione di una certificazione specifica di filiera;
    o) predisporre strumenti utili a favorire, in modo rapido, trasparente e semplificato, l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore agricolo;
    p) promuovere campagne di educazione alimentare e ambientale per una corretta alimentazione e per contrastare lo spreco alimentare;
    q) riservare adeguate risorse per il contrasto alle fitopatie e alle epizoozie, che penalizzano fortemente il settore agricolo, incidendo negativamente sulla qualità e quantità delle produzioni;
    r) introdurre misure dirette a contrastare i danni provocati dalla fauna selvatica.

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XIV COMMISSIONE PERMANENTE
(Politiche dell'Unione europea)

(Relatore: DE LUCA)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La XIV Commissione,
   esaminata la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII n. 3-bis, Annesso e Allegati);
   premesso che:
    la NADEF assume quest'anno rilevanza e caratteristiche peculiari, atteso che il documento si colloca, da un lato, in uno scenario economico e sociale ancora di carattere emergenziale, e, dall'altro, in un quadro istituzionale improntato da un radicale cambiamento di strategia nelle politiche europee, che consente ai governi nazionali di sospendere gli aggiustamenti di bilancio per adottare di politiche economiche espansive e in larga parte supportate da risorse di derivazione europea;
    il mantenimento in vigore della c.d. general escape clause (GEC), indicato dalla Commissione europea nella Comunicazione sulla strategia annuale per la crescita sostenibile 2021 del 17 settembre scorso, consente di perseguire anche nel prossimo anno politiche di sostegno mirate e temporanee e di adottare al contempo misure di più ampio respiro, finalizzate a sostenere la ripresa economica, preservando al tempo stesso la sostenibilità di bilancio a medio termine;
    la NADEF sottolinea, peraltro, che non è ancora dato sapere se si convergerà verso il ripristino dell'ordinario sistema di regole del Patto di Stabilità e Crescita o se, nel frattempo, si concorderà una sua auspicabile revisione, e coerentemente afferma di volere seguire un approccio prudente nel nuovo scenario programmatico di finanza pubblica, fissando un profilo discendente del deficit e del rapporto debito/PIL;
    al fine di massimizzare le politiche di rilancio dell'economia in un contesto di progressivo riequilibrio dei conti pubblici, il quadro programmatico prospettato nel documento postula l'integrale utilizzo dei fondi europei messi a disposizione dell'Italia con gli strumenti NGEU e SURE;
    al fine di accelerare la ripresa dell'economia viene fissato un obiettivo di indebitamento netto per il 2021 pari al 7 Pag. 37per cento del PIL, rispetto al 5,7 per cento di disavanzo tendenziale, liberando in tal modo uno spazio di bilancio per l'adozione di una manovra pari a 1,3 punti percentuali di PIL, che assieme alle sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility determinerà nel medesimo anno una crescita stimata del PIL del 6 per cento, che si attesterà al 3,8 per cento nel 2022 e al 2,5 per cento nel 2023, con un differenziale di crescita rispetto al profilo tendenziale rispettivamente pari a 0,9, 0,8 e 0,7 punti. Tale incremento di crescita deriverebbe in parte, nel primo biennio, dalle politiche finanziate mediante un maggior deficit di bilancio e in parte e in misura crescente dall'utilizzo delle sovvenzioni del NGEU, che verranno destinate interamente al finanziamento degli investimenti;
    considerato che, con riferimento alle politiche di settore, la NADEF rinvia in primo luogo alle Linee guida presentate al Parlamento, che costituiranno la base per la predisposizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in coerenza con le Raccomandazioni formulate dalla Commissione europea per l'Italia nel 2019 e nel 2020, con il PNR, con il Piano energia e clima, il Just Transition Fund e gli altri programmi operativi della UE;
    valutate con favore le sei aree di intervento del PNRR e i relativi cluster di progetti richiamati nella NADEF, attinenti la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo e della PA; la rivoluzione verde e la transizione ecologica; le infrastrutture per la mobilità, l'istruzione, la formazione, la ricerca e la cultura; l'equità sociale, di genere e territoriale, e la salute, e considerato che gli stessi appaiono coerenti che le priorità e le indicazioni formulate dalle Istituzioni europee;
    considerato che il 17 settembre 2020 la Commissione europea ha definito i propri orientamenti nella Strategia annuale per la crescita sostenibile 2021 (COM(2020) 575), fornendo indirizzi strategici aggiuntivi per l'attuazione del Dispositivo per la ripresa e la resilienza e indicazioni sulla redazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza e sui progetti da presentare ai fini del finanziamento; nella stessa data sono stati pubblicate le Linee guida della Commissione europea per la predisposizione dei Piani (SWD(2020) 205 final); in tale quadro, in base alle proposte della Commissione europea relative al Recovery Fund – attualmente in fase di negoziazione con il Consiglio e il Parlamento europeo – i Piano nazionali dovranno, tra l'altro, destinare almeno il 37 per cento delle risorse alla transizione verde, nell'ottica del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 e della riduzione significativa delle emissioni di gas entro il 2030 e i relativi progetti e riforme dovranno essere disegnati in modo tale da non danneggiare l'ambiente, sulla base del principio del «do no harm»; inoltre, i Piani dovranno dedicare almeno il 20 per cento delle spese alla transizione digitale nel quadro della nuova strategia industriale dell'Unione europea;
    valutate altresì con favore le priorità indicate nella Nota relative alle politiche di spesa che saranno adottate con la manovra di bilancio per il triennio 2021-23, con particolare riferimento all'intendimento del Governo di incrementare significativamente gli investimenti pubblici e le risorse per la ricerca, la formazione e la digitalizzazione, all'erogazione di significative risorse per il sostegno all'occupazione e ai redditi dei lavoratori, segnatamente nei settori più colpiti dall'emergenza Covid-19, al completamento del finanziamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente e alla riduzione contributiva al Sud e, più in generale, all'introduzione di un'ampia riforma fiscale , che il Governo intende attuare sulla base di una Legge delega che sarà parte integrante del PNRR e dei relativi obiettivi intermedi;
    considerato che le risorse addizionali europee rappresentano una occasione unica, da cogliere in un circoscritto arco temporale, per avviare, nei diversi livelli di Pag. 38governo, un nuovo modello di crescita sostenibile e che la NADEF delinea, conseguentemente, un'ampia e articolata strategia di investimenti e riforme strutturali correlate che appare coerente le Raccomandazioni specifiche indirizzate al Paese e allineata alle nuove priorità di policy individuate nell'ambito del Semestre europeo, in quanto affronta le quattro sfide del miglioramento della resilienza e della capacità di ripresa dell'Italia, della riduzione dell'impatto sociale ed economico della crisi, del sostegno alla transizione verde e digitale e dell'aumento del potenziale di crescita dell'economia e dell'occupazione, in un quadro generale di riduzione dei divari – territoriali, sociali, di genere – e di riequilibrio della finanza pubblica nel medio termine,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) si valuti l'esigenza di prevedere, anche attraverso una normativa legislativa specifica, adeguati meccanismi di analisi, valutazione e monitoraggio dei progetti che saranno ricompresi nel PNRR volti a consentire da parte del Parlamento la tempestiva verifica del rispetto della emananda normativa europea, con particolare riferimento ai vincoli di destinazione delle risorse del Recovery Fund relativi alla transizione verde e digitale citati in premessa;
   b) si valuti l'opportunità di prevedere adeguati e trasparenti meccanismi di coordinamento degli interventi che saranno inclusi nel PNRR con quelli finanziabili attraverso la Politica di coesione, volti ad assicurare il carattere addizionale delle risorse straordinarie europee destinate alla riduzione dei divari economici, sociali e territoriali e al rilancio del Mezzogiorno, così da evitare il rischio di sostituzione o sovrapposizione degli interventi del Piano nazionale a valere sulle risorse di NGEU con quelli dei Piani operativi regionali finanziati dai Fondi strutturali europei e dei progetti finanziati a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione.

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COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI

(Relatrice: GRANATO)

parere sulla

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis)

  La Commissione parlamentare per le questioni regionali,
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) 2020;
   rilevato che:
    la Nota presenta una revisione al ribasso delle stime sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso, in relazione alla contrazione più accentuata del PIL nel secondo trimestre conseguente alla maggiore durata del periodo di chiusura delle attività produttive nell'ambito del contrasto all'epidemia da Covid-19; in particolare, il DEF di aprile prevedeva un calo del PIL nel 2020 dell'8 per cento che ora la NADEF quantifica al 9 per cento; per il 2021 il DEF di aprile prevedeva un «rimbalzo» del PIL con un 4,7 per cento che ora è elevato al 5,1 per cento in termini tendenziali e in termini programmatici (scontando cioè l'effetto delle misure che il Governo ha in cantiere) del 6 per cento; per il 2022 la Nota prevede un aumento del PIL del 3 per cento in termini tendenziali e del 3,8 per cento in termini programmatici;
    la Nota fissa un livello di deficit tendenziale al 10,8 per cento del PIL rispetto al 7,1 per cento segnalato dal DEF di aprile; la NADEF fissa poi invece il deficit tendenziale al 5,7 per cento nel 2021; al 4,1 per cento nel 2022 e al 3,3 per cento nel 2023; in termini programmatici invece il deficit corrisponde al 10,8 per cento tendenziale nel 2020 ed è fissato al 7 per cento per cento nel 2021, al 4,7 per cento nel 2022 e al 3 per cento nel 2023; in altre parole si prevede una manovra espansiva di 1,3 punti percentuali di PIL nel 2021 e di 0,6 punti percentuali nel 2022, per poi avviare un percorso di correzione dei conti pubblici nel 2023 con una correzione di 0,3 punti percentuali di PIL;
    molti dei disegni di legge che nella NADEF sono annunciati come collegati alla manovra di finanza pubblica investono aspetti di competenza legislativa concorrente o residuale regionale; si segnala in particolare il disegno di legge Pag. 40recante disposizioni in materia di spettacolo, industrie culturali e creative e turismo; il disegno di legge di riordino della normativa ambientale; il disegno di legge delega di riforma fiscale; il disegno di legge recante disposizioni in materia di lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni; il disegno di legge in materia di sostegno e valorizzazione dell'agricoltura e della pesca; il disegno di legge sulla semplificazione e riordino in materia di start-up e PMI innovative; il disegno di legge sulla revisione organica degli incentivi alle imprese; il disegno di legge per lo sviluppo delle filiere e per favorire l'aggregazione tra imprese; il disegno di legge di riforma della legge quadro per l'artigianato;
    di particolare interesse per la Commissione risultano poi il disegno di legge recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, il disegno di legge sull'implementazione delle forme di raccordo tra amministrazioni centrali e regionali, anche al fine di ridurre il contenzioso costituzionale e il disegno di legge di revisione del testo unico sull'ordinamento degli enti locali;
    in questo quadro si segnala l'opportunità di prevedere un ampio ricorso, per il vasto processo riformatore che l'ampio elenco dei provvedimenti collegati prefigura, allo strumento della legge delega (attualmente solo due disegni di legge collegati, quello già richiamato sulla riforma fiscale e quello di riforma della giustizia tributaria sono indicati come «disegni di legge delega»); in particolare poi le leggi delega in questione dovrebbero contenere procedure che consentano da un lato, un adeguato coinvolgimento del sistema delle conferenze in sede di predisposizione degli schemi dei decreti legislativi, e dall'altro lato, un forte parere parlamentare (ad esempio attraverso la procedura del «doppio parere»), non solo da parte delle commissioni parlamentari competenti per materia ma anche, laddove il ruolo delle competenze regionali assuma maggiore rilevanza, della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
    il ricorso a leggi delega organiche potrebbe inoltre ridimensionare l'utilizzo dello strumento della decretazione d'urgenza, che rischia di comprimere eccessivamente le esigenze di adeguato confronto parlamentare; esso potrebbe poi rispondere anche all'esigenza di prevedere un ordinato e meditato utilizzo delle risorse stanziate dal Recovery Fund europeo,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   valutino le Commissioni di merito, nel riferire sul documento alle Assemblee di Camera e Senato, l'opportunità di sottolineare il ruolo che, nel porre in essere il vasto processo riformatore delineato nella Nota, può avere il ricorso a leggi delega organiche che prevedano, da un lato, un adeguato coinvolgimento del sistema delle conferenze in sede di predisposizione degli schemi dei decreti legislativi, e dall'altro lato, un forte parere parlamentare (ad esempio attraverso la procedura del «doppio parere»), non solo da parte delle commissioni parlamentari competenti per materia ma anche, laddove il ruolo delle competenze regionali assuma maggiore rilevanza, della Commissione parlamentare per le questioni regionali.