Doc. LVII n. 3 – Sezione III-A

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2020

(Articolo 10, commi 4 e 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196)

Presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri
(CONTE)

SEZIONE III – Programma nazionale di riforma e relativa appendice (con la nota metodologica allegata alla sezione II sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali)

Trasmesso alla Presidenza l'8 luglio 2020

(Relatore: Ubaldo PAGANO)

NOTA: Il presente stampato contiene i pareri espressi dalle Commissioni permanenti I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni), II (Giustizia), III (Affari esteri e comunitari), IV (Difesa), VI (Finanze), VII (Cultura, scienza e istruzione), VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici), IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni), X (Attività produttive, commercio e turismo), XI (Lavoro pubblico e privato), XII (Affari sociali), XIII (Agricoltura) e XIV (Politiche dell'Unione europea) e dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali.
La V Commissione permanente (Bilancio, tesoro e programmazione), il 28 luglio 2020, ha deliberato di riferire favorevolmente sul Documento di economia e finanza 2020, Sezione III. In pari data, la Commissione ha chiesto di essere autorizzata a riferire oralmente.
Per il testo del Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 e della relativa appendice (con la nota metodologica allegata alla sezione II sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali) si rinvia allo stampato Doc. LVII, n. 3 – Sezione III.

Pag. 3

I N D I C E

PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS DEL REGOLAMENTO   Pag. 5
I COMMISSIONE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)
   » 7
II COMMISSIONE
(Giustizia)
   » 9
III COMMISSIONE
(Affari esteri e comunitari)
   » 12
IV COMMISSIONE
(Difesa)
   » 14
VI COMMISSIONE
(Finanze)
   » 15
VII COMMISSIONE
(Cultura, scienza e istruzione)
   » 18
VIII COMMISSIONE
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)
   » 19
IX COMMISSIONE
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)
   » 22
X COMMISSIONE
(Attività produttive, commercio e turismo)
   » 24
XI COMMISSIONE
(Lavoro pubblico e privato)
   » 26
XII COMMISSIONE
(Affari sociali)
   » 28
XIII COMMISSIONE
(Agricoltura)
   » 30
XIV COMMISSIONE
(Politiche dell'Unione europea)
   » 34
COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI    » 39
Pag. 5

PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS DEL REGOLAMENTO

Pag. 7

I COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

(Relatrice: BALDINO)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La I Commissione,
   esaminato il Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati);
   rilevato come quest'anno, per effetto della crisi sanitaria ed economica conseguente alla pandemia da Covid-19, il Programma Nazionale di Riforma, che costituisce la sezione III del Documento di economia e finanza (DEF), sia stato presentato successivamente all'approvazione delle risoluzioni sulle sezioni I (Programma di stabilità) e II (documento recante l'analisi e le tendenze della finanza pubblica) del DEF 2020 (Risoluzione n. 6/00108 della Camera dei deputati e Risoluzione n. 6/00108 del Senato);
   considerato che tale scelta è motivata dalla necessità di concentrarsi prioritariamente sulle misure di sostegno alle famiglie e alle imprese e sulle conseguenti necessità finanziarie; di avere una visione più ampia sull'evoluzione dell'epidemia in Italia e sulla successiva «fase due» di graduale riapertura dell'economia; di attendere l'esito dei lavori dell'UE in merito alla risposta alla pandemia, da cui dipenderanno alcuni dei programmi del Governo; di rapportare i programmi del Governo e le iniziative di riforma non solo alle Raccomandazioni specifiche approvate nel 2019 ma anche alla proposta della Commissione europea per le Raccomandazioni 2020;
   condivisa l'opportunità di proseguire nella definizione di iniziative volte a ridurre il contenzioso fra lo Stato, le regioni e le province autonome, anche mediante l'introduzione di strumenti normativi di conciliazione e prevenzione dei conflitti, nonché di predisporre misure deflattive del contenzioso costituzionale, individuando meccanismi di conciliazione in una fase che preceda le impugnative sugli atti legislativi;
   sottolineata l'esigenza di proseguire nelle iniziative per migliorare l'efficienza Pag. 8della pubblica amministrazione, in particolare investendo nelle competenze dei dipendenti pubblici, accelerando la digitalizzazione e aumentando l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali;
   rilevato come la semplificazione amministrativa e normativa, la quale è del resto al centro del decreto-legge n. 76 del 2020, recentemente adottato dal Governo e ora all'esame del Senato, costituisca uno snodo essenziale per il rilancio del Paese, da perseguire facendo tesoro delle esperienze positive e delle migliori pratiche nazionali e internazionali, in un contesto di piena e fattiva collaborazione con tutti gli stakeholder, le Regioni e gli Enti Locali;
   evidenziata in particolare l'esigenza di disincentivare l'introduzione di nuovi oneri regolatori, di intensificare l'applicazione del principio once only, di proseguire nel processo di riordino e codificazione della normativa, a partire dalla disciplina sull'anticorruzione e la trasparenza, di migliorare la valutazione dell'impatto della regolamentazione, e di rafforzare la piattaforma «ParteciPA» e il portale unico delle consultazioni;
   condivisa altresì l'esigenza di proseguire nell'attuazione del piano di ringiovanimento del personale pubblico, mediante assunzioni mirate soprattutto a colmare le lacune in ambiti tecnologici e specialistici, di aggiornare e ammodernare le procedure concorsuali, nonché di promuovere il ricorso allo smart working, nell'ottica di incentivare la produttività per obiettivi e di meglio conciliare i tempi di lavoro e quelli della vita privata;
   sottolineata, in tale contesto, l'esigenza di procedere speditamente, anche attraverso l'incremento delle risorse finanziarie dedicate, all'attuazione del Piano Italia 2025. Strategia per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese, nonché al potenziamento dell'offerta di servizi della PA in rete, atteso che la creazione di una pubblica amministrazione più efficiente, digitalizzata, organizzata, meno burocratizzata e più connessa con i cittadini e le imprese, costituisce un fattore indispensabile per la modernizzazione del Paese,
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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 9

II COMMISSIONE PERMANENTE
(Giustizia)

(Relatore: DI SARNO)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La II Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento in oggetto;
   rilevato che:
    la Commissione Giustizia ha già esaminato, il 28 aprile scorso, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2020, privo degli allegati e del Programma nazionale di riforma, la cui presentazione – coerentemente con l'orientamento espresso anche da altri Paesi europei e alla luce delle linee guida riviste della Commissione europea – è stata rinviata al momento in cui fosse stata completata la definizione delle misure di sostegno all'economia e alle famiglie colpite dall'emergenza e fosse stata perfezionata la strategia di riapertura delle attività produttive e di ritorno alla normalità;
   preso atto che:
    presentando il PNR, il Governo ritiene che, raggiunta una maggiore visibilità sull'andamento della pandemia, si possano ora delineare in modo compiuto le politiche per il rilancio della crescita, l'innovazione, la sostenibilità, l'inclusione sociale e la coesione territoriale nel nuovo scenario determinato dal Coronavirus;
   osservato che:
    il Programma nazionale di riforma 2020 è volto ad individuare le priorità di azione e le misure strutturali finalizzate a rispondere alle relative raccomandazioni del Consiglio europeo, nonché ad influenzare positivamente il posizionamento dell'Italia rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile di Agenda 2030;
    la raccomandazione n. 2 del Consiglio europeo per il 2019 – riprendendo sostanzialmente quanto già previsto nelle omologhe raccomandazioni per il 2017 e 2018 – invitava l'Italia a «ridurre la durata dei processi civili in tutti i gradi di giudizio, facendo rispettare le norme di disciplina procedurale, incluse quelle già Pag. 10prese in considerazione dal legislatore», nonché ad «aumentare l'efficacia della prevenzione e repressione della corruzione riducendo la durata dei processi penali e attuando il nuovo quadro anticorruzione»;
    nelle raccomandazioni specifiche all'Italia, il Consiglio europeo del 20 maggio 2020 ha sottolineato che l'efficacia nella prevenzione e nella repressione della corruzione possono svolgere un ruolo importante nell'assicurare la ripresa del nostro Paese dopo la crisi, per evitare i tentativi della criminalità organizzata di infiltrarsi nell'economia e nella finanza, e che i tempi di esaurimento dei procedimenti penali presso i tribunali d'appello continuano a destare preoccupazione;
    il Consiglio europeo, su tali basi, ha invitato l'Italia ad adottare, nel 2020 e nel 2021, provvedimenti volti a «migliorare l'efficienza del sistema giudiziario»;
   valutato che:
    con riguardo alla individuazione delle aree prioritarie di intervento con riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile, il Governo specifica che le azioni da mettere in campo nel settore della giustizia sono finalizzate al miglioramento dei risultati nell'Obiettivo n. 8 «Lavoro dignitoso e crescita economica» – in particolare per gli indicatori di crescita sostenibile – e nell'Obiettivo n. 16 «Pace, giustizia e istituzioni forti», in particolare per quanto riguarda l'accesso alla giustizia e la fiducia nelle istituzioni;
    nel Programma nazionale di riforma 2020 (PNR) è inserita una serie di azioni strategiche concernenti il processo civile, il processo penale, la lotta alla corruzione e il sistema penitenziario. Tali azioni sono dirette a rendere complessivamente più efficiente il «sistema giustizia»;
    in particolare, per quanto concerne il processo civile, il PNR 2020 annovera l'efficienza del processo civile tra le priorità dell'azione governativa, ricordando che a dicembre 2019 il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge di delega per la riforma del processo civile – attualmente all'esame della Commissione Giustizia del Senato –, con l'obiettivo di realizzare una maggiore semplicità del procedimento, al tempo stesso adottando alcune misure acceleratorie dirette ad assicurare la ragionevole durata del processo, nel solco delle richieste derivanti dalle rilevazioni internazionali e, in particolare, dal rapporto Doing Business della Banca Mondiale;
    parimenti, per quanto attiene al processo penale, il PNR sottolinea la centralità, per l'azione di Governo, del disegno di legge recante deleghe al Governo per l'efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le Corti d'Appello, all'esame della II Commissione, con il duplice obiettivo di ridurre i flussi in entrata e deflazionare il giudizio, e di razionalizzare e semplificare il procedimento penale;
    nel PNR si fa riferimento all'obiettivo di realizzare un processo di riqualificazione che permetta di superare le carenze strutturali delle carceri e di contrastare l'emergenza del sovraffollamento attraverso l'implementazione di significativi e funzionali interventi di edilizia penitenziaria, volti sia a riqualificare gli spazi esistenti sia ad incrementare i posti detentivi, dovendosi tenere debitamente conto anche delle esigenze delle detenute madri;
    nel progetto di rilancio complessivo del sistema carcerario, il Governo considera centrale il ruolo del Corpo di polizia penitenziaria, che rappresenta un fattore indispensabile per la piena funzionalità degli istituti e, con particolare riferimento al completamento della relativa pianta organica, sottolinea la necessità di provvedere ad ulteriori coperture, anche in via straordinaria, per il complesso delle qualifiche funzionali; Pag. 11
   preso atto favorevolmente:
    delle misure di tipo ordinamentale volte a favorire un miglior funzionamento degli uffici, nonché delle misure che attengono alla stessa organizzazione dell'amministrazione giudiziaria, molte delle quali – come ad esempio l'introduzione delle piante organiche flessibili di magistratura e le disposizioni per il decentramento dell'organizzazione giudiziaria – sono contenute nella legge di Bilancio per il 2020;
    della intenzione del Governo di implementare ulteriormente le politiche di digitalizzazione già avviate per assicurare l'efficienza del sistema ma anche il miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori della giustizia e che lo sforzo di digitalizzazione, che si intende proseguire, ha già trovato conferma a livello internazionale, collocando l'Italia tra i Paesi europei più avanzati;
    che nel quadro di tale sforzo verrà completata l'estensione della piattaforma del processo civile telematico agli uffici della Suprema Corte di Cassazione e agli uffici del Giudice di pace e che ugualmente si completeranno i programmati interventi per la realizzazione del processo penale telematico;
    del proseguimento delle attività volte alla realizzazione di un unico sistema penale telematico che prevede come primi interventi il deposito da parte dei difensori, la consolle del magistrato penale e l'estensione del sistema di gestione documentale anche agli uffici di secondo grado ed alla Corte di Cassazione;
    dell'impegno per il superamento della PEC nel settore civile e nel settore penale, nell'ottica di semplificazione degli adempimenti connessi, offrendo all'utenza la possibilità di effettuare il deposito di documenti anche attraverso altre tecnologie;
   valutato altresì con favore:
    il completamento del già varato programma di assunzioni di magistrati e personale amministrativo;
   condivise:
    le misure adottate dall'Esecutivo nell'ambito della lotta alla corruzione, relativamente alla quale la Commissione europea, nel Country Report 2020, riconosce come l'Italia abbia fatto progressi grazie all'adozione di un nuovo quadro per la protezione degli informatori, al rafforzamento del ruolo dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e all'approvazione, nel gennaio 2019, di una legge anticorruzione (legge n. 3 del 2019, cosiddetta spazzacorrotti),
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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 12

III COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari esteri e comunitari)

(Relatore: CARELLI)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La III Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Programma nazionale di riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020;
   richiamato il parere favorevole espresso il 28 aprile scorso sulle parti di competenza del Documento di economia e finanza per il 2020;
   preso atto del fatto che, per effetto della crisi sanitaria ed economica conseguente alla pandemia da COVID-19, il PNR è stato presentato successivamente all'approvazione delle risoluzioni parlamentari sulle sezioni I e II del DEF 2020;
   considerato che i programmi del Governo e le iniziative di riforma si conformano alle Raccomandazioni specifiche approvate nel 2019 ma anche a quelle per il 2020, approvate dal Consiglio dell'UE il 20 luglio 2020, nonché allo European Green Deal, che costituisce il principale progetto europeo di medio e lungo termine;
   valutato positivamente l'accordo raggiunto il 21 luglio dai Capi di Stati e di Governo dell'UE sulla istituzione del fondo Next Generation EU, con una dotazione di 750 miliardi di euro, di cui 390 miliardi di sussidi per i Paesi più in difficoltà;
   apprezzato che il nostro Paese dovrebbe ottenere complessivamente 208,8 miliardi da Next Generation EU, una somma significativamente più elevata dei 172,8 previsti dalla proposta originaria della Commissione europea, beneficiando di una quota di prestiti molto più alta (da 90,9 a 127,4 miliardi) e potendo contare su una soluzione ponte efficace per avere risorse già a partire da quest'anno, in attesa che Next Generation EU entri in funzione nel 2021;
   preso atto che il PNR ribadisce la volontà di eliminare la web tax introdotta con la legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio 2020) non appena saranno individuate regole condivise a livello internazionale per tassare i profitti delle multinazionali del digitale;Pag. 13
   atteso che lo scenario post-pandemia richiederà di rafforzare o estendere il supporto agli investimenti diretti esteri, che subiranno un calo consistente, adottando misure indirizzate a creare condizioni più attrattive sia per investitori stranieri sia per quelli nazionali e, nel contempo, assicurando uno screening efficace degli investimenti stranieri per tutelare i settori strategici;
   valutati positivamente gli interventi in materia di internazionalizzazione delle imprese contenuti nei decreti-legge n. 18, 23 e 34 del 2020, convertiti, con modificazioni, dalle leggi n. 27, 40 e 77 del 2020;
   apprezzato che il PNR preannuncia un rafforzamento del ruolo della rete diplomatica estera, di SIMEST e di ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, più volte auspicato da questa Commissione;
   condiviso l'inserimento nel PNR 2020 di uno specifico capitolo che illustra come le cinque priorità individuate dal Governo potranno influenzare il posizionamento dell'Italia rispetto ai diciassette Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030: si tratta di un'innovazione assai opportuna, che va nel senso auspicato più volte dal Parlamento di una rivisitazione complessiva delle politiche pubbliche e degli interventi legislativi alla luce della loro congruenza e funzionalità rispetto ai goal ed ai target della stessa Agenda 2030,
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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 14

IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)

(Relatore: Giovanni RUSSO)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La IV Commissione,
   esaminato, per i profili di competenza, il Programma Nazionale di Riforma 2020 (Doc. LVII, n. 3. Sez- III) nelle sedute del 15 e 21 luglio 2020;
   considerato che:
    il Programma Nazionale di Riforma 2020 illustra le politiche che il Governo intende adottare per il rilancio della crescita, l'innovazione, la sostenibilità, l'inclusione sociale e la coesione territoriale nel nuovo scenario determinato dal Coronavirus e traccia, altresì, le linee essenziali del Programma di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan) che il Governo metterà a punto alla luce della Comunicazione della Commissione Europea del 27 maggio per la creazione di un nuovo Strumento Europeo per la Ripresa (Next Generation EU);
   rilevato che:
    le capacità sanitarie ed industriali del comparto Difesa possono svolgere un importante ruolo nella gestione delle emergenze sanitarie, come dimostrato nell'ambito delle misure adottate per fronteggiare l'emergenza Covid-19;
    tra le aree prioritarie rientranti nella strategia di riforma per il rilancio del Paese, il PNR 2020 precisa che non è possibile prescindere dal supporto alle esportazioni e all'internazionalizzazione e, pertanto, occorrerà promuovere anche specifiche filiere, tra cui, in particolare, anche quelle della Difesa,
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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 15

VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)

(Relatore: TRANO)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La VI Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati);
   rammentato che nel PNR, nella Sezione dedicata alla strategia di riforma nelle aree prioritarie, il Governo – evidenziato che i principali problemi del sistema fiscale italiano consistono innanzitutto nel cuneo fiscale troppo elevato sul lavoro, nelle disparità di trattamento tra le diverse fonti di reddito e nell'eccessiva complessità del sistema, che rappresenta un significativo onere burocratico per i privati e le imprese – individua, tra gli strumenti per il rilancio del Paese dopo l'emergenza economico-sanitaria, la riforma fiscale, e qualifica inoltre il contrasto all'evasione fiscale come pilastro della strategia dell'Esecutivo per il miglioramento dei saldi di bilancio e la riduzione del rapporto debito/PIL;
   preso atto in primo luogo che, nelle intenzioni del Governo, la revisione strutturale del sistema fiscale dovrà essere finalizzata a disegnare un fisco equo, fondato sul principio di progressività, semplice e trasparente per i cittadini, che favorisca i ceti medi e le famiglie con figli;
   osservato, in tale quadro, che l'alleggerimento della pressione fiscale viene qualificato come una delle componenti più importanti del programma di Governo, peraltro in linea con le Raccomandazioni della Commissione europea del 2019, che richiamano l'Italia ad una revisione della tassazione al fine di trasferire l'onere fiscale dal lavoro ad altre voci (Raccomandazione 1);
   considerato inoltre che la Raccomandazione n. 3 della Commissione UE per il 2020 richiede, tra l'altro, di concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, e che il Governo intende pertanto razionalizzare le spese fiscali, rivedendo i sussidi ambientalmente dannosi (SAD); nel Pag. 16contempo, l'Esecutivo ritiene che le scelte fiscali debbano supportare la politica industriale nel processo di riconversione successivo alla crisi sanitaria e accompagnare il cambiamento, agevolando le produzioni nei settori dove l'emergenza epidemiologica ha evidenziato una carenza produttiva a fronte di una evidente necessità di approvvigionamenti nazionali;
   preso atto, con riferimento alle misure di contrasto all'evasione, che – nelle intenzioni dell'Esecutivo – queste saranno volte alla riduzione del cd. tax gap, ovvero del divario tra gettito teorico e gettito effettivo, a migliorare l'equità del sistema impositivo e a ridurre l'elevato onere a cui sono sottoposti i contribuenti adempienti; in tale ambito la Raccomandazione n. 1 della Commissione europea del 2019 richiama l'Italia a contrastare l'evasione con particolare riferimento ai fenomeni di omessa fatturazione, tra l'altro potenziando i pagamenti elettronici obbligatori, anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti;
   osservato che l'azione del Governo su tale versante intende sostanziarsi in azioni di policy – presidiando l'attuazione delle misure già introdotte con precedenti provvedimenti – e misure di efficientamento dell'Amministrazione finanziaria, quali un continuo miglioramento dell'analisi e dell'utilizzo dei dati a disposizione e il potenziamento degli organici delle Agenzie fiscali; si intende inoltre incoraggiare la compliance volontaria dei contribuenti, mediante strumenti di dialogo collaborativo, operare per una ulteriore diffusione dei pagamenti elettronici, e mettere in campo azioni concrete contro gli illeciti di respiro internazionale;
   considerato altresì che il Governo, intende proseguire nella valorizzazione del patrimonio pubblico, al fine di incentivare gli investimenti e la crescita economica e ridurre il debito pubblico; a tal fine si intende procedere mediante l'Agenzia del demanio nel Piano straordinario di dismissioni previsto dalla legge di bilancio per il 2019;
   osservato inoltre che – per quanto riguarda il sistema bancario e l'accesso al credito – nel PNR si sottolinea il miglioramento dello stato di salute delle banche italiane, connesso alla maggiore disponibilità di capitale stabile, alla riduzione dei crediti deteriorati e all'assenza di tensioni sul fronte della liquidità; sul piano strutturale, concluso il processo di riforma del settore del credito cooperativo, il Governo intende favorire la creazione di una banca di dimensioni e capacità adeguate alle esigenze di credito del Mezzogiorno;
   preso atto, infine, a fronte della fase emergenziale in corso, che l'obiettivo prioritario del Governo è quello di sostenere l'accesso al credito, già in parte realizzato con le misure introdotte con i decreti n. 18 e n. 23 del 2020, che hanno consentito di mobilitare, soprattutto attraverso la concessione di garanzie pubbliche, 750 miliardi di crediti al sistema produttivo; altri interventi mirano a rendere più agevole l'accesso al credito mediante la sottoscrizione semplificata dei contratti bancari o le semplificazioni per l'accesso al Fondo per mutui prima casa,
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PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) si segnala l'esigenza di assicurare un idoneo meccanismo di monitoraggio e rendicontazione periodici degli effetti delle misure di contrasto all'evasione introdotte, secondo regole e strumenti di analisi scientificamente attendibili, anche al fine di informarne il Parlamento e valutare eventuali interventi normativi volti alla soppressione di oneri burocratici e controlli invasivi sprovvisti di una reale efficacia nel prevenire e reprimere le condotte evasive e fraudolente;
   b) si richiama la necessità di destinare opportune risorse finanziarie per l'aumento degli organici e l'incremento permanente delle retribuzioni e indennità del personale delle Agenzie fiscali; Pag. 17
   c) si rileva l'opportunità di provvedere, nel prossimo veicolo normativo utile, ad introdurre un sistema facoltativo di determinazione di tutti gli imponibili per l'anno d'imposta 2020 semplificato e agevolato, al fine di ridurre al minimo il prelievo delle imposte attinenti al periodo del lockdown;
   d) si sottolinea l'urgenza di idonee iniziative per riformare il sistema di tassazione dei redditi «da lavoro», secondo un trattamento non discriminante tra lavoratori autonomi e dipendenti;
   e) si evidenzia inoltre l'esigenza di definire progetti di riforma dell'imposizione sui redditi di lavoro autonomo che mirino ad alleggerire il carico fiscale anche ai professionisti che deducono i costi e non aderiscono al sistema forfetario della «flat tax»;
   f) si segnala l'utilità, nel quadro delle misure green, di aprire una stagione di incentivi per le aziende agricole, mirando ad un rilancio del settore con particolare riferimento al settore florovivaistico ed agroalimentare, anche attraverso una revisione del sistema della politica agricola unionale;
   g) si sottolinea l'esigenza di dare priorità, nell'affermato disegno riformatore, ai settori strategici per il tessuto economico e produttivo italiano, tra cui il settore turistico, alimentare e delle produzioni artigianali/manifatturiere;
   h) si auspica l'adozione di idonee iniziative per incentivare i consumi, attraverso l'aumento del potere di acquisto dei lavoratori e pensionati;
   i) si ritiene opportuno che il Governo vari un programma di riforme in tema di semplificazioni fiscali, riprendendo il lavoro già svolto dalla Commissione Finanze della Camera, che ha portato all'approvazione da parte dell'Assemblea, lo scorso 14 maggio 2019, della proposta di legge C. 1074 recante «Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale»;
   l) si ritiene prioritario che il Governo italiano si attivi nei negoziati internazionali per superare la regola dell'unanimità nelle decisioni di carattere fiscale, in linea con quanto proposto nella Comunicazione della Commissione europea «Verso un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica fiscale dell'UE» (COM(2019)8), attualmente all'esame della Commissione Finanze della Camera;
   m) si considera altresì fondamentale che il Governo assicuri il massimo risultato in termini di intese in ambito Ocse e Ue ai fini del superamento della concorrenza fiscale dannosa nel mercato unico e delle discrasie nei sistemi di tassazione dei redditi societari, che genera il dumping fiscale e danneggia gravemente il PIL nazionale;
   n) si auspica infine che il Governo trasmetta al Parlamento, non appena disponibili, i dati afferenti agli incassi da web tax, rendendo noti i mezzi di verifica e controllo utilizzati per appurare la veridicità di quanto dichiarato ed autoliquidato dalle multinazionali digitali;
   o) il miglioramento del saldo primario non può essere un obiettivo centrale della strategia di ripresa economica, a maggior ragione dopo il colpo che l'economia italiana sta subendo a causa del Coronavirus. Semmai, per evitare che il suo rigido perseguimento abbia conseguenze procicliche sulla crisi in atto, sarà da conseguire tramite un aumento degli investimenti e di misure che supportino il consumo interno, oltre che da una maggiore spesa in settori che favoriscano una alta crescita, come ad esempio la ricerca.

Pag. 18

VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)

(Relatore: VACCA)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La VII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-Sezione III-Allegati I-VII);
   considerati l'impegno finanziario e la rilevanza dei settori di competenza della VII Commissione nel Programma nazionale di Riforma 2020, nonché il loro ruolo strategico all'interno del Piano di rilancio del Paese,
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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 19

VIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

(Relatore: PELLICANI)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La VIII Commissione,
   esaminato, limitatamente ai profili di competenza, il Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati);
   rilevato che il PNR 2020 costituisce quest'anno, in risposta alla crisi economica da Covid-19, anche il primo passo verso la definizione operativa del Recovery Plan dell'Italia – che il Governo ha dichiarato di voler presentare già a settembre, congiuntamente alla Nota di aggiornamento del DEF, per poi inoltrarlo alla Commissione europea a metà ottobre – in quanto in esso si tracciano le linee essenziali del programma di riforma che verrà definito nei prossimi mesi per avvalersi al più presto delle risorse che saranno messe a disposizione dall'Unione europea nell'ambito dello strumento Next Generation EU (NGEU) del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027;
   considerato che, ai fini di un ottimale utilizzo delle risorse che saranno messe a disposizione dell'Italia dall'Unione europea, appare necessario un quadro normativo certo in materia di pianificazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie, che consenta di assicurare sufficiente stabilità agli orientamenti in merito all'utilizzo delle risorse disponibili, di ridurre i fattori di rallentamento nella pianificazione, progettazione e realizzazione di rilevanti opere infrastrutturali derivanti da un eccessivo ricorso alla project review e di prevedere con un sufficiente grado di attendibilità i tempi necessari per la realizzazione di ogni singolo intervento programmato;
   evidenziata la necessità di porre in atto tutte le iniziative normative utili alla velocizzazione e alla semplificazione delle procedure autorizzative e di aggiudicazione dei contratti pubblici, al fine di offrire una cornice normativa idonea a favorire il rilancio degli investimenti pubblici e lo sviluppo infrastrutturale del Pag. 20Paese, anche nell'ottica di superare le disparità regionali e rafforzando la qualità delle infrastrutture con il potenziamento della fase della progettazione, la digitalizzazione delle procedure di affidamento e il coinvolgimento di soggetti privati secondo lo schema del partenariato pubblico-privato;
   ritenuto che, accanto agli investimenti pubblici, un ruolo fondamentale ai fini del rilancio del tessuto economico del Paese debba essere ricoperto dal settore dell'edilizia, mediante l'adozione di ulteriori interventi di riforma e misure legislative che favoriscano i programmi di rigenerazione urbana, recupero, riqualificazione ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente, incentivando a tal fine la sostituzione edilizia e l'innalzamento della qualità architettonica con misure premiali quali quelle previste dall'articolo 10 del decreto-legge n. 76 del 2020, all'esame del Senato, senza consumo di nuovo suolo inedificato;
   valutato favorevolmente l'impegno del Governo di includere nel Programma di Ripresa e Resilienza (cd. Recovery Plan) – in coerenza con il Green New Deal europeo – azioni indirizzate a contrastare i cambiamenti climatici e a favorire la riconversione energetica del sistema produttivo, l'economia circolare e la protezione dell'ambiente, quali misure in grado di sostenere una rapida ed irreversibile transizione verde del Paese;
   condivisi gli obiettivi programmatici enunciati nell'allegato Italia veloce – L'Italia resiliente progetta il futuro – Nuove strategie per trasporti, logistica e infrastrutture;
   condivisa la Relazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra,
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PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) tenuto conto che il PNR 2020 traccia le linee essenziali del Programma di Ripresa e Resilienza (il «Recovery Plan»), che il Governo intende pubblicare nei prossimi mesi, in funzione dell'utilizzo delle risorse che saranno messe a disposizione dall'Unione europea nell'ambito dello strumento Next Generation EU, si abbia particolare cura nel definire la metodologia e i criteri di selezione delle priorità infrastrutturali, assicurando la coerenza di tali scelte con la pianificazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie rimessa agli strumenti previsti nell'ordinamento interno;
   b) in occasione della predisposizione dei documenti di pianificazione previsti dal Codice dei contratti pubblici, ovvero il Piano generale dei trasporti e della logistica (PGTL) e il Documento pluriennale di pianificazione (DPP), che secondo il documento in esame si trova in stato avanzato di redazione ed è previsto entro la fine del 2020, si ponga particolare attenzione all'esigenza di un riordino del quadro normativo in materia di pianificazione delle opere infrastrutturali, assegnando centralità allo strumento del DPP e prevedendo che agli allegati al DEF di cui all'articolo 10, comma 8, della legge n. 196 del 2009 (c.d allegati infrastrutture) sia attribuito un ruolo complementare e di monitoraggio rispetto agli indirizzi strategici formulati nel DPP;
   c) con riguardo ai passaggi che il documento in esame dedica alle infrastrutture idriche, si abbia cura di dare attuazione alle iniziative e agli investimenti prefigurati (attuazione del secondo stralcio del Piano Nazionale per gli interventi nel settore idrico, e costituzione di una società incaricata di attivare gli investimenti necessari sulle grandi adduzioni fino alla rete di acquedotti che insistono nel bacino idrico dell'Appennino meridionale) in coerenza con l'esigenza di programmazione Pag. 21a livello nazionale della gestione della risorsa idrica e dei suoi diversi utilizzi – anche con riguardo alla ricognizione delle esigenze infrastrutturali ed economiche – nonché in coerenza con la scelta compiuta con il comma 327 della legge di bilancio 2020 che, intervenendo sulla disciplina relativa alla società EIPLI, ha specificato che la società alla quale sono trasferite le funzioni del soppresso Ente deve essere una società per azioni a totale capitale pubblico e soggetta all'indirizzo e controllo analogo degli enti pubblici soci;
   d) nel dare concreta attuazione alle misure prefigurate in funzione del rilancio degli investimenti nel settore dell'edilizia e delle opere infrastrutturali, si definisca un percorso accelerato per una organica riforma – che il documento in esame qualifica come «obiettivo imprescindibile» cui «addivenire in tempi brevi» – della disciplina in materia, con particolare riguardo agli obiettivi di contenimento dell'uso del suolo, recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e sviluppo di processi di rigenerazione urbana.

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IX COMMISSIONE PERMANENTE
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

(Relatore: GARIGLIO)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La IX Commissione,
   esaminato, per i profili di competenza, il Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati),
   considerata l'ampiezza del programma di riforme descritto e la natura strategica delle scelte prospettate nel documento;
   sottolineata la necessità che vengano adottati il Piano generale dei trasporti e della logistica, con una visione al 2030 delle politiche, nonché il primo Documento pluriennale di pianificazione, per dare piena attuazione alle politiche indicate nell'allegato Italia veloce;
   evidenziata l'importanza del 5G che porterà a significative innovazioni sia nel campo della mobilità (ad esempio con il progressivo sviluppo della guida autonoma) sia con riferimento al monitoraggio della sicurezza delle infrastrutture, oltre che con riferimento agli effetti in settori come la logistica, il trasporto urbano intelligente e lo sviluppo delle smart cities;
   sottolineato come il Documento si soffermi sulle iniziative per la messa in sicurezza delle grandi infrastrutture (ad esempio ponti e gallerie) sia nel settore stradale sia in quello ferroviario, e sul ruolo che dovrà svolgere in questo quadro l'ANSFISA che, oltre a continuare a svolgere la propria attività con riferimento al settore ferroviario, dovrà assicurare la sicurezza anche delle strutture stradali e autostradali; a questo proposito si sottolinea la necessità di garantire che ANSFISA sia messa nelle condizioni di svolgere integralmente le funzioni ad essa assegnate dalla normativa, in tempi assolutamente brevi;
   riconosciuta la scelta, delineata dal documento, di prospettare la rete di trasporti nazionale in una visione unitaria, come rete integrata, intermodale e comprensiva delle forme di «mobilità dolce»; Pag. 23
   valutato positivamente l'intendimento di conformare la nostra politica infrastrutturale e dei trasporti agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell'Agenda 2030, con particolare riferimento agli obiettivi in termini di costruzione di città e comunità sostenibili (obiettivo 11) e in materia di contrasto al cambiamento climatico (obiettivo 13);
   evidenziato, in questo quadro, il contributo che possono fornire per uno sviluppo sostenibile delle nostre aree metropolitane e delle concentrazioni urbane di medie dimensioni, gli investimenti nel trasporto pubblico locale, sia relativamente a nuove infrastrutture per il trasporto rapido di massa sia in materia di rinnovo del materiale rotabile così da assicurare servizi più adeguati e sostenibili in termini di emissioni;
    valutato positivamente il disegno di completamento della rete ferroviaria AV, in una logica di alta velocità di rete, utilizzando al meglio le risorse di Connecting Europe facility per completare la rete nazionale anche al Sud, in particolare sulla direttiva strategica tra Salerno e Reggio Calabria, e per garantire autonomi e sufficienti collegamenti AVR per i versanti adriatico e jonico;
    tenuto conto dell'esigenza di ripartire equamente gli investimenti sul territorio nazionale, anche la fine di rafforzare le aree della nostra rete ferroviaria che sono state fino ad ora escluse dai benefici dell'Alta Velocità, con particolare riferimento alle aree del Sud;
   valutato positivamente l'intendimento di continuare la politica diretta a favorire lo shift modale dalla gomma al ferro con riferimento al trasporto delle merci, in linea con gli indirizzi seguiti negli ultimi anni, che indicavano come strategico l'obiettivo di favorire per ragioni di sostenibilità il rafforzamento di tale opzione modale;
   considerati con favore gli indirizzi formulati per rafforzare la logistica, con particolare riguardo alla promozione della resilienza del sistema logistico, alle modalità di assicurare la sostenibilità della «logistica dell'ultimo miglio» nei centri urbani, anche alla luce del progressivo cambiamento delle abitudini dei cittadini e dell'evoluzione dei modelli di business che stanno ponendo nuove esigenze di razionalizzazione del servizio;
   rilevata, con riferimento al trasporto aereo, l'esigenza di favorire un rafforzamento del nostro sistema, con particolare riguardo al settore del cargo aereo e la necessità di difendere quanto fatto in questi anni per definire politiche di sviluppo generali, che vanno necessariamente rafforzate in una fase di difficoltà derivante dal drammatico crollo della domanda a seguito della crisi del COVID-19;
   valutati positivamente, rispetto alla situazione dei nostri porti, l'analisi degli effetti delle riforme effettuate con particolare riferimento alla realizzazione delle Autorità di sistema portuale, nonché l'obiettivo di intervenire al fine di favorire gli investimenti nelle aree portuali;
    ribadita infine, con riferimento al settore delle telecomunicazioni, l'indispensabilità di un rapido completamento della rete a banda ultralarga, per consentire il pieno dispiegamento delle potenzialità del 5G, e condivisa l'esigenza di assumere ogni iniziativa per snellire le procedure burocratiche per la realizzazione della medesima rete;
   sottolineata l'opportunità di dare corso a politiche che incentivino il rinnovo del parco mezzi dedicati alla logistica nonché l'acquisto di auto a minor impatto ambientale, al fine di migliorare la qualità dell'aria soprattutto nei centri urbani;
   rilevato infine che l'allegato III (Italia veloce), relativo alle infrastrutture, individua le priorità strategiche del Paese e potrà essere coordinato con la discussione in atto sul decreto-legge in materia di semplificazioni,
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PARERE FAVOREVOLE

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X COMMISSIONE PERMANENTE
(Attività produttive, commercio e turismo)

(Relatrice: MORETTO)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La X Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati),
   preso atto che il Governo ha sottolineato che il PNR 2020 costituisce il primo passo verso la definizione operativa del Recovery Plan dell'Italia e che in esso si tracciano le linee essenziali del programma di riforma che verrà definito nei prossimi mesi per avvalersi al più presto delle risorse che saranno messe a disposizione dall'Unione europea nell'ambito dello strumento Next Generation EU (NGEU) del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027;
   sottolineato con favore che l'Esecutivo punta a individuare, insieme agli stakeholder, misure efficaci di rilancio per la filiera dell'automotive ed evidenziato, al riguardo, che oltre ai nuovi contributi per l'acquisto degli autoveicoli contenuti nel cosiddetto decreto rilancio, recentemente convertito in legge, sarebbe opportuno prevedere forme di sostegno della produzione industriale del settore attuando politiche di prospettiva su ricerca applicata e innovazione;
   preso altresì atto che il documento evidenzia come la crisi derivante dall'emergenza sanitaria da COVID-19 ha colpito in misura imponente l'intera filiera del turismo, dalle strutture ricettive, alle agenzie di viaggio fino alle guide turistiche, preannunciando un impegno importante per sostenerla, e rilevato, al riguardo, che tale impegno dovrebbe concretizzarsi in misure urgenti e chiare per aiutare il comparto;
   sottolineato con favore che nel Programma si evidenzia che il Testo unico in materia edilizia (decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001), e tutti gli altri interventi legislativi e regolamentari succedutisi, risultano da aggiornare ed è pertanto un obiettivo imprescindibile del Pag. 25Governo addivenire in tempi brevi ad una riforma organica per le costruzioni;
   rilevata, al riguardo, l'opportunità di stabilizzare e riorganizzare in primis tutti gli incentivi finora previsti per il settore dell'edilizia la cui natura, ad oggi, è temporanea;
   apprezzato l'Allegato #italiaveloce-L'Italia resiliente progetta il futuro – Nuove strategie per trasporti, logistica e infrastrutture che prevede, tra l'altro, la semplificazione normativa delle procedure, attraverso puntuali interventi normativi sulla disciplina dei contratti pubblici;
   evidenziata, più in generale, la valenza prioritaria di perseguire una reale semplificazione burocratica che favorisca il rilancio degli investimenti pubblici, sbloccando i cantieri e avviandone di nuovi, e privati, permettendo così alle imprese di cogliere il volano rappresentato dalla realizzazione effettiva di tale processo virtuoso,
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PARERE FAVOREVOLE

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XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)

(Relatrice: MURA)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La XI Commissione,
   esaminati, per quanto di competenza, la Sezione III del Documento di economia e finanza 2020, recante il Programma Nazionale di Riforma (PNR) per il medesimo anno, con la relativa appendice, nonché gli Allegati al medesimo Documento di economia e finanza;
   preso atto che il Programma illustra le politiche che il Governo intende adottare per il rilancio della crescita, l'innovazione, la sostenibilità, l'inclusione sociale e la coesione territoriale nel nuovo scenario determinato dal Coronavirus, nel quadro della cornice europea, costituita dalle Raccomandazioni al Paese approvate dal Consiglio Europeo nel luglio 2019, dall’Annual Sustainable Growth Strategy della Commissione Europea e dallo European Green Deal;
   considerato che il PNR traccia le linee essenziali del Programma di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan) che il Governo metterà a punto alla luce della Comunicazione della Commissione Europea del 27 maggio per la creazione di un nuovo Strumento Europeo per la Ripresa (Next Generation EU);
   segnalati, tra gli investimenti che si intendono promuovere nel Recovery Plan, quelli per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, che aumenteranno la produttività del lavoro a distanza, migliorando al contempo la qualità dei servizi forniti ai cittadini;
   osservato che, nell'ambito delle politiche macro-settoriali, il Programma punterà al rilancio e allo sviluppo di settori e filiere di particolare rilevanza in termini di valore aggiunto e occupazione;
   condiviso l'impegno del Governo di incrementare la dotazione del personale del Servizio sanitario nazionale, nell'ambito del disegno di rafforzamento di tutta la filiera della salute;
   apprezzato che, tra le riforme finalizzate ad accompagnare la strategia di Pag. 27rilancio, oltre alla riduzione del costo del lavoro attraverso la riduzione del cuneo fiscale, il Governo intende incentivare la produttività del lavoro con il rafforzamento degli incentivi fiscali al welfare contrattuale, la promozione della contrattazione decentrata in un sistema di relazioni industriali multi-livello e la salvaguardia della qualità dell'impiego, della stabilità occupazionale e di un livello di reddito collegato a uno standard minimo dignitoso, attraverso l'introduzione del salario minimo legale per i lavoratori a basso tasso di sindacalizzazione;
   considerato che il Governo è intenzionato a promuovere i percorsi di digitalizzazione dei luoghi di lavoro e la flessibilità oraria, per bilanciare le esigenze produttive dell'impresa con i bisogni di conciliazione delle lavoratrici e dei lavoratori, evitando disuguaglianze di genere;
   rilevato che si prevede l'effettuazione di investimenti sulle competenze dei lavoratori, promuovendo la formazione continua e permanente accanto a un reskilling professionale mirato, in grado di intercettare le trasformazioni del mercato del lavoro conseguenti alla pandemia di COVID-19;
   apprezzato l'impegno del Governo al rafforzamento dei percorsi di inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, mediante la promozione della staffetta generazionale e degli istituti di solidarietà espansiva, e alla prosecuzione del piano di ringiovanimento del personale pubblico, mediante assunzioni mirate soprattutto a colmare le lacune in ambiti tecnologici e specialistici;
   rilevato che il Programma preannuncia la promozione di interventi in materia di sicurezza sul lavoro, con l'obiettivo di dare completa attuazione e aggiornare il Testo unico per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro;
   preso atto del proposito di riformare i trattamenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro, da un lato, razionalizzando gli attuali strumenti per giungere all'universalità del sostegno per i lavoratori, e, dall'altro, collegando il sostegno al reddito in caso di rimodulazioni dell'orario di lavoro a percorsi formativi del lavoratore, che permettano di migliorare le sue opportunità occupazionali;
   considerato che il Governo, partendo dal monitoraggio dei risultati del Reddito di Cittadinanza, si impegna ad avviare una riqualificazione dei servizi e delle politiche del lavoro per migliorare l'occupazione e l'occupabilità delle persone, soprattutto dei giovani (in particolare i NEET), delle donne e dei gruppi vulnerabili attraverso, in particolare, l'attuazione del piano straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro;
   rilevato che, al fine di rafforzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e per garantire il rispetto del principio costituzionale della parità di genere nelle retribuzioni, il Governo affiancherà alle misure già assunte l'estensione triennale dello sgravio contributivo, potenziato nelle aree a più bassa occupazione femminile, il rafforzamento dei vigenti strumenti di trasparenza retributiva e l'introduzione graduale di un Piano strutturale e integrato di politiche familiari (family act) che prevede, fra le altre misure, la revisione dei congedi parentali;
   preso atto del proposito del Governo di potenziare ulteriormente le politiche di contrasto al lavoro sommerso e contro il caporalato,
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PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   valuti il Governo l'opportunità di potenziare gli attuali strumenti di prevenzione e controllo della salute e sicurezza dei lavoratori, in attesa che vengano adottate le preannunciate misure di attuazione e aggiornamento del Testo unico per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

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XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)

(Relatrice: ROSTAN)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La XII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Programma nazionale di riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati);
   evidenziato che:
    per quanto riguarda il Programma di ripresa e resilienza (Recovery Plan), che il Governo intende presentare a settembre, congiuntamente alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF), in campo sanitario si intende, in particolare, incrementare la dotazione del personale del Servizio sanitario nazionale e garantire il necessario accesso alla formazione specialistica;
    il Governo intende accettare la sfida volta al miglioramento del coordinamento tra Stato e regioni in ambito sanitario, investendo sul potenziamento delle infrastrutture e proseguendo nel programma pluriennale di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie;
    dal documento in esame emerge l'obiettivo di rafforzare la filiera della salute, dall'industria farmaceutica ai dispositivi medici, segnalando le criticità che si riscontrano in tale ultimo ambito, nonché l'avvio di una riflessione sui tetti della spesa farmaceutica, ai fini di una possibile rimodulazione degli stessi;
    un'altra linea di intervento è costituita dal processo di aggiornamento delle tariffe, ivi comprese quelle relative alle prestazioni ospedaliere;
    il documento richiama, inoltre, le misure adottate per fronteggiare e contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 attraverso l'incremento del livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, specificando che con tali risorse sono stati finanziati interventi per il potenziamento del personale sanitario e la valorizzazione Pag. 29degli specializzandi all'interno delle reti assistenziali, rimuovendo gli impedimenti alla formazione a fronte delle attuali proiezioni relative alla forza lavoro nel settore, anche ai fini del completamento della riforma dell'assistenza territoriale già avviata con la definizione di un nuovo ruolo per il medico di medicina generale;
    apprezzato il fatto che particolare attenzione sia riservata alla digitalizzazione dell'assistenza medica ai cittadini mediante la diffusione del Fascicolo sanitario elettronico (FSE), della telemedicina e della teleassistenza, legati al Nuovo sistema informativo sanitario che supporterà regioni e Ministero della salute, con investimenti previsti anche in relazione al fronte delle cronicità e delle cure a domicilio, anche per superare le attuali carenze del sistema delle residenze sanitarie assistite (RSA), emerse soprattutto nel corso della fase più critica dell'emergenza epidemiologica;
   rilevato altresì che:
    nell'ambito della Strategia di riforma nelle aree prioritarie, in relazione all'Area prioritaria n. 3 (Politiche sociali, sostegno alle famiglie e lotta alla povertà), si richiama il Piano strutturale e integrato di politiche familiari (cosiddetto Family Act);
    in tale contesto si segnalano, in particolare, i seguenti progetti: l'introduzione graduale di un assegno unico universale per i figli a carico, la promozione di politiche di sostegno alla loro educazione, l'avvio di una revisione dei congedi parentali in un'ottica di condivisione dei carichi di cura tra uomo e donna e di miglior conciliazione dei tempi di vita-lavoro, il perseguimento della promozione del lavoro femminile nonché dell'autonomia e dell'iniziativa giovanile;
    il Governo preannuncia, inoltre, la presentazione di un disegno di legge delega sulle disabilità, collegato alla legge di bilancio 2020, volto a razionalizzare e definire interventi mirati in tale ambito e finalizzato non solo a rafforzare le misure di assistenza sul territorio e di sostegno al reddito, ma anche a potenziare quelle dirette al superamento delle barriere che impediscono la partecipazione al mercato del lavoro delle persone non autosufficienti in condizioni di eguaglianza con gli altri,
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PARERE FAVOREVOLE

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XIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Agricoltura)

(Relatore: LOVECCHIO)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La XIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento in oggetto;
   premesso che:
    l'Unione europea, in ragione della crisi economica determinata dall'emergenza sanitaria tuttora in corso, oltre a strumenti specifici volti a contenere i rischi di disoccupazione o a incrementare il credito attraverso l'intervento della BEI, ha deliberato di dotare il bilancio europeo di risorse finanziarie pari all'1,1 per cento del reddito nazionale lordo dell'UE-27, pari a 1.074 miliardi di euro e di prevedere un pacchetto di aiuti a fondo perduto e di prestiti, denominato Next Generation EU, per un importo di risorse finanziarie pari a 750 miliardi;
    tali fondi saranno destinati, prevalentemente, all'attuazione dei piani nazionali di ripresa e, in parte, al finanziamento aggiuntivo di alcune linee d'azione, tra le quali quelle destinati a sostenere la transizione verde attraverso il potenziamento del Just Transition Found (incrementato fino a 40 miliardi) e dell'European Agricultural Found for Rural Development con 15 miliardi addizionali;
    il Piano di rilancio nazionale sarà costruito intorno a tre linee strategiche: modernizzazione del Paese, transizione ecologica, inclusione sociale e territoriale e parità di genere;
   rilevato che:
    in riferimento alle misure già adottate per rispondere all'emergenza COVID-19, e, in particolare quelle riguardanti il comparto agricolo e della pesca, il Governo ricorda che, sul versante europeo, la Commissione, su richiesta delle autorità italiane, ha prorogato di un mese il termine per la presentazione delle domande degli agricoltori che hanno diritto a un sostegno al reddito nel quadro della politica agricola comune (PAC); al contempo, l'utilizzo dei fondi per l'agricoltura e della Pag. 31pesca è stato reso più flessibile per i casi di sospensione o riduzione temporanea dell'attività;
    quanto alle misure nazionali, nel documento in esame si ricorda come l'Esecutivo, attraverso i decreti-legge «Cura Italia», «Liquidità» e «Rilancio», già convertiti in legge, abbia messo in atto specifiche misure di sostegno sociale, interventi a garanzia della liquidità delle imprese agricole, misure per la promozione all'estero del settore agroalimentare e l'incremento del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari;
    nello specifico, tra le principali misure previste dal decreto-legge «Rilancio», figurano: l'assegnazione di ulteriori risorse all'ISMEA (pari a 250 milioni di euro, oltre ai 100 milioni di euro già previsti dal decreto-legge «Liquidità») in relazione all'operatività delle garanzie in favore delle imprese del settore agricolo, agroalimentare e della pesca; l'incremento della dotazione finanziaria del Fondo per la competitività delle filiere agricole; l'aumento dal 50 al 70 per cento della percentuale di anticipo dei contributi PAC che può essere richiesta con la procedura ordinaria; l'assegnazione di 250 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti per l'emergenza derivante dalla diffusione del virus Covid-19;
    ulteriori disposizioni in favore del comparto agricolo sono quelle relative all'elargizione di contributi a fondo perduto anche per i percettori di reddito agrario, al rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, ai trattamenti di integrazione salariale in deroga, alla promozione del lavoro agricolo e all'emersione dei rapporti di lavoro agricolo irregolari;
   considerato che:
    nel documento in esame, si sottolinea come tra le principali linee di intervento dell'Esecutivo, figurano la digitalizzazione, la realizzazione di infrastrutture per l'energia e l'acqua, la conversione sostenibile delle attività produttive, l'aumento della competitività, anche attraverso il potenziamento dell'innovazione tecnologica attuata attraverso il programma transizione 4.0, il sostegno alle filiere produttive nonché maggiori investimenti in ricerca e formazione;
    in particolare, il Governo richiama l'attenzione sulla necessità di adottare iniziative volte a migliorare la produttività e la competitività del sistema produttivo italiano, che sarà, attuata, tra l'altro, anche attraverso la revisione delle misure di contrasto a fenomeni illeciti in ambito agroalimentare, il supporto all'export e all'internazionalizzazione delle imprese;
    tra le priorità del Governo figura altresì la messa in atto di interventi di sostegno agli investimenti materiali e immateriali in chiave sostenibile, coerentemente agli obiettivi del Green and Innovation New Deal, così come di semplificazione degli oneri burocratici a carico delle imprese, al fine di incrementarne la competitività;
   ritenuto che:
    come evidenziato dall'Esecutivo nel documento in discussione, la filiera agricola e agroalimentare ha svolto, e continuerà a svolgere, un ruolo di fondamentale importanza nel sistema Paese, avendo garantito fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria l'approvvigionamento necessario su tutto il territorio nazionale;
    il settore aggregato supera il 15 per cento del PIL e ha risentito fortemente della chiusura di tutto il canale logistico e produttivo, anche a livello internazionale;
    interi comparti siano entrati in crisi a causa dell'emergenza sanitaria, a partire dal florovivaismo per arrivare al lattiero-caseario e alla zootecnia, senza dimenticare il settore vinicolo, in difficoltà per la chiusura dei ristoranti e la frenata dell’export, e quello della pesca;
    le politiche nazionali dovranno pienamente integrarsi con quelle comunitarie, attraverso un programma strategico di Pag. 32rilancio del comparto agricolo ed agroalimentare in grado di coniugare sostenibilità economica, ambientale e sociale delle produzioni e garantire, al contempo, alle imprese una adeguata redditività ed un rafforzamento rispetto al posizionamento nei mercati internazionali;
   ritenuto altresì che:
    l'emergenza sanitaria ha reso ancora più evidente la carenza del Paese in ordine alla produzione di materie prime e la necessità di provvedere ad un rafforzamento delle politiche produttive su questo versante;
    occorrerà, pertanto, rafforzare alcune produzioni nazionali oggi abbastanza limitate, come ad esempio nel comparto cerealicolo, e sostenere le politiche di filiera;
    è necessario, inoltre, sostenere l'innovazione tecnologica e infrastrutturale, promuovendo la realizzazione di reti infrastrutturali e di servizi di telecomunicazione (ICT) nelle aree rurali, per favorirne lo sviluppo socio-economico;
    è parimenti necessario adottare politiche volte a disciplinare e contenere il fenomeno del consumo di suolo agricolo, che negli ultimi anni ha assunto dimensioni allarmanti;
   sottolineato che:
    il settore agricolo è quello che, maggiormente rispetto agli altri, subisce gli effetti dei cambiamenti climatici, che provocano dissesto idrogeologico, siccità, variazioni degli agro-ecosistemi, inquinamento e perdita di sostanza organica del suolo;
    nell'ambito della strategia europea e nazionale sul cambiamento climatico deve essere riconosciuto all'agricoltura un ruolo di primo piano, prevedendo opportune misure dirette sia a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici sulle produzioni, sia a stimolare gli investimenti su modelli di agricoltura biologica;
    in linea con la strategia europea «Farm to Fork», dovrebbero, inoltre, essere attuati interventi, che coinvolgano l'intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo, in modo da garantire la sostenibilità e la sicurezza dei sistemi alimentari, assicurando il giusto punto di equilibrio tra componenti ambientali ed efficaci politiche di sostegno alla competitività e alla modernizzazione delle aziende agricole;
   evidenziato che:
    è indispensabile, per promuovere la crescita economica e la competitività delle imprese del comparto agricolo e della pesca, introdurre disposizioni di semplificazione, oltre che strumenti di più incisiva tutela del reddito e del lavoro agricolo,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   si valuti l'opportunità di
    1) introdurre misure dirette a rafforzare le politiche di filiera, con particolare riferimento a settori strategici quale quello cerealicolo;
    2) sostenere l'innovazione tecnologica e infrastrutturale, promuovendo la realizzazione di reti infrastrutturali e di servizi di telecomunicazione (ICT) nelle aree rurali, per favorirne lo sviluppo socio-economico;
    3) attuare interventi diretti a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici sulle produzioni agricole e a contenere il fenomeno del consumo di suolo;
    4) prevedere misure dirette a promuovere la sostenibilità delle produzioni agricole, attraverso interventi di sostegno alla conversione eco-sostenibile delle imprese;Pag. 33
    5) introdurre disposizioni di semplificazione nelle materie dell'agricoltura e della pesca;
    6) prevedere ulteriori e più incisivi strumenti di sostegno del reddito e del lavoro agricolo;
    7) adottare misure dirette a sostenere l'attività dei giovani agricoltori, attraverso forme di incentivazione all'imprenditoria agricola;
    8) rafforzare il sistema delle informazioni al consumatore, al fine di promuovere regimi alimentari sani e rispettosi dell'ambiente, in linea con gli obiettivi della strategia europea «Farm to fork».

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XIV COMMISSIONE PERMANENTE
(Politiche dell'Unione europea)

(Relatore: BERTI)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La XIV Commissione,
   esaminato il Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III sezione del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII n. 3);
   premesso che:
    nel Documento di economia e finanza (DEF) presentato lo scorso 24 aprile, il Governo si era riservato di elaborare in un momento successivo il Programma nazionale di riforma, avvalendosi della possibilità di redazione semplificata, consentita dalla Commissione europea con le linee guida del 6 aprile 2020, emanate in considerazione dell'incertezza economica e finanziaria, determinata dall'emergenza epidemiologica;
    il 20 luglio scorso, il Consiglio Ecofin ha adottato in via definitiva le Raccomandazioni specifiche per Paese relative all'Italia, in base alla proposta della Commissione europea del 20 maggio scorso (COM(2020)512); non avendo l'Italia presentato il Programma nazionale di riforma, tali Raccomandazioni si concentrano unicamente sul Programma di stabilità – con l'invito all'Italia ad avvalersi della clausola di salvaguardia generale che consente la temporanea disapplicazione dei vincoli di bilancio e adottare le misure necessarie per fronteggiare l'impatto socioeconomico della pandemia e agevolare la ripresa economica – richiamando tuttavia anche quelle del precedente anno per quanto riguarda le riforme essenziali per affrontare le sfide strutturali a medio e lungo termine, che restano pertanto pienamente valide;
   considerato che:
    il Programma Nazionale di Riforma (PNR) assume quest'anno un rilievo particolare, poiché aggiorna i programmi del Governo alla luce delle molteplici e inedite iniziative assunte in sede europea per rispondere alla crisi pandemica, costituendo, in questa prospettiva, il primo passo verso la definizione operativa del Pag. 35Programma di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan), che il Governo ha annunciato voler pubblicare già nel mese di settembre, congiuntamente alla Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF), e inoltrare alla Commissione europea entro il 15 ottobre, ciò al fine di potersi avvalere al più presto delle ingenti risorse – pari a 750 miliardi di euro, di cui 390 in sovvenzioni e 360 in prestiti – che saranno messe a disposizione dall'Unione europea nell'ambito dello strumento Next Generation EU (NGEU) del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027; il Piano per la ripresa e la resilienza sarà accompagnato anche da un aggiornamento del Programma di stabilità che presenterà nuove proiezioni di finanza pubblica fino al 2023, oltre che un piano di rientro del rapporto debito/PIL, cresciuto sensibilmente a causa della crisi pandemica, su un orizzonte decennale;
    il Recovery Plan nazionale dovrà essere in linea con il Semestre europeo e, in particolare, con le Raccomandazioni specifiche per Paese, che assumeranno pertanto importanza crescente; in base a quanto previsto nella bozza di regolamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza (COM(2020) 408 final), oltre a chiarire adeguatamente le motivazioni sottostanti la scelta degli investimenti e delle riforme per il periodo 2021-2023 di cui si richiede il finanziamento, nonché i costi e i tempi di realizzazione, il Piano dovrà indicare i target intermedi e finali previsti e un calendario indicativo dell'attuazione delle riforme su un periodo massimo di quattro anni, nonché degli investimenti su un periodo massimo di sette anni; i progetti proposti dovranno essere suscettibili di concreta misurazione e quantificazione e il raggiungimento degli obiettivi sarà monitorato e misurato sulla base di specifici indicatori; come stabilito in esito al Consiglio europeo straordinario del 17- 21 luglio 2020, un prerequisito per una valutazione positiva del Piano sarà anche il suo contributo alla transizione verde e digitale;
    il PNR 2020 assume, inoltre, particolare rilevanza poiché delinea al contempo, nel quadro di una complessiva strategia di riforma, le linee essenziali del Piano di Rilancio del Paese che il Governo intende adottare per promuovere la crescita, l'innovazione, la sostenibilità, l'inclusione sociale e la coesione territoriale nel nuovo scenario determinato dal COVID-19, in coerenza con la Strategia per la Crescita annuale di crescita sostenibile 2020 (COM(2019) 650 final) e il Green Deal europeo, che costituisce il principale progetto europeo di medio e lungo termine; tale Piano sarà successivamente completato incorporandovi le risposte alle nuove Raccomandazioni del Consiglio europeo, per confluire poi nel Programma Nazionale di Riforma del prossimo anno;
    valutato che le tre linee strategiche, articolate in nove direttrici di intervento, del citato Piano di Rilancio del Paese anticipate nel PNR – volte a promuovere la transizione ecologica e digitale, favorire l'inclusione sociale e territoriale e la parità di genere, modernizzare la pubblica amministrazione e costruire un tessuto economico più competitivo e resiliente – risultano coerenti con le politiche dell'Unione europea, nonché in linea con le citate Raccomandazioni specifiche approvate nel 2019 e con l'obiettivo di rilanciare le economie dei Paesi membri cadute in una severa recessione oggetto delle Raccomandazioni del luglio 2020;
    condiviso l'obiettivo prioritario del prossimo Piano per la ripresa e la resilienza, indicato dal Governo, di incrementare fortemente gli investimenti pubblici concentrandoli in ambiti ad alto valore aggiunto nei settori delle infrastrutture e della transizione verde e digitale e di utilizzare le risorse del programma Next Generation EU anche per aumentare le spese per l'istruzione, la ricerca e lo sviluppo e stimolare maggiori investimenti anche nel settore privato, soprattutto facendo leva su specifici strumenti quali InvestEU, il Solvency Support Instrument e il Just Transition Fund, oggetto dei negoziati Pag. 36intercorsi nell'ultimo Consiglio europeo;
    condiviso altresì l'obiettivo del Recovery Plan nazionale di sviluppare filiere produttive ritenute di particolare rilevanza, anche in termini di occupazione, agendo in macro-settori – quali, tra gli altri, quello sanitario, il turismo, la cultura e lo spettacolo, la meccanica avanzata e la robotica, la siderurgia e l'edilizia – nonché quello, conforme al Green Deal europeo, di sviluppare politiche indirizzate a contrastare i cambiamenti climatici e favorire la riconversione energetica del sistema produttivo e l'economia circolare, con un'attenzione particolare agli investimenti funzionali alla tutela dell'ambiente e al risparmio energetico, anche ai fini della rigenerazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico;
    apprezzato l'impegno del Governo a realizzare, in parallelo all'attuazione del Recovery Plan, anche una serie di riforme strutturali volte a rafforzare la competitività dell'economia migliorando l'equità sociale e la sostenibilità ambientale, con particolare riferimento: alla riforma fiscale, per ridurre in primo luogo la tassazione sul lavoro ed aumentare il livello di adempimento degli obblighi fiscali, in coerenza con quanto ribadito dalla Commissione europea nella «Relazione per paese relativa all'Italia 2020» del 26 febbraio 2020 (COM(2020)105 final); alla riforma dell'amministrazione della giustizia, per velocizzare i processi civili e penali, e a quella dell'istruzione, per ridurre il tasso di abbandono scolastico, ancora distante dalla media europea, migliorare i risultati scolastici, anche mediante investimenti mirati, e promuovere il miglioramento delle competenze, in particolare rafforzando le competenze digitali, come richiesto per entrambi gli ambiti nelle Raccomandazioni dell'Ue del 2019; alla riforma delle politiche del lavoro, anche al fine di accelerare il ritmo di riduzione della disoccupazione giovanile, i cui tassi rimangono superiori alla media UE, nonché del numero di giovani non occupati né inseriti in un percorso di istruzione o formazione, che rimane tra i più alti in ambito europeo;
    preso atto tuttavia che secondo quanto indicato nella citata Relazione paese, nell'ultimo anno l'Italia ha registrati progressi limitati in alcuni ambiti oggetto delle Raccomandazione del 2019 – tra i quali lo spostamento della pressione fiscale dal lavoro, la lotta al lavoro sommerso e il sostegno alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso una strategia globale –, mentre in altri, tra cui la rimodulazione del rapporto tra spesa previdenziale e altre spese sociali e pubbliche favorevoli alla crescita e la rimozione delle restrizioni alla concorrenza, anche mediante una nuova legge annuale sulla concorrenza, non è stato conseguito alcun progresso, e che è pertanto necessario intensificare gli sforzi nelle direzioni indicate dalla Commissione europea anche in vista di una positiva valutazione delle Istituzioni europee del prossimo Recovery plan nazionale;
    valutato che, nel complesso, le 5 Aree prioritarie di riforma individuate nel PNR 2020 si integrano in modo armonico con le Raccomandazioni dell'Unione europea, inquadrandosi nell'ambito di una più ampia strategia di riforma concepita e declinata per raccogliere tutte le opportunità di rilancio del Paese offerte dal prossimo bilancio a lungo termine dell'Unione e, al contempo, per influenzare positivamente il posizionamento dell'Italia rispetto ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ora incorporata in modo sistematico nelle fasi salienti del Semestre europeo;
    apprezzato, a tale ultimo riguardo, anche l'annuncio, indicato nel PNR, di una possibile introduzione dei green bond, funzionale a dare un maggiore sostegno agli investimenti materiali e immateriali in chiave sostenibile, nonché quello di definire, in tale prospettiva, un Piano di politica economico-finanziaria per l'Innovazione e la Sostenibilità (PINS), che al Pag. 37fine di conseguire l'obiettivo della neutralità climatica dell'economia entro il 2050 potrà avvalersi sia dell'insieme degli strumenti finanziari ideati nel quadro del Green Deal europeo – tra cui il Just Transition fund potrà essere destinato alla riconversione dei grandi impianti alimentati a carbone e dell'industria pesante – sia dei nuovi Fondi strutturali 2021-2027, e in primis del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
    valutato altresì con favore l'impegno del Governo a rafforzare gli investimenti pubblici per il rinnovamento e lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e di comunicazione (ferrovie, strade, ponti, aeroporti, porti e intermodalità, 5G e fibra ottica, data center distribuiti per l'edge cloud computing), estendendo la rete di alta velocità ferroviaria a tutto il Paese, in particolare alle Regioni del Sud, all'interno di un piano di smart mobility, nonché quello di sostenere e accompagnare, coerentemente con gli orientamenti dell'Unione Europea, la transizione dell'industria automobilistica verso la mobilità sostenibile e connessa, anche adeguando la rete autostradale alla diffusione dei veicoli elettrici;
    sottolineata l'esigenza di una efficace politica per la coesione territoriale, volta alla riduzione dei divari tra i cittadini e tra i territori, in particolare attraverso una compiuta e tempestiva attuazione del nuovo «Piano Sud 2030 – Sviluppo e coesione per l'Italia», presentato dal Governo il 14 febbraio 2020, che rappresenta lo strumento base per un'azione coordinata di rilancio degli investimenti nel Mezzogiorno e di riprogrammazione delle risorse ordinarie ed aggiuntive destinate alla coesione, nell'ambito del quale occorre perseguire, anche attraverso l'annunciato «Piano di rigenerazione amministrativa», l'obiettivo fondamentale di accelerare significativamente la capacità di spesa sia dei Fondi europei che dei Fondi nazionali di sviluppo e coesione, con riguardo al nuovo ciclo 2021-2027, nonché di dare un nuovo impulso all'attuazione della programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) della programmazione 2014-2020, sfruttando appieno la flessibilità eccezionale consentita dalla nuova cornice regolamentare europea;
    sottolineata altresì l'esigenza di valorizzare il contributo delle autonomie territoriali a supporto di una programmazione coordinata e integrata tra i diversi livelli di governo verso la crescita e lo sviluppo sostenibile, nell'ambito del raccordo del Semestre europeo con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDGs), la politica di coesione e i principi del Pilastro europeo dei diritti sociali (PEDS);
    evidenziata, infine, la necessità di continuare, nel solco di quanto raccomandato dall'Unione europea, il rafforzamento delle attività di contrasto all'evasione fiscale, anche mediante un ulteriore potenziamento degli incentivi alla diffusione della moneta elettronica,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) in linea con il Green Deal europeo e nazionale valuti la Commissione di merito l'opportunità di sollecitare l'inserimento, nel prossimo Piano di Rilancio, di una riforma ispirata ai principi della fiscalità ecologica, specificamente rivolta a incentivare una massiccia riconversione dei modelli di produzione e consumo anche attraverso il riconoscimento di incentivi fiscali mirati in favore delle imprese che si caratterizzino per la produzione di beni e servizi secondo i più avanzati standard di sostenibilità, certificati da strumenti europei già esistenti e collaudati, quali il sistema comunitario di ecogestione ed audit ambientale (EMAS) e il marchio comunitario di qualità ecologica (ECOLABEL);
   b) nella prospettiva della transizione verde e digitale, si valuti l'esigenza di Pag. 38adottare ogni iniziativa utile ad addivenire: da un lato, ad una revisione del regime europeo degli aiuti di Stato diretta a favorire quanto più possibile l'adozione di misure di sostegno in favore delle imprese, in particolare PMI, per la promozione di tale transizione; dall'altro, ad una revisione sostanziale e fondante del Patto di stabilità e crescita che consenta anche di sostenere spese coerenti con il Green Deal e con l'obiettivo della neutralità climatica e, più in generale, con la nuova Strategia industriale europea;
   c) in considerazione della crescente crisi demografica che affligge molte regioni d'Europa e, in particolare, l'Italia e delle relative ripercussioni che può generare sulla crescita e la sostenibilità, sull'occupazione, nonché sul versante degli equilibri di finanza pubblica nel medio e lungo termine – come evidenziato anche dalla Commissione europea nella sua prima relazione sull'impatto dei cambiamenti demografici – si valuti l'esigenza di prevedere, nell'ambito del prossimo Recovery plan nazionale, un significativo rafforzamento degli investimenti a sostegno delle infrastrutture educative e di assistenza per l'infanzia, che ostacolano peraltro anche la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, nonché, più in generale, un'adeguata dotazione per sostenere l'attuazione del cosiddetto Family Act anche nell'ottica dell'eliminazione dei divari di genere, ferma restando l'esigenza di modulare la riforma fiscale annunciata dal Governo anche al fine di promuovere la natalità, riducendo l'entità del prelievo effettivo, a partire dai redditi medio-bassi, tenendo conto del numero dei figli di ciascun nucleo familiare;
   d) si valuti, altresì, l'esigenza di attribuire, nell'ambito del prossimo Piano per la ripresa e la resilienza, una specifica priorità e un'adeguata dotazione finanziaria, al rafforzamento delle infrastrutture di trasporto e digitali, della ricerca scientifica, del sistema sanitario nazionale, degli investimenti nelle politiche per l'istruzione e il contrasto dell'abbandono scolastico, nonché delle politiche di coesione, che rappresentano sfide cruciali per il Paese soprattutto nel Sud dell'Italia;
   e) si valuti, infine, l'esigenza di implementare le forme e modalità di raccordo con le Camere in vista dell'elaborazione e del successivo monitoraggio dell'attuazione del Piano per la ripresa e la resilienza, affinché il Parlamento possa esercitare al meglio le sue funzioni di indirizzo e di controllo.

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COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI

(Relatore: MOLLAME)

parere sul

Programma nazionale di riforma per l'anno 2020 (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III)

  La Commissione parlamentare per le questioni regionali,
   esaminato, per le parti di competenza, il Piano nazionale di riforma 2020 (Doc. LVII-n. 3, Sezione III e allegati);
   nell'area prioritaria 4, (Pubblica amministrazione) il Governo annuncia l'intenzione di proseguire nel processo di autonomia differenziata, procedendo preliminarmente alla definizione preliminare dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (LEP) nelle materie oggetto di autonomia; l'attuazione del processo di autonomia differenziata proseguirà inoltre, negli intendimenti dell'Esecutivo, in parallelo con la definizione di strumenti perequativi, inclusi quelli di carattere infrastrutturale, con l'obiettivo di ridurre il divario tra il Nord e il Sud del Paese, in attuazione dei princìpi di coesione e di solidarietà nazionale;
   un ulteriore impegno che il Governo si assume nel presente documento è quello di «proseguire nella definizione di iniziative (normative o concertative)» dirette al fine di ridurre il contenzioso fra Stato, regioni e province autonome, «anche mediante l'introduzione di strumenti normativi di conciliazione e prevenzione dei conflitti»;
   al riguardo, si segnala che l'ultima relazione annuale sull'attività della Corte costituzionale, presentata lo scorso aprile e relativa all'anno 2019, afferma che «i ricorsi di Stato, Regioni, Province autonome sono notevolmente aumentati, passando dagli 87 del 2018 (92 nel 2017) ai 117 del 2019»; in tale relazione viene evidenziata peraltro un'ulteriore criticità, legata al ritardo con cui talvolta Stato e regioni danno attuazione al principio di leale collaborazione e viene sollecitata l'opportunità di individuare meccanismi di conciliazione in una fase che preceda l'entrata in vigore degli atti legislativi, o quanto meno preceda le impugnative;
   in base al Piano, gli enti territoriali saranno inoltre coinvolti nel processo di Pag. 40digitalizzazione della pubblica amministrazione; in particolare, il Piano annuncia l'intenzione di affidare al Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, d'intesa con l'Agenzia per l'Italia digitale e la Conferenza unificata, il compito di adottare linee guida di condotta tecnologica per le Amministrazioni, al fine di garantire il coordinamento informativo statistico e informatico dei dati e dei servizi digitali dell'Amministrazione Statale, Regionale e Locale;
   nel trasporto pubblico locale, il Governo sottolinea come l'obiettivo di garantire servizi di trasporto pubblico locale più efficienti e di qualità sarà perseguito anche attraverso il superamento della spesa storica nella ripartizione del Fondo TPL e l'applicazione del costo standard come parametro di riferimento per la remunerazione dei servizi;
   sempre nel settore del trasporto pubblico locale, il Governo sottolinea inoltre l'importanza, sia nella fase della ripresa che a regime, di perseguire una flessibilità degli orari di servizio in entrata e in uscita (che può essere diversa tra città e città in relazione alle esigenze lavorative e produttive), valutando un servizio modulato per fasce orarie e/o distribuito su sei giorni lavorativi in modo da evitare, soprattutto nelle grandi città, il picco nelle ore di punta;
   con riferimento alla mobilità sostenibile, per quanto riguarda specificamente lo sviluppo delle reti ciclabili urbane, il Governo ricorda nel Piano, che è stato istituito un apposito Fondo, con una dotazione finanziaria di 150 milioni per il triennio 2022-2024, destinato a finanziare nella misura del 50 per cento la realizzazione di nuove piste ciclabili urbane da parte degli enti locali; si annuncia inoltre che è di prossima emanazione un decreto di ripartizione di circa 140 milioni con l'obiettivo di aumentare la sicurezza della rete ciclabile urbana ed ampliarla;
   in materia di coesione territoriale, gli strumenti di intervento del Governo annunciati nel Piano sul punto ruotano attorno: 1) al nuovo «Piano Sud 2030 – Sviluppo e coesione per l'Italia», presentato dal Governo il 14 febbraio 2020, che rappresenta lo strumento per un'azione coordinata di rilancio degli investimenti nel Mezzogiorno, anche mediante la piena attuazione della cosiddetta Clausola del 34 per cento ed il rilancio della Strategia nazionale per le aree interne; 2) alla riorganizzazione della programmazione delle risorse per la coesione, sia dei Fondi europei che dei Fondi nazionali di sviluppo e coesione, con riguardo al nuovo ciclo 2021-2027; 3) ad un nuovo impulso all'attuazione della programmazione dei Fondi strutturali europei della programmazione 2014-2020,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE