Doc. LVII, n. 2-A

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2019

(Articoli 7, comma 2, lettera a), e 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196)

Presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri
(CONTE)

Trasmesso alla Presidenza il 10 aprile 2019

(Relatori per la maggioranza: ANGIOLA e FRASSINI)

NOTA: Il presente stampato contiene i pareri espressi dalle Commissioni permanenti I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni), II (Giustizia), III (Affari esteri e comunitari), IV (Difesa), VI (Finanze), VII (Cultura, scienza e istruzione), VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici), IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni), X (Attività produttive, commercio e turismo), XI (Lavoro pubblico e privato), XII (Affari sociali), XIII (Agricoltura) e XIV (Politiche dell'Unione europea) e dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali.
La V Commissione permanente (Bilancio, tesoro e programmazione), il 18 aprile 2019, ha deliberato di riferire favorevolmente sul Documento di economia e finanza 2019. In pari data, la Commissione ha chiesto di essere autorizzata a riferire oralmente.
Per il testo del Documento di economia e finanza 2019 si rinvia allo stampato Doc. LVII, n. 2.

Pag. 3

I N D I C E

PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS DEL REGOLAMENTO   Pag. 5
I COMMISSIONE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)
   » 7
II COMMISSIONE
(Giustizia)
   » 10
III COMMISSIONE
(Affari esteri e comunitari)
   » 12
IV COMMISSIONE
(Difesa)
   » 15
VI COMMISSIONE
(Finanze)
   » 17
VII COMMISSIONE
(Cultura, scienza e istruzione)
   » 18
VIII COMMISSIONE
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)
   » 21
IX COMMISSIONE
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)
   » 23
X COMMISSIONE
(Attività produttive, commercio e turismo)
   » 24
XI COMMISSIONE
(Lavoro pubblico e privato)
   » 25
XII COMMISSIONE
(Affari sociali)
   » 29
XIII COMMISSIONE
(Agricoltura)
   » 31
XIV COMMISSIONE
(Politiche dell'Unione europea)
   » 34
COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI    » 35
Pag. 4Pag. 5

PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS DEL REGOLAMENTO Pag. 6

Pag. 7

I COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

(Relatore: FORCINITI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La I Commissione,
   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2 e allegati);
   evidenziato come il tema della modernizzazione della pubblica amministrazione costituisca una delle questioni strutturali cruciali per il Paese, sia sotto il profilo economico, sia per quanto attiene alle condizioni di vita dei cittadini;
   rilevato al riguardo come il Governo abbia opportunamente ritenuto di intervenire su tale complessa tematica con una serie di interventi specifici, quali il disegno di legge per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo (A.S. 920-B, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera), il quale reca una serie di misure per migliorare l'azione della PA in termini di maggiore efficienza e per accelerare lo sblocco delle assunzioni, nonché il disegno di legge recante deleghe in materia di lavoro dei dipendenti pubblici, ai fini del miglioramento della pubblica amministrazione (A.S. 1122, attualmente all'esame del Senato), il quale è volto a incentivare la qualità della prestazione lavorativa dei dirigenti, valorizzando il merito, favorendo la formazione continua e definendo con maggiore chiarezza i criteri per la valutazione della performance;
   condiviso in tale ambito l'obiettivo del Governo di puntare a un progressivo e urgente ricambio generazionale nella PA, che favorisca anche le competenze digitali e le professionalità con competenze strategiche alle esigenze della PA, e richiamate al riguardo le misure previste dalla legge di bilancio per il 2019, attualmente in fase di attuazione;Pag. 8
   evidenziata in quest'ambito l'esigenza di accelerare il processo di informatizzazione e digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, il quale costituisce un fattore strategico per la complessiva trasformazione digitale del Paese, e segnalata in proposito la necessità di dare sollecita attuazione al Piano triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021, approvato dal Governo nel marzo del 2019;
   sottolineata altresì l'esigenza di procedere con determinazione nel processo di semplificazione degli adempimenti gravanti sui cittadini e sulle imprese, richiamando a tale proposito le misure contenute nel decreto-legge n. 135 del 2018, in materia di sostegno e semplificazione dei costi e degli adempimenti per le imprese (cosiddetto «decreto semplificazioni»), nonché le ulteriori misure deliberate dal Consiglio dei Ministri, che ha recentemente approvato dieci disegni di legge contenenti deleghe al Governo in materia di semplificazione e codificazioni;
   condivise, per quanto riguarda i temi della sicurezza pubblica, le priorità indicate dal Governo, consistenti: nel contrasto dei flussi migratori irregolari, in una logica di condivisione delle responsabilità della difesa delle frontiere esterne dell'Unione Europea; nella revisione dell'ordinamento degli enti locali, per contrastare il condizionamento dei poteri criminali e la corruzione; nella lotta contro tutte le mafie e le organizzazioni criminali, anche attraverso nuovi strumenti, per colpirne le ricchezze illecitamente accumulate; nel potenziamento dell'innovazione tecnologica e nell'introduzione delle modifiche ordinamentali per la lotta alla criminalità diffusa;
   sottolineata l'esigenza di realizzare la modernizzazione degli ordinamenti del personale delle Forze di Polizia, completando e integrando il processo di revisione avviato dal decreto legislativo n. 95 del 2017, esercitando anche la nuova delega conferita al Governo in materia di riordino dei ruoli delle Forze armate e delle Forze di polizia sulla base delle risorse presenti nel fondo di cui all'articolo 35 del medesimo decreto-legge n. 113, di cui la legge di bilancio 2019 ha disposto ulteriori rifinanziamenti;
   condiviso, per quanto riguarda i temi dell'immigrazione, il nuovo approccio avviato dal Governo con riferimento alle politiche di contenimento dei flussi migratori verso l'Europa, nonché per quanto concerne la revisione dei meccanismi di protezione umanitaria, la riforma del sistema di accoglienza e il rafforzamento delle misure per il contrasto dell'immigrazione clandestina;
   sottolineata la rilevanza delle riforme costituzionali attualmente in corso di esame, nella prospettiva di migliorare la qualità delle decisioni politiche, attraverso una più ampia ed effettiva partecipazione dei cittadini alla vita politica, nonché di favorire una maggiore efficacia delle attività delle Camere;
   condivisa l'intenzione del Governo di procedere alla reingegnerizzazione del Sistema Informativo Elettorale (S.I.EL) per l'adeguamento delle infrastrutture tecnologiche al nuovo sistema di assegnazione dei seggi, sia in termini di flessibilità operativo-gestionale sia di interoperabilità, garantendo un funzionale sistema a supporto tecnico-operativo delle prefetture e dei comuni;
   ricordato che sin dalla scorsa Legislatura sono stati avviati i negoziati tra il Governo e alcune regioni per dare attuazione alle previsioni dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, relativamente all'attribuzione di forme e condizioni di autonomia ulteriori alle regioni ordinarie rispetto a quanto previsto nel riparto di competenze legislative fra Stato e regioni e che tali trattative sono proseguite nel corso dell'attuale Legislatura, tenendo conto anche della richiesta delle regioni interessate di estendere la discussione ad ulteriori materie;Pag. 9
   sottolineato al riguardo come, a seguito della conclusione delle predette intese, i relativi disegni di legge dovranno essere oggetto di esame parlamentare;
   valutata positivamente l'intenzione del Governo di procedere a una revisione sistematica dell'ordinamento degli enti locali, che ridefinisca il complessivo assetto della materia,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 10

II COMMISSIONE PERMANENTE
(Giustizia)

(Relatrice: GIULIANO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La II Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento in oggetto;
   rilevato che:
    il Consiglio europeo con la raccomandazione n. 2 per il 2018 , riprendendo sostanzialmente quanto già previsto nella omologa raccomandazione per il 2016 e 2017, invita l'Italia a «ridurre la durata dei processi civili in tutti i gradi di giudizio, facendo rispettare le norme di disciplina procedurale, incluse quelle già prese in considerazione dal legislatore», nonché ad «aumentare l'efficacia della prevenzione e repressione della corruzione riducendo la durata dei processi penali e attuando il nuovo quadro anticorruzione»;
    nel Programma nazionale di riforma 2019 (PNR), è inserita una serie di azioni strategiche concernenti il processo civile, il processo penale, la lotta alla corruzione e il sistema penitenziario. Tali azioni sono dirette a rendere complessivamente più efficiente il «sistema giustizia»;
    in particolare, per quanto concerne il processo civile, nel PNR 2019 è prefigurato un ambizioso intervento normativo, diretto a semplificare il rito civile e ad accelerare i tempi di definizione dei processi;
    parimenti, tra le azioni strategiche contemplate dal PNR, figura anche la riforma del processo penale, con l'obiettivo di assicurare la ragionevole durata del processo e di rafforzare le garanzie difensive;
    sono, inoltre, previsti interventi diretti a migliorare le condizioni e il funzionamento del sistema penitenziario, al fine di realizzare un processo di riqualificazione che permetta di superare le carenze strutturali delle carceri e di contrastare Pag. 11l'emergenza del sovraffollamento, nonché misure dirette a contrastare, sul fronte della lotta alle mafie e alle organizzazioni criminali, i fenomeni di illecita accumulazione di ricchezze e capitali;
   preso favorevolmente atto degli interventi già previsti dalla legge di bilancio 2019, consistenti sia nel reclutamento di nuovo personale amministrativo non dirigenziale, sia nella riqualificazione di quello già in servizio;
   valutato altresì con favore il previsto ampliamento della dotazione organica della magistratura ordinaria, incrementata di 600 unità, così come il previsto reclutamento, nel triennio 2019-2021, di nuovi magistrati;
   condivise, infine, le misure adottate dall'Esecutivo nell'ambito della lotta alla corruzione, relativamente alla quale la Commissione europea, nel Country Report del 27 febbraio 2019, ritiene significativi i progressi compiuti dall'Italia, in particolare attraverso l'approvazione della legge n. 3 del 2019 (c.d. Spazzacorrotti),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 12

III COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari esteri e comunitari)

(Relatore: CABRAS)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La III Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII n. 2 e Allegati);
   richiamate le Raccomandazioni indirizzate all'Italia dal Consiglio ECOFIN il 13 luglio 2018;
   evidenziate le criticità del contesto economico internazionale nel 2018, caratterizzato dal rallentamento della crescita dovuta ad un ridotto dinamismo del commercio internazionale a causa dalle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina, dell'emergere di tensioni geopolitiche in altri rilevanti Paesi e dell'accresciuta instabilità socio-economica all'interno di alcuni Paesi emergenti;
   evidenziato, altresì, che:
    il contesto di crescente incertezza ha dispiegato effetti sulla domanda interna dei principali Paesi attraverso un sensibile calo degli investimenti e una moderazione dei consumi, con una battuta d'arresto che ha interessato soprattutto l'attività manifatturiera, facendo risultare particolarmente esposte quelle economie che, come nel caso della Germania ma anche dell'Italia, sono tuttora altamente specializzate nel settore industriale;
    il rallentamento della crescita globale ha interessato anche le principali economie asiatiche, inclusa la Cina, che ha registrato il tasso di crescita medio annuo più basso dal 1990 ma la cui strategia di politica economica, fondata su una politica fiscale, a sostegno delle imprese, il sostegno alle amministrazioni locali, induce a formulare proiezioni positive, prefigurando una graduale moderazione della crescita verso livelli sostenibili di medio-lungo periodo;Pag. 13
    con riferimento al 2018, il DEF evidenzia per l'economia italiana un andamento coerente con un contesto macroeconomico internazionale ed europeo più difficile di quanto previsto in autunno, come evidenzia una crescita del PIL reale dello 0,9 per cento nel 2018, in diminuzione rispetto all'1,6 per cento registrato nel 2017;
    sottolineato che l'indebolimento della dinamica è derivato, secondo quanto evidenziato dallo stesso ISTAT, da un netto ridimensionamento del contributo positivo della domanda interna e, in particolare, della componente dei consumi privati;
    emerge la tendenza favorevole del mercato del lavoro, considerato che nel 2018 la crescita degli occupati, secondo il dato di contabilità nazionale, è stata dello 0,9 per cento e il tasso di disoccupazione si è ridotto di 0,6 punti percentuali rispetto al 2017, scendendo al 10,6 per cento;
    secondo le stime tendenziali formulate nel DEF per il 2019, le misure previste dalla legge di bilancio per il 2019, in primis il Reddito di cittadinanza e le misure pensionistiche del decreto-legge n. 4 del 2019 («Quota 100»), dovrebbero fornire uno stimolo ai consumi privati e contribuire ad una graduale ripresa della crescita trimestrale del PIL nei limiti dei rischi al ribasso legati all'incertezza riguardante il commercio internazionale e alla minaccia del protezionismo;
    in generale, il principale motore della crescita si confermerebbe essere la domanda interna, nei limiti dell'effetto che potrebbe derivare nel periodo 2020 – 2021 dall'incremento dell'IVA;
    con riferimento agli ambiti di diretto interesse della III Commissione, il PNR ribadisce che l'azione del Governo sarà finalizzata, nel solco della tradizionale collocazione politico-internazionale italiana, alla tutela degli interessi nazionali, «prestando la massima attenzione nella destinazione delle relative risorse, a fronte dei costi associati» e dando priorità alla tutela del made in Italy ed alla promozione dell'internazionalizzazione delle imprese italiane, cui contribuisce in modo decisivo la rete diplomatico consolare;
    in tema di Aiuto pubblico allo sviluppo il DEF evidenzia che sulla base di stime preliminari, nel 2018 l'APS italiano dovrebbe attestarsi su 4,24 miliardi di euro, pari allo 0,24 per cento del Reddito nazionale lordo, con un decremento di 1 miliardo rispetto al 2017, attribuibile in larga misura alla riduzione delle spese destinate all'accoglienza temporanea in Italia dei rifugiati e dei richiedenti asilo, rispetto al quale il Governo conferma l'esigenza di un riallineamento dell'Italia agli standard internazionali in materia di APS, proseguendo il percorso di avvicinamento all'obiettivo dello 0,7 per cento del RNL fissato nel 2015 dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile;
    nell'auspicio di un maggiore coordinamento delle politiche pubbliche nel settore della cooperazione internazionale, con l'obiettivo di migliorare la qualità e la coerenza dell'azione dell'Italia in tema di APS;
    sottolineata l'esigenza affinché la prospettata Strategia Generale Nazionale di Sicurezza sia predisposta nell'alveo delle linee direttrici di politica estera del nostro Paese, che rappresentano il perimetro di riferimento di ogni politica di sicurezza e difesa, soprattutto per i profili di proiezione internazionale negli specifici teatri di crisi, tenuto conto che per il 2020 il Fondo per il finanziamento delle missioni internazionali sarà rifinanziato per 1,5 miliardi di euro;
    richiamato il riferimento ad azioni di politica estera coerenti con le sfide ambientali, che contemplano la prosecuzione della partecipazione del nostro Paese alla definizione del Quadro generale per la biodiversità post-2020 nell'ambito della Convenzione di Rio de Janeiro sulla diversità biologica ed il rafforzamento della partecipazione italiana ai processi internazionali di governance;
    richiamati i contenuti dell'allegata Relazione sul monitoraggio degli obiettivi di Pag. 14spesa dei Ministeri per il ciclo 2018-2020 con riferimento all'andamento delle misure di contenimento della spesa del MAECI;
    sottolineato che il PNR evidenzia la necessità di ridurre in maniera sostanziale le barriere agli investimenti, sia pubblici che privati, in linea con le osservazioni formulate dalla Commissione europea e che in tale prospettiva, il Governo intende dare priorità alla tutela del Made in Italy ed alla promozione dell'internazionalizzazione delle imprese italiane;
    evidenziato altresì che il DEF conferma gli obiettivi fondamentali dell'azione del governo rispetto alla progressiva riduzione del gap di crescita con la media europea e, al contempo, il rapporto debito/PIL;
    ribadito che il Programma nazionale di riforma s'inserisce pienamente nel solco dei provvedimenti già approvati e della strategia di politica economica che hanno dato la priorità all'inclusione sociale, al contrasto alla povertà, all'avvio al lavoro della popolazione inattiva e al miglioramento dell'istruzione e della formazione;
    sottolineata, infine, l'esigenza di un cambiamento a livello di Unione europea del modello di crescita che, senza pregiudicare la competitività dei Paesi dell'Unione, si basi maggiormente sulla promozione della domanda interna e su una rivisitazione dell'approccio di politica economica, dalle regole di bilancio alla politica industriale, commerciale, degli investimenti e dell'innovazione dell'Unione europea,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 15

IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)

(Relatore: Giovanni RUSSO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La IV Commissione,
   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2, e Allegati);
   rilevato che:
    il documento in esame sottolinea come il Governo intenda migliorare e rendere più efficiente il settore della Difesa, assegnando un'elevata priorità al tema della sicurezza attraverso uno strumento militare efficace e moderno;

    a tal fine, «duplice uso sistematico delle Forze armate» e «resilienza» sono le due parole chiave che, in continuità con le linee programmatiche presentate dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta al Parlamento lo scorso 26 luglio 2018, devono orientare l'intero Comparto della Difesa;
    nel documento si evidenzia, altresì, che il Governo rimane fortemente impegnato a profondere ogni sforzo per assicurare il più efficace e virtuoso utilizzo dei fondi assegnati alla Difesa, nonché a garantire i livelli di finanziamento necessari alla modernizzazione delle Forze armate, al fine di preservarne ed accrescerne le capacità operative ed adeguare, progressivamente, la dimensione del nostro sforzo economico-finanziario agli impegni assunti in ambito NATO e UE;
    notevole importanza viene data al fatto che lo strumento militare abbia svolto e continuerà a svolgere, con sempre maggiore impegno, rilevanti iniziative in concorso e a sostegno delle autorità civili in caso di disastri naturali o antropici e, pertanto, anche gli equipaggiamenti per le Forze armate, o almeno buona parte di essi, Pag. 16dovranno essere disegnati e costruiti in vista di un loro molteplice uso militare e civile;
    massima attenzione viene altresì rivolta al personale, militare e civile, che rappresenta la risorsa fondamentale della Difesa, proseguendo l'azione di salvaguardia della salute e la tutela della sicurezza, la valorizzazione della condizione e delle professionalità di tutte le categorie attraverso lo sblocco del turn over, la pianificazione di nuove assunzioni, nonché la compiuta regolamentazione dell'esercizio dell'associazionismo sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di Polizia ad ordinamento militare;
    particolare attenzione viene infine posta, nell'analisi dei fattori di rischio del Paese, alla minaccia cibernetica e alla conseguente necessità di investire in adeguati programmi di difesa cibernetica,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 17

VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)

(Relatore: TRANO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La VI Commissione,
   esaminato il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati),
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 18

VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)

(Relatrice: CARBONARO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La VII Commissione,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il Documento di Economia e Finanza 2019 (Doc. LVII, n.2 e Allegati);
   preso atto che sono indicati quali collegati alla manovra di finanza pubblica il disegno di legge in materia di istruzione, università, alta formazione artistica, musicale e coreutica, ricerca e attività sportiva scolastica e universitaria, nonché di riassetto, semplificazione e codificazione della normativa dei medesimi settori; il disegno di legge di delega al Governo per il riordino della materia dello spettacolo e per la modifica del codice dei beni culturali; il disegno di legge delega 1603-ter, «Disposizioni per il contrasto della violenza in occasione di manifestazioni sportive», derivante dallo stralcio effettuato alla Camera rispetto al disegno di legge n. 1603, recante originariamente «Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché misure di contrasto della violenza in occasione delle manifestazioni sportive e di semplificazione», già qualificato come collegato alla manovra di finanza pubblica;
   considerato l'incremento delle risorse pubbliche destinate all'istruzione e alla ricerca, anche a livello qualitativo e valutate positivamente le misure previste, quali il credito di imposta in ricerca e sviluppo e le nuove disposizioni sul «rientro dei cervelli», con un'estensione dei benefici a partire dall'anno di imposta 2020;
   considerato l'impegno a proseguire gli sforzi per contrastare l'abbandono scolastico e le misure realizzate, quali la semplificazione della procedura concorsuale per l'accesso alla professione docente, Pag. 19la soppressione della «chiamata per competenze» o «chiamata diretta» dei docenti prevista dalla legge n. 107 del 2015 (cosiddetta «Buona scuola»), l'immissione in ruolo entro settembre 2019 dei candidati ammessi al corso-concorso per dirigenti scolastici, l'introduzione di modifiche all'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, la riduzione e ridefinizione dell'alternanza scuola-lavoro;
   considerati altresì l'impegno al reclutamento dei docenti con titoli idonei all'insegnamento della lingua inglese, della musica e dell'educazione motoria nella scuola primaria, all'introduzione di una misura di perequazione che incrementi il Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione, previsto dal decreto legislativo n. 65 del 2017, e le misure con le quali è stato incrementato il tempo pieno con posti aggiuntivi nella scuola primaria, con le quali sono state stanziate – nell'ambito delle politiche per la famiglia, la disabilità e l'inclusione sociale – ulteriori risorse destinate al rifinanziamento degli interventi di contrasto della povertà educativa minorile, nonché le misure per favorire l'inclusione scolastica e con le quali sarà rafforzata la formazione dei docenti di sostegno, e quelle per l'avvio della mappatura satellitare degli edifici scolastici ai fini della sicurezza degli edifici scolastici, cui si aggiungono anche le azioni di mitigazione del rischio sismico quali, in primis, il finanziamento per le verifiche di vulnerabilità e i progetti di adeguamento delle Scuole in zone a rischio sismico 1 e 2;
   rilevato positivamente l'impegno a definire misure vòlte ad ampliare la platea degli studenti universitari che beneficiano dell'esenzione contributiva, a favorire la stabilizzazione da parte delle Regioni del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio e per la semplificazione delle procedure amministrative per l'erogazione delle stesse, a definire una revisione dei corsi a numero programmato, a consentire l'assunzione di ricercatori di «tipo b» e le relative progressioni di carriera, grazie all'incremento del Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO), a rafforzare gli investimenti pubblici in ricerca e a incentivare lo strumento del partenariato pubblico-privato;
   considerato altresì l'impegno a introdurre semplificazioni nei processi di acquisto di beni e servizi nel mondo della ricerca, a proseguire la partecipazione del sistema di ricerca italiano alle iniziative finanziate dalla Commissione europea e nel nuovo programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte Europa, a completare il processo di riforma del sistema di reclutamento nel settore dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e a ultimarne la fase di statizzazione;
   preso atto che sarà intrapreso un piano straordinario di assunzioni per fronteggiare il deficit di organico nel settore dei Beni culturali, che – tra le misure per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali – si procederà a una mappatura dei beni culturali abbandonati e non utilizzati, alla prevenzione del rischio per i siti archeologici, alla realizzazione di un Catalogo unico nazionale digitale del patrimonio culturale, al monitoraggio della gestione dei siti UNESCO italiani, allo sviluppo di reti museali, alla sperimentazione di card digitali per usufruire di beni e attività culturali, alla valorizzazione della moda e del design;
   preso atto con favore che, sempre nel settore dei beni culturali, sarà attribuita valenza strategica alla sicurezza del patrimonio culturale, implementando l'Unità per la sicurezza del patrimonio culturale; che tra le finalità del Fondo per gli investimenti degli enti territoriali è prevista anche la valorizzazione dei beni culturali e ambientali; che sarà promosso un piano per la digitalizzazione del patrimonio culturale; che saranno investite risorse per la promozione della cultura tra i giovani, per progetti dei territori e per iniziative nei settori dell'arte contemporanea, Pag. 20dell'archeologia, dell'architettura, della riqualificazione delle periferie e dell'innovazione; che saranno migliorati i criteri per l'assegnazione delle risorse del Fondo unico per lo spettacolo (FUS); che saranno avviate azioni per il risanamento delle Fondazioni lirico-sinfoniche; che il Governo redigerà – in attuazione di apposita delega legislativa – il «Codice dello spettacolo» e saranno apportate modifiche al Codice dei beni culturali e del paesaggio; che si rafforzerà la capacità del Mezzogiorno di gestire progetti culturali e che saranno incentivati progetti di promozione delle attività culturali nelle scuole e nelle Università,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1. assicurare un adeguato e crescente stanziamento di risorse finanziarie per il sostegno ai settori «Cultura e Conoscenza», intesi nelle loro molteplici declinazioni quali Istruzione, Università, Ricerca e tutela e valorizzazione dei beni culturali;
   2. garantire che eventuali revisioni della spesa pubblica non riguardino il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nonché il Ministero dei beni e delle attività culturali i cui bilanci sono stati ampiamenti ridotti nel corso degli ultimi decenni;
   3. in merito al rinnovo contrattuale dei lavoratori del comparto «Istruzione e Ricerca», per il triennio 2019-2021, si ritiene opportuno prevedere un incremento salariale più consistente quale segnale di attenzione e valorizzazione del personale, anche al fine di ridurre progressivamente il divario con le retribuzioni degli altri Paesi UE;
   4. favorire interventi finalizzati ad affrontare il problema del decremento degli alunni in ambito scolastico e del conseguente fenomeno del sovraffollamento, rivolgendo particolare attenzione alle classi in cui sono presenti alunni diversamente abili e a quelle di scuola secondaria di secondo grado il cui numero supera il computo dei 30 alunni arrivando, talvolta, fino a 36;
   5. intervenire sulla prospettata autonomia regionale affinché vengano rispettati i principii costituzionalmente garantiti in riferimento al sistema scolastico nazionale e al diritto allo studio, definendo i livelli essenziali di prestazione da garantire in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.

Pag. 21

VIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

(Relatore: PAROLO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La VIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati);
   preso atto della relazione introduttiva svolta dal relatore nella seduta del 16 aprile;
   esaminati nella seduta del 17 aprile i contenuti dell'allegato VIII «Rapporto sugli indicatori di benessere equo e sostenibile» nonché dell'allegato VIII «Strategie per una nuova politica della mobilità in Italia», trasmessi alla Commissione in pari data;
   apprezzate le azioni per perseguire l'obiettivo di dare impulso agli investimenti e ridurre i tempi di esecuzione delle opere pubbliche, coinvolgendo nuovi soggetti istituzionali, superando le complessità dell'attuale normativa di settore, rafforzando lo strumento del partenariato pubblico privato e adottando innovative modalità di selezione, finanziamento e monitoraggio della realizzazione delle infrastrutture;
   condivise le linee strategiche delineate nel Documento riguardo gli interventi di manutenzione e adeguamento della rete stradale e ripristino e alla messa in sicurezza delle infrastrutture a rischio sismico, che devono costituire una priorità nella politica infrastrutturale del Paese;
   preso atto positivamente degli interventi già in fase di realizzazione e di quelli prefigurati per il prossimo futuro in materia di mitigazione de rischi sismici, idraulici e idrogeologico nonché nel settore delle infrastrutture idriche;
   ritenuta opportuna la valorizzazione delle opere di messa in sicurezza e manutenzione Pag. 22della rete viaria, assegnando carattere di urgenza agli interventi riferiti a a ponti, viadotti e gallerie, nonché la attività di riequilibrio dei rapporti tra interessi pubblici e privati nell'ambito delle concessioni autostradali;
   condivise le misure approntate per rispondere alle principali sfide in campo ambientale, in materia di inquinamento atmosferico, cambiamenti climatici, tutela della biodiversità e delle aree protette, protezione e sicurezza del territorio, uso sostenibile delle risorse e sviluppo dell'economia circolare;
   evidenziato come si siano notevolmente ridotte le procedure di infrazione aperte nei confronti dell'Italia, in particolar modo nel settore dell'ambiente e come l'Italia si stia adeguatamente impegnando per attuare gli impegni di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra;
   esaminati nella seduta del 17 aprile i contenuti dell'allegato VIII «Rapporto sugli indicatori di benessere equo e sostenibile» nonché dell'allegato VIII «Strategie per una nuova politica della mobilità in Italia», trasmessi alla Commissione in pari data;
   evidenziato che in tema di ciclo integrato delle risorse idriche viene erroneamente citata come testo base adottato dalla commissione ambiente la proposta di legge n. 773 invece della proposta n. 52 a cui è abbinata la proposta n. 773,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 23

IX COMMISSIONE PERMANENTE
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

(Relatrice: MACCANTI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La IX Commissione,
   esaminati, per i profili di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2) e i relativi Allegati;
   condivise le iniziative del programma nazionale di riforme per lo sviluppo di Intelligenza artificiale, Blockchain e Internet of things;
   sottolineata l'importanza di implementare la Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga e lo sviluppo della tecnologia 5G;
   apprezzata la destinazione una quota del Fondo per il rilancio degli investimenti e lo sviluppo del Paese alla realizzazione, sviluppo e sicurezza di sistemi di trasporto pubblico di massa;
   evidenziata l'importanza del ricorso ad innovazioni tecnologiche al fine di diminuire i tempi di percorrenza sulle medie distanze;
   apprezzato l'intendimento del Governo di affidare a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) alcune tratte oggi gestite dalle Regioni;
   sottolineata l'esigenza di dare rapida attuazione al Piano strategico della mobilità sostenibile;
   valutata positivamente la previsione di un Piano di grandi investimenti nelle zone economiche speciali (ZES);
   condivisa infine l'impostazione dell'allegato relativo alle strategie per una nuova politica della mobilità in Italia, che sottolinea le rilevanti interazioni tra l'ecosistema delle infrastrutture, dei trasporti e del territorio ed i settori delle telecomunicazioni e delle reti di distribuzione dell'energia,
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PARERE FAVOREVOLE

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X COMMISSIONE PERMANENTE
(Attività produttive, commercio e turismo)

(Relatore: CARABETTA)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La X Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati),
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

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XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)

(Relatore: TUCCI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La XI Commissione,
   esaminato, per quanto di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (DOC. LVII, n. 2) e i relativi allegati;
   preso atto che, a causa del significativo deterioramento del contesto economico congiunturale rispetto a quello rappresentato dalla Nota di aggiornamento al DEF 2018, esaminata nello scorso mese di ottobre, il Governo ha ritenuto di dover procedere a una generale revisione delle stime presentate in tale sede;
   considerato, nel quadro macroeconomico tendenziale, il peggioramento delle grandezze riguardanti il mercato del lavoro già per quanto riguarda il 2018, con riflessi negativi sull'intero quadro di previsione a legislazione vigente, in base al quale il tasso di variazione dell'occupazione, espresso in unità lavorative annue (ULA), è stimato ridursi dello 0,2 per cento nel 2019 e aumentare dello 0,2 per cento nel 2020, dello 0,5 per cento nel 2021 e dello 0,6 per cento nel 2022; il tasso di variazione dell'occupazione, espresso in termini di forze lavoro (FL), è stimato in riduzione dello 0,3 per cento nel 2019 e dello 0,1 per cento nel 2020 e, successivamente, in crescita dello 0,5 per cento nel 2021 e dello 0,6 per cento nel 2022; il tasso di disoccupazione è stimato aumentare nel 2019 e nel 2020, rispettivamente, all'11 per cento e all'11,2 per cento, per ridursi al 10,9 per cento nel 2021 e al 10,6 per cento nel 2022;
   apprezzato che, con riferimento al tasso di disoccupazione, il DEF fornisce anche la stima della variazione al netto dell'effetto dell'attivazione di nuove forze lavoro incentivate dal reddito di cittadinanza, che risulta essere pari al 10,5 per Pag. 26cento nel 2019, al 9,7 per cento nel 2020, al 9,3 per cento nel 2021 e al 9 per cento nel 2022;
   rilevato, con riferimento alle previsioni tendenziali, che il Governo attribuisce effetti positivi sulla crescita, già nel 2019, alle misure introdotte con la legge di bilancio 2019, che cominceranno a dispiegare i propri effetti dal secondo trimestre dell'anno: in particolare, il reddito di cittadinanza dovrebbe innalzare la crescita del PIL reale di 0,2 punti percentuali sia nel 2019 sia nel 2020, mentre le modifiche al sistema previdenziale avrebbero un effetto neutrale quest'anno e aumenterebbero invece la crescita di 0,1 punti percentuali nel 2020;
   preso atto che, nel quadro tendenziale 2020-2022, a causa del perdurare degli effetti della debole fase ciclica, nonostante le ricadute positive del Reddito di Cittadinanza e di Quota 100, il numero degli occupati in termini di forze lavoro si ridurrebbe dello 0,3 per cento e tornerebbe in territorio positivo, successivamente, con una crescita dello 0,6 per cento a fine periodo;
   considerato che, tenendo conto dell'impatto positivo sia del Reddito di Cittadinanza sia di Quota 100 sull'offerta di lavoro, pur in una fase ciclica debole, il DEF prevede il tasso di disoccupazione in lieve aumento nel 2019 (11,0 per cento) e nel 2020 (11,2 per cento) e in progressiva riduzione, fino a tornare sui livelli del 2018, a fine periodo, mentre stima che la dinamica dei salari pro-capite rallenterà nel 2019 rispetto al 2018, restando modesta nel triennio successivo, e che il tasso di crescita del costo del lavoro per unità di prodotto, risentendo del moderato aumento della produttività, aumenterà in media dell'1 per cento nell'orizzonte di previsione (2019-2022);
   rilevato che il Governo prevede l'aumento dei contributi sociali del 2,4 per cento nel 2019 e un loro rallentamento nel 2020 e 2021, con tassi pari all'1,5 per cento e all'1,7 per cento; una moderata crescita dei redditi da lavoro dipendente, pari allo 0,4 per cento nel 2019 e dello 0,8 per cento nel 2020, un calo dello 0,2 per cento e una nuova crescita dello 0,6 per cento a fine periodo;
   considerato che tale dinamica considera gli effetti incrementativi dei rinnovi contrattuali e delle risorse stanziate dall'ultima legge di bilancio, delle assunzioni in deroga disposte dalle leggi di bilancio per il 2018 e per il 2019, nonché gli effetti, di segno opposto, del maggior numero di pensionamenti attesi già dal 2019 per effetto di Quota 100, del venir meno dal 2021 del finanziamento, a legislazione vigente, delle missioni internazionali di pace e, dall'anno scolastico 2020-2021, del finanziamento del cosiddetto «organico di fatto» della scuola;
   preso atto che il DEF stima l'aumento rispetto al PIL delle prestazioni sociali in denaro, comprendenti la spesa per pensioni, che aumentano al 20,5 per cento nel 2019 (277,4 miliardi di euro), al 20,7 per cento nel 2020 (287,3 miliardi di euro), al 20,8 per cento nel 2021 (297 miliardi di euro) e, con un lieve decremento, al 20,7 per cento nel 2022 (305,1 miliardi di euro);
   osservato che la spesa pensionistica è stimata in 86,6 miliardi di euro nel 2019 (15,6 per cento del PIL), 89,6 miliardi di euro nel 2020 (15,8 per cento del PIL), 90,8 miliardi di euro nel 2021 (15,9 per cento del PIL) e 91,9 miliardi di euro nel 2022 (15,9 per cento del PIL);
   rilevato che, con riferimento al medio e lungo periodo, il medesimo aggregato della spesa pensionistica in rapporto al PIL è stimato in crescita a partire dal 2018, raggiungendo il 18,4 per cento nel 2042, per poi, nella fase finale del periodo di previsione, ridursi rapidamente, attestandosi al 14,7 per cento nel 2060 e al 13,8 per cento nel 2070, come risulta dal focus sulle previsioni di medio e lungo periodo recato, come ogni anno, dal DEF;
   condiviso l'impegno del Governo, che nel DEF preannuncia che il tema del Pag. 27lavoro continuerà ad avere un posto centrale nell'azione di politica economica, con l'obiettivo di garantire condizioni di impiego più dignitose e adeguate retribuzioni;
   considerato che il DEF fa anche riferimento all'impegno a valutare l'opportunità di introdurre un salario minimo orario per i settori non coperti da contrattazione collettiva e alla previsione di trattamenti congrui per l'apprendistato nelle libere professioni, a cui si aggiunge anche l'intenzione di continuare a lavorare per la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e degli adempimenti burocratici, anche attraverso la digitalizzazione;
   osservato che, in tale contesto, rientrano nel Programma nazionale di riforma il sostegno all'occupazione femminile e giovanile e le politiche per il secondo percettore di reddito e i cosiddetti «white jobs», per il mercato del lavoro dei professionisti sanitari;
   constatato che il Governo ha in programma di proseguire l'azione di contrasto al precariato attraverso l'estensione dell'equo compenso e della normativa in vigore sul lavoro accessorio, al fine di regolamentare questo tipo di rapporto di lavoro (come baby-sitter e lavoro agricolo stagionale non inquadrabile in nessun contratto di lavoro) e di tutelare la dignità del lavoratore;
   apprezzato che rientra nei programmi del Governo, in continuità con quanto previsto dalla legge di bilancio 2019, il miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro, con la modifica del Testo unico sulla sicurezza, la previsione di adempimenti semplificati per le piccole e medie imprese e l'aumento delle risorse da destinare al personale addetto ai controlli e alla verifica della corretta applicazione delle normative in materia;
   considerato che, con riferimento alle riforme strutturali, il Governo conta di accedere al Programma di supporto della Commissione europea (Structural Reform Support Programme – SRSP) per il prossimo periodo di programmazione 2021-2027, presentando progetti di alta qualità e ambizione, e che, per il 2019, sono stati concessi contributi finanziari, nell'ambito di tale programma, anche per i progetti relativi al miglioramento della performance e la riforma dei centri per l'impiego, al rafforzamento del sistema delle politiche attive del lavoro, al sostegno per il rafforzamento della governance inter-istituzionale della lotta al caporalato;
   rilevato, con riferimento al settore del pubblico impiego, che, tra le principali linee di intervento del programma di Governo, il DEF sottolinea l'intenzione di portare alla definitiva approvazione il disegno di legge cosiddetto «Concretezza» e conta sull'approvazione anche del disegno di legge, attualmente all'esame del Senato, recante: «Deleghe al Governo per il miglioramento della Pubblica Amministrazione» (S. 1122), i cui ambiti di intervento sono: accesso al pubblico impiego; merito e premialità; dirigenza pubblica; razionalizzazione delle procedure di mobilità del personale pubblico e della disciplina degli incarichi ad essi conferibili; contrattazione collettiva del pubblico impiego;
   preso atto che, alla luce delle politiche che il Governo intende intraprendere, le grandezze relative al mercato del lavoro, come risulta nel quadro programmatico, risultano in miglioramento, in quanto l'occupazione in termini ULA, dopo una riduzione dello 0,1 per cento nel 2019, riprende a crescere dello 0,3 per cento nel 2020, dello 0,6 per cento nel 2021 e dello 0,5 per cento nel 2022; l'occupazione espressa in termini di forza lavoro (FL), dopo una riduzione dello 0,2 per cento nel 2019, aumenta dello 0,1 per cento nel 2020 e dello 0,6 per cento per ciascuno degli anni 2021 e 2022; il tasso di disoccupazione aumenta all'11 per cento nel 2019 e all'11,1 per cento nel 2020, per poi ridursi al 10,7 per cento e al 10,4 per cento, rispettivamente, nel 2021 e nel 2022; il tasso di disoccupazione, che incorpora gli effetti delle misure di attivazione incentivate Pag. 28dal Reddito di Cittadinanza, è stimato ridursi al 10,5 per cento nel 2019, al 9,6 per cento nel 2020, al 9 per cento nel 2021 e all'8,8 per cento nel 2022,
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PARERE FAVOREVOLE

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XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)

(Relatrice: MENGA)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La XII Commissione,
  esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza per l'anno 2019 (Doc. LVII n. 2 e Allegati);
  considerato che:
   in materia di sanità, il Documento in esame, nella sezione relativa al Programma nazionale di riforma, nel dare conto degli interventi del Governo già illustrati nella Nota di aggiornamento del precedente DEF, ribadisce le criticità di medio-lungo periodo tra cui l'invecchiamento demografico e l'evoluzione della domanda dei servizi sanitari, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) in modo uniforme sul territorio nazionale, l'integrazione tra sistemi sanitari e assistenza sociale;
   al fine di risolvere le predette criticità, le azioni da intraprendere riguardano, in particolare, i seguenti ambiti:
   superamento della carenza di personale nel SSN previo aggiornamento dei parametri di spesa per il personale sanitario attraverso lo sblocco del turnover, nonché attraverso il completamento dei processi di assunzione e stabilizzazione del personale e l'aumento delle borse di studio per formare i medici specialisti e di medicina generale, già intrapresi attraverso le disposizioni recate, rispettivamente, dall'ultima legge di bilancio e dal decreto-legge in materia di semplificazioni;
   innovazione in campo sanitario, concernente soprattutto l'istituzione dell'Anagrafe nazionale dei vaccini e l'implementazione del Fascicolo sanitario elettronico;
   la prossima sottoscrizione, prevista dalla citata legge di bilancio 2019, del nuovo Patto per la salute 2019-2021, da Pag. 30concordare con le regioni, presupposto necessario per ottenere l'incremento del fabbisogno sanitario per gli anni 2020 e 2021 rispetto al livello del 2019; poiché tra le misure da definire nel redigendo Patto per la salute rientra la revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico degli assistiti, si auspica che, al fine di promuovere maggiore omogeneità della qualità delle cure ed equità nell'accesso ai servizi sanitari su tutto il territorio nazionale, si valuti di intervenire sul cosiddetto superticket;
   interventi in materia di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico delle attrezzature, anche attraverso l'insediamento presso il Ministero della salute di un'apposita cabina di regia diretta a selezionare le priorità;
   recepimento da parte delle regioni del nuovo Piano nazionale di governo delle liste d'attesa, già adottato a febbraio scorso in sede di Conferenza Stato-Regioni;
   si valuta positivamente la previsione, indicata nel Documento, dell'incremento della spesa sanitaria corrente, per l'anno in corso, per un importo pari a 118.061 milioni di euro (con un tasso di crescita del 2,3 per cento rispetto al 2018) e per il triennio 2020-2022, secondo un tasso pari all'1,4 per cento annuo, nonché un'inversione di tendenza rispetto al costante decremento del rapporto fra spesa sanitaria e Pil che, dopo una fase iniziale di riduzione per effetto delle misure di contenimento della dinamica della spesa, secondo le stime tornerebbe, dopo oltre un decennio, a mostrare un profilo crescente a partire dal 2023;
   è inoltre intenzione del Governo intervenire in materia di dirigenza sanitaria, apportando le necessarie modifiche al decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171; si auspica, quindi, che l'intervento sia volto a rescindere il legame tra le nomine dei dirigenti della sanità e la politica, con l'intento di attuare la decisa separazione tra politica e amministrazione nella gestione del SSN, tenuto conto che la commistione tra le due sfere rappresenta la causa più rilevante delle inefficienze in questo settore;
   per quanto riguarda il capitolo relativo al tema della famiglia e delle disabilità, il Documento precisa che s'intende proseguire nell'attuazione di politiche volte a invertire le tendenze demografiche in atto, perseguendo l'obiettivo di pervenire a un sistema più semplice e coordinato delle diverse misure di sostegno di natura assistenziale e fiscale;
   si esprime apprezzamento, in particolare, per le seguenti misure: l'istituzione dell'apposita «Struttura di missione per le politiche in favore delle persone con disabilità», incardinata presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Ministro per la famiglia e disabilità; l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un disegno di legge recante delega al Governo per l'adozione di un Codice in materia di disabilità, che prevede l'intervento in più ambiti settoriali; l'adozione del primo Piano triennale per la non autosufficienza, nel cui ambito addivenire anche ad una definizione e migliore classificazione della condizione di non autosufficienza;
   si auspica la realizzazione dei seguenti obiettivi programmatici indicati dal Documento di economia e finanza: attuazione della disciplina in materia di caregiver familiare; implementazione dell'assistenza sanitaria domiciliare; maggiore raccordo tra i diversi enti pubblici nella presa in carico delle persone con disabilità; semplificazione del sistema di accertamento sanitario per il riconoscimento della condizione di disabilità; aggiornamento dell'elenco delle patologie esonerate da visite di revisione e controllo,

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PARERE FAVOREVOLE

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XIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Agricoltura)

(Relatore: L'ABBATE)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La XIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati) che traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma per il prossimo triennio;
   rilevato che, per quanto concerne le principali linee di intervento illustrate nel Programma nazionale di riforma di interesse per la Commissione Agricoltura, il Governo intende dare maggiore impulso agli investimenti pubblici, invertendo la tendenza negativa in atto da molti anni, soprattutto a seguito della crisi economica, attraverso l'incremento delle risorse – tra cui il rifinanziamento complessivo del Fondo per lo sviluppo e la coesione per 4 miliardi di euro – e il miglioramento della capacità di spesa delle amministrazioni pubbliche;
   osservato che il Governo intende concludere la predisposizione delle Strategie Nazionali per l'Intelligenza Artificiale e per la Blockchain e che, nell'ambito delle politiche per l'innovazione, attribuisce un ruolo rilevante alla Strategia nazionale per Banda Ultra Larga e allo sviluppo della tecnologia 5G, indicando l'esigenza di una semplificazione della governance del settore;
   considerato che, con riferimento al settore dell'ambiente, il Governo individua come interventi prioritari la salvaguardia della biodiversità, la gestione delle aree protette e del capitale naturale, anche attraverso il contrasto al bracconaggio e al commercio illegale di specie protette e che, in materia di protezione del mare, intende rafforzare la partecipazione ai processi internazionali di governance e intende altresì incoraggiare il recupero dei rifiuti marini;Pag. 32
   rilevato inoltre che, con riguardo alla gestione sostenibile del territorio, il Governo intende promuovere la rigenerazione urbana mediante regole semplici e cogenti contro il consumo del suolo e che, nell'ambito delle linee di intervento riguardanti gli investimenti e le infrastrutture, prevede la riqualificazione delle infrastrutture idriche ai fini di un loro efficientamento;
   apprezzato che, per quanto concerne specificamente le linee di intervento delle politiche agricole, il Governo individua nella semplificazione delle procedure uno degli obiettivi chiave, ritenendo che la riduzione degli oneri burocratici rappresenti non solo una misura particolarmente attesa dal comparto primario, ma che costituisca anche uno dei presupposti per liberare risorse da destinare a progetti di eccellenza e di qualità;
   ritenuto, pertanto, urgente che il Governo presenti alle Camere, ai fini di una sua rapida approvazione, il disegno di legge sulle semplificazioni, approvato dal Consiglio dei ministri del 28 febbraio 2019, che, per il comparto agricolo, prevede una delega al Governo per migliorare la competitività e la sostenibilità delle filiere produttive, finalizzata, tra l'altro, alla revisione della normativa sul funzionamento dei mercati per garantire un corretto funzionamento delle regole di concorrenza del mercato e un'equa ripartizione dei margini lungo la filiera, alla previsione di un sistema di rilevazione dei prezzi e dei costi di produzione delle imprese per assicurare una maggiore trasparenza nelle relazioni contrattuali, nonché misure per incentivare l'aumento delle dimensioni delle aziende agricole, lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile e l'ammodernamento delle filiere;
   rammentato, per quanto riguarda il tema delle semplificazioni, che è attualmente all'esame della Commissione Agricoltura, in sede referente, la proposta di legge C. 982 recante «Disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura», che contiene importanti misure di semplificazioni rivolte sia al settore dell'agricoltura sia al settore della pesca, delle quali si reputa, pertanto, urgente una celere approvazione;
   valutato positivamente che, nell'ambito della riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole, il Governo intende realizzare una struttura che favorisca una interlocuzione semplice e diretta con gli operatori, le associazioni e tutte le istituzioni del sistema al fine di rafforzare ulteriormente la tutela del Made in Italy agroalimentare, in primo luogo attraverso la protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche a livello nazionale, europeo e internazionale, per contrastare l’Italian sounding e per promuovere le eccellenza agroalimentari italiane attraverso un sistema di etichettatura corretto e trasparente che garantisca la migliore tutela dei consumatori;
   richiamate al riguardo le importanti disposizioni contenute agli articoli 3-bis e seguenti del decreto legge n. 135 del 2018, recante Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione che, al fine di valorizzare la produzione nazionale e consentire ai consumatori scelte di acquisto consapevoli, ha delineato un complesso di interventi volti ad assicurare un sistema di etichettatura corretto e trasparente a tutela del Made in Italy;
   osservato con favore che, per il raggiungimento degli obiettivi di promozione del Made in Italy agroalimentare, il Governo intende, da un lato, investire nella ricerca e nella formazione professionale nel settore agricolo, e, dall'altro, rendere operativi i «distretti del cibo», nonché rafforzare il Piano strategico nazionale sul biologico e dare avvio alle mense biologiche certificate nelle scuole;Pag. 33
   rilevato positivamente che, in ambito forestale, il Governo intende adottare la prima Strategia forestale nazionale, tramite l'emanazione di un decreto interministeriale, in base all'articolo 6 del decreto legislativo n. 34 del 2018 (cosiddetto Testo unico sulle foreste);
   giudicato con favore che il Governo, nell'ambito del delicato negoziato per la riforma della politica agricola comune (PAC), tenuto conto degli effetti negativi che potrebbero derivare, soprattutto nelle aree più fragili del Paese, dalla prospettata riduzione degli incentivi, intende sostenere la necessità di redigere in sede europea un Piano strategico adattabile alle diverse realtà e che favorisca la competitività delle imprese agricole;
   apprezzato che, al fine di accrescere la competitività delle imprese agricole e di garantire, al contempo, una maggiore tutela dei consumatori, il Governo intende porre particolare attenzione alla sostenibilità delle filiere zootecniche nazionali, adottando un disciplinare unico sul benessere animale, cui gli allevatori potranno aderire su base volontaria, avvalendosi dell'eventuale contributo PAC;
   giudicato positivamente che il Governo ritiene fondamentale rafforzare la pesca marittima, anche attraverso un miglior utilizzo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP);
   considerato inoltre con favore che, con riferimento alle politiche di sostegno alle imprese e di riequilibrio territoriale, il Governo intende dare priorità alla promozione dell'internazionalizzazione delle imprese italiane, allo sviluppo delle aree sottoutilizzate, alla tutela dell'ambiente e all'uso delle energie alternative e rilevato che, in tale ottica, il Governo richiama l'approvazione in Consiglio dei Ministri di un decreto-legge così detto crescita, in corso di definizione, che introduce misure urgenti per la crescita economica, prevedendo in particolare sgravi e incentivi fiscali, nonché disposizioni per il rilancio degli investimenti privati e norme per la tutela del Made in Italy;
   considerate con favore le politiche che il Governo intende attuare per rafforzare le filiere agricole, attraverso il sostegno all'aggregazione dei produttori agricoli, alla garanzia di un percorso trasparente di formazione dei prezzi e di tracciabilità dei prodotti, nonché all'innovazione mediante il sostegno all'agricoltura di precisione;
   ritenuto inoltre di particolare rilievo, che, con riferimento all'impostazione strategica della politica di coesione 2014-2020, il DEF e il relativo Allegato recante la «Relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate» sottolineano, tra l'altro, l'importanza della Strategia nazionale per le aree interne del Paese, che rappresenta una azione diretta al sostegno della competitività territoriale sostenibile, al fine di contrastare, nel medio periodo, il declino demografico che caratterizza talune aree del Paese, evidenziando i progressi compiuti in relazione ad essa;
   richiamati i contenuti del decreto-legge n. 27 del 2019, in corso di conversione, recante interventi per il rilancio dei settori agricoli in crisi, che introduce un complesso di misure, che vanno dal contrasto alle fitopatie e alle epizoozie – con particolare riguardo ad alcune delle principali emergenze verificatesi nel territorio nazionale – e prevede l'attivazione di interventi compensativi, anche a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale, per le aziende agricole danneggiate da avversità atmosferiche e da calamità naturali, fornendo così una puntuale risposta alle esigenze in relazione alle quali la Commissione aveva formulato specifiche osservazioni in occasione dell'esame della Nota di aggiornamento al DEF 2018,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 34

XIV COMMISSIONE PERMANENTE
(Politiche dell'Unione europea)

(Relatore: MAGGIONI)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La XIV Commissione,
   esaminato il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2 e relativi Allegati);
   considerato che gli obiettivi principali previsti nel Documento sono in linea con le raccomandazioni del Consiglio, del 13 luglio 2018, sul programma nazionale di riforma 2018 dell'Italia;
   tenuto conto del mutato quadro macroeconomico europeo,
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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 35

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI

(Relatrice: FARO)

parere sul

Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2)

  La Commissione parlamentare per le questioni regionali,

  esaminati, per i profili di competenza, il documento di economia e finanza (DEF) 2019 e i relativi allegati;
   rilevato che:
    il documento delinea, con una scelta che merita apprezzamento, un percorso di miglioramento del saldo di bilancio strutturale più graduale rispetto alla raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea, al fine di evitare un'eccessiva restrizione di bilancio e tenuto conto delle condizioni sociali del Paese, ferma restando la graduale convergenza verso il pareggio strutturale di bilancio previsto dal Patto di stabilità e crescita;
    in questo quadro, nell'ambito del programma di stabilità, vengono stabiliti gli obiettivi programmatici di un aumento del PIL dello 0,2 per cento nel 2019 e dello 0,8 per cento nel 2020 e nel 2021; di un rapporto deficit/PIL del 2,4 per cento nel 2019, del 2,1 per cento nel 2020, dell'1,8 per cento nel 2021 e dell'1,5 per cento nel 2022; di un rapporto debito/PIL del 132,6 per cento nel 2019;
    il documento richiama l'importanza, nell'ambito del programma nazionale di riforma, dell'attuazione dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, con la stipula delle intese con le regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto;
    viene inoltre annunciata la presentazione di un disegno di legge delega per la revisione sistematica dell'ordinamento degli enti locali, al fine di ridefinire il complessivo assetto della materia, armonizzando le disposizioni originarie sia con la riforma del Titolo V della Costituzione sia con gli interventi di settore succedutisi negli anni;
    si richiama poi l'accordo sancito dalla Conferenza Stato-regioni nella riunione Pag. 36del 15 ottobre 2018, il quale, anche a seguito della sentenza n. 247 del 2017 della Corte costituzionale, ha stabilito che dal 2021 per le regioni a statuto ordinario e dal 2019 per gli altri enti territoriali venga applicata la regola dell'equilibrio di bilancio introdotta dalla legge n. 232 del 2016, con l'obbligo del rispetto dell'unico saldo non negativo in termini di competenza tra entrate finali e spese finali e dell'equilibrio di cassa finale; sono stati inoltre semplificati, attraverso l'utilizzo del Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE) gli adempimenti a carico degli enti territoriali relativi al monitoraggio e alla certificazione degli andamenti della finanza pubblica; è stata infine riconosciuta agli enti la possibilità di programmare le proprie risorse finanziarie nel medio-lungo periodo per assicurare il rilancio degli investimenti sul territorio;
    con riferimento alla spesa sanitaria, il documento ricorda che nel 2019 avrà avvio la negoziazione con le regioni per il nuovo Patto per la salute per il 2019-2021, mentre la legge di bilancio 2019 (L. n. 145 del 2018, articolo 1, co. 514, 518 e 526) ha definito il livello di finanziamento del Servizio sanitario per il triennio 2019-2021 in 114.474, 116.474 e 119.474 milioni di euro,
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PARERE FAVOREVOLE