Doc. XVIII, n. 41

VIII COMMISSIONE

(AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127
DEL REGOLAMENTO, SU:

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante Modifica della direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell'Unione, della decisione (UE) 2015/1814 relativa all'istituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato nel sistema dell'Unione per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra e del regolamento (UE) 2015/757 (COM(2021)551 final e allegato)

Approvato il 25 maggio 2022

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DOCUMENTO FINALE APPROVATO

  L'VIII Commissione,

   esaminate, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento la proposta di direttiva recante modifica della direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell'Unione, della decisione (UE) 2015/1814 relativa all'istituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato nel sistema dell'Unione per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra e del regolamento (UE) 2015/757;

   premesso che il sistema di scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra (Emission trading system –ETS) rappresenta uno dei pilastri della politica climatica dell'Unione europea e che la sua revisione costituisce una delle proposte centrali nell'ambito del pacchetto denominato «Pronti per il 55 per cento» («Fit for 55 per cento»), volto ad adeguare la normativa dell'Unione ai nuovi obiettivi fissati dal regolamento per il clima, ed in particolare per conseguire una riduzione di almeno il 55 per cento delle emissioni di gas ad effetto serra rispetto ai livelli del 1990 e porre le basi per il raggiungimento della neutralità climatica nel 2050;

   considerato che:

    il pacchetto «Pronti per il 55 per cento» rappresenta uno strumento decisivo per conseguire gli obiettivi climatici e implica una profonda trasformazione tecnologica di alcuni settori, in cui l'UE potrebbe svolgere un ruolo di avanguardia;

    è necessaria un'attenta valutazione degli effetti delle misure proposte della Commissione, anche alla luce del mutamento degli scenari di riferimento rispetto alla data di presentazione del pacchetto il 14 luglio del 2021 e della loro evoluzione;

    a distanza di mesi dalla presentazione delle proposte e dalla valutazione di impatto su cui si basano, si è registrato infatti un significativo aumento dei prezzi dell'energia, che rischia di perdurare anche nei prossimi mesi;

    il prezzo del carbonio ha, inoltre, registrato nell'ultimo anno significativi incrementi;

    l'articolo 29-bis della direttiva 2003/87/CE prevede che la Commissione convochi una riunione del comitato sui cambiamenti climatici, istituito dall'articolo 9 della decisione n. 280/2004/CE, qualora per più di sei mesi consecutivi il prezzo della quota sia tre volte superiore al prezzo medio delle quote nei due anni precedenti sul mercato europeo del carbone;

   rilevato che:

    la revisione del sistema prevede la sua graduale estensione, dal 2023, alle emissioni prodotte dal trasporto marittimo, e segnatamente dalle navi superiori alle 5.000 tonnellate, nonché la creazione dal 2025 di un sistema di scambio di quote separato per gli edifici e il trasporto su strada;

    si prevede inoltre un potenziamento del Fondo per l'innovazione, che dovrebbe finanziare una serie di progetti per sostenere l'innovazione nelle tecnologie e nei processi a basse emissioni di carbonio;

   preso atto della relazione trasmessa dal Governo ai sensi dell'articolo 6, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, sul documento;

   preso atto degli elementi di conoscenza e valutazione acquisiti nel corso della fase istruttoria;

   preso atto altresì del parere favorevole con osservazioni approvato sulla proposta di direttiva (COM(2021)551) dalla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea nella seduta dell'11 maggio 2022;

   rilevata la necessità che il presente documento finale sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea, nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio;

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   rilevata infine la necessità che il Governo prosegua nella conduzione dei negoziati a livello di Unione europea tenendo conto delle indicazioni di cui al dispositivo,

  esprime una

VALUTAZIONE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   a) tenuto conto delle strette interconnessioni della proposta di revisione del sistema ETS con altre misure previste nell'ambito del pacchetto «Pronti per il 55 per cento», sarebbe opportuno che, nel corso del negoziato, si proceda ad un esame complessivo dei vari provvedimenti, al fine di pervenire a una coerenza generale delle misure che coniughi l'esigenza di salvaguardia ambientale con la riduzione dei possibili impatti a livello sociale, economico e produttivo;

   b) sarebbe necessario definire meccanismi di controllo delle fluttuazioni dei prezzi delle quote di emissioni da attivare rapidamente in caso di volatilità eccessiva, anche rafforzando le previsioni di cui all'articolo 29-bis della direttiva vigente;

   c) in ragione dell'esigenza di accompagnare l'inclusione nel sistema ETS del trasporto su strada e degli edifici con meccanismi efficaci di controllo delle fluttuazioni dei prezzi delle quote di emissioni e di compensazione dei costi sostenuti dai consumatori finali, specie di quelli più vulnerabili, occorre esaminare attentamente i possibili effetti delle misure proposte al fine di valutare se siano adeguate a raggiungere tali finalità in considerazione del contesto attuale e delle prospettive future ovvero se sia necessario introdurre ulteriori strumenti, anche complementari con quelli già previsti;

   d) per quanto riguarda l'estensione del sistema ETS al trasporto marittimo, occorre valutare le ricadute economiche per le imprese europee e monitorare il rischio di pratiche elusive delle nuove norme, che potrebbero avere effetti sulla competitività del settore, nonché garantire un efficace coordinamento con i lavori nell'ambito dell'Organizzazione marittima internazionale (IMO) relativamente alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra generate dal trasporto marittimo a livello globale;

   e) in considerazione del carattere strategico che il sistema ETS riveste nella lotta contro i cambiamenti climatici, le modifiche da apportare al regime vigente dovrebbero indirizzare in modo efficace gli investimenti delle imprese verso la decarbonizzazione, evitando nel contempo un aggravio degli oneri.

   f) per quanto attiene ai sistemi di cattura e utilizzo del carbonio («CCU») e alla proposta di eliminare l'obbligo di restituzione delle quote per le emissioni di gas a effetto serra che finiscono per essere legate chimicamente in modo permanente in un prodotto, le modifiche al regime vigente dovrebbero tenere conto dell'opportunità di introdurre parametri specifici che tengano in considerazione l'intero ciclo di vita del prodotto o del processo;

   g) in considerazione dell'esigenza di rafforzare l'EU-ETS nel suo attuale ambito di applicazione, si valuti l'opportunità di considerare l'impatto sul clima globale delle emissioni di gas a effetto serra diverse rispetto alla CO2 e al CH4 ed apprestare adeguate misure per conseguire la riduzione di tali emissioni in coerenza con i più ambiziosi obiettivi climatici per il 2030;

   h) al fine di garantire l'efficacia dell'EU-ETS sarebbe opportuno rafforzare la cooperazione con i paesi terzi anche mediante accordi bilaterali relativi a misure basate sul mercato per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo;

   i) al fine di coordinare i meccanismi di sostegno finanziario al pieno rispetto degli obiettivi del Green Deal europeo, andrebbe specificato che le risorse finanziarie provenienti dal Fondo per la modernizzazione non siano utilizzate per sostenere investimenti nei settori che risultano esclusi dall'ambito di applicazione del Fondo per una Transizione Giusta (JTF).

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ALLEGATO

PARERE DELLA XIV COMMISSIONE
(POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)

  La XIV Commissione,

   esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la «Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell'Unione, della decisione (UE) 2015/1814 relativa all'istituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato nel sistema dell'Unione per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra e del regolamento (UE) 2015/757» (COM(2021)551 final);

   premesso che la revisione del sistema di scambio di quote di emissioni dei gas ad effetto serra dell'UE (Emission trading system – ETS) costituisce uno dei pilastri del pacchetto di iniziative legislative denominato «Pronti per il 55 per cento» («Fit for 55 per cento»), volto ad adeguare la legislazione vigente ai nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra del 55 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990;

   considerato che:

    il Parlamento europeo ha invitato in più occasioni tutti i settori dell'economia a contribuire agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, anche proponendo, a tal fine, l'inclusione, nel lungo termine, degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nell'ambito dell'EU ETS, per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica, a fronte di una opportuna valutazione d'impatto necessaria ad evitare e ad affrontare eventuali effetti negativi conseguenti alle discariche ed alle esportazioni;

    una quota dei proventi derivanti dalla vendita all'asta delle quote dovrebbe rappresentare una nuova fonte di entrata del bilancio dell'Unione europea, come concordato in sede di approvazione del quadro finanziario pluriennale per il 2021-2027 e come previsto dalla nuova proposta della Commissione volta a modificare la decisione (UE, Euratom) 2020/2053, allo scopo di fornire le risorse necessarie per rimborsare i costi di finanziamento dei prestiti contratti nel quadro di Next Generation EU e finanziare il Fondo sociale per il clima;

    la proposta di direttiva prevede la graduale estensione del sistema ETS, dal 2023, al trasporto marittimo e l'introduzione di un nuovo sistema di scambio delle quote di emissione, che si applicherà ai combustibili utilizzati per gli edifici e il trasporto stradale;

    si prevede un potenziamento del Fondo per l'innovazione, che dovrebbe finanziare una serie di progetti per sostenere l'innovazione nelle tecnologie e nei processi a basse emissioni di carbonio;

    sottolineata la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   valuti la Commissione di merito l'opportunità di segnalare nelle competenti sedi europee:

    a) i possibili benefici per la transizione ecologica e l'economia circolare, compresi la prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti, derivanti – previa valutazione d'impatto volta a impedire qualsiasi deviazione su larga scala dei rifiuti dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani verso le discariche dell'Unione e le esportazioni verso paesi terzi – dall'inclusione Pag. 5degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nell'ambito del campo di applicazione dell'ETS;

    b) l'importanza di destinare una parte dei proventi derivanti dall'ETS al bilancio dell'Unione europea, al fine di concorrere alla copertura del rimborso dei costi di finanziamento dei prestiti nel quadro di NextGenerationEU;

    c) la necessità di destinare ulteriori risorse alla ricerca finalizzata all'innovazione, in grado di sviluppare i prodotti e le tecnologie necessari a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione in maniera economicamente efficiente, nonché di accompagnare le nuove misure con strumenti di incentivazione adeguati a indirizzare i consumatori verso scelte più coerenti con tali obiettivi.