Doc. XVIII, n. 36

III COMMISSIONE

(AFFARI ESTERI E COMUNITARI)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127,
COMMA 2, DEL REGOLAMENTO, SULLA:

Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio «Una nuova agenda UE-USA per il cambiamento globale» (JOIN(2020) 22 final)

Approvato l'11 gennaio 2022

stabilimenti tipografici carlo colombo

Pag. 2

  La III Commissione (Affari esteri e comunitari),

   esaminata la Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio «Una nuova agenda UE-USA per il cambiamento globale» JOIN(2020) 22;

   preso atto degli elementi di conoscenza e valutazione acquisiti nel corso delle audizioni;

   condividendo le indicazioni della Comunicazione della Commissione;

   sottolinea che:

    la nuova Agenda transatlantica rappresenta uno strumento essenziale per una nuova stagione multilaterale, alla cui costruzione Stati Uniti e Unione europea devono concorrere insieme con l'obiettivo di una governance democratica della globalizzazione;

    per l'UE l'Agenda è l'occasione per un rilancio delle politiche di integrazione volte a realizzare un'Europa più forte e coesa in grado di essere partner affidabile e solidale di una forte partnership transatlantica;

    l'«autonomia strategica», su cui si è aperta una riflessione nella UE, non può che essere dimensione complementare al rapporto transatlantico, declinando tale concetto nell'obiettivo di una UE che agisca prioritariamente insieme ai suoi partner o autonomamente laddove se ne ravvisino necessità e condizioni;

    una forte intesa transatlantica è oggi tanto più necessaria per affermare i valori della democrazia, dello Stato di diritto, dei diritti umani a fronte del manifestarsi in molti Paesi di tendenze autocratiche ed autoritarie che rappresentano una minaccia per la libertà dei cittadini e la sicurezza del pianeta;

    il pianeta è, infatti, di fronte a sfide globali – il cambiamento climatico, di cui la transizione energetica pulita è la chiave di volta, le migrazioni, le pandemie, lo sviluppo sostenibile, la regolazione dei mercati – a cui Europa e Stati Uniti debbono concorrere con comuni impegni e comuni proposte per conseguire gli obiettivi di sostenibilità, di tutela dei cittadini, di riduzione delle disuguaglianze, di promozione di sviluppo indicati dal G20 e dalla Cop26;

    il contesto europeo è investito da instabilità e crisi – in Bielorussia, in Ucraina, nel Caucaso, nella regione euroasiatica – che richiedono un'azione comune tra Europa e Stati Uniti per sedare i conflitti e promuovere soluzioni fondate sugli standard di diritto internazionale. Nuove insidie attentano alla sicurezza;

    un impegno comune è altrettanto necessario nei Balcani occidentali, come sancito dalla Dichiarazione congiunta del 20 ottobre 2021, nella quale l'UE e gli Stati Uniti hanno concordato di rafforzare l'impegno comune a sostegno della stabilità della regione e della sua integrazione nelle istituzioni euro-atlantiche;

    l'impegno di Europa e Stati Uniti sull'Afghanistan non si è esaurito con il ritiro dei contingenti militari e Stati Uniti e Unione europea hanno la responsabilità di non abbandonare il popolo afghano, soccorrendolo sul piano umanitario e promuovendo ogni iniziativa utile al rispetto dei diritti umani, in primo luogo per le donne;

    non meno strategica è un'azione comune nel «Mediterraneo allargato», oggi investito da Gibilterra allo Stretto di Hormuz da una sequenza di tensioni e conflitti – in Iraq, Yemen, Siria, Libano, Corno d'Africa, Libia, Tunisia, Sahel – che rappresentano una costante insidia per la stabilità e la sicurezza;

    particolarmente importante è evitare che il rinvio delle elezioni in Libia comprometta il processo di stabilizzazione politica che va sostenuto, anche attraverso un pieno appoggio al ruolo determinante delle Nazioni Unite, sia per consentire al Paese di uscire da dieci anni di conflitto, sia per l'influenza positiva Pag. 3che una Libia stabile, unita e democratica può esercitare su una regione già percorsa da molte instabilità;

    dopo la crisi di Gaza, è essenziale che Europa e Stati Uniti – anche cogliendo le opportunità offerte dagli Accordi di Abramo e dal nuovo scenario politico israeliano – diano corso alle iniziative necessarie a riaprire il dialogo tra Israele e l'ANP in vista di una soluzione che soddisfi le aspirazioni di entrambi i popoli;

    il destino dell'Africa – che alla fine di questo secolo raggiungerà i 4 miliardi di abitanti – è una delle sfide del XXI secolo e Unione europea e Stati Uniti sono i soggetti più titolati a promuovere e sostenere una strategia di sviluppo sostenibile, progresso sociale, institution building nel segno della democrazia e dei diritti umani;

    la centralità delle dinamiche politiche e di sicurezza della regione pacifica sollecitano l'Unione europea a sviluppare una strategia indo-pacifica fondata sulla piena cooperazione con gli Stati Uniti, anche alla luce delle priorità indicate nella nuova strategia dell'UE per la cooperazione nell'Indo-Pacifico presentata dalla Commissione europea e dall'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza il 16 settembre 2021;

    l'Unione europea sta elaborando una «bussola strategica» (Strategic Compass) volta alla definizione di una architettura per la sicurezza europea che, per un verso, rafforzi il pilastro europeo della NATO e, per altro verso, doti l'UE della necessaria autonomia operativa laddove la NATO non voglia o non possa agire;

    Stati Uniti ed Europa sono chiamati a mettere in campo strategie adeguate per contrastare COVID-19 assicurando libera accessibilità ai vaccini a condizioni di parità, rimuovendo barriere protezionistiche e vincoli di brevetto che ne ostacolino la diffusione, promuovendone la produzione a livello globale;

    l'UE e gli Stati Uniti sono chiamati a fronteggiare insieme l'emergere di minacce provenienti da Paesi terzi, di natura ibrida e nel settore della cybersicurezza, minacce difficili da contrastare con gli strumenti di sicurezza e difesa tradizionale e che richiedono l'elaborazione di un approccio comune e coordinato;

    nella costruzione di una governance multilaterale aspetto particolare rivestono le relazioni con Cina e Russia su cui è essenziale che Unione europea e Stati Uniti agiscano sulla base di una comune visione strategica, obiettivi condivisi e azioni coordinate;

    la ripresa di organizzazione di Al Qaeda, Isis/Daesh e di altre formazioni terroristiche nel Vicino Oriente e nel continente africano impongono di mantenere la lotta al terrorismo una priorità, dando realizzazione agli obiettivi definiti nella Riunione Ministeriale della Coalizione globale anti-Daesh/ISIS, svolta a Roma il 28 giugno 2021;

    l'Unione europea deve impegnarsi per assicurare il ripristino del JCPoA e la sua attuazione, incoraggiando Teheran a sospendere i propri programmi di arricchimento nucleare e facilitando il recupero di un'interlocuzione costruttiva tra Stati Uniti e Iran, che avrebbe effetti positivi sulla stabilità dell'intera regione;

    la dimensione globale degli scambi, l'integrazione crescente dei mercati, il peso della digitalizzazione nel commercio internazionale sollecitano la rivisitazione delle regole che presiedono al commercio internazionale e una riforma dell'Organizzazione Mondiale del Commercio nella direzione di una più equa e trasparente governance della globalizzazione economica;

    il 29 settembre 2021, a Pittsburgh, si è riunito per la prima volta il Consiglio per il commercio e la tecnologia UE-USA (TTC), al termine del quale è stata adottata una dichiarazione comune nella quale sono stati identificati gli ambiti sui quali si dovrebbero concentrare i futuri lavori;

    condividendo la Comunicazione della Commissione e richiamando i temi indicati nel presente documento finale;

Pag. 4

    invitando il Governo ad agire per il rafforzamento delle relazioni tra Unione europea e Stati Uniti, sugli obiettivi indicati nel presente documento finale;

    rilevata, infine, la necessità che il presente documento finale sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio, nell'ambito del cosiddetto dialogo politico,

   esprime una

VALUTAZIONE FAVOREVOLE.