Doc. XVIII, N. 15

XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127 DEL REGOLAMENTO SU:

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) nell'anno 2021 e che modifica i regolamenti (UE) n. 228/2013, (UE) n. 229/2013 e (UE) n. 1308/2013 per quanto riguarda le risorse e la loro distribuzione nell'anno 2021 e i regolamenti (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1307/2013 per quanto riguarda le loro risorse e la loro applicabilità nell'anno 2021, corredata dai relativi allegati (COM(2019)581 final)

Approvato il 19 febbraio 2020

Pag. 2

  La XIII Commissione,
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la proposta di regolamento COM(2019)581;
   richiamato il parere espresso in data 20 febbraio 2020 dalla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea;
   preso atto delle considerazioni emerse durante le audizioni svolte in Commissione;
   premesso che:
    il prolungarsi dei negoziati sulle proposte legislative sulla nuova Politica agricola comune (PAC) 2021-2027, a causa delle posizioni discordanti che sono emerse su diverse questioni, potrebbe ritardarne l'approvazione e l'avvio del nuovo regime a partire dal 2021;
    contestualmente, appare ancora lungi dal pervenire ad un esito condiviso il negoziato relativo al Quadro finanziario pluriennale (QFP) per le diverse posizioni emerse in seno al Consiglio, anche per quanto concerne le risorse assegnate alla PAC;
    per l'Italia è necessario che vengano garantite adeguate dotazioni per il finanziamento della PAC, considerato il ruolo che l'agricoltura riveste dal punto di vista economico, con particolare riguardo alla tutela dei redditi degli operatori del settore, nonché sotto il profilo della salvaguardia del territorio, della difesa della biodiversità e del presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico e contro l'abbandono delle aree interne;
    una riduzione delle risorse della PAC risulterebbe altresì incoerente e irragionevole alla luce del fatto che la Commissione europea ha individuato nel Green New Deal l'obiettivo prioritario della sua azione nei prossimi anni;
    la proposta di regolamento in oggetto si pone l'obiettivo di garantire la continuità di alcuni elementi della PAC 2014-2020 anche per l'anno 2021, in attesa dell'entrata in vigore delle norme relative al nuovo quadro finanziario e legislativo della PAC per il periodo 2021-2027;
    a tal fine, la Commissione ha proposto l'adozione di norme transitorie che, per un verso, prorogano l'applicazione del quadro giuridico attuale e, per altro verso, introducono innovazioni in parziale discontinuità con il regime esistente e che anticipano gli esiti dei negoziati in corso sul QFP,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti osservazioni:
   con riferimento all'articolo 1, merita apprezzamento la proroga dei programmi sostenuti dal Fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR) fino al 31 dicembre 2021. Tuttavia, nel caso in cui non si giunga in tempi brevi alla positiva conclusione dei negoziati sulla nuova PAC e più in generale sul QFP, appare necessario prevedere una proroga automatica fino al 31 dicembre 2022, senza ulteriori vincoli o adempimenti;
   relativamente all'articolo 7, che reca la proroga dell'applicazione del regime di aiuti di cui agli articoli da 29 a 60 del regolamento (UE) n. 1308/2013 e al regolamento (UE) n. 1306/2013, appare preferibile prevedere che per tutti i settori (olio di oliva e olive da tavola, ortofrutticolo, vitivinicolo e apicoltura) si possano estendere le attuali disposizioni fino al 31 dicembre 2021, con estensione fino al 2022 in caso non si giunga alla conclusione dei negoziati;Pag. 3
   relativamente all'articolo 10, relativo ai massimali nazionali e netti dei pagamenti diretti fino all'anno civile 2020, al fine di combattere le attuali disuguaglianze nel valore dei titoli, appare opportuno prevedere la continuazione del processo di convergenza interna fino al 31 dicembre 2021, con estensione fino al 2022 in caso non si giunga alla conclusione dei negoziati. Appare, al contempo, opportuno introdurre un tetto massimo al valore del titolo, nonché una soglia per il pagamento minimo, in modo che il valore del pagamento sia superiore, in termini di oneri finanziari, al costo del procedimento amministrativo necessario ad erogarlo;
   dovrebbe essere valutata l'opportunità di differire il termine, attualmente fissato al 31 dicembre 2020, per la richiesta di conversione in autorizzazioni dei diritti di impianto concessi ai produttori fino al 31 dicembre 2023;
   appare opportuno valutare la possibilità di dedicare maggiore attenzione alla gestione del rischio degli agricoltori, sia modificando l'attuale sistema di calcolo delle rese, sia abbassando la soglia di accesso al pagamento dal 30 per cento al 20 per cento per i fondi mutualistici;
   dovrebbe essere valutata la possibilità che tra gli interventi allo studio per la lotta ai cambiamenti climatici siano incluse anche misure a sostegno della resilienza delle imprese agricole esposte agli effetti di fenomeni metereologici e di dissesto particolarmente gravi.

  La XIV Commissione,
   esaminata la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) nell'anno 2021 e che modifica i regolamenti (UE) n. 228/2013, (UE) n. 229/2013 e (UE) n. 1308/2013 per quanto riguarda le risorse e la loro distribuzione nell'anno 2021 e i regolamenti (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1307/2013 per quanto riguarda le loro risorse e la loro applicabilità nell'anno 2021 (COM/2019/581);
   premesso che:
    nel mese di maggio 2018 la Commissione europea ha presentato la proposta relativa al Quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'Unione europea per il periodo di programmazione 2021-2027 e, nel successivo mese di giugno, il pacchetto delle proposte legislative della politica agricola comune (PAC) per lo stesso periodo;
    alla luce del protrarsi dei negoziati tra gli Stati membri sulle proposte legislative riguardanti la nuova Politica agricola comune (PAC) 2021-2027, che potrebbe ritardare la loro approvazione e l'avvio dell'applicazione del nuovo regime a partire dal 2021, la Commissione europea ha proposto l'adozione di un pacchetto di misure volto a definire il regime da applicare in via transitoria nelle more dell'adozione del nuovo quadro di riferimento contenuto nelle proposte di riforma della PAC e di quelle relative al nuovo Quadro finanziario pluriennale per la medesima programmazione;
    a tal fine, la proposta di regolamento in esame si pone l'obiettivo di garantire la continuità di determinati elementi della politica agricola comune (PAC) 2014-2020 anche per l'anno 2021;
    considerato che appare ancora lungi dal pervenire ad un esito condiviso il negoziato relativo al QFP per le diverse posizioni emerse in seno al Consiglio, anche per quanto concerne le risorse assegnate alla PAC;
    rilevata l'esigenza che, in sede di negoziato, siano garantite adeguate dotazioni per il finanziamento della PAC, anche in considerazione delle politiche e delle misure previste dal Green Deal europeo volte a rafforzare l'ecosostenibilità dell'economia europea in vari settori tra cui l'agricoltura,Pag. 4
    sottolineata la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di segnalare nelle competenti sedi europee:
   l'esigenza di pervenire all'approvazione definitiva della proposta di regolamento a condizione che si giunga in tempi brevi alla conclusione dei negoziati sulla nuova PAC 2021-2027 e, più in generale sul QFP per la medesima programmazione, evitando un prolungamento ulteriore dei tempi che richiederebbe una revisione del contenuto del provvedimento, al fine di prevedere l'ulteriore proroga ed estensione di alcune misure fino all'entrata in vigore del nuovo sistema;
   la necessità di garantire, nell'ambito dei predetti negoziati, adeguate risorse per il finanziamento della PAC, anche in considerazione delle misure previste dal Green Deal europeo nel settore dell'agricoltura e tenuto conto del rilevante ruolo del settore sul clima e sull'ambiente.