Doc. XVIII, N. 4

VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)

DOCUMENTO FINALE A NORMA DELL'ARTICOLO 127, COMMA 2, DEL REGOLAMENTO, SULLA:

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce «Erasmus»: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013 (COM(2018)367 final).

Approvato il 19 settembre 2018

Pag. 3

  La VII Commissione (Cultura, scienza ed istruzione),
   esaminata la Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce «Erasmus»: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013;
   tenuto conto del parere espresso dalla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea); premesso che:
    la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio è finalizzata ad istituire il nuovo programma Erasmus, per gli anni 2021-2027;
    il nuovo regolamento sostituirà l'attuale programma Erasmus Plus, relativo agli anni 2014-2020, abrogando pertanto il regolamento (UE) n. 1288/2013, che aveva istituito tale programma;
   considerato che:
    il programma Erasmus costituisce un elemento chiave di quello spazio europeo dell'istruzione che la Commissione Europea intende costruire entro il 2025, volto a promuovere la formazione di un'identità europea mediante politiche a favore dei giovani, dell'istruzione e della cultura;
    il programma Erasmus ha tra le finalità principali quelle di sostenere lo sviluppo formativo, professionale e individuale delle persone nel campo dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, contribuendo in tal modo alla crescita sostenibile, all'occupazione e alla coesione sociale, e definendo per ogni settore d'intervento per la formazione obiettivi ed azioni specifici;
   rilevato in particolare che:
    in materia d'istruzione l'Unione europea intende sostenere la mobilità di studenti e personale docente e promuovere opportunità di apprendimento linguistico, nonché partenariati per l'eccellenza e l'innovazione, piattaforme in rete e strumenti di cooperazione virtuale, compresi i servizi di supporto per eTwinning (la piattaforma elettronica per l'apprendimento degli adulti in Europa);
    in materia di gioventù, con la nuova iniziativa DiscoverEU, l'Unione europea promuove azioni volte a favorire mobilità e partecipazione dei giovani ad esperienze di viaggio finalizzate alla formazione e alla scoperta del patrimonio culturale dell'Europa e la sua diversità;
    in materia di sport, si intende sostenere la mobilità degli allenatori e del personale sportivo, nonché promuovere eventi sportivi senza scopo di lucro miranti a sviluppare la dimensione europea dello sport;
   considerato altresì che:
    per quanto il budget del programma sia stato raddoppiato – passando dai 14,7 miliardi di euro stanziati per Erasmus (2014-2020) ai 30 miliardi di euro proposti per Erasmus 2021-2027 – sarebbe auspicabile che in futuro fosse triplicato, come richiesto anche dalla Commissione europea;
    il programma si caratterizza per una forte capacità inclusiva, considerato che prevede «un'attenzione più ampia a persone di ogni estrazione sociale» per consentire una maggiore partecipazione di persone provenienti da contesti svantaggiati e di persone con disabilità, grazie anche a forme di mobilità virtuali, uso di piattaforme elettroniche, semplificazione delle procedure amministrative;
    il nuovo programma Erasmus conferma la natura integrata di quello previgente a sostegno dell'apprendimento in tutti i contesti (formale, informale, non Pag. 4formale) nell'ottica dell'apprendimento vita natural durante (life long learning);
    il programma mira, inoltre, a promuovere ambiti di studio e ricerca orientati al futuro, quali le energie rinnovabili, l'ingegneria ambientale, l'intelligenza artificiale e la diffusione di competenze, stimolando innovazione, creatività e imprenditorialità in settori emergenti dell'economia digitale;
    rilevato, infine, che il programma continua a promuovere l'eccellenza dell'insegnamento e della ricerca nel campo degli studi sull'Unione europea, offrendo sostegno ad una serie di istituzioni che perseguono finalità di interesse europeo;
   esprime una

VALUTAZIONE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   1) è auspicabile, come previsto anche nelle linee strategiche dell'Agenda europea per la cultura, che si potenzino gli sforzi per un allargamento dell'iniziativa verso tutti i Paesi del Mediterraneo, così da consolidare la cooperazione e gli scambi culturali: dovrebbero quindi essere adottate iniziative per rafforzare, in futuro, il programma di scambio Erasmus, aprendolo più decisamente ai Paesi che non sono membri dell'Unione europea, al fine di favorire un processo di integrazione che non sia circoscritto ai confini comunitari;
   2) dovrebbe essere riconsiderato il volume delle risorse assegnate, che, per quanto significativamente aumentate fino al raddoppio della dotazione precedente, appaiono limitate rispetto all'obiettivo di triplicare la platea dei beneficiari delle iniziative del programma;
   3) vengano indicati obiettivi più puntuali in materia di formazione e riqualificazione degli insegnanti, anche attraverso la previsione della possibilità, per il personale docente della scuola, di accedere individualmente alle opportunità di mobilità formativa;
   4) si prevedano misure per favorire una più ampia fruizione dei fondi per Master universitari;
   5) nell'ambito delle attività previste dalla nuova iniziativa DiscoverEu, si prevedano misure adeguate volte a garantire ai destinatari del programma anche la copertura delle spese relative al vitto e all'alloggio, per non rischiare di escludere dal medesimo programma gli studenti economicamente più svantaggiati.

Pag. 5

ALLEGATO

PARERE DELLA XIV COMMISSIONE
(Politiche dell'Unione europea)

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esaminata ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce «Erasmus»: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013 (COM(2018)367 final);
   preso atto altresì della risoluzione n. 69 trasmessa ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge n. 234 del 2012, dall'Assemblea legislativa delle Marche, con cui la suddetta regione ha trasmesso alla Commissione osservazioni relative alla valutazione di medio termine del programma Erasmus 2014-2020 e proposte in ordine alla programmazione futura;
   premesso che:
    la proposta in esame abroga il vigente regolamento (UE) n. 1288/2013, istitutivo del programma «Erasmus », tuttora in corso fino al 2020, per sostituirlo con il nuovo programma «Erasmus» per gli anni 2021-2027, con il medesimo obiettivo di favorire e promuovere forme di mobilità finalizzata all'apprendimento e alla formazione permanente;
    il nuovo programma appare significativamente rafforzato e più ambizioso dei precedenti, sia per la dotazione di risorse doppia rispetto al passato, pari a 30 miliardi di euro, a fronte dei 14,7 miliardi per gli anni 2014-2020, sia per l'obiettivo dichiarato di triplicare il numero dei cittadini europei – studenti e non – che ne potranno beneficiare, portandolo a 12 milioni, dai 4 milioni interessati da Erasmus 2014-2020;
    la proposta trova fondamento giuridico negli articoli 165 e 166 del TFUE che conferiscono all'Unione competenze a sostegno degli Stati membri nel potenziamento delle politiche per l'istruzione e la formazione professionale, nonché volte ad offrire un contributo in materia di politiche per la gioventù e per lo sport. Ferma restando la responsabilità degli Stati membri in ordine al contenuto e all'organizzazione delle rispettive politiche negli ambiti citati, l'iniziativa dell'Unione europea mira a promuovere progetti di cooperazione e mobilità transnazionale e internazionale, oltre che a far maturare e diffondere un'identità europea;
    la proposta appare conforme al principio di sussidiarietà, non potendo i suoi obiettivi essere conseguiti in misura adeguata e sufficiente dai singoli Stati membri in ragione del loro carattere transnazionale, dell'ampiezza e della portata geografica delle attività di cooperazione e mobilità finanziate;
    la proposta in titolo appare altresì conforme al principio di proporzionalità, limitandosi a quanto necessario per il raggiungimento degli obiettivi perseguiti, in continuità con il programma già in essere;
    nel progetto del nuovo «Erasmus» appaiono migliorati, anche alla luce delle considerazioni contenute nella già citata valutazione di medio termine del programma in corso (per gli anni 2014- 2016), alcuni aspetti del programma, quali: 1) una maggiore capacità inclusiva Pag. 6grazie all'obiettivo di coinvolgere un più ampio numero di discenti che per collocazione sociale o geografica beneficiano di minori opportunità formative; 2) il consolidamento delle iniziative volte a promuovere comprensione e conoscenza dei processi di integrazione europea oltre al senso di appartenenza all'Europa; 3) il potenziamento degli interventi nei settori della scuola, dell'istruzione e della formazione professionale e della gioventù; 4) la semplificazione delle procedure burocratiche a carico dei beneficiari per la candidatura e la rendicontazione; 5) il ricorso alle nuove tecnologie e alla formazione online per moltiplicare le opportunità formative;
    la valorizzazione ed il rafforzamento del programma Erasmus proposto sono funzionali e coerenti, nel disegno delle istituzioni Ue, con la realizzazione di uno spazio europeo dell'istruzione, obiettivo che la Commissione Ue ha dichiarato di voler raggiungere entro il 2025 e che dovrebbe condurre nei prossimi anni a traguardi quali il reciproco riconoscimento di titoli e periodi di studio e l'inaugurazione di università europee;
    nel programma figurano iniziative nuove, tra queste l'introduzione di DiscoverEu, che consentiranno ai giovani di compiere percorsi di viaggio e scoperta in Europa;
    il nuovo programma si prefigge inoltre di contribuire alla crescita delle competenze e della capacità d'innovazione grazie ad azioni mirate a promuovere studio, ricerca e aggiornamento, ma anche creatività e imprenditorialità, in ambiti emergenti: energie rinnovabili, cambiamenti climatici, ingegneria ambientale, intelligenza artificiale, digitale;
    sottolineata la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di segnalare che, nelle competenti sedi europee:
    a) possa essere riconsiderato il volume delle risorse assegnate che, per quanto significativamente aumentate fino al raddoppio della dotazione precedente, appaiono limitate rispetto all'obiettivo di triplicare la platea dei beneficiari delle iniziative del programma;
    b) vengano indicati obiettivi più puntuali in materia di formazione e riqualificazione degli insegnanti, anche attraverso la previsione della possibilità per il personale docente della scuola di accedere individualmente alle opportunità di mobilità formativa;
    c) si prevedano altresì misure per favorire una più ampia fruizione dei fondi per Master universitari;
    d) nell'ambito delle attività previste dalla nuova iniziativa «Discover EU», si prevedano misure adeguate volte a garantire ai destinatari del programma anche la copertura delle spese relative al vitto e all'alloggio, per non rischiare di escludere dal medesimo programma gli studenti economicamente più svantaggiati;
    e) siano adottate le opportune iniziative per rafforzare, in futuro, il programma di scambio «Erasmus» anche rispetto ai Paesi che non sono membri dell'Unione europea, al fine di favorire un processo di integrazione che non sia circoscritto ai confini comunitari.