Doc. XII-quinquies, N. 28

ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL'OSCE

Sessione Annuale di Lussemburgo

Risoluzione su «L'integrazione di un'ottica attenta alle questioni di genere e giovanili nelle iniziative di lotta ai cambiamenti climatici»

Trasmessa il 24 settembre 2019

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RISOLUZIONE SU «L'INTEGRAZIONE DI UN'OTTICA ATTENTA ALLE QUESTIONI DI GENERE E GIOVANILI NELLE INIZIATIVE DI LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI»

  1. Riconoscendo che i cambiamenti climatici sono diventati una minaccia poliedrica che si traduce in forme di stress ambientale, competizione per le risorse naturali, aumento del livello del mare, maggiore frequenza e intensità di eventi atmosferici estremi, e migrazioni forzate, tutte circostanze che possono sfociare in un conflitto,

  2. Sottolineando l'importanza del rispetto degli impegni assunti nell'Accordo di Parigi di mantenere la temperatura globale per questo secolo ben al di sotto dei 2oC rispetto ai livelli pre-industriali, e plaudendo all'adozione da parte dei firmatari dell'Accordo di Parigi del Piano d'azione di genere della Convenzione quadro dell'ONU sui cambiamenti climatici,

  3. Prendendo atto degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, sottoscritti dagli Stati partecipanti dell'OSCE, e in particolare dell'Obiettivo 13, che richiede un intervento urgente per combattere i cambiamenti climatici e i loro effetti,

  4. Riconoscendo che i cambiamenti climatici sono la più grande minaccia per il benessere futuro dell'umanità e che sui giovani di oggi graverà il pesantissimo fardello di gestirne le gravi conseguenze che ne deriveranno, ivi comprese quelle illustrate nel Rapporto speciale del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici: Il riscaldamento globale di 1.5oC,

  5. Rilevando che i cambiamenti climatici e gli effetti ad essi associati, quali le catastrofi naturali e la perdita di opportunità economiche, sono fattori che determinano le migrazioni globali, che si prevede aumenteranno nei prossimi anni,

  6. Riconoscendo che le persone vivono i cambiamenti climatici in modo diverso a causa delle disparità di genere e di altre disparità e che le donne e le bambine sono spesso colpite in modo sproporzionato dai cambiamenti climatici,

  7. Riconoscendo che le donne e le bambine svolgono un ruolo importante nell'assicurare acqua, cibo e sicurezza energetica alla loro famiglia e alla loro comunità, e che quando i cambiamenti climatici rendono questo lavoro più difficile e più lungo, le bambine tendono ad abbandonare la scuola per soddisfare i bisogni fondamentali della famiglia, perpetuando così il ciclo della povertà,

  8. Riconoscendo che le donne e le bambine affrontano difficoltà particolari in quanto principali dispensatrici di cura e sono esposte a un rischio maggiore di violenza sessuale o di genere in caso di catastrofi naturali, sfollamenti e conflitti, tutte circostanze che si prevede aumenteranno a seguito dei cambiamenti climatici,

  9. Esprimendo preoccupazione per il fatto che, se le donne e i giovani di diversa estrazione sono esclusi dal processo decisionale relativo alla politica sui cambiamenti climatici, è probabile che le disparità esistenti si perpetueranno e che si ridurrà l'efficacia delle politiche e dei programmi,

  10. Ricordando le Decisioni N. 4/09 (Atene), N. 5/13 (Kiev) e N. 6/14 (Basilea) Pag. 3del Consiglio dei Ministri dell'OSCE, che riconoscono il ruolo dell'OSCE nel combattere i cambiamenti climatici, e i rischi che i cambiamenti climatici e le altre sfide ambientali rappresentano per la sicurezza; e le Risoluzioni relative ai cambiamenti climatici dell'Assemblea Parlamentare dell'OSCE, ivi compresa la «Risoluzione sull'acqua potabile: promuovere la cooperazione per proteggere una risorsa rara colpita dai cambiamenti climatici» del 2017,

  11. Ricordando il Piano d'azione dell'OSCE del 2004 per la promozione della parità di genere e le Decisioni N. 14/05 (Lubiana) e N. 7/09 (Atene) del Consiglio dei Ministri dell'OSCE, che promuovono la partecipazione delle donne al processo decisionale e auspicano pari opportunità a prescindere dal genere; le Risoluzioni dell'Assemblea Parlamentare dell'OSCE sullo stesso argomento, ivi compresa la Dichiarazione di Berlino; e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU su donne, pace e sicurezza,

  12. Ricordando gli impegni relativi ai giovani assunti nell'Atto finale di Helsinki, nonché nelle Dichiarazioni N. 3/14 (Basilea), N. 5/15 (Belgrado) e N. 3/18 (Milano) del Consiglio dei Ministri dell'OSCE; le Risoluzioni relative ai giovani dell'Assemblea Parlamentare dell'OSCE, in particolare la Risoluzione su una priorità condivisa: promuovere pace e sicurezza permettendo ai giovani di raggiungere il massimo delle loro potenzialità, del 2018; e le Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU su giovani, pace e sicurezza,

  13. Incoraggiata dalle recenti proteste e movimenti sociali diretti da giovani, che richiedono un maggior intervento per la lotta ai cambiamenti climatici, e che sono stati diretti e stimolati dalle iniziative di una ragazza, Greta Thunberg,

  14. Rilevando la mancanza di informazioni e di analisi di dati per quanto concerne i legami esistenti tra genere, giovani e cambiamenti climatici,

  15. Affermando la necessità di una politica per i cambiamenti climatici che tenga conto delle problematiche relative al genere e ai giovani che comprenda misure di mitigazione, adattamento e resilienza e che consideri i diversi effetti dei cambiamenti climatici su vari gruppi, in particolare le persone con disabilità, le persone appartenenti a minoranze razziali, le popolazioni autoctone e gli altri gruppi minoritari,

  16. Sottolineando l'importanza di consentire ai giovani di diversa estrazione di svolgere un ruolo attivo e significativo nelle iniziative nazionali e internazionali di lotta ai cambiamenti climatici,

L'Assemblea Parlamentare dell'OSCE:

  17. Chiede all'OSCE e agli Stati partecipanti di affrontare le minacce che i cambiamenti climatici comportano per le generazioni future e di integrare la prevenzione dei conflitti in tutte le iniziative che mirano a comprendere e ad affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici;

  18. Esorta l'OSCE e l'Assemblea Parlamentare dell'OSCE, in collaborazione con i partner regionali e internazionali, a raccogliere, esaminare e distribuire dati sui legami tra genere, giovani e cambiamenti climatici, e invita gli Stati partecipanti a prendere in considerazione questi dati nella definizione delle politiche per i cambiamenti climatici e delle misure di mitigazione, adattamento e resilienza;

  19. Incoraggia gli Stati partecipanti a integrare punti di vista diversi relativi alle problematiche di genere e giovanili nel definire la loro politica per i cambiamenti climatici, al fine di garantire che in tutte le misure di mitigazione, adattamento e resilienza si prendano in considerazione i differenti effetti sui diversi gruppi in modo che tutti possano giovarsi degli investimenti realizzati per combattere i cambiamenti climatici;

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  20. Chiede all'OSCE e agli Stati partecipanti di far partecipare in modo significativo giovani e persone con diverse appartenenze sessuali all'elaborazione e all'attuazione di progetti di mitigazione, adattamento e resilienza, nonché ai dibattiti politici nazionali e internazionali e ai negoziati sui cambiamenti climatici;

  21. Esorta l'OSCE e gli Stati partecipanti a favorire i giovani nei ruoli direttivi delle iniziative sui cambiamenti climatici, erogando fondi alle organizzazioni dirette dai giovani, e offrendo opportunità di rafforzamento delle capacità ai giovani in competenze per la gestione di progetti, competenze negoziali, nonché competenze di gestione finanziaria e negli altri settori opportuni;

  22. Raccomanda vivamente agli Stati partecipanti di definire dei piani d'azione sulle problematiche di genere e sui cambiamenti climatici che rispondano alle esigenze specifiche dei giovani e che offrano loro la possibilità di partecipare alla definizione e all'attuazione di politiche.