Doc. XII-quater, N. 33

ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELLA NATO

Risoluzione n. 468
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Gli insegnamenti legati all'impegno della NATO in Afghanistan

Trasmessa il 9 novembre 2021

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NATO PARLIAMENTARY ASSEMBLY

RESOLUTION n. 468
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Learning the lessons of Nato's
engagement in Afghanistan(*)

  The Assembly,

  1. Honouring the service and sacrifice of Allied, partner country, and Afghan personnel who served shoulder to shoulder over the past twenty years in Afghanistan;

  2. Paying tribute to the Allied soldiers, the soldiers of partner countries, and civilian staff who ensured the safe evacuation of over 120,000 Allied citizens, partner country nationals, and at-risk Afghans from Kabul in August 2021;

  3. Supportive of Allied and partner efforts to resettle eligible Afghan nationals who assisted NATO and Allied operations in Afghanistan;

  4. Recalling the Allies' powerful demonstration of solidarity with the United States when NATO invoked Article 5 of the North Atlantic Treaty for the first and only time in its history following the terrorist attacks of 11 September 2001;

  5. Underlining that the UN-mandated NATO mission in Afghanistan followed the terror attacks of 11 September 2001, which were orchestrated from Afghanistan, and that, due to the effort and solidarity of over 50 nations, no terror attacks on Allied soil have been organised from Afghanistan since;

  6. Determined to ensure Afghanistan never again serves as a safe haven for global terrorism and to preserve the gains made to that end over the last twenty years;

  7. Highlighting that NATO's presence in Afghanistan contributed to unprecedented political, economic, and social achievements for the Afghan people, especially for Afghan women and girls;

  8. Affirming that any Afghan government must adhere to its international obligations; safeguard the human rights of all Afghans, particularly women, children, and minorities; uphold the rule of law; allow unhindered humanitarian access; and ensure that Afghanistan never again serves as a safe haven for international terrorism;

  9. Troubled by reports of arbitrary detentions, intimidation, and violence committed by the Taliban against the Afghan people;

  10. Deeply concerned by the possibility of humanitarian crisis, civil war, an increase in crime, illegal migration, human and drug trafficking and regional destabilisation within and beyond Afghanistan;

  11. Stressing that any Afghan government which fails to meet its international obligations risks deep international isolation;

  12. Acknowledging that the collapse of Afghanistan's institutions raises questions which Allies must address together;

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  13. Welcoming an Allied commitment to learn lessons from their engagement in Afghanistan and determined to contribute actively to this process;

  14. Convinced that the lessons drawn from NATO's engagement in Afghanistan are directly relevant to and must be reflected in NATO's next Strategic Concept;

  15. Confident that NATO's next Strategic Concept will reflect the range of complex security threats facing the Alliance, particularly the challenge of international terrorism as it has evolved over the two decades since Allies first engaged in the country;

  16. URGES member governments and parliaments of the North Atlantic Alliance:

   a. to conduct a thorough, clear-eyed, and comprehensive assessment of the Alliance's 20-year engagement in Afghanistan;

   b. to incorporate lessons learned into NATO's new Strategic Concept and the broader NATO 2030 agenda, particularly lessons relating to political consultation, threat assessment, in-operation decision making and adaptation processes, intelligence, counterterrorism, partner training and capacity-building, anti-corruption, and counter-narcotics;

   c. to harness the NATO Parliamentary Assembly as a forum for open discussion on the Allied engagement in Afghanistan, where Allied lawmakers can debate difficult questions, agree on necessary lessons, and maintain cohesiveness while the Alliance undertakes next steps;

   d. to participate in the work of the international community aiming to pressure any Afghan government to respect its international obligations, using all diplomatic, political, and economic tools available to the Allies to ensure the new Afghan authorities forgo violence and reprisals; support an inclusive political process respecting the basic human rights of all Afghans and guarantee women's participation in political and civil life; prevent Afghanistan from again becoming a safe haven for global terrorism; permit eligible Afghans and non- Afghans to leave the country safely if they wish, allow unfettered humanitarian access to Afghanistan and to take more responsibility for the refugee crisis and not to leave its heavy burden to neighbouring countries alone;

   e. to integrate the lessons learned into the reflection process in order to adapt the Alliance's counterterrorism approach to new strategic circumstances, engaging regional and international partners to ensure Afghanistan never again serves as a safe haven for international terrorist organisations, but also to meet the challenge of international terrorism wherever it threatens Allied interests and populations;

   f. to cooperate actively with countries in the region and relevant organisations such as the UN and the EU to support Afghan refugees, mitigate the impact of the ongoing humanitarian crisis, and maintain regional stability;

   g. to increase efforts to prevent terrorism by supporting stability and the related development of security capabilities in regional partner countries, in order to avoid possible interactions with fundamentalist groups in the Mediterranean area.

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ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELLA NATO

RISOLUZIONE n. 468
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Gli insegnamenti legati all'impegno della Nato in Afghanistan

  L'Assemblea,

  1. Onorati la dedizione e il sacrificio dei Paesi Alleati, dei Paesi partner e del personale afghano, che hanno servito in Afghanistan spalla a spalla negli ultimi venti anni;

  2. Reso omaggio ai soldati Alleati, ai soldati dei Paesi partner, e al personale civile che hanno garantito l'evacuazione sicura da Kabul, ad agosto 2021, di oltre 120.000 tra cittadini Alleati, cittadini dei paesi partner e afghani a rischio;

  3. Sostenuti gli sforzi degli Alleati e dei Paesi partner per reinsediare i cittadini afghani idonei che hanno assistito la NATO e le operazioni Alleate in Afghanistan;

  4. Ricordata la forte dimostrazione di solidarietà degli Alleati nei confronti degli Stati Uniti quando la NATO ha invocato l'Articolo 5 del Trattato Nord-Atlantico per la prima e unica volta nella sua storia, a seguito degli attacchi dell'11 settembre 2001;

  5. Sottolineato il fatto che la missione NATO in Afghanistan, su mandato delle Nazioni Unite, ha fatto seguito agli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, che sono stati orchestrati dall'interno dell'Afghanistan, e che, grazie allo sforzo e alla solidarietà di oltre 50 nazioni, da allora nessun attacco terroristico è stato organizzato dall'interno dell'Afghanistan su suolo Alleato;

  6. Determinata a garantire che l'Afghanistan non funga mai più da rifugio sicuro per il terrorismo globale e a preservare i risultati ottenuti a tal fine negli ultimi venti anni;

  7. Evidenziato che la presenza della NATO in Afghanistan ha contribuito a risultati politici, economici e sociali senza precedenti per il popolo afgano, soprattutto per le donne e le ragazze afgane;

  8. Affermato che qualsiasi governo afghano deve rispettare i propri obblighi internazionali; salvaguardare i diritti umani di tutti gli afghani, in particolare di donne, bambini e minoranze; sostenere lo stato di diritto; consentire l'accesso umanitario senza ostacoli; e garantire che l'Afghanistan non sia mai più un rifugio sicuro per il terrorismo internazionale;

  9. Allarmata per le denunce di detenzioni arbitrarie, intimidazioni e violenze commesse dai Talebani contro il popolo afghano;

  10. Profondamente preoccupata dalla possibilità che vi siano una crisi umanitaria, una guerra civile, un aumento della criminalità, della migrazione irregolare e del traffico di sostanze stupefacenti così come una destabilizzazione regionale all'interno e all'esterno dell'Afghanistan;

  11. Sottolineato che qualsiasi governo afghano che non rispetti i propri obblighi internazionali rischia un profondo isolamento internazionale;

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  12. Riconosciuto che il crollo delle istituzioni dell'Afghanistan solleva questioni che gli Alleati devono affrontare insieme;

  13. Accolto con favore l'impegno degli Alleati a trarre insegnamenti dal loro impegno in Afghanistan e determinata a contribuire attivamente a questo processo;

  14. Convinta che gli insegnamenti tratti dall'impegno della NATO in Afghanistan sono direttamente rilevanti e devono essere riportati nel prossimo Concetto Strategico della NATO;

  15. Fiduciosa che il prossimo Concetto Strategico della NATO rifletta la complessa gamma di minacce per la sicurezza che l'Alleanza deve affrontare, in particolare la sfida del terrorismo internazionale, nella sua evoluzione durante i due decenni che sono trascorsi da quando gli Alleati si sono impegnati per la prima volta nel paese;

  16. INVITA i governi e i parlamenti membri dell'Alleanza Nord Atlantica a:

   a. condurre una valutazione approfondita, chiara e completa dell'impegno ventennale dell'Alleanza in Afghanistan;

   b. incorporare gli insegnamenti tratti nel nuovo Concetto strategico della NATO e nella più ampia agenda NATO 2030, in particolare quelli relativi alla consultazione politica, alla valutazione delle minacce, ai processi decisionali e di adattamento delle operazioni, all'intelligence, alla lotta al terrorismo, alla formazione e allo sviluppo delle capacità dei partner, alla lotta alla corruzione e al narcotraffico;

   c. utilizzare l'Assemblea parlamentare della NATO come sede per un dibattito aperto sull'impegno Alleato in Afghanistan, nella quale i legislatori Alleati possano discutere questioni difficili, convenire sugli insegnamenti appresi, e restare coesi mentre l'Alleanza compie i prossimi passi;

   d. partecipare al lavoro della comunità internazionale volto a fare pressione su qualsiasi governo afghano affinché rispetti gli obblighi internazionali, utilizzando tutti gli strumenti diplomatici, politici ed economici a disposizione degli Alleati per garantire che le nuove autorità afghane rinuncino alla violenza e alle rappresaglie; sostengano un processo politico inclusivo che rispetti i diritti umani fondamentali di tutti gli afghani e garantisca la partecipazione delle donne alla vita politica e civile; impediscano che l'Afghanistan diventi nuovamente un rifugio sicuro per il terrorismo globale; consentano agli afghani e ai non afghani idonei di lasciare il paese in sicurezza se lo desiderano; consentano un accesso umanitario senza restrizioni in Afghanistan; e si assumano maggiori responsabilità per la crisi dei rifugiati, non lasciando questo gravoso onere soltanto ai Paesi vicini;

   e. integrare le lezioni apprese nel processo di riflessione, in modo da adattare l'approccio antiterrorismo dell'Alleanza alle nuove circostanze strategiche, coinvolgendo i partner regionali e internazionali per garantire che l'Afghanistan non serva mai più da rifugio sicuro per le organizzazioni terroristiche internazionali, ma anche per affrontare la sfida del terrorismo internazionale ovunque esso minacci gli interessi e le popolazioni dell'Alleanza;

   f. cooperare attivamente con i paesi della regione e con le organizzazioni pertinenti come l'ONU e l'UE per sostenere i rifugiati afghani, attenuare l'impatto della crisi umanitaria in corso e mantenere la stabilità regionale;

   g. aumentare l'impegno per prevenire il terrorismo, sostenendo la stabilità e il correlato sviluppo di capacità di sicurezza nei Paesi partner della regione, al fine di evitare possibili interazioni con gruppi fondamentalisti nell'area del Mediterraneo.

  (*) presented by the Defence and Security Committee and adopted by the Plenary Assembly on Monday 11 October 2021.