Doc. XII-quater, N. 12

ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELLA NATO

Risoluzione n. 447

Ripartizione degli oneri: nuovi impegni in una nuova era

Trasmessa il 27 novembre 2018

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NATO PARLIAMENTARY ASSEMBLY

RESOLUTION n. 447

Burden sharing: new commitments in a new era (*)

  The Assembly,

  1. Concerned by threats to NATO's territories and populations which could undermine peace and security;

  2. Recognising this security challenge demands a determined, unified, and capable Allied response;

  3. Recalling the new adaptation measures decided upon at the 2014 and 2016 Summits in Wales and Warsaw to address these threats;

  4. Welcoming the readiness and reinforcement initiatives announced at the 2018 Brussels Summit to ensure more rapid and effective Allied responses to any possible contingency in NATO territory;

  5. Aware a dynamic and mobile Allied deterrence posture requires significantly larger investments;

  6. Encouraged by continued US investment in European security via such initiatives as the European Deterrence Initiative (EDI);

  7. Understanding deterrence is a whole-of-Alliance undertaking, requiring investment and sacrifice from all Allies so that NATO is positioned to achieve collective defence, crisis management, and cooperative security in the face of any challenge;

  8. Recalling that Article 3 of the Washington Treaty commits all Allies to do their part to carry the burden of Alliance initiatives, operations, and tasks;

  9. Remembering the Defence Investment Pledge undertaken at the 2014 Wales Summit which, inter alia, commits Allies to aim to move towards the guideline of spending 2% of their Gross Domestic Product (GDP) on defence by 2024 and investing 20% or more of their defence budgets on major equipment, including related research and development, with a view to meeting their NATO capability targets and filling NATO's capability shortfalls, and noting that the Defence Investment Pledge (DIP) is not only Cash, but also Capabilities and Commitments, as the so-called three «Cs» accurately reflect the Allie's level of solidarity, which indeed represents the basic pillar of the Alliance's credibility;

  10. Encouraged by the economic recovery across the Alliance, which has helped Pag. 3underwrite over USD 87 billion in new defence spending by NATO European Members and Canada since 2014;

  11. Noting that since 2014, the NATO PA has conducted a consequential and positive dialogue on burden sharing that has helped build a political consensus supporting the notion that more must be done to ensure a strong and capable NATO for the future;

  12. Applauding the fact that five Allies are now spending over 2% of GDP on total defence spending, while 15 Allies have achieved or surpassed the 20% threshold for new investments;

  13. Welcoming both the 2016 NATO-EU Joint Declaration, which has fostered closer NATO-EU cooperation, and reenergised collective defence efforts in Europe, including rising contributions to the European Defence Fund (EDF) and to the Permanent Structured Cooperation (PESCO) which are helping to deepen defence cooperation among EU member states;

  14. Aware that the majority of Allies have not yet reached the Defence Investment Pledge guideline, and that Allies have agreed to regularly submit credible national plans for its implementation;

  15. URGES the member governments and parliaments of the North Atlantic Alliance:
   a. to recognise the challenging and rapidly evolving security environment facing the Alliance, while redoubling national efforts to move towards the 2% guideline for defence spending by 2024 as all Allies agreed at the 2014 Wales Summit;
   b. to aim to increase their annual investments into new equipment and related research and development to 20% of total defence expenditures focused on obtaining a force structure best suited for not only national defence requirements, but also the most effective contribution to broader Alliance security needs according to the NATO Defence Planning Process (NDPP);
   c. to submit credible national plans outlining the steps their nations will take to achieve the type and amount of investment in defence necessary to engage a whole-of-Alliance effort to meet the security challenges facing NATO today and in the future;

  18. ASKS its own Members:
   a. to familiarise themselves with the NDPP as a means of better understanding both the positive impact of their countrie's contributions and the strategic and fiscal benefits of deeper coordination and synchronisation in defence planning and procurement;
   b. to solicit information from their respective defence establishments about how their nations are responding to NATO requirements and streamlining spending to make their current contributions as effective as possible;
   c. to help lead the debate about defence spending and their nation's contributions to the Alliance.

  (*) Presented by the Defence and Security Committee and adopted by the Plenary Assembly on Monday 19 November 2018, in Halifax, Canada.

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ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELLA NATO

RISOLUZIONE n. 447

Ripartizione degli oneri: nuovi impegni in una nuova era (*)

  L'Assemblea,

  1. Preoccupata dalle minacce contro i territori e le popolazioni della NATO, che potrebbero minare la pace e la sicurezza;

  2. Riconosciuto che questa sfida per la sicurezza richiede una risposta determinata, unificata e competente da parte degli Alleati;

  3. Richiamate le nuove misure di adattamento decise ai Vertici del Galles nel 2014 e di Varsavia del 2016 per affrontare queste minacce;

  4. Salutate con favore le iniziative per la prontezza operativa e il rafforzamento delle capacità annunciate al Vertice di Bruxelles del 2018 per garantire risposte degli Alleati più rapide e più efficaci in caso di eventuali urgenze nel territorio della NATO;

  5. Consapevole del fatto che una postura di deterrenza dinamica e mobile da parte degli Alleati richiede investimenti significativamente maggiori;

  6. Incoraggiata dai continui investimenti degli Stati Uniti nella sicurezza europea attraverso iniziative quali l'Iniziativa Europea di Deterrenza (EDI, European Deterrence Initiative);

  7. Conscia del fatto che la deterrenza è un impegno di tutta l'Alleanza, che richiede investimenti e sacrifici da parte di tutti gli Alleati, affinché la NATO si trovi nella posizione di attuare difesa collettiva, gestione delle crisi e sicurezza cooperativa dinanzi a qualunque sfida;

  8. Richiamato l'Articolo 3 del Trattato di Washington, che impegna tutti gli Alleati a fare la loro parte per sostenere l'onere delle iniziative, delle operazioni e dei compiti dell'Alleanza;

  9. Ricordato l'Impegno per gli Investimenti nella Difesa assunto al Vertice del Galles del 2014 che, tra le altre cose, impegna gli Alleati a puntare ad avvicinarsi all'obiettivo che prevede, entro il 2024, una spesa di almeno il 2 per cento del loro Prodotto Interno Lordo (PIL) per la difesa e un investimento del 20 per cento o più dei loro bilanci per la difesa in equipaggiamenti primari, inclusi ricerca e sviluppo in materia, al fine di conseguire gli obiettivi NATO sulle capacità e colmare la carenze di capacità della NATO, e rilevato che l'Impegno per gli Investimenti Pag. 5nella Difesa (Defence Investment Pledge) non comprende solo contanti, ma anche capacità e compiti – definiti come le cosiddette 3 C (cash, capabilities e commitments) – che riflettono in maniera accurata il livello di solidarietà dell'Alleanza, il quale di fatto rappresenta il pilastro fondamentale della credibilità dell'Alleanza;

  10. Incoraggiata dalla ripresa economica nella regione dell'Alleanza, che ha contribuito a far stanziare più di 87 miliardi di dollari per nuove spese per la difesa da parte dei Membri della NATO e del Canada a partire dal 2014;

  11. Rilevato che dal 2014 l'Assemblea Parlamentare della NATO conduce un dialogo costruttivo e positivo sulla ripartizione degli oneri, che ha contribuito a creare un consenso politico a sostegno della tesi secondo la quale occorre fare di più per garantire una NATO forte e capace per il futuro;

  12. Elogiato il fatto che cinque Alleati ora spendono più del 2 per cento del PIL per la difesa, mentre 15 Alleati hanno raggiunto o superato la soglia del 20 per cento per nuovi investimenti;

  13. Salutati con favore sia la Dichiarazione Congiunta NATO-UE del 2016, che ha promosso una più stretta collaborazione tra NATO e UE e rilanciato gli sforzi per la difesa collettiva in Europa, che includono l'aumento dei contributi per il Fondo Europeo per la Difesa (FED) e per la Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO), che stanno contribuendo ad approfondire la cooperazione tra gli Stati membri dell'UE in materia di difesa;

  14. Consapevole del fatto che la maggior parte degli Alleati non ha ancora raggiunto l'obiettivo previsto dall'Impegno per gli Investimenti nella Difesa e che gli Alleati hanno concordato di presentare su base regolare piani nazionali credibili per la sua attuazione;

  15. ESORTA i Governi e i Parlamenti degli Stati membri dell'Alleanza atlantica:
   a. a riconoscere i rapidi cambiamenti e le sfide poste dall'ambiente di sicurezza dinanzi al quale si trova l'Alleanza, raddoppiando gli sforzi nazionali per avanzare verso l'obiettivo del 2 per cento di spese per la difesa entro il 2024, come previsto dagli accordi raggiunti da tutti gli Alleati al Vertice del Galles del 2014;
   b. a puntare ad aumentare i loro investimenti annui in nuovi equipaggiamenti e in ricerca e sviluppo fino al 20 per cento delle spese complessive per la difesa, con l'obiettivo non solo di ottenere una struttura di forze più in linea con gli standard di difesa nazionale, ma anche per dare il massimo contributo alle più ampie necessità di sicurezza dell'Alleanza secondo il Processo NATO di Pianificazione della Difesa (NDPP);
   c. a presentare piani nazionali credibili che indichino le misure che ciascuna nazione intende adottare per conseguire il tipo e la quantità di investimenti nella difesa necessari per avviare uno sforzo comune a tutta l'Alleanza per rispondere alle sfide per la sicurezza che attendono la NATO oggi e nel futuro.

  16. CHIEDE ai propri Membri:
   a. di acquisire familiarità con l'NDPP quale strumento per capire meglio sia l'impatto positivo dei contributi versati da ciascun Paese che i benefici strategici e fiscali derivanti da un miglior coordina mento e una migliore sincronizzazione della pianificazione e degli approvvigionamenti della difesa;
   b. di richiedere informazioni alle rispettive autorità della difesa su come le loro nazioni si stiano allineando agli standard della NATO e semplificando le spese per rendere i propri contributi quanto più efficaci possibile;
   c. di contribuire a guidare il dibattito sulle spese per la difesa e sui contributi delle loro nazioni all'Alleanza.

  (*) Presentata dalla Commissione Difesa e Sicurezza e adottata dall'Assemblea Plenaria lunedì 19 novembre 2018 a Halifax, Canada.