Doc. XII-quater, N. 11

ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELLA NATO

Risoluzione n. 446

Sicurezza e Cooperazione nel Grande Nord

Trasmessa il 27 novembre 2018

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NATO PARLIAMENTARY ASSEMBLY

RESOLUTION n. 446

Security and Cooperation in the High North (*)

  The Assembly,

  1. Alarmed by the speed of the climate change in the Arctic regions;

  2. Mindful of the growing geostrategic importance of the Arctic as the changing climate creates new opportunities for shipping, exploitation of mineral resources, fishing and tourism, as well as for military activities;

  3. Concerned that – while the threat of an armed conflict in the Arctic is still low – it cannot be entirely ruled out that a possible spill-over of tension between Russia and NATO Allies, as well as China's increasing engagement, could lead to more strategic rivalry in the region;

  4. Acknowledging the scale and scope of Russia's military build-up in the Arctic, including the revamping of the Northern Fleet, the establishment of military infrastructure across the region, the development of anti-access and area denial (A2/AD) capabilities, and dramatic increases in air and submarine activity on the Alliance's borders;

  5. Recalling that at the 2016 Warsaw Summit, the Alliance committed to strengthening its maritime posture in the North Atlantic and to improving the Alliance's comprehensive situational awareness in the region to deter and defend against any potential threats, including against sea lines of communication and maritime approaches of NATO territory;

  6. Welcoming NATO's decision to establish a new Atlantic Command in Norfolk, Virginia (United States);

  7. Mindful of the different perspectives among the Allies on the scope of NATO's presence in the Arctic, yet persuaded that NATO can offer added value in the region;

  8. Aware that the increasing human activity in the region raises serious concerns relating to human security and the protection of critical economic infrastructures, particularly in the context of harsh weather conditions and limited search and rescue (SAR) capabilities;

  9. Convinced that international cooperation as well as close partnership between the military, public and non-governmental sectors are essential in order to provide adequate civilian protection in the High North;

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  10. Highlighting the role of the Arctic Council as the main vehicle for cooperation in the Arctic;

  11. Emphasising that interstate relations and Arctic economic development should adhere to international law, both customary and case law, as well as relevant international conventions and rules, including the Polar Code;

  12. URGES member governments and parliaments of the North Atlantic Alliance:
   a. to steer international efforts towards promoting cooperation in the Arctic in a spirit of responsible stewardship, and preventing tensions and competition in the region from becoming insurmountable;
   b. to adapt NATO strategic posturing in the High North to the new security realities identified in the Assembly's 2017 report «NATO and Security in the Arctic», including supporting the Allied Arctic littoral states in developing adequate defensive assets and capabilities and organising more joint exercises such as Trident Juncture;
   c. to bolster NATO's enhanced situational awareness through greater expertise in the Arctic region;
   d. to promote and exchange best practices in terms of SAR and contribute to the interoperability of SAR units through joint exercises both among NATO countries and with non-NATO countries;
   e. to maintain and further develop constructive cooperation with Russia in the fields of search and rescue, fisheries and scientific research;
   f. to support the work of multinational frameworks, such as the Arctic Council, and to ensure full compliance with international law, both customary and case law, the implementation of the Polar Code and the further development of higher international safety and environmental standards for the High North;
   g. to ensure that Indigenous peoples and communities are adequately consulted and represented throughout decision-making processes concerning the Arctic region;
   h. to strengthen efforts to minimise the impacts of climate change on the Arctic, especially by reducing greenhouse emissions and implementing the Paris Agreement.

  (*) Presented by the Committee on the Civil Dimension of Security and adopted by the Plenary Assembly on Monday 19 November 2018, Halifax, Canada.

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ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELLA NATO

RISOLUZIONE n. 446

Sicurezza e Cooperazione nel Grande Nord (*)

  L'Assemblea,

  1. Allarmata dalla velocità dei cambiamenti climatici nelle regioni artiche;

  2. Consapevole della crescente importanza geostrategica dell'Artico, visto che i cambiamenti climatici creano nuove opportunità per la navigazione, lo sfruttamento delle risorse minerarie, la pesca e il turismo oltre che per le attività militari;

  3. Preoccupata per il fatto che – mentre la minaccia di un conflitto nell'Artico è ancora bassa – non si possa escludere completamente l'eventualità che le tensioni tra la Russia e gli Alleati della NATO, così come la crescente presenza della Cina, conducano a un aumento della rivalità strategica nella regione;

  4. Riconosciute l'estensione e la portata del rafforzamento militare della Russia nell'Artico, che includono anche il rinnovamento della Flotta del Nord, la creazione di infrastrutture militari nella regione, lo sviluppo di capacità Anti-Accesso e Negazione di Area (A2/AD) e il significativo aumento di attività aeree e sottomarine ai confini dell'Alleanza;

  5. Richiamato il fatto che al Vertice di Varsavia del 2016 l'Alleanza si è impegnata a rafforzare la propria postura marittima nell'Atlantico del Nord e a migliorare la propria conoscenza complessiva della situazione nella regione, quale strumento di deterrenza e di difesa contro potenziali minacce, anche lungo le linee di comunicazione marittime e in caso di approcci marittimi al territorio della NATO;

  6. Accolta con favore la decisione della NATO di istituire un nuovo Comando Atlantico a Norfolk, Virginia, (Stati Uniti);

  7. Consapevole delle diverse prospettive degli Alleati sulla portata della presenza della NATO nell'Artico, ma persuasa del fatto che la NATO possa portare valore aggiunto nella regione;

  8. Cosciente del fatto che l'aumento dell'attività umana nella regione crea profonde preoccupazioni in relazione alla sicurezza umana e alla protezione delle infrastrutture economiche critiche, soprattutto nel caso di condizioni meteorologiche avverse e di limitate capacità di ricerca e soccorso (SAR);

  9. Convinta del fatto che la cooperazione internazionale e uno stretto partenariato tra i settori militare, pubblico e Pag. 5non-governativo siano essenziali per fornire una protezione civile adeguata nel Grande Nord;

  10. Sottolineato il ruolo del Consiglio Artico come veicolo primario di cooperazione nell'Artico;

  11. Evidenziato il fatto che le relazioni tra Stati e lo sviluppo economico dell'Artico dovrebbero rispettare il diritto internazionale, sia consuetudinario che giurisprudenziale, nonché le convenzioni e le regole internazionali in materia, incluso il Codice Polare;

  12. ESORTA i governi e i parlamenti degli Stati membri dell'Alleanza atlantica:
   a. a guidare gli sforzi internazionali affinché sia promossa la cooperazione nell'Artico in uno spirito di gestione responsabile e si eviti che le tensioni e la competizione nella regione diventino insormontabili;
   b. ad adattare la postura strategica della NATO nel Grande Nord alle nuove realtà di sicurezza, individuate nella relazione 2017 dell'Assemblea intitolata «La NATO e la sicurezza nell'Artico», anche attraverso il sostegno agli stati Alleati rivieraschi dell'Artico nello sviluppo di mezzi e capacità di difesa adeguati e nell'organizzazione di un maggior numero di esercitazioni congiunte quali Trident Juncture;
   c. a promuovere la crescita della consapevolezza situazionale della NATO attraverso una maggiore conoscenza della regione artica;
   d. a promuovere e scambiare migliori pratiche in termini di attività di ricerca e soccorso (SAR) e contribuire all'interoperabilità delle unità SAR attraverso esercitazioni congiunte sia tra Paesi della NATO che insieme a Paesi non-NATO;
   e. a mantenere e sviluppare ulteriormente una cooperazione costruttiva con la Russia nei settori della ricerca e soccorso, della pesca e della ricerca scientifica;
   f. a supportare il lavoro dei quadri multinazionali, quali il Consiglio Artico, e assicurare il pieno rispetto del diritto internazionale, sia consuetudinario che giurisprudenziale, l'attuazione del Codice Polare e l'ulteriore sviluppo per il Grande Nord di standard internazionali superiori per la sicurezza e l'ambiente;
   g. a garantire che le popolazioni e le comunità indigene siano adeguatamente consultate e rappresentate attraverso processi decisionali che riguardino la regione artica;
   h. ad aumentare gli sforzi per ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici sull'Artico, in particolare riducendo le emissioni di gas serra e dando attuazione all'Accordo di Parigi.

  * Presentata dalla Commissione sulla Dimensione Civile della Sicurezza e adottata dall'Assemblea Plenaria lunedì 19 novembre 2018 a Halifax, Canada.