Doc. X, n. 1

COMMISSIONE DI VIGILANZA SULLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

RELAZIONE SULLE MISURE ATTIVATE DA CDP NEL CONTESTO DELL'EMERGENZA COVID-19

(Ai sensi dell'articolo 4 del testo unico di cui al regio decreto 2 gennaio 1913, n. 453)

Approvata nella seduta del 18 marzo 2021

Trasmessa alla Presidenza il 1o aprile 2021

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1. Premessa

  L'emergenza sanitaria da COVID-19 ha evidenziato, in un nuovo contesto economico caratterizzato da una caduta del Prodotto Interno Lordo (PIL) e degli investimenti, la necessità di sostenere la liquidità delle imprese, nonché di rafforzarne il capitale azionario, difendendo quelle strategiche per il Paese, e di supportare gli enti territoriali nelle loro esigenze per spesa corrente e investimenti.
  Nel contesto dell'emergenza, il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha attivato una serie di interventi a supporto del sistema produttivo nazionale e a favore della liquidità delle imprese di qualunque dimensione, anche attraverso il sistema bancario. Sono state inoltre realizzate iniziative straordinarie volte ad offrire immediato sostegno agli enti territoriali, trovatisi a fronteggiare sia gli oneri dovuti alla gestione della crisi, sia gli effetti negativi delle minori entrate fiscali, con conseguenti difficoltà sul fronte della liquidità disponibile.
  La Commissione, nell'ambito della sua attività ricognitiva sul ruolo di CDP nel contesto dell'emergenza pandemica, ha audito sul tema in analisi il Presidente e l'Amministratore Delegato di CDP, Giovanni Gorno Tempini e Fabrizio Palermo, lo scorso 4 giugno 2020. La Commissione ha svolto un ulteriore approfondimento il 9 luglio 2020, con l'audizione del Dott. Paolo Calcagnini, Chief Financial Officer, Dott. Nunzio Tartaglia, Direttore Imprese, Ing. Tommaso Sabato, Direttore Infrastrutture e PA, che hanno presentato le principali aree di intervento di CDP nel contesto dell'emergenza COVID-19.
  Tali incontri e ulteriori approfondimenti hanno consentito alla Commissione di tracciare un quadro complessivo del ruolo di CDP per il supporto a enti territoriali e imprese nella ripartenza economica post-emergenziale, che viene illustrato nella presente relazione.

2. Le iniziative adottate da CDP a supporto degli enti territoriali

  A partire dal mese di febbraio 2020, il Gruppo CDP si è attivato per offrire immediato sostegno agli enti territoriali, attraverso la strutturazione di iniziative straordinarie volte a consentire la liberazione di risorse utili per far fronte alla crisi sanitaria, o a gestire, per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, misure introdotte con disposizioni normative finalizzate agli stessi scopi.
  Nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle disposizioni normative relative alla salvaguardia dell'equilibrio economico della gestione separata di CDP, la cui attività è finanziata con il risparmio postale, sono state attivate, nel corso dell'emergenza sanitaria, quattro operazioni principali a favore degli enti territoriali.
  La prima operazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione di CDP il 27 febbraio 2020, ha riguardato la sospensione per il 2020 delle rate di ammortamento dei prestiti dei primi dieci comuni Pag. 4interessati dalla cosiddetta «zona rossa» in Lombardia e Veneto, individuati con DPCM del 23 febbraio 2020 e rientranti nelle Province di Lodi e Padova. Il meccanismo dell'operazione consente agli enti territoriali di corrispondere a CDP le rate dei prestiti, in scadenza il 30 giugno 2020 e il 31 dicembre 2020, lungo un periodo di 10 anni, a partire dal 2021, in 20 rate semestrali di pari importo. L'operazione ha offerto benefìci agli enti territoriali, consistenti nell'incremento delle disponibilità liquide, con impatti economico-patrimoniali marginali per CDP.
  Una seconda operazione, di più ampio respiro, ha interessato la quasi totalità dei prestiti erogati da CDP agli enti territoriali. A tale rinegoziazione, perfezionata nel corso del primo semestre 2020, che ha previsto diverse condizioni di pagamento delle quote dei prestiti, hanno aderito oltre 3.000 enti diffusi in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, ottenendo la rinegoziazione di circa 80 mila mutui, per un debito residuo totale di circa 22 miliardi di euro. L'operazione ha consentito la liberazione di risorse nel 2020 per oltre 0,8 miliardi di euro. Nel secondo semestre dell'anno è stata lanciata un'ulteriore operazione di rinegoziazione relativa a prestiti in favore delle regioni non oggetto della rinegoziazione di cui sopra, per un debito residuo di circa 1,45 miliardi di euro ed un risparmio per gli enti di circa 20 milioni di euro nel 2020.
  CDP, inoltre, è stata chiamata a gestire, sulla base di quanto previsto dagli articoli 115-118 del decreto-legge n. 34/2020, l'operazione relativa alla concessione di anticipazioni di liquidità in favore degli enti territoriali, con l'utilizzo delle risorse statali di cui ad un fondo costituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze di 12 miliardi di euro, destinate al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e obbligazioni per prestazioni professionali, maturati al 31 dicembre 2019. L'intervento prevede la possibilità di un rimborso delle anticipazioni concesse fino a 30 anni, con inizio dell'ammortamento del capitale a partire dal 2022. La ratio è quella di ridurre i tempi di rimborso dei debiti commerciali e sanitari della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese fornitrici, consentendo, per tale via, il sostegno del settore produttivo. Al riguardo, si segnala che, sulla base di quanto disposto dall'articolo 55, comma 1, del decreto-legge n. 104/2020, sono stati riaperti i termini, al momento scaduti, per la presentazione delle domande di anticipazione da parte degli Enti locali. L'operazione ha generato un volume complessivo di erogazioni di circa 2,1 miliardi di euro, in favore di circa 900 enti territoriali.
  L'ultima operazione messa in campo da CDP nel contesto dell'emergenza sanitaria, prevista dagli articoli 111 e 112 del decreto-legge n. 18/2020, nonché dall'articolo 42 del decreto-legge n. 104/2020, ha riguardato la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di ammortamento in scadenza nel 2020 dei mutui gestiti da CDP in favore di enti territoriali e trasferiti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, in attuazione dell'articolo 5, commi 1 e 3, del decreto-legge n. 269/2003, ed il suo differimento all'anno immediatamente successivo alla data di scadenza del piano di ammortamento contrattuale e con vincolo di utilizzo delle risorse liberate per il Pag. 5finanziamento di interventi utili per far fronte all'emergenza. Circa 25.000 mutui, intestati a 5.000 Enti, sono stati oggetto di differimento della quota capitale, per un debito residuo complessivo di oltre 2 miliardi di euro. Tale operazione ha consentito di liberare risorse da utilizzare direttamente per far fronte alla crisi.

3. L'operatività di CDP per il mondo delle imprese

  Nel contesto dell'emergenza sanitaria da COVID-19 che ha colpito il Paese, il Gruppo CDP ha risposto mediante l'attivazione di una serie di interventi a supporto del sistema produttivo nazionale. Si riportano di seguito le principali misure attivate, o in corso di attivazione, da parte di CDP al fine di supportare l'accesso al credito delle imprese colpite dall'emergenza sanitaria.
  Tra le linee di liquidità attivate si segnalano forme di operatività indiretta e diretta. Per quanto riguarda la prima, sono stati previsti finanziamenti fino a tre miliardi di euro attraverso la Piattaforma Imprese. Attraverso questa piattaforma, CDP ha messo a disposizione delle banche provvista a tassi calmierati, al fine di favorire la concessione di nuovi finanziamenti alle PMI e alle Mid-cap italiane, a sostegno degli investimenti e delle esigenze di capitale circolante, con l'obiettivo di limitare gli impatti economici avversi dell'attuale fase di emergenza sanitaria.
  La Piattaforma Imprese è uno strumento operativo dal 2014, che consente alle banche di reperire funding a condizioni di mercato per l'erogazione di finanziamenti a tassi competitivi alla propria clientela. Con l'obiettivo di incrementare ulteriormente i benefici per le imprese, il costo della provvista è stato eccezionalmente ridotto da CDP rispetto alle condizioni ordinarie, e resterà tale fino al termine della fase emergenziale. Lo strumento è peraltro caratterizzato da grande semplicità operativa, prevedendo per tutte le banche convenzionate una contrattualistica uniforme ed una modalità di pricing standardizzata.
  Le linee di provvista messe a disposizione da CDP hanno una durata compresa tra 3 e 12-15 anni, con obbligo per le banche di concedere nuova finanza alle imprese di durata minima rispettivamente compresa tra 1 e 10 anni. Inoltre, qualora sul finanziamento venga acquisita una garanzia da parte di un garante pubblico o equivalente, quale ad esempio il Fondo di Garanzia per le PMI ex legge n. 662/96 o SACE, il prezzo della provvista praticato da CDP beneficia di un'ulteriore riduzione (cd. linee a ponderazione zero). Per assicurare la massima trasparenza, CDP richiede infine alle banche partner di indicare nel contratto di finanziamento con l'impresa il costo al quale è stata ottenuta la provvista da CDP e la relativa durata, dando in questo modo evidenza del margine applicato dalla banca medesima.
  A questa operatività si aggiungono le linee di Liquidità Banche, implementate tramite la sottoscrizione di emissioni obbligazionarie delle banche, la cui raccolta deve essere destinata all'erogazione di finanziamenti a specifiche tipologie di imprese (ad esempio, per le Piccole e Medie Imprese nei settori maggiormente colpiti dalla crisi COVID-19).Pag. 6
  Tali misure hanno prodotto dei risultati concreti nel corso del 2020. L'operatività indiretta attraverso il sistema bancario ha evidenziato, alla data del 31 dicembre 2020, volumi pari a 3.148 milioni di euro, articolati nel seguente modo:
   Piattaforma imprese: ha registrato utilizzi per 1.648 milioni di euro, in crescita di circa il 353 per cento rispetto agli utilizzi del 2019 (364 milioni di euro). A partire da inizio luglio, la piattaforma ha beneficiato di 1,5 miliardi di euro di risorse BEI, grazie all'accordo firmato tra CDP e BEI il 4 giugno 2020 e alla convenzione firmata tra CDP e ABI il 12 giugno 2020; queste risorse permettono di mettere a disposizione delle banche provvista a tassi più bassi, quindi più attrattivi per banche e imprese;
   Liquidità Banche: ha presentato utilizzi per 1.500 milioni di euro in seguito al perfezionamento delle seguenti operazioni: bond Unicredit per 1.000 milioni di euro, finalizzato al supporto delle aziende colpite dall'emergenza COVID-19; finanziamento ICCREA Banca per 250 milioni di euro, finalizzato a sostenere le PMI e Mid-Cap nei settori agricolo e agroindustriale; finanziamento ICCREA Banca per 250 milioni di euro, finalizzato a facilitare l'accesso al credito alle PMI e Mid-Cap italiane che lavorano nel settore turistico-alberghiero.

  All'attività operativa indiretta si sono associate, inoltre, linee di liquidità diretta. Tra queste, la Liquidità Corporate Garantita Medio-Lungo Termine e quella di Breve termine. Per quanto riguarda la prima, alla luce del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 (cosiddetto «DL Liquidità») che ha previsto l'avvio operativo del sistema delle garanzie pubbliche, CDP ha rafforzato il supporto alle medie e grandi imprese italiane colpite dall'emergenza COVID-19 attraverso una linea di operatività di finanziamento a medio-lungo termine, destinata alle imprese non in situazioni di difficoltà fino al 31 dicembre 2019 e che richiedano l'accesso alla Garanzia Italia.
  I prestiti potranno essere concessi anche in cofinanziamento con il sistema bancario, con quota CDP maggiore di 5 milioni di euro e durata massima di 6 anni (con un periodo di preammortamento fino a 24 mesi) per un ammontare non superiore al valore più alto tra i seguenti importi: 25 per cento del fatturato 2019, come risultante dal bilancio approvato ovvero dalla dichiarazione fiscale; il doppio dei costi del personale dell'impresa relativi al 2019, come risultanti dal bilancio ovvero dai dati certificati se l'impresa non ha ancora approvato il bilancio.
  Le esigenze di liquidità supportate dai finanziamenti potranno essere funzionali a sostenere costi del personale, investimenti o capitale circolante impiegati in stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia sulla base delle misure definite dal «DL Liquidità». Le condizioni economiche della concessione del finanziamento sono funzione della classe di rating dell'azienda beneficiaria, della durata del finanziamento e del costo della garanzia di SACE.
  Con riferimento alla Liquidità a Breve termine, CDP ha introdotto un nuovo prodotto per rispondere, in tempi rapidi, alle esigenze temporanee di liquidità o di capitale circolante di imprese italiane, di Pag. 7medie e grandi dimensioni, particolarmente colpite dall'emergenza epidemiologica COVID-19. I finanziamenti potranno essere concessi anche in cofinanziamento con il sistema bancario con quota CDP tra i 5 e i 50 milioni di euro e durata fino a 18 mesi. Potranno richiedere questo tipo di operatività le imprese con i seguenti requisiti: fatturato annuo maggiore di 50 milioni di euro; presenza di un danno da emergenza COVID-19, dimostrabile, pari almeno ad una riduzione del fatturato del 10 per cento rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. A queste linee specifiche si aggiunge un'accelerazione dell'attività sui Finanziamenti MLT Ordinari, che rispondono ad esigenze comparabili dal punto di vista delle imprese.
  Relativamente all'operatività diretta con le imprese, alla data del 31 dicembre 2020 si sono registrati volumi stipulati per 3.323 milioni di euro, corrispondenti a 165 operazioni, rispetto a 1.267 milioni di euro per 34 operazioni del 2019. La distribuzione per prodotto dei volumi è la seguente:
   Liquidità BT: 54 operazioni per 985 milioni di euro;
   Liquidità MLT Garantita: 64 operazioni per 877 milioni di euro;
   Finanziamenti MLT Ordinari: 47 operazioni per 1.461 milioni di euro.

  In aggiunta a tali misure, al fine di supportare la liquidità delle imprese colpite dall'emergenza epidemiologica COVID-19, l'articolo 57 del cosiddetto «DL Cura Italia» (decreto-legge n. 18/2020) ha previsto la garanzia dello Stato sulle esposizioni assunte da CDP, anche nella forma di garanzie di prima perdita su portafogli di finanziamenti, in favore delle banche e degli altri soggetti autorizzati all'esercizio del credito che concedono finanziamenti sotto qualsiasi forma a imprese che non hanno accesso alla garanzia del Fondo di cui all'articolo 2, comma 100, lett. a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e che abbiano sofferto una riduzione del fatturato a causa della citata emergenza. Le modalità e le condizioni per la concessione della garanzia dello Stato saranno stabilite con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico.
  La garanzia dello Stato rilasciata in favore di CDP fino ad un massimo dell'80 per cento dell'esposizione assunta è, a prima domanda, orientata a parametri di mercato, esplicita, incondizionata e irrevocabile e conforme con la normativa di riferimento dell'Unione europea. A copertura delle garanzie pubbliche concesse, opera un fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro per l'anno 2020.

4. Considerazioni conclusive

  La pandemia da COVID-19, oltre la dimensione sanitaria che si è rivelata in tutta la sua drammaticità in questi mesi, rischia di avere conseguenze significative dal punto di vista economico e sociale.Pag. 8
  L'economia italiana si è trovata ad essere protagonista di una crisi doppia e simultanea, sia dal lato della domanda che dell'offerta, con impatti significativi sia sull'andamento del PIL che dell'occupazione, a seguito della sospensione delle attività di oltre 2 milioni di imprese e circa 7 milioni di addetti tra industria, costruzioni e servizi.
  Le misure di isolamento decise per contrastare la diffusione dell'epidemia, oltre a riguardare i cittadini, sono arrivate a incidere sull'integrazione dei sistemi industriali nazionali nelle catene del valore globale, con conseguenze significative soprattutto per i Paesi con rilevanti rapporti commerciali con l'estero, come l'Italia.
  I mutamenti nel funzionamento dell'economia, con lo sconvolgimento dei modelli produttivi attuali e dell'organizzazione del lavoro, sono andati a incidere anche sul sistema delle relazioni internazionali, con risposte spesso disomogenee e disallineate.
  In questo contesto il ruolo di CDP, oltre a quello tradizionale di supporto agli enti territoriali, riaffermato concretamente con le diverse iniziative attivate per far fronte all'emergenza sanitaria, deve essere sempre più quello di sostenere gli investimenti e i piani di sviluppo di medio termine delle imprese, per sostenere la ripresa economica e l'occupazione, non dimenticando la predisposizione di eventuali misure difensive rispetto a eventuali azioni di acquisizione di imprese e asset strategici per il Sistema Paese.
  La recente misura a sostegno della solidità patrimoniale delle medie e grandi imprese italiane, prevista con il Patrimonio Rilancio, potrà dare un sostegno importante alle aziende nello sviluppo dei loro piani di investimento e crescita. Si tratta di un intervento temporaneo, senza ingerenze dello Stato nelle società, a favore delle aziende italiane in temporanea difficoltà, che si attiva solo su richiesta delle stesse, utilizza in via preferenziale strumenti che non modificano la governance e prevede una tempistica predefinita di uscita. La misura è coerente con l'orientamento europeo di recente definito, dalla Commissione europea, con una modifica al cosiddetto « Temporary Framework» introducendo specifici interventi di ricapitalizzazione.
  In tale prospettiva, al fine di garantire maggiore competitività del sistema produttivo e favorire la patrimonializzazione delle imprese attraverso la leva finanziaria, appare opportuno individuare ulteriori e più potenti forme di incentivazione fiscale del risparmio, in analogia con quanto già previsto per i Piani Individuali di Risparmio (PIR) anche attraverso la trasformazione, dopo il mese di dicembre 2021, del citato Patrimonio Rilancio in un Fondo sovrano pubblico-privato, o Fondo dei fondi, con gli stessi incentivi fiscali previsti per i PIR, gestito da CDP, con il coinvolgimento delle Società di gestione del risparmio (SGR) italiane e delle altre istituzioni finanziarie in cui, al netto delle risorse pubbliche statali, al risparmio privato e alla garanzia offerta dal patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, possano confluire una parte delle risorse che l'Unione europea metterà a disposizione con il Recovery Fund. In tale quadro, l'obiettivo di fondo è che tali risorse siano utilizzate in modo mirato e responsabile, con una visione di lungo periodo, al fine di consentire alle imprese di diventare più resilienti alle sfide e conquistare i mercati internazionali. Pag. 9
  Al 31 dicembre 2020, le iniziative sopra menzionate a favore delle imprese hanno registrato complessivamente volumi per oltre 6 miliardi di euro, generando un impatto rilevante nell'economia nazionale. Tali risorse hanno contribuito al sostegno del tessuto imprenditoriale italiano nel contrasto alla crisi economica derivante dall'emergenza sanitaria COVID-19. In quest'ottica, CDP sta svolgendo un ruolo crescente nell'attuazione della politica industriale italiana dettata dal Governo e dal Parlamento, intervenendo a sostegno di settori strategici fondamentali per far ripartire il Paese dopo la pandemia.