Doc. XVIII, N. 67

COMMISSIONE IX (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127 DEL REGOLAMENTO, SU:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Il 5G per l'Europa: un piano d'azione (COM(2016)588 final)

Approvato il 5 aprile 2017

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  La IX Commissione,
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento della Camera dei deputati, la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Il 5G per l'Europa: un piano d'azione (COM(2016)588 final),
  considerato che:
   il settore delle comunicazioni elettroniche registra una rapidissima e costante evoluzione tecnologica: la telefonia vocale è stata progressivamente rimpiazzata da dispositivi collegati in rete, tramite accesso fisso e mobile, che consentono di fruire di un'offerta crescente di servizi digitali e richiedono reti sempre più efficienti per la loro fornitura;
   si registra un rapido aumento dei dispositivi connessi a internet (si stima nel 2019 ci saranno 24 miliardi di dispositivi collegati in rete rispetto ai 14 miliardi del 2014), dovuto principalmente alle comunicazioni machine-to-machine (M2M) nell’Internet of Things, e un incremento del traffico dati (si stima che nel 2020 ci sarà un traffico internet mobile 30 volte superiore a quello del 2010);
   ne consegue l'esigenza di una nuova generazione di tecnologia di rete, il 5G, che consenta di supportare il crescente flusso di dati e garantisca una continuità della connessione;
   il 5G, rispetto al 4G, dovrebbe essere in grado di consentire la trasmissione di quantità notevolmente superiori di dati in tempi ridottissimi, garantire trasmissioni sicure ed affidabili e ridurre i costi per unità dei dati trasmessi, con effetti positivi anche in termini di attenuazione dell'impatto ambientale;
   la concentrazione dei dati consente anche un più basso consumo di energia per dispositivi mobili con una maggiore durata delle batterie, il che è particolarmente importante per l’Internet of Things, dati gli ingenti costi che comportano la sostituzione e la ricarica delle batterie incorporate nei dispositivi;
   la disponibilità del 5G può rappresentare un fattore cruciale per consentire alle economie europee di mantenersi competitive a livello globale, considerato che alcuni Paesi, come Stati Uniti, Corea del sud e Giappone, stanno già finanziando progetti per il lancio della tecnologia 5G nei prossimi anni;
   il 5G ha il potenziale per generare nuova occupazione e stimolare la crescita nell'industria innovativa, creando nuovi modelli di business e offrendo nuovi servizi; può consentire numerose nuove applicazioni, in particolare, nel campo dell’e-health, del trasporto su strada e dell'industria, potendo arrivare a rendere praticabile e sostenibile la telechirurgia, i veicoli a guida automatizzata e l'introduzione di robot intelligenti connessi;
   per poter cogliere pienamente i vantaggi economici e sociali di questa trasformazione digitale, è indispensabile garantire il dispiegamento su vasta scala di reti ad altissima capacità in coerenza con uno degli obiettivi principali della strategia per il mercato unico digitale. Uno dei presupposti imprescindibili per l'avvio del 5G è la disponibilità di larghezze di banda ampie e contigue dello spettro radio per fornire velocità di banda larga senza fili più elevate. Tali larghezze di banda sono disponibili nello spettro radio solo al di sopra dei 6 GHz, la cui designazione sarà all'ordine del giorno della Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni 2019 (WRC-19);Pag. 3
   la comunicazione in esame delinea un piano di azione per uno sviluppo rapido e coordinato delle reti 5G in Europa avvalendosi di un partenariato pubblico-privato tra la Commissione europea, gli Stati membri e il mondo dell'industria, cofinanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma Horizon 2020 (il 5G-Infrastructure-PPP), dotato di un budget complessivo di 1,4 miliardi e finalizzato alla creazione di network di comunicazione di nuova generazione e di servizi di connessione superveloci;
   il piano è strutturato sulla base di due elementi chiave: l'allineamento delle tabelle di marcia e delle priorità per l'avvio coordinato del 5G in tutti gli Stati membri dell'Unione europea, con l'obiettivo di una prima introduzione delle reti entro il 2018 e del progressivo lancio di servizi a carattere commerciale al più tardi entro la fine del 2020; la messa a disposizione di bande di spettro provvisorie per il 5G in vista della suddetta Conferenza mondiale sulle radiocomunicazioni del 2019 (WRC-19), da integrare il prima possibile con ulteriori bande, lavorando, nel contempo, ad un approccio comune per autorizzare le bande di spettro superiori ai 6 GHz, specifiche per il 5G;
   per consentire la diffusione del 5G fin dal 2018, gli Stati membri e la Commissione europea, lavorando congiuntamente nel gruppo «Politica dello spettro radio» (RSPG), hanno riconosciuto l'importanza dell'individuazione di bande di frequenza «pioniere», comuni in tutta l'Unione europea. La prima serie di bande pioniere include una combinazione di spettro che comprende anche la banda 700 MHz, che dovrà essere resa disponibile entro il 2020, con possibili deroghe fino al 2022, come previsto dalla relativa proposta di decisione della Commissione europea, su cui la IX Commissione (Trasporti) della Camera ha adottato un documento finale;
   rilevata la necessità che il presente documento finale sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea, nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,

  esprime una valutazione positiva,

  con le seguenti condizioni:
   a) per garantire la traduzione concreta del piano d'azione è indispensabile definire un cronoprogramma puntuale che stabilisca le scadenze e i relativi passaggi; individui le risorse finanziarie immediatamente attivabili – anche a valere sugli stanziamenti già disponibili, ivi compreso Horizon 2020 – e quelle che potranno essere reperite successivamente, anche mediante il ricorso al partenariato pubblico-privato; preveda la definizione di standard comuni e l'attivazione di iniziative che garantiscano un'introduzione sincronizzata e contestuale del 5G in tutti gli Stati membri, senza creare discriminazioni e disallineamenti a scapito dei Paesi che possano avvalersi di minori disponibilità finanziarie;
   b) con riferimento specifico alle esigenze finanziarie, si segnala l'opportunità di individuare tutte le soluzioni che potranno risultare utili allo scopo, ivi compreso un maggiore coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti (BEI), la quale potrebbe attivare consistenti disponibilità finanziarie, essendo il 5G un programma suscettibile di assicurare considerevoli ritorni economici;
   c) è peraltro indispensabile che alla previsione di risorse e iniziative volte a favorire il potenziamento e l'aggiornamento delle infrastrutture si accompagnino anche interventi coordinati e coerenti per incentivare la domanda attraverso, in particolare, la concessione di voucher rivolti ai potenziali utenti in modo da indurli ad accedere a servizi più avanzati, al fine di incrementare il numero dei sottoscrittori di servizi ad almeno 100 Mbps;
   d) occorre verificare se il quadro normativo vigente, anche in tema di aiuti di Stato e di incentivi agli investimenti, sia adeguato alla necessità di creare le condizioni Pag. 4ottimali per la realizzazione entro tempi più rapidi possibili di reti ad altissima capacità in tutto il territorio dell'Unione europea;
   e) per non ritardare l'introduzione del 5G a livello europeo, come è avvenuto in passato per il 4G (nel 2015, oltre il 75 per cento della popolazione degli USA aveva accesso al 4G, a fronte di un 28 per cento della popolazione dell'Unione europea), sono necessari un coordinamento e una pianificazione a livello transfrontaliero, al fine di evitare il rischio di una frammentazione tra Stati membri in termini di disponibilità dello spettro, di continuità del servizio attraverso le frontiere e di applicazione delle norme;
   f) è indispensabile completare il processo di liberazione delle frequenze a favore dei servizi di banda larga mobile e del 5G, destinando al 5G adeguati spettri di banda e attuare le misure di gestione dello spettro per affrontare gli attuali problemi di interferenze con gli Stati vicini;
   g) occorre valutare attentamente le proposte contenute nel Manifesto per l'impiego nel 5G in Europa, sottoscritto nel 2016 dalle aziende leader nel settore delle telecomunicazioni, di stanziare più risorse per progetti pilota che abbiano anche una funzione dimostrativa su larga scala e di creare un fondo (5G Venture Fund) a sostegno delle start-up e delle imprese che investono nelle tecnologie 5G, nonché di semplificare, ridurre e armonizzare le norme sulle telecomunicazioni al fine di incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo sulle reti 5G;
   h) è necessario aggiornare il piano nazionale «Strategia italiana per la banda ultralarga» tenendo in considerazione la nuova tecnologia del 5G;
   i) occorre valutare la possibilità di misure specifiche che riducano i costi di impiego delle strutture di accesso al 5G, come permessi di costruire e servitù di passaggio (in linea con altri progetti infrastrutturali, come i tralicci dell'elettricità e il loro regime di affitti a canone ridotto).