Doc. XVIII, N. 30

VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127 DEL REGOLAMENTO, SU:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti (COM(2014) 398 final/2)

Approvato il 20 gennaio 2016

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Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti COM(2014) 398 final/2

DOCUMENTO FINALE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La Commissione VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici),
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la comunicazione della Commissione «Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti» (COM(2014)398);
   apprezzata l'iniziativa della Commissione europea, che si inserisce nel quadro delle azioni già adottate per promuovere la conversione verso un'economia sostenibile, competitiva e a basso tenore di carbonio, anche ai fini di una efficace lotta ai cambiamenti climatici, che colloca l'UE in posizione di assoluta avanguardia nel contesto internazionale;
  rilevato che:
   il passaggio da un'economia lineare – basata su un modello che prevede la produzione di beni, il loro utilizzo e, alla fine, l'abbandono – a un'economia circolare, in cui i materiali e l'energia utilizzati nei processi produttivi mantengono il loro valore il più a lungo possibile, i rifiuti sono ridotti al minimo e si utilizzano quante meno risorse possibili, risponde ad una duplice esigenza: a) per un verso, quella di ridurre l'impatto ambientale delle attività economiche; b) per altro verso, sul piano più prettamente economico, quella di conseguire risparmi, evitando sprechi e riducendo i costi derivanti dall'approvvigionamento da parte dell'UE di materie prime e risorse da fornitori esterni e, allo stesso tempo, di assicurare nuove prospettive di occupazione qualificata;
   tale transizione riguarda la generalità dei cittadini e delle imprese, in quanto comporta cambiamenti radicali nell'assetto economico, nell'organizzazione sociale, nel modello imprenditoriale e nei comportamenti dei consumatori, per cui merita apprezzamento la scelta adottata dalla Commissione europea di svolgere un'ampia consultazione pubblica sull'iniziativa adottata;
   in questo ambito, un rilievo particolare, anche se non esclusivo, riveste la tematica del trattamento dei rifiuti, che dovranno essere sempre meno conferiti in discarica e sempre più sottoposti a tecniche di lavorazione che diminuiscano l'impatto ambientale e incrementino le possibilità di riutilizzo dei materiali;
   rilevata la necessità che il presente documento sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea, nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,
  esprime una

VALUTAZIONE POSITIVA

  con le seguenti osservazioni:
   a) stante il fatto che un'evoluzione così radicale e profonda, qual è quella prospettata, pur offrendo importanti possibilità occupazionali e vantaggi economici Pag. 3in termini di risparmi di spesa e di nuovi investimenti, comporta, specie in una prima fase, un consistente impegno finanziario per la conversione di processi produttivi e organizzativi, occorre corredare le indicazioni della Commissione europea di un quadro finanziario adeguato che individui tutte le risorse attivabili allo scopo, ivi compreso il ricorso a finanziamenti della BEI;
   b) gli obiettivi indicati dalla Commissione europea, pienamente condivisibili, andranno realizzati senza gravare i sistemi economici di oneri non sostenibili che ne indebolirebbero ulteriormente la competitività, già provata dalla più lunga e grave crisi economica dal secondo dopoguerra, oltre che dalla concorrenza dei Paesi emergenti;
   c) in particolare, occorre valutare se gli investimenti a carico di amministrazioni e soggetti pubblici, volti in particolare a migliorare la gestione dei rifiuti, possano essere incentivati attraverso regimi di vantaggio per quanto riguarda le regole di finanza pubblica, eventualmente scorporando i relativi oneri dal computo dei saldi rilevanti ai fini del Patto di stabilità, oppure mediante misure premiali nei casi in cui vengano realizzati progressi significativi nella direzione indicata, assumendo a riferimento le migliori pratiche. Ciò vale in particolare per il nostro Paese il quale, pur registrando un livello apprezzabile di efficienza energetica e di produttività delle risorse, anche in considerazione delle caratteristiche del suo sistema produttivo, è chiamato a un impegnativo sforzo per ridurre drasticamente il collocamento in discarica dei rifiuti;
   d) la traduzione concreta degli obiettivi posti dalla Commissione implica l'adozione di un complesso coordinato e organico di norme e regole che – incidendo su più settori ed ambiti – devono essere pienamente coerenti, evitando di confliggere tra loro.