Doc. XVIII, N. 29

XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127 DEL REGOLAMENTO SULLA:

«Relazione annuale 2014 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali» (COM(2015)316 final)

Approvato il 20 gennaio 2016

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Relazione annuale 2014 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali» (COM(2015)316 final)

DOCUMENTO FINALE APPROVATO

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esaminata la Relazione annuale 2014 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali (COM(2015)316 final);
   tenuto conto della Relazione annuale 2014 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità (COM(2014)315 final);
   tenuto conto del contributo e dei dibattiti svolti in seno alla COSAC in merito al rafforzamento del ruolo dei Parlamenti nazionali nel quadro istituzionale europeo, anche con riferimento ai loro rapporti con la Commissione europea;
   premesso che:
    1) è pienamente apprezzabile lo sforzo compiuto dalla nuova Commissione Juncker per rafforzare i rapporti tra la stessa e i Parlamenti nazionali, in particolare valorizzando il contributo che ciascuna camera può fornire ai processi decisionali europei;
    2) le risposte della Commissione alle osservazioni dei Parlamenti nazionali nell'ambito del dialogo politico non sono migliorate né sul piano della tempistica né su quello della qualità; le risposte risultano prevalentemente burocratiche e non colgono appieno il profilo politico dei rilievi formulati dai Parlamenti nazionali;
    3) è apprezzabile che, coerentemente con l'invito della Commissione a sviluppare maggiormente il dialogo politico nella fase prelegislativa, la stessa provveda ad allertare sistematicamente i Parlamenti nazionali in merito alle consultazioni pubbliche da essa avviate ed è auspicabile che venga dato un riscontro anche ex post dei contributi ricevuti, prima ancora che costituiscano l'oggetto dei documenti di lavoro che corredano le proposte della Commissione;
    4) è apprezzabile, altresì, la pubblicazione delle tabelle di marcia della Commissione, che rappresentano la prima occasione utile per collaborare attivamente ad una migliore regolamentazione;
    5) è stata data attuazione all'impegno a rafforzare il partenariato con i Parlamenti nazionali, in particolare programmando e intensificando gli interventi dei Commissari presso i Parlamenti nazionali, sollecitato dal Vicepresidente della Commissione Timmermans; nel corso del 2015 si sono infatti svolte presso il Parlamento italiano le audizioni di sei Commissari europei;
    6) va sottolineato comunque positivamente il lavoro di analisi svolto sugli esiti dei pareri ricevuti e i risultati conseguiti relativamente alle proposte adottate. In particolare, la Relazione per il 2014 dà conto delle modifiche apportate alle proposte originarie in recepimento di elementi contenuti nei pareri dei Parlamenti nazionali. Ove non recepiti, invece, si dà conto anche delle motivazioni sottese alla scelta finale della Commissione richiamando all'uopo esempi concreti;
    7) anche il Parlamento europeo dovrebbe dare espressamente conto del Pag. 3seguito dato ai contributi ad esso trasmessi dai Parlamenti nazionali, in particolare mediante l'inserimento di un'apposita sezione nelle relazioni preparate sui singoli atti dalle Commissioni in vista della seduta plenaria;
    rilevata altresì l'esigenza che il presente documento finale sia trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico,
   esprime una

VALUTAZIONE POSITIVA

  con le seguenti osservazioni:
   a) al fine di garantire una maggiore effettività del dialogo politico, è auspicabile che il canale che la Commissione ha inteso attivare fattivamente dall'inizio del suo insediamento – attraverso gli interventi dei commissari europei presso i Parlamenti nazionali in occasione dell'esame delle iniziative legislative più importanti – diventi una prassi costante nel prosieguo della legislatura;
   b) si migliori la qualità delle risposte nel senso indicato dal Vicepresidente della Commissione europea Timmermans, coinvolgendo direttamente i Commissari competenti e non solo le strutture amministrative della Commissione, in modo da fornire utili elementi di risposta ai rilievi politici;
   c) l'impegno della Commissione a rafforzare il dialogo politico deve tenere conto altresì dell'esigenza di evitare la formalizzazione di nuove procedure, preferibilmente utilizzando gli strumenti esistenti;
   d) è auspicabile che le prossime Relazioni annuali indichino sempre più sulla base di esempi concreti come i pareri dei Parlamenti nazionali sono stati tenuti in considerazione dalla Commissione europea ed eventualmente dalle altre Istituzioni dell'Unione nell'ambito del processo decisionale.