Doc. XVIII, N. 28

XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127 DEL REGOLAMENTO SULLA:

«Relazione annuale 2014 della Commissione europea in materia di sussidiarietà e proporzionalità» (COM(2015)315 final)

Approvato il 20 gennaio 2016

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Relazione annuale 2014 della Commissione europea in materia di sussidiarietà e proporzionalità» (COM(2015)315 final)

DOCUMENTO FINALE APPROVATO

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esaminata la Relazione annuale 2014 della Commissione europea in materia di sussidiarietà e proporzionalità (COM(2015)315 final);
   tenuto conto degli elementi di conoscenza e valutazione riportati nella Relazione annuale della Commissione sui rapporti con i Parlamenti nazionali nel 2014 (COM(2015)316 final);
   tenuto altresì conto del dibattito istituzionale in corso a livello europeo e delle iniziative adottate dalla nuova Commissione Juncker in materia di better regulation, nonché di altre più specifiche iniziative intraprese dal Vicepresidente della Commissione europea Timmermans, competente per le relazioni interistituzionali;
   visto il parere della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo (2015/2283(INI));
   premesso che:
    il fatto che soltanto 21 pareri dei 506 trasmessi nel 2014 dai Parlamenti nazionali alla Commissione europea abbiano natura di pareri motivati ai fini del meccanismo di allerta precoce per il controllo di sussidiarietà – con una diminuzione del 76 per cento rispetto al numero dei pareri motivati trasmessi nel 2013 (88) – conferma che gran parte dei Parlamenti non intende avvalersi di tale meccanismo quale strumento di blocco del processo decisionale europeo e considera prioritario interloquire sul merito delle scelte politiche e normative europee;
    in tale contesto occorre utilizzare in modo efficace e sviluppare ulteriormente, anche ai fini della valutazione dei profili di sussidiarietà, gli strumenti per lo scambio di informazioni e valutazioni, quali l'IPEX, come auspicato anche dal Parlamento europeo;
    appare inoltre apprezzabile lo sforzo compiuto dalle Istituzioni europee per migliorare le metodologie e i criteri per valutare il rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità, anche al fine di porre i Parlamenti nazionali in condizione di effettuare adeguatamente, nel ridotto termine di otto settimane, il controllo delle proposte legislative trasmesse nell'ambito del meccanismo di allerta precoce;
    è altresì condivisibile l'intenzione della Commissione europea di motivare in modo dettagliato ed esaustivo le proprie proposte sotto il profilo di sussidiarietà e proporzionalità, conformemente all'articolo 5 del protocollo n. 2 allegato al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), e che il Parlamento e il Consiglio forniscano analoga motivazione per gli emendamenti eventualmente approvati;
    una forte attenzione al controllo di sussidiarietà è stata dedicata dal Comitato delle regioni, che – come ricorda la Relazione in esame – ha adottato il suo secondo programma di lavoro sulla sussidiarietà ed ha concentrato la sua attenzione su specifiche iniziative selezionate Pag. 3dal Programma di lavoro della Commissione europea, soffermandosi anche sul ricorso agli atti delegati;
    a seguito dell'adozione il 19 maggio 2015 da parte della Commissione europea dell'Agenda «Legiferare meglio» – il cd. pacchetto better regulation, che opportunamente mira a rivedere, tra l'altro, l'accordo interistituzionale del 2003, divenuto non adatto al contesto giuridico e politico successivo all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona e all'evoluzione della prassi nella procedura legislativa ordinaria, con particolare riferimento al ruolo dei Parlamenti nazionali – il 15 dicembre 2015 il Consiglio ha approvato un accordo sul miglioramento della regolamentazione raggiunto con il Parlamento europeo e la Commissione;
    rilevata l'esigenza che il presente documento finale sia trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico informale,
   esprime una

VALUTAZIONE POSITIVA

  con le seguenti osservazioni:
   a) occorre che la Commissione europea prosegua nella direzione intrapresa immediatamente dopo il suo insediamento affrontando grandi questioni con carattere prioritario in maniera organica, evitando l'adozione di provvedimenti legislativi che aggravino i carichi amministrativi o aprano la strada a contenziosi con evidenti ricadute negative sul piano normativo; in questo modo si fornirà un contributo positivo alla traduzione corretta del principio di proporzionalità;
   b) appare opportuno che la Commissione europea e le altre Istituzioni competenti garantiscano – come preannunciato – una motivazione più analitica della conformità delle proprie proposte legislative sotto il profilo della sussidiarietà e della proporzionalità, fornendo, in coerenza con il Protocollo n. 2, indicatori qualitativi e quantitativi;
    c) in considerazione di quanto evidenziato nel pacchetto better regulation, le metodologie per condurre le valutazioni di impatto condotte dalla Commissione, dal Parlamento europeo e dal Consiglio dovrebbero essere confrontabili e compatibili, anche al fine di agevolare la verifica del rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità da parte dei Parlamenti nazionali.