Doc. XVIII, N. 22

X COMMISSIONE (ATTIVITÀ PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127 DEL REGOLAMENTO, SU:

Comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni sulla Strategia europea per una maggiore crescita e occupazione nel turismo costiero e marittimo ((COM)2014) 86 final

Approvato il 10 giugno 2015

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DOCUMENTO FINALE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione attività produttive, commercio e turismo,
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la comunicazione della Commissione recante la Strategia europea per il turismo costiero e marittimo (COM(2014)86);
   preso atto degli utili elementi di conoscenza e valutazione acquisiti nel corso delle audizioni svolte;
   considerato che:
    già attualmente l'Unione europea rappresenta la prima destinazione turistica mondiale e vanta la maggiore densità e varietà di attrazioni turistiche;
    il turismo genera oltre il 5% del PIL dell'UE, impiegando circa il 5,2% degli occupati totali (circa 9,7 milioni di lavoratori) in circa 1,8 milioni di imprese. Nel 2013 il numero di pernottamenti nelle strutture turistico-ricettive dell'UE 28 ha registrato il massimo storico di 2,6 miliardi, con un aumento del 1,6% rispetto al 2012, facendone il terzo ramo di attività economica dell'Unione;
    per quanto riguarda l'Italia, nel 2014 il contributo diretto e indiretto del settore al PIL è stato di 162 miliardi di euro, con un'incidenza del 10.1%, superiore alla media europea. Nello stesso anno il contributo diretto e indiretto del settore in termini di occupazione è dell'11,4% con un numero di posti di lavoro di 2.553.000 unità;
    rilevato in particolare che il turismo costiero e marittimo nell'UE occupa quasi 3,2 milioni di persone, di cui il 45 per cento di età compresa fra i 16 e i 35 anni;
    le previsioni per il prossimo futuro delineano uno scenario caratterizzato da un considerevole incremento della domanda turistica, specie di provenienza dalle economie emergenti e l'Europa, per la varietà dei paesaggi e dei territori, del patrimonio artistico e culturale che la contraddistingue può legittimamente candidarsi a consolidare la posizione di leader globale del settore;
    tali considerazioni valgono a maggior ragione per il nostro Paese che, costituendo un unicum all'interno dell'Unione europea per la ricchezza e la bellezza del territorio e del patrimonio culturale e artistico, anche in considerazione dell'estensione e della varietà delle sue coste, potrebbe garantire una offerta turistica senza confronti per qualità e dimensioni;
    valorizzare la naturale vocazione turistica dell'Italia, in termini sostenibili e rispettosi del territorio, dovrebbe rappresentare una priorità per il contributo rilevantissimo che potrebbe derivarne ai fini della ripresa economica e dell'occupazione;
    pur disponendo l'UE di una competenza limitata in materia di turismo, potendo essa soltanto completare l'azione degli Stati membri con lo specifico obiettivo di promuovere la competitività delle imprese dell'Unione in tale settore, appare evidente che l'adozione della comunicazione in esame rappresenta una preziosa occasione che non deve essere sprecata per delineare una strategia coerente ed organica;
    tale occasione appare particolarmente preziosa per l'Italia che subisce la concorrenza sempre più agguerrita di altri Paesi, anche a causa degli effetti negativi prodotti dalla frammentazione delle competenze Pag. 3tra diversi livelli di governo, dalla dispersione delle politiche e degli interventi, ivi compresi quelli relativi alla promozione, al marketing, all'incrocio tra domanda e offerta e alla qualificazione dei servizi turistici, dalla carenza di grandi operatori turistici nazionali, con conseguente spreco di risorse e scarsa efficienza degli interventi di sostegno;
   considerato il parere della XIV Commissione approvato il 23 luglio 2014,

esprime una valutazione positiva

  con le seguenti osservazioni:
   a) il Governo italiano si faccia promotore, a livello europeo, affinché sia definita, traendo spunto dalla comunicazione in esame, una strategia coerente ed organica a livello europeo, sulla base della quale delineare anche una strategia nazionale, che utilizzi tutti i mezzi disponibili, ivi inclusi quelli finanziari, allo scopo di offrire al sistema turistico europeo, con particolare riguardo a quello marittimo, strumenti utili a rafforzare e qualificare l'offerta in termini coerenti con le peculiarità dei territori e rispettosi dell'ambiente;
   b) in particolare, in considerazione dell'aumento della concorrenza da parte di destinazioni a basso costo, si intervenga per la promozione e lo sviluppo di tutte le potenzialità del turismo sostenibile e di qualità, valorizzando il patrimonio culturale, ambientale, paesaggistico e artistico proprio dell'Europa e, in particolare, dell'Italia;
   c) si promuova l'adozione di una iniziativa volta a considerare i porti turistici come imprese turistiche in modo da consentirne l'accesso alle iniziative e alle risorse finanziarie riservate al turismo marittimo e costiero;
   d) siano adottate misure per promuovere il turismo fuori stagione, puntando in particolare sulla clientela costituita dai cittadini della terza età;
   e) siano adottate iniziative per migliorare la formazione e le competenze del personale del settore, sfruttando le possibilità a disposizione, a partire dal programma Erasmus ;
   f) si favorisca la realizzazione di portali europei che sfruttino gli strumenti informatici e le nuove tecnologie per svolgere sia attività di informazione e promozione sia prestazione di servizi, posto che i maggiori portali online sono tutti non europei;
   g) si colga l'occasione offerta dall'avvio di una politica europea per il turismo, specie marittimo, per correggere le disfunzioni che contraddistinguono l'assetto delle competenze e le politiche sino ad ora assunte a livello nazionale, in modo da superare la dispersione e la frammentazione delle iniziative e degli interventi nel settore. A tale proposito, risulta apprezzabile la modifica prospettata, nel disegno di legge costituzionale all'esame del Parlamento italiano, con riferimento all'articolo 117, lettera s), che riconduce alle competenze statali le disposizioni generali e comuni sulle attività culturali e sul turismo;
   h) sia assicurato l'integrale ed efficiente utilizzo di tutte le risorse disponibili per la promozione del turismo marittimo e costiero per il periodo 2014-2020. A tal proposito, merita apprezzamento l'impegno della Commissione, preannunciato nella comunicazione in esame, per la predisposizione di linee guida per l'utilizzo dei diversi strumenti finanziari messi a disposizione dell'UE, soprattutto in considerazione del fatto che le caratteristiche trasversali del settore consentono l'attivazione di diversi programmi tematici dell'UE (fondi strutturali, COSME, Erasmus, Horizon 2020);
   i) tali considerazioni valgono soprattutto per quanto riguarda il livello nazionale, posto che l'accordo di partenariato per l'utilizzo dei fondi strutturali 2014-2020 prevede finanziamenti al settore turistico sia nell'obiettivo tematico 3 (competitività dei sistemi produttivi – con 7,8 Pag. 4miliardi totali) sia nell'obiettivo tematico 6 (tutela dell'ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali – 4,4 miliardi totali). In proposito, occorre quindi assicurare, in sede di attuazione dell'Accordo, la coerente definizione e realizzazione di programmi e progetti volti a promuovere la crescita e la modernizzazione del turismo costiero e marittimo;
   j) si verifichi la possibilità di ricorrere anche ad ulteriori risorse finanziare, mediante l'attivazione della Banca europea per gli investimenti, in particolare per la qualificazione dell'offerta turistica delle piccole e medie imprese del settore;
   k) si verifichi la possibilità di introdurre una normativa in materia di rilascio e rinnovo delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo che tenga conto della specificità italiana, per rilanciare gli investimenti in innovazione e qualificazione delle imprese turistiche che operano sul demanio marittimo e superare l'attuale incertezza, valutando la fattibilità di tutte le soluzioni emerse in questi anni dal confronto con le organizzazioni degli imprenditori che operano sul demanio marittimo e riprendendo il lavoro del tavolo tecnico convocato presso il Ministero dell'economia e delle finanze.

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ALLEGATO

PARERE DELLA XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)

  La XIV Commissione,
   esaminata la comunicazione della Commissione recante la Strategia europea per il turismo costiero e marittimo (COM(2014)86);
   tenuto conto della comunicazione sulla crescita blu (COM(2012)494) che indica il turismo costiero e marittimo tra le cinque priorità per sostenere una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo;
   considerata la proposta di raccomandazione del Consiglio su un marchio europeo di qualità del turismo (COM(2014) 85);
   preso atto degli elementi di conoscenza e valutazione acquisiti nel corso delle audizioni svolte sul provvedimento insieme alla Commissione attività produttive;
   tenuto altresì conto della risoluzione approvata dalla Commissione «Bilancio, Affari generali ed istituzionali» dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia – Romagna il 20 marzo 2014 in esito all'esame della Comunicazione in esame e della richiamata Proposta di Raccomandazione del Consiglio;
   premesso che:
    l'UE dispone di una competenza limitata in materia di turismo, potendo essa, ai sensi dell'articolo 195 del TFUE, soltanto di completare l'azione degli Stati membri con lo specifico obiettivo di promuovere la competitività delle imprese dell'Unione in tale settore. Il documento in esame costituisce, nei limiti consentiti da tale ristretto ambito di competenza, un tentativo apprezzabile di identificare le principali criticità del settore proponendo azioni concrete per superarle;
    la Strategia rientra nell'ambito degli interventi settoriali previsti dalla Commissione europea per rilanciare i settori industriali in Europa;
    il turismo costiero e marittimo è il più importante settore della politica marittima dell'UE in termini di valore aggiunto e occupazione, occupando quasi 3,2 milioni di persone di cui il 45 per cento è di età compresa fra i 16 e i 35 anni. Genera complessivamente un valore aggiunto lordo di 183 miliardi di euro nell'economia dell'UE e conta per oltre un terzo nel prodotto lordo dell'economia marittima;
    l'inquadramento del turismo marittimo e costiero in una strategia organica a livello europeo è pienamente conforme al principio di sussidiarietà. È infatti necessario definire, anche alla luce della rilevanza economica del fenomeno, un approccio coordinato delle varie politiche europee e nazionali rilevanti in materia quali la libera circolazione di persone, merci e servizi, le piccole e medie imprese, la tutela dei consumatori, l'ambiente e la lotta contro i cambiamenti climatici, i trasporti, i visti, la coesione e le smart cities;
    benché priva di valore vincolante, la Strategia prospettata dalla Commissione europea ha il pregio di prospettare soluzioni che porterebbero un forte beneficio ai problemi strutturali che frenano lo sviluppo del turismo marittimo e costiero in Europa e soprattutto in Italia, segnatamente con riferimento all'assenza di una governance efficiente, che determina dispersione di interventi e frammentazione di competenze, nonché la indisponibilità di Pag. 6adeguate risorse per la promozione turistica del Paese;
    appare condivisibile, a fronte dell'alta percentuale di piccole e medie imprese operanti nel settore e della insufficiente sinergia tra grandi operatori turistici e attori locali, la proposta della Commissione di sostenere lo sviluppo di partenariati, reti e raggruppamenti nonché di strategie di specializzazione intelligenti a dimensione transnazionale e interregionale;
    per lo sviluppo del turismo marittimo e costiero è necessario utilizzare a pieno ed efficacemente le opportunità di finanziamento offerte dai diversi strumenti che sono a disposizione degli Stati membri per il periodo 2014-2020: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Horizon 2020, i programmi COSME, Europa creativa, LIFE , riservando una specifica attenzione alle PMI;
    assume carattere prioritario lo sviluppo di iniziative di promozione delle competenze e della formazione professionale del personale che opera nel settore, in particolare mediante la creazione di partenariati strategici transnazionali fra istituti di istruzione e di formazione e organizzazioni del mondo giovanile con il sostegno del programma Erasmus ;
    il turismo crocieristico ha generato nel 2012 un fatturato diretto di 15,5 miliardi di euro e ha dato occupazione a 330.000 persone, registrando nell'ultimo decennio una crescita annua di oltre il 10 per cento; tuttavia le regioni costiere, inclusi i luoghi di destinazione delle crociere e le zone circostanti, ricavano benefici economici ridotti e sono sotto pressione in termini di investimenti nei porti, essendo il settore caratterizzato dalla presenza di grandi società e operatori turistici con modelli sofisticati. È urgente la necessità di incrementare la cooperazione tra questi soggetti e gli attori locali, sulla base della condivisione dei benefici economici e degli oneri degli investimenti;
    al fine di tenere conto delle caratteristiche peculiari dei porti turistici sarebbe stato opportuno esaminare la proposta di regolamento che istituisce un quadro normativo per l'accesso al mercato dei servizi portuali e la trasparenza finanziaria dei porti (COM(2013)296);
    l'attuale frammentazione tra sistemi di valutazione della qualità dei prodotti e servizi turistici incide negativamente sulla competitività del turismo europeo. La promozione di sistemi di qualità a livello europeo potrebbe pertanto contribuire in modo determinante ad incrementare i flussi turistici all'interno dell'Europa e a valorizzare quale elemento distintivo del turismo europeo le destinazioni in grado di garantire servizi sostenibili e di qualità;
    è pienamente condivisibile l'accento posto dalla Commissione europea sulla necessità di disporre di fonti informative complete, chiare, basate sui principi della semplificazione e trasparenza amministrativa, indispensabili per porre in essere le azioni necessarie ad attuare la strategia;
    l'attuazione delle indicazioni contenute nel documento in esame può costituire l'occasione per definire a livello nazionale una strategia nazionale coerente, condivisa con le regioni, volta a definire interventi per rilanciare la competitività e l'attrattività del nostro turismo balneare;
    è urgente il riavvio di una riflessione approfondita sulla disciplina delle concessioni demaniali marittime, tenuto conto della proroga, fino al 31 dicembre 2020, per le concessioni demaniali in essere alla data del 30 dicembre 2009 e in scadenza entro il 31 dicembre 2015. A questo scopo è necessario definire un nuovo quadro legislativo che, pur rispettando la direttiva sui servizi nel mercato interno, riconosca le specificità delle imprese italiane del settore;
    rilevata l'esigenza che il presente parere sia trasmesso, unitamente al documento finale che sarà approvato dalla Commissione di merito, al Parlamento europeo, Pag. 7al Consiglio dell'UE e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) sia assicurato l'utilizzo efficace e coordinato di tutte le risorse disponibili per la promozione del turismo marittimo e costiero per il periodo 2014-2020, in particolare nell'ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del programma Horizon 2020 e dei programmi COSME, Europa creativa, LIFE ;
   2) sia valutato altresì il ricorso ad ulteriori strumenti finanziari, in particolare a prestiti e garanzie della Banca europea per gli investimenti, indirizzati alle piccole, medie e micro imprese volti allo sviluppo di un'economia turistica innovativa, competitiva e sostenibile;
   3) sia assicurata, in sede di attuazione dell'Accordo di partenariato relativo alla programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 in Italia, l'elaborazione di strategie nazionali e regionali sul turismo costiero e marittimo e di progetti specifici da includere nei programmi operativi;
   4) sia incentivata la cooperazione transfrontaliera e lo scambio di migliori pratiche in materia di turismo, anche attraverso la rapida approvazione ed attuazione della Strategia adriatico-ionica:
   5) siano sviluppate a livello europeo e nazionale iniziative di comunicazione e di promozione turistica dirette a specifici paesi extraeuropei, in considerazione delle grandi potenzialità offerte dalla crescita della domanda di turismo da essi proveniente;
   6) siano altresì definite, al fine di sfruttare le potenzialità del turismo fuori stagione, strategie europee ispirate a politiche e prodotti basati sull'innovazione e l'attrattiva turistica;
   7) si promuovano iniziative specifiche per l'ecoturismo e altri prodotti del turismo sostenibile e siano definiti orientamenti comuni a livello europeo per minimizzare l'impatto del turismo sulla biodiversità e potenziare i benefici delle attività ricreative e turistiche nelle zone protette;
   8) siano adottate misure per promuovere sistemi turistici orientati al cd. turismo sociale (persone con disabilità) e al turismo giovanile;
   9) valuti la Commissione europea, nei limiti delle competenze previste dall'articolo 195 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), l'adozione di ulteriori misure, anche di natura giuridicamente vincolante, volte a definire un quadro di riferimento comune per il turismo, stabilendo impegni puntuali per tutti i livelli di Governo coinvolti;

  e con le seguenti osservazioni:
   a) si valuti la costituzione di un osservatorio turistico europeo permanente, con il compito di raccogliere le informazioni e i dati necessari per migliorare la pianificazione e la gestione delle destinazioni turistiche, individuare specifici indicatori per migliorare la coerenza e la comparabilità dei dati sul settore;
   b) si valuti, anche attraverso le appropriate modifiche alla legislazione europea vigente, l'opportunità di considerare i porti turistici quali imprese turistiche in modo da consentirne l'accesso alle iniziative e alle risorse finanziarie riservate al turismo marittimo e costiero;
   c) si valuti l'opportunità di definire strategie nazionali e regionali per assicurare un'offerta turistica coerente e una migliore accessibilità delle isole e delle località periferiche nonché per promuovere la riconversione e il riutilizzo delle infrastrutture marittime esistenti.