Doc. XVIII, N. 20

XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127 DEL REGOLAMENTO, SU:

COM (2014)46 final. Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo, per quanto riguarda un aumento del prefinanziamento iniziale versato a programmi operativi sostenuti dall'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile.

Approvato il 9 aprile 2015

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  La XI Commissione,
    esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo, per quanto riguarda un aumento del prefinanziamento iniziale versato a programmi operativi sostenuti dall'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (COM (2015) 46 final);
    considerato che la proposta fa seguito alle ripetute sollecitazioni degli Stati membri, tra cui l'Italia, e testimonia la crescente attenzione e l'impegno della Commissione europea sul tema dell'occupazione giovanile;
    ritenuto pienamente condivisibile l'intento di garantire una più rapida messa a disposizione dei finanziamenti della Youth Employment Initiative, portando le risorse immediatamente utilizzabili per l'avvio dei progetti operativi ad un ammontare complessivo pari a circa un miliardo di euro;
    osservato che l'incremento del prefinanziamento intende consentire una migliore implementazione dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile da parte degli Stati membri che stiano attuando politiche di consolidamento sul versante della spesa pubblica;
    rilevato che, per effetto dell'incremento del prefinanziamento, nel nostro Paese l'ammontare delle risorse a disposizione passerebbe dai circa 5,5 milioni di euro del 2014 a circa 170 milioni di euro nel 2015, con evidenti benefici per la celere realizzazione degli interventi previsti dal Piano nazionale Garanzia giovani;
    osservato che l'obiettivo del Programma operativo nazionale Iniziativa occupazione giovani è quello di coinvolgere, entro il 2018, con le risorse all'uopo disponibili, circa 560 mila soggetti in azioni di supporto e di integrazione nel mercato del lavoro, riferite in particolare a interventi di formazione specialistica, accompagnamento al lavoro, tirocinio extra curriculare, apprendistato, servizio civile, sostegno all'autoimpiego e all'autoimprenditorialità, mobilità professionale transnazionale e territoriale, nonché al riconoscimento di un bonus occupazionale;
    valutati i più recenti dati derivanti dal monitoraggio sul piano nazionale del programma Garanzia giovani, secondo i quali, al 25 marzo 2015, i giovani registrati sono 476.191;
    rilevato che, sulla base del più recente monitoraggio disponibile, i soggetti presi in carico dai servizi accreditati competenti sono 233.907, che costituiscono rispettivamente il 49,1 per cento del totale dei giovani registrati e il 41,8 per cento del target di 560.000 giovani raggiungibili da azioni di supporto e di integrazione nel mercato del lavoro;
    considerato che resta ancora piuttosto contenuto, ancorché in crescita, il numero dei soggetti ai quali è stata proposta una delle misure di promozione dell'occupabilità previste dal Programma operativo nazionale, che, secondo l'ultimo monitoraggio, è pari a 49.190;
    preso atto, a tale ultimo riguardo, che i rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel corso della loro audizione informale presso le Commissioni riunite XI e XIV della Camera dei deputati, svoltasi il 26 marzo 2015, hanno evidenziato che i dati effettivi di avanzamento del Programma, con particolare riferimento ai giovani ai quali è stata proposta una misura del Programma stesso, forniscono un quadro Pag. 3più positivo di quello risultante dalla piattaforma informatica del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
    rilevato che la proposta in esame introduce un obbligo per gli Stati membri di rimborsare il prefinanziamento supplementare qualora le richieste di pagamento intermedio, presentate entro dodici mesi dall'entrata in vigore del regolamento, non ammontino ad almeno il 50 per cento del medesimo prefinanziamento iniziale;
    preso atto che, con riferimento al nostro Paese, il Governo, nel corso dell'esame parlamentare della proposta, ha assicurato che non si determineranno criticità in termini di ritardato assorbimento del prefinanziamento, evidenziando di aver predisposto una pianificazione della spesa articolata per trimestri, che sta condividendo con le Regioni, in modo da assicurare una graduale e continuativa presentazione delle domande di pagamento;
    osservato come l'efficace attuazione delle misure adottate nel quadro dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile e, più in generale, della Garanzia giovani postuli un rafforzamento anche sul piano qualitativo dell'azione dei servizi nazionali per l'impiego, con particolare riferimento agli operatori pubblici;
    considerato come, nel nostro Paese, l'attuazione della Garanzia giovani abbia messo alla prova il sistema dei servizi per l'impiego, stimolando in particolare i centri pubblici ad una maggiore incisività della propria azione in termini di proposta di iniziative di inserimento lavorativo e di formazione o riqualificazione professionale;
    rilevato, altresì, che si è avviato un percorso di riforme volto a ridisegnare le caratteristiche delle politiche attive del lavoro, in particolare attraverso l'attuazione della delega legislativa di cui all'articolo 1, comma 4, della legge n. 183 del 2014, relativa all'istituzione di un'Agenzia nazionale per l'occupazione, alla quale saranno attribuite competenze gestionali in materia di servizi per l'impiego, politiche attive e assicurazione contro la disoccupazione involontaria;
    evidenziato che la riforma prefigurata dalla legge n. 183 del 2014 si intreccia con il processo già avviato, in attuazione della legge n. 56 del 2014, di redistribuzione delle competenze delle province, alle quali, sulla base della legislazione vigente, è affidata la gestione dei servizi pubblici per l'impiego;
    richiamati gli esiti della Conferenza dei Presidenti delle Commissioni competenti in materia di lavoro e affari sociali dei Parlamenti degli Stati membri dell'Unione europea, svoltasi a Riga il 22 e il 23 febbraio 2015, nella cui terza sessione è stato tracciato un primo bilancio del programma Garanzia giovani a un anno dalla sua introduzione;
    constatata l'ampia convergenza registrata nel corso dell’iter della proposta presso le Istituzioni europee, nel quale si è riscontrato un generale consenso dei diversi Stati nonché dei membri del Parlamento europeo;
    visto il parere del Comitato economico e sociale europeo, reso il 18 marzo 2015;
    considerato il parere dalla XIV Commissione sulla proposta di regolamento, approvato il 31 marzo 2015, che sarà trasmesso, unitamente a questo documento finale, alle Istituzioni europee nell'ambito del cosiddetto dialogo politico;
    condiviso l'invito, contenuto in tale parere, a verificare, anche in relazione all'entità complessiva del prefinanziamento, l'adeguatezza della percentuale della quota da rimborsare nel caso di mancato utilizzo delle risorse;

  esprime una valutazione positiva, osservando che:
   a) in ambito europeo occorre segnalare nelle sedi opportune la necessità di:
    1) addivenire al rapido completamento dell’iter normativo della proposta, al fine di mettere tempestivamente a disposizione Pag. 4degli Stati membri le risorse derivanti dall'incremento del prefinanziamento;
    2) monitorare l'utilizzo delle risorse dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile e l'attuazione della Garanzia per i giovani sulla base di indicatori quantitativi e qualitativi, riferiti, da un lato, ai risultati ottenuti in termini di miglioramento delle condizioni di occupabilità dei giovani, con particolare riferimento alla maggiore efficacia delle attività di formazione e di tirocinio e, dall'altro, ai risultati in termini di nuova occupazione e di promozione dell'autoimprenditorialità, anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello europeo e delle organizzazioni sindacali e datoriali;
    3) promuovere l'adozione di un'analoga iniziativa volta a incrementare il tasso di prefinanziamento iniziale del Fondo sociale europeo per i programmi operativi regionali che recano misure che sostengono o integrano le azioni della Garanzia giovani, assicurando in ogni caso il celere avvio dei medesimi programmi operativi;
    4) coordinare gli strumenti finanziari messi a disposizione dall'Unione europea con le politiche volte a garantire il funzionamento del mercato del lavoro sulla base di standard qualitativi e quantitativi uniformi, secondo quanto reiteratamente affermato anche dalla Commissaria europea per l'occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori Marianne Thyssen;
    5) consolidare e rendere sempre più efficace la comunicazione e la messa a disposizione delle informazioni necessarie per l'orientamento professionale e l'incontro tra domanda e offerta di lavoro in tutti gli Stati membri dell'Unione europea, in modo da garantire una piena mobilità dei lavoratori, anche attraverso un rafforzamento della rete EURES, il coinvolgimento delle imprese, delle organizzazioni della società civile, dei fornitori di servizi di formazione e istruzione, nonché delle autorità locali e regionali;
   b) sul piano nazionale occorre:
    1) considerare, anche in relazione all'implementazione del programma Garanzia giovani nell'ordinamento italiano, l'esigenza di individuare, in attuazione della delega di cui all'articolo 1, comma 4, della legge n. 183 del 2014, un assetto istituzionale dei servizi pubblici per l'impiego che superi l'attuale fase di transizione valorizzando le professionalità degli oltre 8.000 lavoratori presenti nei centri per l'impiego e ne rafforzi le capacità di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, anche sviluppando possibili sinergie tra servizi pubblici e privati;
    2) proseguire nell'azione di monitoraggio dei risultati conseguiti nel nostro Paese per effetto dell'attuazione del programma Garanzia giovani e delle diverse misure in esso previste, anche al fine di introdurre i correttivi necessari ad assicurarne maggiore efficacia sul piano della promozione dell'occupazione, nonché di valutare la possibile riprogrammazione degli interventi, migliorando l'omogeneità dei piani regionali anche attraverso lo sblocco dei partenariati con le parti sociali e provvedendo all'individuazione di strutture di coordinamento a livello nazionale;
    3) rafforzare il coinvolgimento nelle attività di job placement delle università e delle scuole secondarie, con particolare attenzione a quelle professionali, attraverso l'attivazione di specifici protocolli d'intesa che attribuiscano a queste istituzioni un ruolo più significativo all'interno del programma Garanzia giovani e garantiscano un utilizzo più puntuale delle risorse derivanti dall'incremento del prefinanziamento.

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ALLEGATO

PARERE DELLA XIV COMMISSIONE
(POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)

  La XIV Commissione,
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo, per quanto riguarda un aumento del prefinanziamento iniziale versato a programmi operativi sostenuti dall'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (COM(2015)46 final), che prevede una revisione del regolamento n. 1304 del 2013 relativo al Fondo sociale europeo, allo scopo di aumentare dall'1 per cento al 30 per cento la quota di prefinanziamento iniziale per l'anno 2015;
    premesso che l'Italia, nell'ambito del proprio semestre di Presidenza del Consiglio dell'UE, ha proposto l'elevazione del prefinanziamento dell'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, giudicando opportuno un intervento che consenta una reale fruibilità e flessibilità iniziale dell'accesso ai fondi, senza alterare il profilo finanziario globale delle dotazioni nazionali, e ha raccolto il sostegno di altri Stati membri;
    accoglie con favore gli sforzi condotti dalla Commissione europea per incoraggiare gli Stati membri a rendere la lotta contro la disoccupazione giovanile una priorità nell'ambito dei loro bilanci nazionali;
    considerato che l'Italia potrebbe vedere un aumento delle risorse a titolo di prefinanziamento dai circa 5,5 milioni di euro del 2014 a circa 170 milioni nel 2015;
    valutato che la base giuridica della proposta è opportunamente individuata nell'articolo 164 del TFUE, che consente al Parlamento europeo e al Consiglio di adottare, deliberando secondo la procedura ordinaria, i regolamenti di applicazione relativi al Fondo sociale europeo e che la proposta è conforme ai principi di sussidiarietà e proporzionalità;
    tenuto conto degli elementi forniti dal Governo, in particolare in riferimento alla rassicurazione sulla pianificazione della spesa che consentirà una graduale e continuativa presentazione delle domande di pagamento, nonché di quanto emerso nel corso dell'audizione della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, svolta lo scorso 26 marzo davanti alle Commissioni XI (Lavoro) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
    tenuto conto dell’iter della proposta in esame e, in particolare dell'esito del dibattito svolto all'inizio del mese di febbraio al Parlamento europeo alla presenza della Commissaria per l'occupazione Marianne Thyssen, che ha visto un accoglimento favorevole da parte della grande maggioranza degli schieramenti politici;
    rilevata l'esigenza che il presente parere sia trasmesso, unitamente al documento finale che sarà approvato dalla Commissione di merito, al Parlamento europeo, al Consiglio dell'UE e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

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  con le seguenti osservazioni:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di segnalare al Governo l'esigenza di adoperarsi per:
    a) verificare l'adeguatezza, anche in relazione all'entità complessiva del prefinanziamento, della percentuale della quota da rimborsare nel caso di mancato utilizzo delle risorse;
    b) adottare le iniziative necessarie ad un'efficace cooperazione tra le istituzioni europee, le istituzioni nazionali, le parti sociali, nonché le organizzazioni della società civile, in particolare per garantire un solido bilancio dell'UE volto a stimolare la creazione di posti di lavoro di qualità per i giovani;
    c) monitorare e riferire al Parlamento l'andamento della iniziativa preannunciata dalla Commissione europea nell'ambito della riqualificazione di EURES e ribadita nella lettera di risposta al parere di questa Commissione e al documento finale della Commissione di merito sul COM(2014)6 relativo alla suddetta rete europea di servizi per l'impiego, constatata la stretta connessione tra il programma Garanzia giovani e l'idoneità di tutti gli strumenti atti a realizzarlo;
   d) sempre in materia di scambio di informazioni a livello europeo, in particolare per la rete EURES, avvalersi della mediazione del sistema europeo nell'ambito della mappatura dei dati individuati nei sistemi di classificazione nazionali al fine di addivenire ad una reale interoperatività tra i diversi sistemi in vigore, come suggerito dalla Commissione europea nella richiamata risposta;
    e) parallelamente all'iniziativa di cui alla proposta in esame, destinata ai giovani non occupati che non frequentano corsi di istruzione o di formazione – e non anche a sistemi e strutture – riaffermare la necessità che la Commissione europea continui a perseguire l'obiettivo di monitorare e coordinare l'insieme del sistema di Garanzia per i giovani al fine di definire le caratteristiche qualitative delle misure che intende sostenere; in tale ambito, adottare iniziative analoghe a quella in esame, al fine di incrementare anche i prefinanziamenti del FSE per sostenere in misura adeguata e tempestiva le misure di attuazione della Garanzia giovani.