Doc. XVI-bis , n. 23

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO

SULLE ATTIVITÀ DEGLI ENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE

RELAZIONE SUI BILANCI CONSUNTIVI 2011-2012-2013-2014-2015, BILANCI PREVENTIVI 2011-2012-2013-2014-2015 E BILANCIO TECNICO ATTUARIALE AL 31 DICEMBRE 2014 DELL'ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER I CONSULENTI DEL LAVORO (ENPACL)

Approvata nella seduta del 23 novembre 2017

(Relatore: on. Giuseppe GALATI)

Trasmessa alle Presidenze il 23 novembre 2017
(ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del Regolamento della Camera dei deputati)

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ESAME DEI BILANCI CONSUNTIVI 2011-2012-2013-2014-2015, BILANCI PREVENTIVI 2011-2012-2013-2014-2015 E BILANCIO TECNICO ATTUARIALE AL 31 DICEMBRE 2014 DELL'ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER I CONSULENTI DEL LAVORO (ENPACL)

RELAZIONE CON FORMULAZIONE DI CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

(Relatore: on. Giuseppe Galati)

  La Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale ha esaminato i bilanci consuntivi 2011-2012-2013-2014-2015, i bilanci preventivi 2011-2012-2013-2014-2015 e il bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2014 relativi all'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro (Enpacl). Ulteriori elementi conoscitivi sono stati acquisiti nel corso dell'audizione dei rappresentanti dell'ente svoltasi in data 16 novembre 2017.

1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA

  1.1 Funzioni e iscritti

  L'Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro (Enpacl) – istituito con la legge n. 1100 del 1971 – eroga prestazioni previdenziali ed assistenziali agli iscritti all'Albo dei consulenti del lavoro che non abbiano altra copertura previdenziale. Dal 1o gennaio 1995 l'Enpacl, ai sensi del decreto legislativo n. 509 del 1994, ha trasformato la propria natura giuridica in Ente privato di tipo associativo.
  L'Enpacl eroga ai propri iscritti tutte le principali prestazioni previdenziali (pensioni di vecchiaia, anzianità, inabilità, invalidità, reversibilità, malattia e maternità), oltre ad alcune prestazioni assistenziali (provvidenze straordinarie, prestazioni creditizie).
  A norma dell'articolo 8 dello Statuto dell'Ente, l'iscrizione all'Enpacl è obbligatoria per tutti gli iscritti agli Albi tenuti dai Consigli provinciali dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro. Nel medesimo articolo è altresì precisato che il Consulente del Lavoro che all'atto dell'iscrizione all'Albo risulti già iscritto a un ente di previdenza per liberi professionisti la cui normativa non prevede l'obbligatorietà di opzione, ha facoltà di non iscriversi all'Enpacl. Il Consulente del Lavoro già iscritto all'Enpacl per il quale l'iscrizione a detti enti sopravvenga, ha facoltà di chiedere la cancellazione dall'Enpacl.
  A norma del regolamento di previdenza dell'ente, gli iscritti agli Albi dei consulenti del lavoro che siano iscritti all'ente sono obbligati al versamento di un contributo soggettivo annuo calcolato in misura pari al dodici per cento del reddito professionale prodotto in forma Pag. 4individuale o associata nell'anno precedente, nonché un contributo integrativo pari al 4 per cento che tutti gli iscritti agli Albi provinciali dei Consulenti del Lavoro, anche se non assicurati all'Enpacl, devono applicare sui compensi relativi all'esercizio dell'attività professionale.
  Sulla base delle modifiche apportate al Regolamento di previdenza e assistenza dell'ente e deliberate dall'Assemblea dei Delegati nel settembre 2012, a partire dal 1o gennaio 2013 la determinazione della misura della pensione viene effettuata in funzione del montante contributivo effettivamente maturato (metodo contributivo), con l'applicazione del principio del pro rata temporis. Il requisito di accesso alla pensione di vecchiaia prevede un progressivo incremento dell'età anagrafica richiesta, fino al raggiungimento di settanta anni ed un requisito contributivo minimo di cinque anni, mentre per la pensione di anzianità i requisiti richiesti sono quaranta anni di contributi e sessanta di età.
  Il numero dei trattamenti pensionistici nel 2015 è aumentato del 3,30 per cento rispetto al dato del 2014 (9.386 contro 9.086), a fronte di un correlativo calo del numero degli iscritti, che nel 2015 risultano nel numero di 26.239 a fronte dei 26.460 del 2014, circostanza che – secondo quanto espresso nella «Relazione del consiglio di amministrazione sull'andamento della gestione» riportata nel documento di bilancio consuntivo 2015 – «desta preoccupazione in quanto costituisce conferma di un trend avviatosi nel 2011».

  1.2 Gli organi

  A norma dell'articolo 14 dello Statuto sono organi dell'Ente:
   l'Assemblea Nazionale dei Delegati, costituita da rappresentanti degli iscritti all'Ente eletti ciascuno nell'ambito dell'Ordine provinciale di appartenenza nel rapporto di un delegato ogni trecento iscritti. La carica di componente dell'Assemblea dei Delegati è incompatibile con quella di componente del Consiglio di Amministrazione;
   il Consiglio di Amministrazione, composto da sette membri eletti, tra gli iscritti, a scrutinio segreto dall'Assemblea dei delegati;
   il Collegio dei Sindaci composto da tre membri effettivi e tre supplenti, dei quali: un membro effettivo e uno supplente designati dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, cui spetta l'attribuzione della presidenza del collegio medesimo; un membro effettivo e uno supplente designati dal Ministero dell'economia e delle finanze e un membro effettivo e uno supplente designati dall'Assemblea dei delegati;
   il Presidente, eletto dal Consiglio di Amministrazione fra i suoi componenti.

  La durata in carica di tutti gli organi è di quattro anni. L'attuale Consiglio è stato rinnovato l'8 luglio 2015 e nella stessa data si è provveduto a confermare il Presidente uscente per il successivo quadriennio.

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  Il costo complessivo relativo al funzionamento degli organi collegiali è pari a circa 1,2 milioni nel 2015 e 1,1 milioni nel 2014, con un incremento tra i due esercizi del 14,3%. Nella tabella che segue ne viene riportata la scomposizione.

  1.3 Il Personale

  Sul piano organizzativo, nel 2015 la consistenza del personale amministrativo è di 72 dipendenti, compreso il direttore generale e due dirigenti. Il costo complessivo è di 5,4 milioni di euro nel 2015 (di cui 3,7 milioni per le retribuzioni) e 5,1 nel 2014 (di cui 3,5 milioni per le retribuzioni).

2. I DATI RELATIVI AL CONTO ECONOMICO E STATO PATRIMONIALE

  Il Patrimonio netto a chiusura dell'esercizio 2015 risulta pari a 936,4 milioni di euro, e rispetto al 2014 presenta una crescita di 95,4 milioni di euro, corrispondenti all'utile realizzato nell'esercizio.
  Secondo quanto riportato nella relazione del Consiglio di amministrazione al bilancio consuntivo 2015, il valore del patrimonio netto consente una copertura pari a 9,35 volte le pensioni in essere al 31/12/2015, risultando quindi al di sopra della riserva legale richiesta dal D.Lgs. n. 509 del 1994, che richiede il raggiungimento di un valore equivalente a 5 annualità delle pensioni in essere al 31/12/1994. Nel 2014 l'analogo valore riferito alle pensioni in essere nel medesimo anno risultava essere pari a 8,89.
  Il conto economico a chiusura del 2015, mostra – come già sopra esposto – un utile di circa 95,4 milioni di euro, mentre nel 2014 il corrispondente valore è pari a 96,3 milioni di euro.

  2.1 L'entità dei crediti verso gli iscritti

  Rilevante appare l'ammontare dei crediti verso gli iscritti, che passano da 113,7 milioni di euro del 2014 a 130,7 milioni del 2015, Pag. 6cui corrisponde un valore del relativo fondo svalutazione di 14,7 milioni di euro.
  In ordine alle attività poste in essere ai fini del recupero dei crediti contributivi, nel documento di bilancio consuntivo 2015 si evidenzia che nel corso dell'anno relativamente alle richieste pervenute all'ente di rateazione/ravvedimento è stato inviato nel mese di agosto un ultimo avviso per invitare alla regolarizzazione pena la decadenza dal ravvedimento e/o dalla rateazione a oltre duemila Consulenti del Lavoro che ne avevano fatto richiesta. Quanto alla contribuzione soggettiva si è proceduto ad inviare una diffida al pagamento per le annualità 2012-2013-2014. Sono state inviate in particolare 3.508 note per un totale contributivo di euro 10,3 milioni circa. Quanto alla contribuzione integrativa, sono state inviate 1.761 note per un totale contributivo di euro 0,8 milioni. Sul versante del recupero giudiziale, sono state avviate/eseguite 1.988 procedure esecutive (pignoramenti presso terzi e immobiliari). Viene tuttavia sottolineato che «in numerosi casi i conti bancari o postali non hanno presentato la necessaria disponibilità e che in moltissimi casi le procedure immobiliari non sono neanche avviate in quanto la visura non evidenzia beni aggredibili, stante l'esiguità della possidenza o la presenza di altre ipoteche».

  2.2 I proventi della gestione del patrimonio.

  Al 31 dicembre 2015 il valore del portafoglio complessivamente investito dell'Enpacl ammonta a 838,8 milioni di euro.
  Nella tabella che segue viene riportata a fine 2015 e 2014 la suddivisione tra le diverse forme del patrimonio impiegato:

  Si evidenzia che tra il 2014 e il 2015 Il valore di bilancio dei fabbricati subisce un decremento di oltre il 50% a seguito della avvenuta costituzione da parte dell'Enpacl di un fondo riservato di diritto italiano ad apporto, gestito – a seguito di espletamento di gara pubblica – da Sorgente SGR, e nel quale sono confluiti una parte degli immobili di proprietà dell'ente.
  Il fondo, denominato Bernini, ha le seguenti caratteristiche:
   durata di 15 anni, ritenuta coerente «con gli interventi gestionali sui singoli cespiti in termini di manutenzione, riduzione delle sfittanze, riqualificazione e messa a reddito nonché eventuali dismissioni Pag. 7ed acquisti, con l'obiettivo complessivo della ottimizzazione del portafoglio del fondo»;
   obiettivo di raccolta 150 milioni di euro, con un apporto minimo iniziale pari a 50 milioni.

  In data 23 dicembre 2015 l'ENPACL ha proceduto ad una prima tranche di apporto, trasferendo immobili per un valore complessivo di circa 88,9 milioni di euro; a tale importo si è aggiunto un conferimento di liquidità di circa 17,7 milioni di euro, portando il valore complessivo dell'investimento nel fondo a 106,2 milioni di euro.
  Il patrimonio mobiliare ha generato ricavi (al netto degli oneri tributari e gestionali) per 16,6 milioni di euro, con un incremento di circa il 3 per cento rispetto al dato registrato nel 2014, pari a circa 16,1 milioni di euro.

3. L'ANDAMENTO DELLA GESTIONE PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE

  Nel 2015 i contributi sono pari a 169,4 milioni di euro cui corrispondono oneri pensionistici per 100,1 milioni di euro. Il relativo rapporto si attesta a 1,69, mentre nel 2014 era pari a 1,72.
  L'importo pensionistico medio annuo è di 10.790 euro ( 2,7 per cento rispetto al 2014), considerando le pensioni nella loro globalità; se si fa invece riferimento alle singole tipologie, gli importi medi sono 12.373 euro ( 2,6 per cento) per la vecchiaia, 14.661 euro ( 1,2 per cento) per l'anzianità, 7.386 euro ( 0,7 per cento) per l'invalidità, 9.058 euro ( 3,1 per cento) per l'inabilità e 5.571 euro ( 1,5 per cento) per i superstiti.

4. PROSPETTIVE NEL MEDIO-LUNGO PERIODO INDICATE NEL BILANCIO ATTUARIALE

  L'ultimo bilancio tecnico, approvato dall'Assemblea dei delegati del 29 aprile 2015, è stato elaborato con i dati relativi al 31 dicembre 2013 – tenendo conto delle modifiche apportate al sistema contributivo e alle prestazioni a decorrere dal 1o gennaio 2013 – per il periodo 2014-2063. Sul presupposto della validità del quadro di ipotesi adottato, il saldo previdenziale rimane positivo per i primi 30 anni di previsione assumendo valore negativo a partire dal 2046, mentre il saldo totale rimane positivo per tutto il periodo di valutazione garantendo la stabilità della gestione nel lungo periodo, e il patrimonio risulta sempre crescente e dopo 50 anni assume il valore di 6,1 miliardi di euro.

5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

  Sulla base delle evidenze contabili e gestionali sopra riportate, che qui si intendono integralmente richiamate e parte essenziale del Pag. 8parere in merito ai documenti di bilancio in oggetto analizzati, si formulano le seguenti osservazioni:
   a) l'analisi del conto economico mostra la sussistenza di un avanzo che nel 2015 è risultato pari a 95,4 milioni di euro, mentre nel 2014 il corrispondente valore è pari a 96,3 milioni di euro;
   b) il patrimonio netto si attesta nel 2015 a 936,4 milioni di euro, mentre il rapporto tra patrimonio netto ed onere per pensioni in essere al medesimo anno presenta un valore di 9,35, in incremento rispetto all'analogo dato del 2014 pari a 8,89;
   c) Il rapporto tra ricavi contributivi e costi previdenziali nel 2015 si attesta a 1,69, mentre nel 2014 era pari a 1,72;
   d) circa la formazione di crediti dovuti dagli iscritti, si evidenzia la consistenza degli stessi, che risultano significativi, che passano da 113,7 milioni di euro del 2014 a 130,7 milioni del 2015. Si sottolinea quindi l'esigenza che l'Ente ponga particolare attenzione a ogni utile iniziativa sul fronte dell'accertamento e quantificazione dei crediti e della lotta all'evasione contributiva, pur dandosi atto delle iniziative intraprese in tal senso dall'ente ed illustrate anche nel corso dell'audizione del 16 novembre 2017;
   e) nell'ambito del patrimonio complessivamente investito dall'ente si renderà opportuno valutare nel tempo l'andamento del fondo immobiliare Bernini – costituito nel dicembre 2015 con un investimento iniziale di 106,2 milioni di euro – stante anche l'intendimento espresso dai rappresentanti dell'Enpacl di conferire allo stesso la quota totale del patrimonio immobiliare direttamente detenuto;
   f) per quanto riguarda le stime del bilancio tecnico attuariale riferito al 31 dicembre 2014 per il periodo 2015-2064, si rileva che esse presentano una situazione di tendenziale squilibrio della gestione previdenziale che trova compensazione nella situazione di equilibrio della gestione complessiva dell'ente, con la presenza di un saldo previdenziale che rimane positivo per i primi 30 anni di previsione assumendo valore negativo a partire dal 2046, mentre il saldo totale rimane positivo per tutto il periodo di valutazione garantendo la stabilità della gestione nel lungo periodo, a cui corrisponde un incremento del patrimonio netto che dopo 50 anni assume il valore di 6,1 miliardi di euro.