ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00689

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 529 del 23/06/2021
Abbinamenti
Atto 7/00680 abbinato in data 30/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2021
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2021
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2021
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Stato iter:
27/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/06/2021
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 30/06/2021
PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/06/2021
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/07/2021
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 27/07/2021
PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/07/2021
PEREGO DI CREMNAGO MATTEO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/07/2021
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 27/07/2021
PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/06/2021

DISCUSSIONE IL 30/06/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/06/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 15/07/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 21/07/2021

DISCUSSIONE IL 27/07/2021

ACCOLTO IL 27/07/2021

PARERE GOVERNO IL 27/07/2021

APPROVATO IL 27/07/2021

CONCLUSO IL 27/07/2021

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00689
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Mercoledì 23 giugno 2021, seduta n. 529

   La IV Commissione,

   premesso che:

    l'articolo 213, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, disciplina le speciali competenze del soccorritore militare a cui è consentita l'applicazione di tecniche di primo soccorso nei limiti di quanto previsto da apposito Protocollo d'intesa descritto;

    l'articolo 1 del Protocollo d'intesa del 17 novembre 2008 tra Ministero della difesa, Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al fine di regolamentare e approvare il percorso formativo e i compiti del soccorritore militare, stabilisce che: «Trattasi di un militare autorizzato ad eseguire esclusivamente nelle aree operative all'estero, nonché sui mezzi aerei ed unità navali impegnati in operazioni militari al di fuori degli spazi aerei e delle acque internazionali, attività di primo soccorso e trattamento dei feriti a scopo salvavita, successivamente descritte all'articolo 5, esclusivamente in caso di eventi che coinvolgano unità operanti in contesti in cui non esiste l'immediata disponibilità di personale sanitario.»;

    l'articolo 5 del Protocollo delimita le azioni autorizzate al soccorritore militare, disponendo che le stesse debbano essere limitate all'applicazione standardizzata di tecniche di primo soccorso che non richiedono alcuna diagnosi medica;

    le azioni consentite al soccorritore militare, ai sensi del citato articolo 5, sono così individuate: identificazione delle priorità di intervento in caso di più feriti; applicazione delle comuni tecniche di Basic Life Support and Defibrillation BLS(D), per il sostegno dei parametri vitali del ferito; emostasi per compressione; applicazione di lacci emostatici e di presidi sanitari a pronta azione emostatica; somministrazione di fluido-terapia con cristalloidi mediante opportuno accesso venoso; stabilizzazione delle fratture e appropriato utilizzo della tavola spinale nei traumi della colonna vertebrale; somministrazione di antidolorifici tipo «Tramadolo» per via sublinguale, di antinfiammatori non steroidei pervia intramuscolare; somministrazione di antibiotici per via intramuscolare, nei casi in cui l'arrivo dei soccorsi sanitari risulti ritardato e il ferito sia a rischio di complicazioni infettive;

    il programma formativo interforze per i soccorritori militari, allegato al Protocollo d'intesa, trae ispirazione dal Patrol Medical Course svolto dall'International Special Training Center (ISTC) di Pfullendorf in Germania;

    all'articolo 4, comma 9, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 209, recante «Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali», si introduceva una disposizione innovativa rispetto ai precedenti decreti di proroga delle missioni internazionali, in quanto tale norma autorizzava, nelle aree operative dove si svolgevano le missioni internazionali, in assenza di personale medico ed in casi di necessità, gli infermieri militari e i soccorritori militari a svolgere talune attività di primo soccorso non rientranti nelle ordinarie competenza del citato personale. Di fatto trasponendo il contenuto del protocollo d'intesa citato;

    il contesto internazionale che vede coinvolta l'Italia si presenta sempre più incerto, considerati i molteplici quadranti geografici nei quali insistono perduranti stati di crisi;

    il quadro securitario è caratterizzato da una diffusa instabilità e imprevedibilità, con strategie di sicurezza che devono tener conto non solo di minacce di tipo tradizionale, ma anche di tipo non convenzionale, come ad esempio quelle asimmetriche o ibride;

    da alcuni anni, le Forze Armate italiane sono impiegate in complesse operazioni militari all'estero e rappresentano uno strumento di politica estera fondamentale per promuovere i valori, i principi e gli interessi del nostro Paese nel delicato quadro strategico internazionale;

    i contingenti vengono schierati in quelle missioni che sono valutate maggiormente rispondenti agli interessi vitali nazionali, soprattutto nell'ambito delle organizzazioni internazionali e regionali di riferimento;

    attualmente l'Italia partecipa a 46 missioni internazionali, alcune delle quali sono maggiormente impegnative a causa del perdurare di situazioni di instabilità e di conflittualità, in particolare per quelle autorizzate nelle zone viciniore del Corno d'Africa, in Iraq e in Afghanistan, delle quali fanno parte anche unità delle Forze Speciali;

    i militari italiani impiegati nelle missioni internazionali operano in territori molto estesi, talvolta impervi e con un impiego delle unità molto parcellizzato, soprattutto per quel che concerne i reparti delle Forze Speciali e dove gli assetti sanitari non sempre possono essere immediatamente disponibili;

    nei teatri operativi, in seguito ad un ferimento per scongiurare lesioni molto gravi o mortali, è necessario assicurare una rapida e coordinata azione di evacuazione medica e rendere maggiormente efficaci i primi soccorsi tra cui il «buddy to buddy care», ossia il primo soccorso tra commilitoni;

    il Corso Nato Special Operations Combat Medic (Nsocm) è istituito allo scopo di formare operatori delle Forze Speciali Internazionali;

    il Corso Nsocm della durata complessiva di 24 settimane (due delle quali da svolgersi in ambiente ospedaliero presso l'ospedale universitario di Cork, Irlanda), è parte dell'offerta formativa-addestrativa in seno al cosiddetto Nato Global Programming, sviluppato dall'Allied Command Transformation (Act);

    l'obiettivo del corso succitato è quello di formare e qualificare personale delle Forze Speciali, al fine di garantire un adeguato supporto sanitario nei moderni scenari di impiego dove si deve operare in situazioni di grande isolamento;

    i percorsi formativi dei soccorritori militari delle Forze Speciali, addestrati all'estero e che hanno frequentato corsi avanzati e di maggiore durata rispetto ai previsti corsi nazionali, eccedono le effettive possibilità di intervento sul campo loro consentite dalla normativa vigente e sono le medesime limitazioni previste per quelli con periodi di formazione inferiore destinati al militare combattente non facente parte delle unità di elite;

    l'articolo 7 del Protocollo, di cui in premessa, prevede la possibilità di revisione e aggiornamento del testo, su richiesta delle parti,

impegna il Governo

a istituire un tavolo tecnico per la definizione, anche attraverso la modifica del protocollo di intesa del 2008, delle funzioni di soccorso che possono essere assegnate al soccorritore militare che opera presso le Forze speciali dei Corpi armati, in ragione della frequenza al corso Nato Special Operations Combat Medic (Nsocm) o a un corso equivalente e delle specifiche modalità d'impiego e di intervento delle stesse Forze speciali.
(7-00689) «Rizzo, Frusone, Aresta, D'Uva, Del Monaco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

missione d'inchiesta

esercito