Legislatura: 18Seduta di annuncio: 482 del 08/04/2021
Primo firmatario: MORRONE JACOPO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 08/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021 TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 08/04/2021
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 08/04/2021
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/04/2021
TRASFORMA IL 14/06/2021
TRASFORMATO IL 14/06/2021
CONCLUSO IL 14/06/2021
MORRONE, VIVIANI, RAFFAELLI, BUBISUTTI, CAVANDOLI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LOSS, MANZATO e TARANTINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
a metà marzo e durante i primi giorni del mese di aprile 2021, in alcune zone dell'Emilia Romagna, in particolare, nelle province di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Ferrara e Modena, — zone a vocazione frutticola —, si sono registrate forti gelate, con temperature che sono arrivate a -6 gradi, che hanno danneggiato le drupacee, anche in modo irreparabile; in alcune zone si è arrivati addirittura a danni fino al 100 per cento della coltivazione;
le gelate tardive hanno interessato circa 5.000 ettari di albicocchi, 3.500 ettari di susini e circa 10.000 ettari di alberi di pesche e nettarine e più di 1.800 ettari di superficie a ciliegio, ma anche filari di pere, mele e kiwi, causando, alle coltivazioni in avanzato stato di vegetazione e fioritura — momento in cui sono particolarmente sensibili al freddo —, la caduta di fiori di albicocco, bruciati dal gelo, nonché gli ovari dei fiori di pesco e susini compromessi in modo irreparabile;
è innegabile che i cambiamenti climatici in atto stanno modificando le stagioni e quindi il rischio è di ritrovarsi ogni anno a dover affrontare temperature fuori stagione, con alternanza tra giorni con temperature sopra la media, seguiti da giorni sotto la media con gelate e, in alcuni casi, nevicate fuori tempo, che, come conseguenza, portano alla rovina di interi raccolti; per gli agricoltori perdere il raccolto vuol dire perdere reddito;
ancora è presto per fare una conta precisa dei danni per quest'annata, ma sicuramente ci troviamo, purtroppo, nell'identica situazione della primavera del 2020 quando si sono registrate gelate tardive e brinate notturne che hanno causato danni al settore frutticolo della regione Emilia Romagna stimate in circa 400 milioni di euro;
l'articolo 222-bis del cosiddetto «decreto Rilancio» ha incrementato di 20 milioni di euro il Fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole ubicate nei territori che hanno subito danni in conseguenza delle eccezionali gelate occorse nel periodo marzo-aprile 2020 e per le produzioni per le quali non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate, al fine di accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell'attività economica e produttiva;
risulta agli interroganti che le risorse stanziate dal suddetto decreto-legge Ristori, anche se insufficienti, non siano state ancora liquidate e i danni derivanti da queste nuove gelate, occorse sempre nelle medesime zone, rischiano di sommarsi a quelli del 2020;
alcuni agricoltori delle zone interessate sono riusciti a limitare parzialmente i danni, utilizzando i sistemi antigelo, ma si sono purtroppo rivelati appena sufficienti per un quinto dell'estensione delle aziende; altri che avevano appena rinnovato o stipulato le assicurazioni si trovano nella condizione di non poter usufruire della copertura assicurativa in quanto queste assicurazioni si attiveranno dopo 12 giorni dalla sottoscrizione;
gli agricoltori lamentano la mancanza e l'inefficacia degli strumenti a difesa delle produzioni agricole. A parere degli interroganti sarebbe necessaria una riforma del sistema assicurativo agricolo perché non più adeguato e con franchigie troppo elevate, per cui gli agricoltori preferiscono non assicurarsi perché non è più conveniente –:
se non ritenga, per quanto di competenza, di adottare iniziative normative per l'estensione anche al 2021, con conseguente adeguato incremento, delle disposizioni previste dall'articolo 222-bis del decreto-legge n. 34 del 2020, cosiddetto «decreto-legge Rilancio», al fine di un giusto ristoro alle imprese agricole emiliano-romagnole danneggiate da questi eventi eccezionali, nonché (prevedere una riforma del sistema assicurativo agricolo che renda l'assicurarsi un vantaggio per gli agricoltori e non un ulteriore aggravio di spesa;
se intenda chiarire le tempistiche per l'adozione del piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di solidarietà nazionale e da trasferire alle regioni, come previsto dal decreto legislativo n. 102 del 2004.
(5-05712)