ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04578

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 395 del 09/09/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/06342
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMETTO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 09/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/09/2020

SOLLECITO IL 13/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04578
presentato da
GIACOMETTO Carlo
testo di
Mercoledì 9 settembre 2020, seduta n. 395

   GIACOMETTO e APREA. — Al Ministro dell'istruzione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   molti docenti del sistema di pubblica istruzione italiana sono costretti a convivere con anni di precarietà prima di riuscire ad essere immessi in ruolo, il che genera una costante insicurezza economica nella vita di decine di migliaia di famiglie;

   gli insegnanti precari, con supplenza fino al termine delle attività didattiche o con supplenza annuale, rispettivamente ogni 30 giugno o 31 agosto, a seconda del posto occupato, vengono formalmente licenziati, per poi essere riassunti nel mese di settembre;

   al licenziamento consegue la liquidazione del Tfr relativa all'anno trascorso, che arriva a molti mesi di distanza;

   sul suo portale l'Inps dà risposte diverse a seconda delle richieste di chiarimento inviate, indicando talvolta un termine di «entro 15 mesi» per provvedere alla liquidazione, talvolta un ancor più vago «dopo 12 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro»;

   l'ordinamento italiano non prevede alcuna libertà di scelta rispetto alle modalità di incasso del proprio Tfr, non consentendo per esempio la possibilità di spalmare l'importo su più mensilità durante l'anno corrente o «sostituendolo» come entrata nei mesi di disoccupazione tra giugno e settembre;

   tale situazione, se già grave in un contesto normale, rappresenta un'ingiustizia ancor più inaccettabile data la contingente crisi economica correlata al Coronavirus –:

   se il Governo sia a conoscenza di questo perenne stato dei ritardi nei pagamenti dei Tfr agli insegnanti precari e con quali modalità ritenga di intervenire per garantire la massima sollecitudine e rapidità da parte degli uffici competenti, tanto più oggi date le difficoltà economiche in cui versa il Paese;

   se non si ritenga di dover adottare celermente iniziative di natura normativa al fine di consentire l'incasso del Tfr in tempi congrui dopo il licenziamento o, nel caso in cui il cittadino lo richieda, con modalità innovative come indicato in premessa.
(5-04578)