ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04076

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 351 del 04/06/2020
Trasformazioni
Trasformato il 02/11/2020 in 3/01855
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ELISA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 04/06/2020
Stato iter:
02/11/2020
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/06/2020

TRASFORMA IL 02/11/2020

TRASFORMATO IL 02/11/2020

CONCLUSO IL 02/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04076
presentato da
SIRAGUSA Elisa
testo di
Giovedì 4 giugno 2020, seduta n. 351

   SIRAGUSA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   l'istituto italiano statale comprensivo di Barcellona – ormai storico ente nazionale, operante nella città catalana da decenni – rischia di non poter proseguire oltre la sua attività a causa di un contenzioso riguardante l'affitto dei locali ove lo stesso trova la sua sede; lo stallo è tale da mettere a rischio la partenza del prossimo anno scolastico;

   l'istituto svolge le sue lezioni presso due edifici, entrambi di proprietà dell'associazione Casa degli italiani, la quale ha stipulato contratti d'affitto con il consolato italiano cittadino: il plesso di carrer Setantí 10-12 (distretto di Sarrià-Sant Gervasi) dove hanno sede, dal 1958, la scuola dell'infanzia e la scuola primaria Maria Montessori, oltre che la scuola secondaria di primo grado Edoardo Amaldi; il palazzo di pasaje Méndez Vigo 8, nel centrale quartiere di Eixample, dove è presente dal 1928 il liceo scientifico, insieme ad alcuni uffici. Nel complesso, i due edifici ospitano tra i 750 e gli 800 studenti;

   il 19 maggio 2020 l'associazione Casa degli italiani ha comunicato al consolato italiano di Barcellona l'intenzione di recuperare i due edifici, adducendo come ragione il fatto che il contratto di affitto tra le due parti, scaduto già nel giugno del 2018, ancora non fosse stato rinnovato. La console, Gaia Danese, ha in merito dichiarato come il mancato rinnovo fosse da imputarsi alla mancanza di licenze comunali aggiornate che permettessero di utilizzare gli edifici per attività scolastiche. Il presidente dell'associazione, Mirko Scalletti, ha a sua volta sostenuto che tali autorizzazioni avrebbero dovuto essere gestite dalla scuola, come inquilino degli edifici (El Pais, 22 maggio 2020);

   la sede di Eixample era stata chiusa già lo scorso gennaio a causa delle, summenzionate, mancanti licenze di sicurezza; il presidente della scuola, Carlo Prandini, con una circolare comunicava la decisione del consolato italiano a Barcellona di chiudere «temporaneamente» la struttura che ospita il liceo per la mancanza della «licenza d'uso e del piano di attività del plesso», due permessi edilizi che «garantiscono l'esistenza dei requisiti di sicurezza necessari per la conduzione dell'attività scolastica» (Il Sole 24 Ore, 4 gennaio 2020). Il liceo ha poi riaperto, con autorizzazioni temporanee; almeno fino alla successiva, nuova chiusura, scattata stavolta a causa del lockdown generale imposto dall'emergenza sanitaria da coronavirus. L'autorizzazione alla riapertura era giunta in seguito all'ispezione del consiglio comunale, il quale aveva contestualmente notificato il fatto che lo spazio avrebbe comunque dovuto essere adattato alle nuove normative;

   è d'uopo inoltre annotare come le licenze citate mancassero da decenni; come accennato, solo quattro mesi fa è stata rilevata la mancanza di questa documentazione. Oggi, tra consolato locale e Casa degli italiani è in corso una diatriba sulle responsabilità di tale omissione. In ogni caso, ad ora, quel plesso non è più utilizzabile; il consolato dovrà quindi trovare, salvo novità, una nuova sistemazione per gli alunni del liceo;

   per quel che riguarda invece i 4 mila metri quadrati della sede di Sarrià, la contrattazione è di sola natura pecuniaria, vertente intorno alla somma dovuta per il contratto d'affitto –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione descritta e quali iniziative abbiano intenzione di intraprendere, al fine di assicurare la piena operatività dell'istituto italiano statale comprensivo di Barcellona.
(5-04076)