ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03949

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 338 del 12/05/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/00093
Firmatari
Primo firmatario: FOGLIANI KETTY
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 12/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BITONCI MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
BISA INGRID LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
FANTUZ MARICA LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
FONTANA LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
GIACOMETTI ANTONIETTA LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
PATERNOSTER PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
PRETTO ERIK UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
TURRI ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020
ZORDAN ADOLFO LEGA - SALVINI PREMIER 12/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 12/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03949
presentato da
FOGLIANI Ketty
testo di
Martedì 12 maggio 2020, seduta n. 338

   FOGLIANI, BITONCI, ANDREUZZA, BADOLE, BAZZARO, BISA, COIN, COLMELLERE, COMENCINI, COVOLO, FANTUZ, LORENZO FONTANA, GIACOMETTI, LAZZARINI, MANZATO, PATERNOSTER, PRETTO, RACCHELLA, STEFANI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO e ZORDAN. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   il Teatro Stabile del Veneto «Carlo Goldoni», fondato nel 1992, a seguito della revisione del sistema italiano dello spettacolo operata dal decreto ministeriale 1° luglio 2014, ha ottenuto nel 2015 la qualifica di Teatro nazionale, collocandosi tra le eccellenze nazionali;

   soci fondatori sono la regione Veneto, il comune di Venezia, il comune di Padova, cui si sono aggiunti il comune di Vicenza (2003-2011), la provincia di Padova e la Fondazione Atlantide — Teatro Nuovo di Verona (2015-2017);

   dalla fondazione il Teatro Stabile gestisce il Teatro Goldoni di Venezia e il Teatro Verdi di Padova. Dal 2001 al 2011 ha assunto la direzione artistica del ciclo di spettacoli classici del Teatro Olimpico di Vicenza, di cui ha assunto dal 2003 al 2009 anche la gestione. Dal 2015 al 2017 ha gestito anche il Teatro Nuovo di Verona;

   il Teatro Stabile del Veneto costituisce un progetto culturale che si rivolge al futuro investendo sulle nuove generazioni che lo rendono uno dei motori più importanti per lo sviluppo culturale dell'intera regione. Nel corso della sua storia, infatti, lo Stabile del Veneto ha posto particolare attenzione alle attività di formazione professionale delle figure presenti nella vita di un teatro, in particolare con l'Accademia «Palcoscenico» che rappresenta a tutt'oggi la scuola del Teatro Stabile del Veneto e dalle cui fila puntualmente lo Stabile attinge energie e capacità per le sue produzioni e per proporre giovani talenti alle realtà artistiche con cui collabora;

   la cura nelle scelte produttive e della composizione dei programmi è sempre stata rivolta anche al «pubblico di domani» con l'attività di Teatro per ragazzi, le rassegne dedicate alle famiglie, la realizzazione di laboratori dedicati a specifiche fasce d'età oltre collaborazioni con istituti scolastici della regione in cui gli studenti hanno potuto esprimere le loro attitudini teatrali;

   lo Stabile del Veneto, in collaborazione con l'Ente Teatrale Italiano, ha inoltre organizzato dal 2003 al 2009 i Premi eti-olimpici del teatro;

   nonostante tutte le attività svolte ed il livello qualitativo espresso dalle sue produzioni, di recente la Commissione consultiva per il teatro del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha declassato questo teatro, non riconoscendolo più come teatro nazionale;

   la decisione appare agli interroganti immotivata ed incomprensibile a fronte di un aumento, dal 2014 al 2017, del 56 per cento delle giornate recitative, del 31 per cento delle giornate lavorative, del 42 per cento delle giornate di occupazione delle sale e del 42 per cento del numero degli spettatori;

   il declassamento colpisce pesantemente il Teatro che, in quanto azienda, ha dimostrato di saper operare coprendo per il 52,37 per cento i costi di produzione con risorse proprie, derivanti dalle entrate dalla vendita dei biglietti;

   i punteggi assegnati sembrano non coerenti alla realtà dei fatti ed inconcepibili nel confronto con quelli di altre realtà nazionali alle quali la qualifica di teatro nazionale è stata confermata;

   già il Veneto è penalizzato nell'attribuzione delle risorse del Fondo unico per lo spettacolo; dai dati del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo emerge che, nell'assegnazione delle risorse del Fondo unico per lo spettacolo rispetto alla popolazione residente, il Veneto ha un contributo pro-capite di 0,73 euro rispetto ad una media nazionale di 1,07 –:

   se il Ministro interrogato intenda chiarire la decisione assunta dalla Commissione consultiva per il teatro, atteso che la stessa, ad avviso degli interroganti, non solo mortifica il lavoro svolto nel triennio appena trascorso, ma potrebbe avere ripercussioni negative sull'immagine dell'intero sistema dello spettacolo dal vivo della regione Veneto e conseguenze ancor più gravi sul piano dell'occupazione delle maestranze, negando le risorse necessarie alla realizzazione del progetto presentato, con forte penalizzazione per una realtà pubblica virtuosa.
(5-03949)