ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06863

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 397 del 22/09/2020
Trasformazioni
Trasformato il 29/10/2020 in 5/04901
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO UBALDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/09/2020
Stato iter:
29/10/2020
Fasi iter:

TRASFORMA IL 29/10/2020

TRASFORMATO IL 29/10/2020

CONCLUSO IL 29/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06863
presentato da
PAGANO Ubaldo
testo di
Martedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   UBALDO PAGANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nei mesi di luglio ed agosto 2020 la Slc Cgil di Taranto ha denunciato alcuni call center operanti per conto di Tim in diversi comuni tarantini, tra cui Massafra e Crispiano;

   le condizioni di lavoro in cui operavano i dipendenti dei call center erano evidentemente fuori norma, sia in termini di sicurezza (il luogo di lavoro era un garage, i cui spazi rendevano impossibile il rispetto delle norme anti-Covid), sia in termini retributivi, giacché la retribuzione ammontava a circa la metà rispetto all'accordo nazionale sottoscritto tra Asstel con Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil;

   in data 26 luglio 2020, è stato sottoscritto protocollo tra organizzazioni sindacali confederali e provincia di Taranto, il primo in Italia, per monitorare le condizioni di sicurezza e contrattuali delle aziende del settore rispetto alla legge ed ai contratti, con l'intento di disincentivare i contratti pirata;

   Tim, dopo alcune verifiche, ha proceduto a recedere dal contratto di appalto con le aziende coinvolte, causando il licenziamento di diverse decine di persone;

   la stessa Tim non ha mai dato riscontro alle richieste di Slc Cgil per organizzare un incontro al fine di definire, avendo attestato l'illegalità per cui quelle aziende producevano guadagni per conto di Tim, come salvaguardare la posizione di chi aveva perso il posto di lavoro –:

   se intenda, per quanto di competenza, coinvolgere Tim in un tavolo di confronto con le parti sociali al fine di ristabilire nei medesimi territori le condizioni occupazionali precedenti alla chiusura dei call center, assicurando dignità e sicurezza ai lavoratori;

   se intenda intraprendere iniziative volte ad elaborare un percorso condiviso con forze dell'ordine, uffici comunali competenti in materia di autorizzazione di nuove attività produttive (Suap) ed ispettorati del lavoro, al fine di rafforzare la rete di sicurezza dei luoghi di lavoro sul territorio;

   se intenda riattivare un tavolo nazionale di settore per impedire il proliferare di queste situazioni di vero e proprio sfruttamento, specie in un momento tanto complesso per l'economia ed il lavoro della nostra società.
(4-06863)