ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02834

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/01200
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 07/05/2019
Stato iter:
24/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2019
BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/06/2019

CONCLUSO IL 24/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02834
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Martedì 7 maggio 2019, seduta n. 170

   BUSINAROLO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   presso il tribunale di Rovereto (Trento) si è concluso il procedimento giudiziario 1/17 – R.G. G.I.P. 17/152 nei confronti di Antonino La Grutta (direttore dell'azienda pubblica di servizi alla persona di Mori), Alessia Bonola (impiegata amministrativa presso l'Asp) e Renzo Colpo (consigliere comunale di Mori) con la sentenza 18/156; il procedimento ha avuto avvio il 6 agosto 2015, all'indomani delle elezioni comunali di Mori del maggio 2015, a seguito di un esposto dei consiglieri del Partito Autonomista Trentino Tirolese, i quali ipotizzavano un'assunzione sospetta collegata agli esiti elettorali e ha originato il procedimento n. 711/2016, presso il tribunale di Rovereto a carico di La Grutta e Bonola. In seguito, il 24 gennaio 2017, il sostituto procuratore generale di Trento Giuseppe Di Benedetto ha ritenuto di avocare a sé il fascicolo, rinominato 1/2017, disponendo ulteriori atti di indagine, inserendo tra gli indagati Colpo e richiedendo il rinvio a giudizio in data 29 novembre 2017;

   la stampa locale ha seguito il procedimento che si è dilungato per più di tre anni riportando accuse e dichiarazioni senza soluzione di continuità (a titolo d'esempio: Ottobre accusa: «Assunzione sospetta» – Trentino 19 giugno 2015; Assunzione diretta in Rsa, tre indagati – L'Adige, 17 ottobre 2017; il consigliere del M5S indagato – Trentoday, 18 ottobre 2017; L'inchiesta su Colpo finisce a puntate sul webL'Adige 31 ottobre 2017; Mori, assunzione sospetta indagini finite per Colpo – Trentino, 31 ottobre 2017; Per l'assunzione in Rsa chiesto il rinvio a giudizio (sottotitolato: Per la procura generale fu abuso d'ufficio: tre gli imputati) – L'Adige, 16 ottobre 2018, pubblicato in piena campagna per le elezioni della provincia autonoma di Trento del 21 ottobre 2018;

   nelle motivazioni della «sentenza di non luogo a procedere a carico di tutti gli imputati» il G.U.P. Riccardo Dies ha evidenziato che:

    «il fatto non sussiste, non emergendo alcun concreto elemento a carico ed anzi sussistendo specifici elementi probatori a discarico, tali da rendere del tutto inutile il vaglio dibattimentale.» (pag. 3, 1° capoverso);

    «Tali essendo le risultanze delle indagini svolte, ritiene questo Giudice che l'esito naturale delle indagini di questo tipo fosse non l'esercizio dell'azione penale ma una richiesta di archiviazione, per essere gli elementi raccolti manifestamente inidonei a sostenere l'accusa in giudizio ed anzi indicativi che il fatto contestato non sussiste.» (pag. 4, 4° capoverso);

    «La realtà è che gli esposti dai quali è nato il presente procedimento costituiscono un comune e banale tentativo di strumentalizzare il processo penale a fini politici e per screditare l'avversario presso l'elettorato e l'opinione pubblica, secondo un diffuso malcostume che pretende di trasferire la lotta politica nelle aule giudiziarie. Tra l'altro anche la tesi di fondo degli esposti non manca di mostrare palesi lacune ed incongruenze, perché lo scambio illecito prospettato, tra assunzione della figlia e sostegno al candidato a sindaco di centro sinistra nel turno di ballottaggio non sta in piedi davvero, se si considera, da un lato, che tra il Comune e la casa di cura non vi è alcun rapporto di dipendenza o anche solo di influenza...» (pag. 5, 6° capoverso) –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti illustrati e se alla luce di quanto sopra esposto, intenda valutare la sussistenza dei presupposti per promuovere iniziative ispettive ai fini dell'esercizio di tutti i poteri di competenza.
(4-02834)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-02834
presentata da
BUSINAROLO Francesca

  Risposta. — Con l'interrogazione presentata nella seduta del 15 gennaio 2019 l'interrogante, espone, per quanto a sua conoscenza, le vicende inerenti il procedimento giudiziario promosso nei confronti di Antonino La Grutta, Alessia Bonola e Renzo Colpo, promosso all'indomani delle elezioni comunali del maggio del 2015, a seguito dell'esposto dei consiglieri del partito autonomista Trentino Tirolese, i quali ipotizzavano un'assunzione sospetta collegata agli esiti elettorali.
  In particolare ricostruisce che, a seguito della riunione di due distinti fascicoli, dopo l'avocazione dal procuratore generale della Corte D'appello di Trento, sono stati disposti ulteriori atti di indagine iscrivendo anche Renzo Colpo – essendo indagati in precedenza soltanto gli altri due soggetti sopra indicati – e richiedendo il rinvio a giudizio per tutti e tre.
  La vicenda si concludeva con sentenza di non luogo a procedere per tutti gli imputati, depositata in data 28 novembre 2018, quindi tre anni dopo l'esposto, anni in cui diverse testate giornalistiche locali avevano costantemente riportato su stampa «accuse e dichiarazioni di colpevolezza».
  Si chiede dunque se questo Ministro sia a conoscenza delle circostanze sopra descritte e se alla luce di quanto esposto intenda valutare la sussistenza dei presupposti per promuovere iniziative ispettive ai fini dell'esercizio di tutti i poteri di competenza.

  Attivate le dovute verifiche sulla vicenda sopra rappresentata, attraverso i chiarimenti forniti dal procuratore generale e dal Presidente della Corte d'appello di Trento è possibile affermare che nessuna violazione di legge può essere imputata alla locale magistratura, tantomeno è possibile addebitare alla stessa il battage pubblicitario che è derivato dalla vicenda.
  Ed infatti emerge dalla ricostruzione riportata nelle relazioni a firma degli organi apicali degli uffici giudiziari di Trento che, dopo attenta, scrupolosa e approfondita attività di indagine, gli elementi investigativi sono stati posti al vaglio del giudice per le indagini preliminari che nell'udienza di rinvio a giudizio ha ritenuto gli stessi elementi inidonei a sostenere proficuamente l'accusa in giudizio, circostanza questa per la quale proceduralmente è prevista sentenza di non luogo a procedere.
  Emerge peraltro che i tempi processuali sono stati perfettamente in linea con quanto prescritto dal codice procedura penale.
  Pertanto non sussistendone i presupposti si è ritenuto non promuovere alcuna iniziativa ispettiva.

Il Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inchiesta giudiziaria

procedimento giudiziario

procedura penale